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RELAZIONE ANNUALE
INTEGRATA
2024
2
RELAZIONE ANNUALE
INTEGRATA
2024
MISSION E VISION
“Lo spazio aereo rappresenta un’infrastruttura strategica per il nostro Paese e noi di ENAV ci impegniamo a
renderlo una risorsa che assicuri mobilità sostenibile e sviluppo economico con l’integrazione di nuovi servizi.
Lavoriamo per un futuro sostenibile del trasporto aereo grazie ai continui investimenti sull’innovazione e sulle
nostre persone.
Garantiamo sicurezza e puntualità ai milioni di passeggeri che volano nei cieli italiani contribuendo alla crescita
del trasporto aereo nazionale ed europeo con efficienza e innovazione.
Sui pilastri della safety costruiamo una strategia sempre più customer oriented che modernizzi i sistemi e che,
grazie alle nostre professionalità, crei valore e fortifichi ancor di più la presenza di ENAV nel contesto
internazionale.”
PURPOSE
“Ogni giorno sulle nostre rotte accompagniamo chi vola con affidabilità e sicurezza.
Disegniamo il cielo del futuro, investendo sulle persone e sull’innovazione per un trasporto aereo sostenibile e
per la crescita economica del Paese.”
4
Lettera agli Stakeholder
Cari Stakeholder,
è con piacere che vi presentiamo la nostra prima Relazione Annuale Integrata che include nella relazione sulla
gestione gli aspetti ambientali, sociali e di governo in coerenza con l’applicazione della Corporate Sustainability
Reporting Directive (CSRD) e che riflette il nostro impegno a considerare le performance finanziarie e di
sostenibilità come parte di un unico quadro strategico.
L’esercizio 2024 si configura come un anno che certamente lascerà un segno positivo nella storia del Gruppo
ENAV e che diverrà probabilmente il nuovo punto di riferimento per le future valutazioni ed i futuri confronti
sull’andamento della gestione. Abbiamo infatti raggiunto i migliori risultati mai ottenuti in termini di Fatturato,
EBITDA e Risultato netto, mantenendo gli elevati standard di Safety e qualità del servizio fornito alle compagnie
aeree che volano sopra i nostri cieli.
Il 2024 ha visto infatti un importante incremento del traffico aereo che ha registrato un aumento del +10,5% in
termini di unità di servizio di rotta, portando l’Italia ad attestarsi quale best performer tra i 5 big europei.
L’incremento del traffico aereo, unitamente al maggior impulso delle attività sul mercato non regolamentato,
ha positivamente contribuito ai risultati della gestione. L’anno 2024 infatti, come sopra detto, si colloca come
un anno record per quanto concerne il valore complessivo dei ricavi che superano il miliardo di euro, nonché
per quanto attiene il valore del risultato operativo, con un EBITDA a livello di Gruppo pari a 310,9 milioni di euro,
in crescita del +3,6%.
Consapevoli della nostra missione, non ci siamo limitati ad offrire ai nostri clienti un servizio efficiente ma anche
sempre più orientato a supportare le compagnie aeree nell’abbattimento delle loro emissioni.
L’implementazione del sistema Arrival Manager verso altri aeroporti e l’abbassamento a 6.500 metri della quota
del Free Route, in anticipo di quasi due anni rispetto alle disposizioni del regolamento europeo, ci hanno
consentito infatti di superare la soglia di 1,3 milioni di tonnellate di CO₂ risparmiate dal 2017 ad oggi.
Parallelamente, abbiamo consolidato il nostro status di azienda carbon neutral, grazie alla riduzione delle
emissioni Scope 1 e 2 di oltre l’87% e al continuo investimento in energie rinnovabili e mobilità sostenibile. La
nostra strategia di decarbonizzazione, già validata da Science Based Target initiative, ci ha consentito di entrare
per la prima volta nella “A list” del rating ESG di CDP (ex Carbon Disclosure Project).
L’anno in corso ha visto anche importanti novità per quanto concerne il mercato regolamentato di ENAV in
quanto, attraverso la Decisione di esecuzione (UE) 2024/1688 della Commissione europea il regolatore
comunitario ha stabilito i target di efficienza economica e capacità operativa a livello dell’Unione per il periodo
di riferimento 2025-2029 (RP4), ai quali i fornitori dei servizi della navigazione aerea devono attenersi. ENAV in
coordinamento con il regolatore nazionale (ENAC) ha predisposto il Piano di Performance dove vengono
negoziati e fissati i principali elementi di prestazione operativi ed economici della società per i prossimi 5 anni.
Piano che all’inizio del 2025 è stato dichiarato dall’organo tecnico che supporta la Commissione europea nelle
valutazioni dei piani (PRB) conforme ai target prestazionali richiesti.
Questo ci ha consentito di sviluppare il nuovo Piano Industriale e il nuovo Piano di sostenibilità che definiscono,
in modo sempre più chiaro e armonico, come le strategie di business del Gruppo ENAV guardino
contestualmente allo sviluppo del mercato e alla responsabilità sociale dell’azienda, con l’ambizione di crescere
ancora non solo nel mercato regolato ma anche nel cosiddetto mercato terzo e nella leadership raggiunta
dall’azienda nello sviluppo sostenibile del settore dei trasporti e non solo, a livello nazionale ed internazionale.
Il nostro Piano Industriale si articola intorno a quattro linee guida principali: i) la piena continuità delle iniziative
strategiche sul mercato regolato, ii) una forte spinta sul mercato non regolato, iii) un’evoluzione del modello di
funzionamento del Gruppo in tutte le sue componenti e, non da ultimo, iv) la definizione di nuove logiche di
governo del piano industriale a garanzia di una corretta e concreta execution. Le iniziative in cui si declina il Piano
Industriale, si collegano in maniera diretta ai Pilastri del nuovo Piano di Sostenibilità (Climate Change, DEI,
Sustainable Supply chain, Sustainability Culture, Innovation), che è parte integrante dello stesso e trova le sue
radici più profonde proprio nello storico ruolo sociale della Capogruppo a supporto del trasporto aereo,
5
garantendo viaggi sicuri ed efficienti per milioni di persone e contribuendo alla connessione tra luoghi, culture
ed economie.
Siamo entusiasti di intraprendere questo percorso insieme ai nostri stakeholder interni ed esterni, consapevoli
che la fiducia e il supporto dei nostri partner siano essenziali per il successo del nostro Gruppo.
La Presidente L’Amministratore Delegato
Alessandra Bruni Pasqualino Monti
6
Introduzione nuova Relazione Annuale Integrata
Il Gruppo ENAV presenta la Relazione Finanziaria annuale nella forma di Relazione Annuale Integrata, in
conformità alle prescrizioni normative introdotte dalla Direttiva n. 2022/2464/UE del Parlamento Europeo
(Corporate Sustainability Reporting Directive CSRD), recepita nell’ordinamento nazionale con il D. Lgs n. 125
del 6 settembre 2024 in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità.
La CSRD introduce, infatti, importanti novità rispetto alla precedente disciplina in materia di rendicontazione
non finanziaria, tra cui “l’inclusione obbligatoria della rendicontazione di sostenibilità nella relazione sulla
gestione superando l’opzione della collocazione in un documento separato prevista dalla precedente
normativa. A tal fine la Relazione Annuale Integrata si compone dei seguenti documenti: Relazione sulla
Gestione, che include al paragrafo 5 la Rendicontazione consolidata di Sostenibilità, Bilancio Consolidato e
Bilancio di Esercizio di ENAV S.p.A.
La Relazione Annuale Integrata è stata predisposta prendendo in considerazione i seguenti riferimenti:
i principi contabili internazionali IFRS (International Financial Reporting Standards)
il D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 Testo Unico della Finanza (TUF)
il D. Lgs 125/2024 che ha dato attuazione alla Direttiva UE 2022/2464 che comprende i principi europei di
rendicontazione di sostenibilità ESRS (European Sustainability Reporting Standard)
il Regolamento UE Tassonomia 2020/852 con le specifiche adottate a norma dell’art. 8
le raccomandazioni ESMA (European Securities and Markets Authority).
Per quanto attiene a quanto disposto dall’art. 4 del D. Lgs. 125/2024, come consentito dalla normativa, la
Rendicontazione di Sostenibilità è stata predisposta esclusivamente a livello di Gruppo e inserita in un apposito
paragrafo della presente Relazione sulla gestione.
Al fine di evitare duplicazioni informative, alcuni temi riferiti all’ambiente ed al personale richiesti dall’art. 2428
del codice civile sono stati forniti nell’ambito della Rendicontazione consolidata di Sostenibilità.
La Relazione Annuale Integrata è inoltre redatta nel formato elettronico di comunicazione di cui al Regolamento
Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF European Single Electronic Format)
relativamente al Bilancio Consolidato data la non attuale obbligatorietà relativamente alla Rendicontazione
consolidata di Sostenibilità per l’anno 2024.
La Relazione Annuale Integrata consente di fornire agli stakeholder una rendicontazione completa e trasparente
delle attività del Gruppo, dei risultati conseguiti e degli impatti sociali ed ambientali.
7
Indice
SEZIONE 1 - RELAZIONE SULLA GESTIONE E RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI
SOSTENIBILITA’
8
1. OVERVIEW
9
1.1. Highlights 2024
9
1.2. Organi Sociali
12
1.3. La storia del Gruppo
14
1.4. Modello Organizzativo
15
1.5. Andamento del titolo e azionariato
16
1.6. Assetto societario
19
2. MODELLO DI BUSINESS E STRATEGIA
21
2.1. La strategia del Gruppo
21
2.2. L’Attività del Gruppo
22
2.2.1 Attività core business
22
2.2.2. Attività non core
26
2.3. Investimenti e PNRR
27
3. GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA’
29
4. ANDAMENTO OPERATIVO E ECONOMICO PATRIMONIALE
35
4.1 Scenario di riferimento e risultato della gestione
35
4.2 Andamento del mercato e del traffico aereo
36
4.3 Risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV
42
4.4 Risultati economici, patrimoniali e finanziari di ENAV S.p.A.
50
4.5 Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV
56
5. RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
59
6. ALTRE INFORMAZIONI
131
7. PROSPETTO DI RACCORDO TRA PATRIMONIO NETTTO E RISULTATO DI ENAV S.p.A. E I
CORRISPONDENTI DATI CONSOLIDATI
134
8. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
134
9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
134
10. PROPOSTA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
135
SEZIONE 2 - BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ILLUSTRATIVE
137
SEZIONE 3 - BILANCIO DI ESERCIZIO E NOTE ILLUSTRATIVE
212
8
RELAZIONE SULLA GESTIONE
e
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
9
1. OVERVIEW
1.1. Highlights 2024
I principali dati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV si intendono in milioni di euro.
1.036,7
310,9
187,2
125,7
1.000,0
300,1
172,7
112,7
36,7 10,8 14,5 13,0 3,7% 3,6% 8,4% 11,5%
-
200,0
400,0
600,0
800,0
1.000,0
1.200,0
Ricavi EBITDA EBIT Risultato netto consolidato
Risultati economici
2024 2023 Variazioni %
1.487,6
1.229,4
258,3
199,1
1.541,0
1.218,7
322,3
139,0
(53,4)
10,7
(64,0)
60,1
-3,5%
0,9%
-19,9%
43,2%
-200,0
-
200,0
400,0
600,0
800,0
1.000,0
1.200,0
1.400,0
1.600,0
1.800,0
Capitale investito netto Patrimonio netto consolidato Indebitamento finanziario
netto
Free cash flow
Risultati patrimoniali e finanziari
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazioni %
10
Risultati Operations
Indicatori di sostenibili
Environment
2024 2023 Variazioni %
11.732.611 10.618.354 10,5%
248.666 205.768 20,8%
365.843 340.548 7,4%
483.123 453.782 6,5%
Unità di servizio di Rotta
Unità di servizio 1° fascia di
Terminale
Unità di servizio 2° fascia di
Terminale
Unità di servizio 3° fascia di
Terminale
11.732.611
248.666
365.843
483.123
10.618.354
205.768
340.548
453.782
10,5%
20,8%
7,4%
6,5%
Emissioni di t CO
Scope 1 e Scope 2
Market Based
4.890
5.155 (2023)
% di riduzione nelle
emissioni di CO di
Scope 1 e Scope 2 vs
Baseline FY 2019
-87,4%
-86,7% (2023)
Energia Elettrica
consumata proveniente
da fonti rinnovabili
certificate (GO)
96%
95% (2023)
Rating CDP Climate
Change
A List
A- (2023)
Emissioni evitate
grazie alla procedura
«Free Route»
297.000 tCO
229.100 tCO
(2023)
Emissioni evitate grazie
al sistema «AMAN»
9.700 tCO
1.153 tCO
(2023)
11
Social
Governance
Nuovi assunti
di cui under 30
507 di cui under 30
361
419 di cui under 30
322 (2023)
Dipendenti in organico a
fine esercizio
4.376
4.254 (2023)
Ore di formazione
erogate
164.863
236.243
(2023)
% di remunerazione a breve
termine connessa ad
obiettivi ESG
15%
15% (2023)
Parità di genere
CERTIFICAZIONE UNI
PdR 125:2022
% di remunerazione a lungo
termine connessa ad
obiettivi ESG
10%
10% (2023)
12
1.2. Organi Sociali
L’Assemblea degli Azionisti tenutasi il 28 aprile 2023 ha nominato il Consiglio di Amministrazione che rimane in
carica per tre esercizi, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Il Consiglio di Amministrazione di ENAV tenutosi il 18 giugno 2024 ha deliberato una rimodulazione dei Comitati
endoconsiliari con la sostituzione del Comitato Remunerazioni e Nomine con due Comitati quali: Comitato
Nomine e Governance e Comitato Remunerazioni ed ha esteso il numero dei componenti del Comitato
Sostenibilità da tre a quattro mentre il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate non ha subito variazioni.
CARICA NOME
Presidente Alessandra Bruni
Amministratore Delegato Pasqualino Monti
Consigliere Carla Alessi
Consigliere Stefano Arcifa
Consigliere Rozemaria Bala
Consigliere Franca Brusco
Consigliere Carlo Paris
Consigliere Antonio Santi
Consigliere Giorgio Toschi
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
(Triennio 2023-2025)
CARICA NOME
Presidente Antonio Santi
Componente Stefano Arcifa
Componente Franca Brusco
CARICA NOME
Presidente Giorgio Toschi
Componente Stefano Arcifa
Componente Carlo Paris
COMITATO CONTROLLO E RISCHI E PARTI CORRELATE
COMITATO NOMINE E GOVERNANCE
13
Si rimanda al paragrafo 5 Rendicontazione consolidata di Sostenibilità per le informazioni in materia di corporate
governance e sostenibilità.
CARICA NOME
Presidente Franca Brusco
Componente Rozemaria Bala
Componente Giorgio Toschi
CARICA NOME
Presidente Carlo Paris
Componente Rozemaria Bala
Componente Alessandra Bruni
Componente Antonio Santi
COMITATO REMUNERAZIONI
COMITATO SOSTENIBILITA'
CARICA NOME
Presidente Dario Righetti
Sindaco effettivo Giuseppe Mongiello
Sindaco effettivo Valeria Maria Scuteri
Sindaco supplente Roberto Cassader
Sindaco supplente Flavia Daunia Minutillo
CARICA NOME
Presidente Maurizio Bortolotto
Componente Domenico Gullo
Componente Marina Scandurra
MAGISTRATO DELLA CORTE DEI CONTI DELEGATO AL CONTROLLO SU ENAV S.p.A.
Tammaro Maiello
COLLEGIO SINDACALE
(Triennio 2022-2024)
ORGANISMO DI VIGILANZA
(Triennio 2022-2024)
SOCIETA' DI REVISIONE
EY S.p.A. nominata dall'Assemblea del 29 aprile 2016 per gli esercizi 2016-2024
14
1.3. La storia del Gruppo ENAV
ENAV S.p.A. è una società per azioni italiana che opera in un mercato regolato a livello europeo come fornitore
in esclusiva dei servizi di gestione e controllo dello spazio aereo civile di competenza italiana, sotto la vigilanza
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e del regolatore nazionale ENAC (Ente Nazionale
Aviazione Civile).
ENAV è stata costituita ai sensi delle disposizioni della Legge n. 665 del 21 dicembre 1996, in forza della quale
la precedente “Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (AAAVTAG)”, struttura
indipendente della pubblica amministrazione dello Stato italiano, è stata dapprima trasformata in “ente pubblico
economico” denominato “Ente Nazionale di Assistenza al Volo” e, successivamente, in data 1 gennaio 2001, in
forza del Decreto Interdipartimentale n. 704993 del 22 dicembre 2000 del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti e Dipartimento del Tesoro, ha assunto la corrente forma giuridica di società per azioni, assumendo la
denominazione ENAV S.p.A.
Nel dicembre 1995, con la Legge n. 575 del 20 dicembre 1995, l’Italia ha ratificato la “Convenzione
Internazionale Eurocontrol, relativa alla Cooperazione per la Sicurezza dello Spazio Aereo” aderendo alla
European Organization for the Safety of Air Navigation (Eurocontrol), un’organizzazione intergovernativa che
comprende, tra gli altri, anche gli Stati Membri dell’Unione europea.
Dal 26 luglio 2016 le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa
Italiana S.p.A. e al 31 dicembre 2024 il capitale della capogruppo risulta detenuto per il 53,28% dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze, per il 46,57% da azionariato istituzionale ed individuale e per lo 0,07% dalla stessa
ENAV sotto forma di azioni proprie.
1981
In seguito alla smilitarizzazione del controllo del traffico aereo, viene creata l'AAAVTAG, ente pubblico non economico
1996
AAAVTAG viene trasformato in ente pubblico economico con il nome di ENAV, Ente Nazionale per l’Assistenza al volo
2001
ENAV è trasformata in una società per azioni di totale proprietà pubblica, denominata ENAV S.p.A.
2006
Viene acquistata Vitrociset Sistemi, ramo d'azienda scorporato da Vitrociset, che nel 2007 sarà rinominata Techno Sky, con
la mission di manutenere gli impianti tecnologici di ENAV
2008
ENAV partecipa alla società di diritto francese ESSP SAS, con quota azionaria del 16,7%, per la fornitura del servizio di
navigazione satellitare GPS denominato EGNOS
2013
Nasce la società ENAV Asia Pacific, di diritto malese con sede a Kuala Lumpur, che fornisce servizi di consulenza per il
controllo del traffico aereo e si pone come avamposto commerciale nelle regioni del sud est asiatico
2014
Si costituisce ENAV North Atlantic, società di diritto statunitense, con l’obiettivo di gestire la partecipazione ad Aireon, una
società costituita per realizzare il primo sistema satellitare al mondo di sorveglianza globale per il controllo del traffico
aereo e di cui ENAV detiene l'8,6% del capitale sociale
2016
Dal mese di luglio 2016 ENAV è quotata sul Mercato Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
2018
Nasce D-Flight, società in cui ENAV detiene il 60%, che eroga servizi di gestione del traffico aereo a bassa quota di
aeromobili a pilotaggio remoto
2019
Viene acquisita IDS AirNav, ramo d’azienda di IDS SpA, che opera nell'ambito del settore non regolamentato dei servizi e
delle tecnologie dell’Air Traffic Management
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1.4. Il Modello Organizzativo
Nel corso del 2024 la macrostruttura di ENAV non è stata oggetto di interventi significativi, avendo concentrato
il focus sul consolidamento del modello organizzativo adottato nel 2023.
Allo stesso modo è rimasto invariato il modello organizzativo di Gruppo, con il mantenimento del modello di
centralizzazione dei servizi di staff sulla Capogruppo, che consente alle società controllate di focalizzarsi sul
proprio core business.
Di seguito si rappresenta la macrostruttura di ENAV S.p.A. in vigore al 31 dicembre 2024.
Le attività del 2024 si sono sviluppate su due direttrici principali:
rafforzamento delle professionalità dell’area Operations attraverso l’avvio di processi di qualificazione
professionale di risorse interne e la pianificazione di processi di selezione;
interventi organizzativi, quali mobilità interne e gestione mirata del turnover nelle aree corporate, al fine di
migliorare il set di competenze esistenti a sostegno di tutte le attività del Gruppo.
In questo contesto sono stati attuati i seguenti principali interventi organizzativi nel corso del 2024:
Internal Audit: razionalizzazione dell’assetto organizzativo mediante focalizzazione su due ambiti distinti:
attività di audit, differenziate per aree di competenza (Operations, Corporate e Subsidiaries) e attività di
pianificazione, reportistica e monitoraggio degli audit effettuati.
Operations: realizzazione di interventi mirati volti a valorizzare i centri di competenza e le figure chiave,
nonché focalizzare e razionalizzare le strutture di staff.
People and Corporate Services
Internal Audit
General Counsel, Legal and
Corporate Affairs
Public Affairs, Communication and
Brand
Sustainability
Compliance and Risk Management
Administration, Finance & Control
Chairman
Chief Executive Officer
BOARD OF DIRECTORS
Engineering and Infrastructures
Operations
Commercial Services
Office of the Chairman
Procurement
Director of Strategy and
Office of the CEO
Techno Sky
IDS Airnav
DFlight
ENAV ASIA Pacific
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Legal and Corporate Affairs: ampliamento del perimetro delle responsabilità in capo alla struttura con
riferimento alla gestione del Modello D. Lgs. 231/01 ed alle attività di segreteria degli Organismi di Vigilanza.
Commercial Services: ricollocazione in IDS Airnav delle attività di sviluppo commerciale del mercato non
regolato, con l’ottica di focalizzare la Capogruppo sulle attività core di gestione del mercato regolato,
lasciando in capo a quest’ultima un presidio organizzativo esclusivamente concentrato sulla definizione
delle strategie di sviluppo del mercato terzo.
Engineering and Infrastructure: accorpamento in capo alla struttura Infrastructure and Building
Management della gestione e manutenzione di tutte le opere civili e relativi impianti, inclusi i building
direzionali, nell’ottica di valorizzare competenze e sinergie.
People and Corporate Services: riorganizzazione dell’intera struttura con l’obiettivo di aumentare il presidio
diretto su ambiti ad elevato impatto per il Gruppo (Operations e relazioni sindacali, pianificazione e controllo
costo del lavoro, sviluppo, etc.), valorizzare risorse di potenziale e allargare il perimetro di figure «chiave»
per competenze e managerialità, implementare un presidio HR dedicato al polo tecnologico e al mercato
non regolato, in coerenza con gli indirizzi strategici del Gruppo.
Procurement: ridefinizione del perimetro delle responsabilità della struttura, con focalizzazione sugli
approvvigionamenti destinati al mercato regolamentato, e razionalizzazione dell’assetto organizzativo
attraverso la centralizzazione in una struttura di staff dedicata delle attività di governance e di definizione
delle metodologie e l’identificazione di due “cluster” distinti dedicati alla esecuzione delle procedure di
affidamento: i) General Goods and Services, IT and Subsidiaries, ii) Technology, Infrastructures and
Maintenance Procurement.
1.5. L’andamento del titolo e azionariato
ENAV, società quotata dal 26 luglio del 2016 sul Mercato Euronext Milan gestito da Borsa Italiana S.p.A., è
attualmente l’unico Air National Service Provider (ANSP) a essere quotato sul mercato azionario.
Dalla data di quotazione il titolo ENAV ha registrato un incremento del 23,6%, con una capitalizzazione di
mercato al 31 dicembre 2024 pari a circa 2,21 miliardi di euro.
Nel corso dell’esercizio 2024, il titolo ha mostrato un significativo apprezzamento, pari a circa il 19%, con
un’apertura ad inizio anno a euro 3,41 per azione ed una chiusura a fine anno ad euro 4,08 per azione. In merito
al volume di azioni scambiate nell’anno, la media giornaliera si è attestata a circa 540 mila azioni, in forte
aumento rispetto alla media delle azioni scambiate nell’esercizio precedente (+41%). Nel 2024 l’indice FTSE MIB,
il listino dei maggiori 40 titoli italiani per capitalizzazione di borsa, ha registrato un incremento del 12,6% e
l’indice FTSE Mid Cap, di cui ENAV fa parte, ha riportato un trend positivo con una crescita del 7,2%.
L’andamento del titolo ENAV nel corso dell’esercizio è largamente imputabile all’apprezzamento del titolo a
valle dell’Investor Day tenuto in data 21 marzo 2024 in cui sono stati presentati al mercato finanziario i risultati
di gruppo dell’esercizio 2023 e le iniziative di sviluppo nel mercato non regolamentato. L’andamento del titolo
risente inoltre di altre variabili esogene che ne condizionano la performance, essenzialmente legate al
complesso quadro macroeconomico ed all’andamento dei tassi di interesse.
Il prezzo più alto del titolo nel 2024 è stato registrato nella giornata del 9 dicembre, con un prezzo per azione di
euro 4,23, mentre il prezzo minimo nella giornata del 13 febbraio, con un prezzo per azione di euro 3,23.
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Il titolo ENAV al 31 dicembre 2024 è coperto da dieci analisti finanziari, appartenenti ai maggiori istituti di
intermediazione italiani ed esteri, alcuni dei quali specializzati nel settore infrastrutturale. A fine 2024, otto dei
suddetti analisti hanno espresso una valutazione “BUY” sul titolo ENAV e due una valutazione “HOLD”.
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Azionariato
Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale di ENAV risulta pari a 541.744.385 euro ed è rimasto invariato rispetto al
2023. Le azioni sono detenute per il 53,28% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per lo 0,07% dalla
stessa ENAV sotto forma di azioni proprie e per il 46,65% dal mercato indistinto principalmente costituito da
investitori istituzionali (per la maggior parte italiani, europei, inglesi, nord-americani e australiani) affiancati da
una componente retail.
Azionariato
80%
20%
Buy Hold
4.08 €/azione
(31 dic. 2024)
Copertura analisti
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Azionariato per area geografica
Azioni proprie
La Capogruppo detiene, al 31 dicembre 2024, complessivamente n. 380.940 azioni proprie pari allo 0,07% del
capitale sociale per un controvalore complessivo di 1,6 milioni di euro.
Il numero delle azioni proprie detenute da ENAV deriva dagli acquisti effettuati in attuazione delle delibere
dell’Assemblea degli Azionisti, di cui l’ultima del 3 giugno 2022, effettuati per le seguenti finalità: i) dare
attuazione alle politiche di remunerazione adottate da ENAV e nello specifico di adempiere agli obblighi
derivanti da programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi
di amministrazione della Società e/o di società direttamente o indirettamente controllate; ii) effettuare attività
di sostegno della liquidità del mercato, in conformità con la prassi di mercato ammessa ai sensi dell’art. 180,
comma 1 lettera c) del TUF. Negli anni sono state attribuite le azioni proprie ai beneficiari del primo Piano di
Performance Share 2017-2019 e del primo ciclo di vesting del secondo Piano di Performance Share 20202022.
Nel corso del 2024 sono state assegnate n. 252.664 azioni proprie ai beneficiari del secondo Piano di
Performance Share 2020-2022 riferito al secondo ciclo di vesting 2021 2023 per un controvalore pari a circa
1,1 milioni di euro.
1.6. Assetto societario
Il Gruppo ENAV è composto da diverse società raggruppate in quattro distinti settori operativi, aperti per ambiti
di attività, ovvero: i) Servizi di assistenza al volo, ii) Servizi di manutenzione, iii) Servizi di soluzioni software AIM
(Aeronautical Information Management) e iv) Altri servizi.
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Nel settore operativo dei Servizi di assistenza al volo rientra esclusivamente ENAV S.p.A. che eroga i servizi di
gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli
aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del
volo e il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. ENAV è il quinto player
in Europa e un importante player su scala mondiale nel settore dei servizi Air Traffic Control (ATC).
Nel settore operativo dei Servizi di manutenzione rientra Techno Sky S.r.l., partecipata al 100% da ENAV, che si
occupa della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico
aereo nazionale, assicurandone la piena efficienza operativa e la completa disponibilità, senza soluzione di
continuità.
Nel settore operativo dei Servizi di soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management) rientra IDS
AirNav S.r.l., partecipata al 100% da ENAV, che si occupa dello sviluppo e della vendita di soluzioni software per
la gestione delle informazioni aeronautiche e del traffico aereo e dell’erogazione di servizi commerciali di varia
natura. I relativi prodotti sono attualmente in uso presso diversi clienti in Italia, Europa e nei Paesi extraeuropei,
con una presenza diffusa su scala globale.
Nel settore operativo residuale Altri servizi rientrano:
ENAV Asia Pacific Sdn Bhd, società di diritto malese interamente partecipata da ENAV, che ha svolto attività
di sviluppo commerciale e fornitura di servizi sul mercato non regolamentato, avuto particolare riguardo
alle aree di interesse strategico del Sud-Est asiatico. Nel mese di dicembre 2024 è stata deliberata dal
Consiglio di Amministrazione di ENAV la messa in liquidazione volontaria della società in quanto non ritenuta
più strategica la presenza stabile in Malesia per lo sviluppo del business di Gruppo.
ENAV North Atlantic LLC che attualmente detiene, per il tramite della Aireon Holdings LLC, una quota di
partecipazione pari all’8,60% (pre redemption) nella Aireon LLC, che si attesterà a 10,35% post esercizio
della clausola di redemption. Aireon ha realizzato e gestisce il primo sistema globale di sorveglianza
satellitare per il controllo del traffico aereo, con l’obiettivo di garantire la sorveglianza estensiva di tutte le
rotte a livello mondiale con riferimento prevalente alle aree polari, oceaniche e remote attualmente non
coperte dal servizio di controllo del traffico aereo radar-based, e al fine di ottimizzare le rotte e conseguire
sempre più elevati standard di sicurezza ed efficienza del volo.
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D-Flight S.p.A., società partecipata al 60% da ENAV e per il 40% dapprima dalla compagine industriale
formata da Leonardo S.p.A. e Telespazio S.p.A. attraverso la società appositamente costituita denominata
UTM Systems & Services S.r.l. e con decorrenza 1° gennaio 2025 dalla sola Leonardo a seguito della fusione
per incorporazione della UTM System & Services S.r.l. nella Leonardo come da atto di fusione del 12
dicembre 2024. La D-Flight ha per oggetto sociale lo sviluppo ed erogazione di servizi di gestione del traffico
aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto e di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano
nella categoria degli Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM).
Per ulteriori informazioni, si rimanda al paragrafo 5 Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità nelle
Informazioni relative al modello di business, catena del valore e strategie.
2. MODELLO DI BUSINESS E STRATEGIA
2.1. La strategia del Gruppo
In data 31 marzo 2025, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato il nuovo Piano Industriale con
l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il Gruppo ENAV, nei prossimi cinque anni, secondo dei principi che
trovano la loro declinazione all’interno di quattro linee guida:
la piena continuità delle iniziative strategiche sul mercato regolato, che continuerà a rappresentare il “core
businessdel Gruppo, con l’obiettivo di mantenere gli elevati standard di eccellenza ed efficienza già oggi
riconosciuti a livello internazionale;
una forte spinta sul mercato non regolato, con l’obiettivo di entrare in nuovi business e nuove geografie al
fine di garantire la piena valorizzazione degli asset e delle competenze distintive del Gruppo;
unevoluzione del modello di funzionamento del Gruppo in tutte le sue componenti (dal capitale umano
all’organizzazione, dalla digitalizzazione alla comunicazione) in linea con le peculiarità e le esigenze sia del
mercato regolato che del mercato non regolato;
la definizione di nuove logiche di governo del piano industriale a garanzia di una corretta e concreta
execution, anche alla luce dell’esperienza maturata su alcune iniziative già avviate negli ultimi anni.
Sulla base delle suddette linee guida, l’impalcatura generale del Piano può essere sintetizzata in 4 Pilastri: il
mercato regolato e il mercato non regolato (nettamente distinti tra loro), su cui si innestano trasversalmente il
modello di funzionamento e il piano di execution.
Ognuno di questi pilastri presenta al suo interno un set di iniziative, circa 20, di cui metà in continuità con la
precedente pianificazione e metà introdotte ex-novo. Nello specifico:
sul mercato regolato, in linea con il principio di continuità di cui sopra, il Piano si pone l’obiettivo di portare
a completamento il disegno strategico già avviato qualche anno fa, con particolare riferimento al progetto
operativo di integrazione e sviluppo degli avvicinamenti, ACC e remote tower;
sul mercato non regolato, invece, le direttrici di crescita saranno 3:
1. l’evoluzione dell’attuale portafoglio core”, valorizzando e ottimizzando l’attuale offerta delle società
controllate e di ENAV stessa;
2. la crescita a livello geografico;
3. l’ingresso in due nuovi business che afferiscono al mondo dell’efficientamento energetico e alla filiera
dei droni.
Queste iniziative si collegano in maniera diretta ai Pilastri del Piano di Sostenibili, che è parte integrante del
piano stesso e che, trova le sue radici più profonde proprio nello storico ruolo sociale della Capogruppo di
garantire viaggi sicuri ed efficienti per milioni di persone contribuendo alla connessione tra luoghi, culture ed
economie.
Un Piano altresì composto da quattro pilastri verticali:
Become Leader in Climate & Nature”: riduzione emissioni e supporto agli Airspace users nel raggiungimento
degli obiettivi di decarbonizzazione;
Culture & Social Centricity”: sviluppo di una cultura della sostenibiliverso dipendenti e collettività in cui
il Gruppo ENAV opera;
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Piloting the ESG Value Chain Transformation”: supporto ai fornitori del Gruppo ENAV nel promuovere
pratiche sostenibili lungo l’intera catena del valore;
Diversity, Equity & Inclusion Acceleration (DE&I)”: sviluppo cultura DE&I per ridurre le «barriere» e
migliorare l’accessibilità di spazi/ servizi.
A questi, si aggiunge un elemento trasversale: l’innovazione tecnologica, che rappresenta il motore della
sostenibilità e della nostra capacità di evolverci, favorendo la decarbonizzazione e abilitando nuovi modelli di
efficienza e sicurezza.
Per quanto riguarda infine il mercato regolato il nuovo Piano Industriale pone l’obiettivo di accelerare e portare
a completamento le iniziative già previste nel precedente piano, garantendone un sostanziale avanzamento.
Le iniziative “core sono riferite a:
1. lintegrazione APP in ACC: sono già stati integrati 7 avvicinamenti negli Area Control Center (ACC) di Roma
e di Milano, e per i prossimi anni si prevede l’integrazione degli ultimi 4 APP con completamento previsto
entro il 2027;
2. il consolidamento ACC: la riorganizzazione dello spazio aereo da 4 a 2 ACC, garantirà un approccio più
“flessibile” alla gestione del traffico;
3. la remotizzazione delle torri: dopo l’implementazione della “digitalizzazione locale” delle prime due torri, il
piano prevede la remotizzazione di 16 torri entro il 2029, per traguardare la gestione completa tramite la
remotizzazione delle torri nel 2030;
4. l’automazione meteo: è in corso la sperimentazione di software e di sensoristica per l’automazione delle
osservazioni meteorologiche, con l’obiettivo di avviare l’adoption dei nuovi sistemi entro il 2028;
5. la piattaforma ATM dopo aver già adottato la piattaforma Co-Flight e completato le prime release del
sistema 4-Flight, è prevista l’adozione completa del nuovo sistema su Roma per il 2028 e su Milano per il
2030.
Queste iniziative permetteranno alla Capogruppo di avere un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia,
assicurando l’eccellenza operativa che la contraddistingue nella gestione del traffico aereo anche nel prossimo
futuro.
Considerato il modello operativo adottato dal Gruppo ENAV e il ruolo essenziale ricoperto dalla Capogruppo
ENAV nellambito della gestione del traffico aereo, le principali risorse utili alla creazione di valore riguardano le
risorse immateriali come il capitale umano, intellettuale e tecnologico.
Per ulteriori informazioni, si rimanda al paragrafo 5 Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità nelle
Informazioni relative al modello di business, catena del valore e strategie.
2.2. L’Attività del Gruppo
2.2.1 Attività core business
Il core business del Gruppo è rappresentato dai servizi di assistenza al volo esercitati da ENAV S.p.A. che eroga i
servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli
italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza.
Il controllo del traffico aereo viene garantito senza soluzione di continuità, da quando un aereo accende i motori
nel piazzale dell’aeroporto di partenza, fino a quando li spegne una volta arrivato alla piazzola assegnata
all’aeroporto di destinazione. Compito del controllore del traffico aereo è quello di assicurare una sicura e
spedita movimentazione degli aeromobili garantendo una separazione minima tra gli aeromobili di 5 miglia sul
piano orizzontale (ridotta a 3 miglia nautiche nelle vicinanze degli aeroporti di Roma Fiumicino, Roma Ciampino,
Milano Linate, Milano Malpensa e Bergamo Oro al Serio) o di 1.000 piedi sul piano verticale. Attraverso una
spedita movimentazione vengono soddisfatti gli obiettivi di flight efficiency, assegnando la rotta più diretta
possibile fra l’aeroporto di partenza e l’aeroporto di destinazione e garantendo il profilo di salita e discesa ideale,
ovvero quello che consente il minor consumo di carburante e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale
grazie alla minor emissione di CO₂.
23
I controllori del traffico aereo operano sulle torri di controllo di 45 aeroporti italiani e nei quattro Centri di
controllo d’area (ACC) dove assicurano l’assistenza a tutti i velivoli nella fase di rotta, sia che facciano scalo su
un aeroporto italiano sia che sorvolino semplicemente il nostro spazio aereo.
La Capogruppo rientra tra i big fiveeuropei per performance operative e innovazione ed è in prima linea a
sostegno dell’ambiente grazie alla costante ottimizzazione delle rotte per ridurre i consumi degli aerei e
all’utilizzo di tecnologie innovative per migliorare l’efficienza delle proprie infrastrutture.
Piano di Performance
L’attività da core business di Enav è regolata a livello europeo tramite la presentazione ed approvazione,
attraverso l’Ente regolatore (ENAC), del Piano di Performance in cui vengono definiti diversi obiettivi tra cui i
livelli di costo e di traffico necessari per la determinazione delle tariffe per i cinque anni di durata del piano.
L’attuale piano di performance copre il periodo 2020 2024, come modificato dalla Commissione Europea a
seguito della pandemia da COVID-19 mediante l’emissione del Regolamento comunitario 2020/1627 che ha
definito nuove tempistiche per la revisione dei Piani di Performance per il periodo 2020-2024 (RP3),
l’introduzione del cosiddetto combined period (2020-2021) ai fini della performance e della valorizzazione dei
ricavi da balance, nonché l’emanazione di nuovi target europei di cost efficiency, formalizzati nella Decisione n.
891 del 2 giugno 2021, di seguito riportati:
per il periodo 2020-2021, un target di tariffa DUC (Determined Unit Cost) del periodo 2020-2021 del
+120,1% rispetto alla tariffa DUC 2019;
per l’anno 2022, un target di tariffa DUC del -38,5% rispetto alla tariffa DUC del periodo 2020-2021;
per l’anno 2023, un target di tariffa DUC del -13,2% rispetto alla tariffa DUC del 2022;
per l’anno 2024, con un target di tariffa DUC del -11,5% rispetto alla tariffa DUC del 2023.
Tale documento, insieme ai Piani di Performance degli altri Stati membri, è stato sottoposto al vaglio del
Performance Review Body (PRB), organo tecnico di supporto alla Commissione Europea preposto alle valutazioni
delle performance economiche ed operative che ha espresso parere positivo.
Con la Decisione di Esecuzione 2022/773 del 13 aprile 2022 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione
Europea il 18 maggio 2022, la Commissione Europea ha stabilito che gli obiettivi prestazionali di tutte le aree di
performance incluse nel Piano di Performance presentato dall’Italia, sono conformi ai target prestazionali a
livello dell’Unione per il terzo periodo di riferimento, previsti nella Decisione di Esecuzione (UE) 2021/891.
Nel mese di giugno 2024, con la Decisione di esecuzione (UE) 2024/1688 della Commissione Europea, il
regolatore comunitario ha stabilito i target di efficienza economica e capacità operativa a livello dell’Unione per
il periodo di riferimento 2025-2029 (RP4), ai quali tutti gli Stati europei ed i relativi fornitori dei servizi della
navigazione aerea devono attenersi.
Conseguentemente a tale Decisione, ed a valle delle fasi di interlocuzioni con ENAC, quale regolatore nazionale
di riferimento per lo schema prestazionale e tariffario comunitario, è stato consolidato il Piano delle
Performance e trasmesso da ENAC alla Commissione europea nell’ultimo trimestre del 2024.
24
In tale contesto, si rileva come a livello nazionale siano state congiuntamente apportate alcune modifiche alle
zone di tariffazione di terminale, prevedendo in particolare la definizione a decorrere dal 2025 di due nuove
zone di tariffazione assoggettate alla regolamentazione comunitaria in ambito tariffe e performance, così
composte:
le precedenti due zone, in vigore fino al 2024, dal 2025 vengono accorpate in un’unica zona di tariffazione,
la nuova zona 1;
la precedente zona 3, in vigore fino al 2024, dal 2025 diviene la nuova zona 2. Tale zona, prima assoggettata
allo schema normativo nazionale, viene quindi regolamentata dallo schema tariffario e delle performance
comunitario.
Per quanto concerne la zona 3, attualmente sono in itinere delle interlocuzioni tra ENAC e Stato Maggiore
dell’Aeronautica circa l’inclusione dei 3 aeroporti civili gestiti dall’Aeronautica Militare nel perimetro della nuova
zona tariffaria.
Il Piano delle Performance per il Reference Period 4 è attualmente in fase di riscontro da parte degli organismi
tecnici della Commissione Europea, e la relativa Decisione da parte del regolatore nazionale, circa la conformi
del Piano, dovrebbe pervenire entro il primo semestre del 2025.
Nell’ambito del piano di performance sono inseriti anche gli indicatori di Safety e Capacity
Safety
La Safety è presente tra le Aree Essenziali di Prestazione del Piano di Performance con specifici obiettivi da
conseguire nei vari periodi di riferimento del piano. Tali Indicatori Essenziali di Prestazione della Safety vengono
monitorati sia internamente, a cura della struttura Safety, sia esternamente da ENAC, quale National Supervisory
Authority, e dalla Commissione Europea che tramite il Performance Review Body (PRB) assicura la valutazione
complessiva del piano di performance e, quindi, anche delle prestazioni di Safety.
Il Regolamento Europeo 2019/317 ha definito, per il terzo Piano di Performance relativo al periodo 20202024,
un solo Safety Key Performance Indicator (S-KPI) riguardante il livello di efficacia del Safety Management System
(Effectiveness of Safety Management EoSM). Sono stati anche definiti cinque Safety Performance Indicators (SPI)
per i quali non sono stati stabiliti target ma saranno oggetto di monitoraggio al fine di verificarne l’andamento
nel corso degli anni di piano. Vengono, inoltre, monitorati gli indicatori di Runway Incursions (RI) e di Separation
Minima Infringements (SMI) a contributo Air Traffic Management (ATM) e l’uso di sistemi per la rilevazione
automatica di eventi di Safety (SMI e RI).
Allo stato attuale, il processo di monitoraggio e di valutazione delle Safety è stato completato per le performance
conseguite nel 2023 con la pubblicazione, nel mese di ottobre del 2024, del PRB Monitoring Report 2023. Per
quanto riguarda invece la Safety Performance del 2024, è in corso la raccolta dati a livello di singolo Stato
Membro e la pubblicazione del report da parte della PRB è prevista nell’autunno 2025.
L’unico Safety Key Performance Indicator (S-KPI), il Effectivenss of Safety Management EoSM è articolato per
definiti obiettivi gestionali (Management Objective) che, con riferimento a una scala di valori crescenti, da A ad
D, definisce il livello di implementazione, maturità ed efficacia del Safety Management System (SMS). Tale target
prevede di raggiungere il livello D per il Management Objective definito Safety Risk Management e il livello C in
tutti gli altri Management Objectives.
I valori conseguiti dalla Capogruppo nel 2023 per questo specifico obiettivo, come riassunto nella tabella
seguente, risultano migliori dei target previsti alla fine del terzo reference period.
Safety Culture C C C
Safety Policy and Objectives C C C
Safety Risk Management D D D
Safety Assurance D C D
Safety Promotion C C C
Management Objectives
Risultati 2023
Target 2024
Risultati 2022
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Per quanto attiene infine l’indicatore, non sottoposto a target, afferente all’uso da parte del Service Provider di
sistemi per la rilevazione automatica di eventi di Safety (SMI e RI), la Capogruppo dispone del sistema Automatic
Safety Monitoring Tool (ASMT) di Eurocontrol.
Capacity
La Capogruppo considera la qualità del servizio erogato un obiettivo primario, garantendo sempre il massimo
contributo alla sicurezza delle operazioni e al livello di puntualità dei voli delle Compagnie aeree.
Dopo la pandemia da COVID-19 e un buon 2023, per tutto il 2024 ENAV ha gestito la decisa crescita del numero
dei voli assistiti passando da 2,00 milioni di voli IFR (Instrument Flight Rules) del 2023 a 2,18 milioni di voli gestiti
nel 2024, valore che costituisce il record storico per la Capogruppo. L’incremento del numero di voli è risultato
del +9,2% rispetto al 2023 già in incremento quest’ultimo dell’11,4% rispetto al 2022, mostrando un trend
notevolmente superiore rispetto ai tassi di crescita previsti per l’Italia.
Anche ad esito dell’iter avviato attraverso ENAC nei confronti del Network Manager di Eurocontrol, per veder
riconosciuta la riattribuzione a ragioni non imputabili a ENAV di un numero consistente di minuti di ritardo ATFM
generati in rotta, nel 2024 sono stati censiti 1.459.284 minuti di ritardo ATFM (Air Traffic Flow Management) in
aumento rispetto al 2023 (264.083 minuti) e al 2019 (25.608 minuti) ultimo anno pre-pandemico.
Per quanto concerne il target nazionale fissato dalla Commissione Europea per il 2024, stabilito in 0,11 minuti
per volo assistito, il valore del corrispettivo indicatore prestazionale di Capacity in rotta è stato di 0,72 minuti
per volo assistito. Tuttavia, si evidenzia che tale target non può essere utilizzato per la valutazione della
performance sulla puntualità di ENAV in quanto, secondo il dettame regolamentare europeo, esso include anche
cause di ritardo al di fuori della possibilità di controllo della Capogruppo. Data tale circostanza, ENAC, in
collaborazione con le preposte strutture di ENAV ed in coerenza con la regolazione comunitaria, ha individuato
dei target di Capacity riferibili alle sole cause di ritardo attribuibili alla Società (le ragioni ATM) per il biennio
2023-2024 e li ha dichiarati nell’addendum al Piano di Performance nazionale 2019-2024. Il contributo di ENAV
(il pivot value) al raggiungimento del target nazionale per il 2024 è stato così stabilito in 0,07 minuti per volo
assistito, mentre il corrispondente dato prestazionale di ENAV consuntivato a fine 2024 è risultato di 0,066
minuti/volo.
La performance qualitativa offerta dalla Capogruppo nel 2024 ha risentito di un incremento del numero dei voli
assistiti significativamente superiore agli scenari previsionali più ottimistici diffusi da Eurocontrol, soprattutto
nei periodi dell’anno con densità di traffico normalmente minori, così come dall’aumento dell’incidenza di
fenomeni meteorologi avversi e di circostanze eccezionali quali, ad esempio, la migrazione allo spazio aereo di
responsabilità di Roma ACC (Area Control Center) dei settori Nord dell’ACC di Brindisi.
Tra le ragioni di ritardo riconducibili esclusivamente alle prestazioni del fornitore dei servizi di navigazione aerea
si annoverano l’indisponibilità degli equipaggiamenti tecnologici ATM (il 4,7% del totale ritardo ATFM en-route
all reason) e l’impatto sulla capacità ATC nei diversi settori operativi degli Area Control Center (il 4,2% del totale
ritardo ATFM en-route all reasons).
Da ultimo, confrontando il risultato prestazionale conseguito dallo Stato italiano con quello degli stati francese,
tedesco e spagnolo, omologhi per tipologia di operazioni, si rileva che nessuno di essi ha raggiunto l’obiettivo
nazionale assegnato (all reason), a conferma di come il 2024 sia stato un anno molto sfidante per il sistema ATM
europeo.
ENAV ha osservato anche l’ottima crescita del numero dei movimenti assistiti sugli aeroporti, passando da 1,53
milioni di movimenti IFR (somma delle operazioni di decollo e atterraggio) del 2023 a 1,66 milioni di movimenti
gestiti nel 2024; valore che ha costituito, a sua volta un record storico per la Capogruppo. L’incremento del
numero dei movimenti nel dominio aeroportuale è stato dell’8,0% rispetto al 2023.
Con riferimento al valore del ritardo assegnato ai voli in arrivo per ragioni dipendenti dall’aeroporto di arrivo,
misurato nel complesso dei cinque aeroporti soggetti al piano di performance (Roma Fiumicino, Milano
Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio e Venezia Tessera) e al target proposto nel piano di prestazione
per l’anno 2024, pari a 0,30 minuti per volo assistito, il valore dell’indicatore chiave obbligatorio Terminal arrival
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ATFM delayè stato di 0,28 minuti per volo assistito, ossia poco al disotto di quanto dichiarato nel Piano di
Performance nazionale 2019-2024.
La scomposizione del medesimo indicatore per le sole ragioni ATM (ossia a contributo ENAV) ha fatto registrare
un valore di 0,00 minuti per volo assistito.
Contratto di Programma
Il Contratto di Programma è il documento in cui vengono regolati i rapporti tra ENAV e lo Stato Italiano. Il
contratto che copre il periodo 2020-2024, durata allineata alle tempistiche previste dalla regolamentazione
comunitaria per il piano delle performance, ha subito un prolungamento nei tempi di definizione a seguito delle
difficoltà connesse all’emergenza sanitaria e al recepimento delle risultanze della Decisione di conformità,
emanata dalla Commissione Europea sul Piano di Performance nazionale, avvenuta nel mese di aprile 2022.
Nella seconda parte del 2024 si è concluso l’iter istruttorio, per Legge affidato al Nucleo di consulenza per
l'Attuazione delle linee guida per la Regolazione dei Servizi di pubblica utilità e al Comitato interministeriale per
la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.
Nel mese di dicembre 2024 il Contratto di Programma 2020-2024, con i relativi allegati, è stato quindi trasmesso
ad ENAV per la sottoscrizione da parte dell’Amministratore Delegato della Società ed attualmente in fase di
sottoscrizione da parte dei soggetti istituzionali nazionali firmatari del Contratto.
In ottemperanza alla richiesta pervenuta dalla competente Direzione del Ministero dei Trasporti, è stata
predisposta la preliminare bozza del Contratto di Programma 2025-2029, trasmessa nel mese di gennaio 2025
alla stessa Direzione, testo da ritenersi comunque preliminare ed oggetto di aggiornamento a valle
dell’approvazione del piano di performance 2025-2029.
2.2.2 Attività non core
Operando nel perimetro del mercato regolato italiano, il Gruppo ENAV ha maturato negli anni competenze
distintive che lo hanno reso un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Con la valorizzazione di tali
competenze, il Gruppo si presenta sul mercato non regolamentato con soluzioni tecnologicamente
all'avanguardia per soddisfare le esigenze dei fornitori di servizi di navigazione aerea, autorità aeroportuali,
agenzie aeronautiche, enti governativi e privati che gestiscono il traffico aereo sia civile che militare, con una
presenza worldwide.
Nel corso del 2024 il Gruppo ENAV ha conseguito risultati in termini di ricavi, derivanti dalla vendita di sistemi e
servizi sul mercato non regolamentato, per un totale di 49,3 milioni di euro (43,1 milioni di euro nel 2023) in
incremento del 14,4% rispetto all’esercizio precedente. Nel corso dell’esercizio sono stati acquisiti ed aggiudicati
nuovi ordini per il Gruppo ENAV per un totale di oltre 44,6 milioni di euro e stipulati framework agreement per
oltre 4,5 milioni di euro.
Relativamente alla Capogruppo sono stati formalizzati nuovi ordini per un totale di oltre 9,5 milioni di euro e 3,9
milioni di euro di framework agreement. Tra questi si segnalano gli ordini e accordi riferiti alle attività di Flight
Inspection and Validation da svolgersi sia in Italia che in alcuni stati esteri, quali Romania, Qatar, Albania, Uganda,
Croazia, Kenya, Danimarca, per un valore complessivo di 6,1 milioni di euro, per attività di consulenza
aeronautica sul territorio italiano ed estero per complessivi 1,8 milioni di euro, formazione per circa 0,8 milioni
di euro. Si segnala in particolare il contratto relativo all’implementazione della stazione EGNOS nel sito di
Lampedusa per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
La controllata IDS AirNav ha visto la sottoscrizione di contratti per circa 21,3 milioni di euro e 0,7 milioni di euro
di Framework agreement. Tra questi si segnalano: i) il contratto in Germania per il rinnovo dei sistemi
Aeronautical Information Management (AIM) del valore di 2,8 milioni di euro; ii) il contratto con la Nepal Civili
Aviation Autority per la fornitura del sistema AIM/AMHS del valore di 1,5 milioni di euro; iii) il contratto per la
fornitura dei sistemi Aeronautical Information Services (AIS)/Aeronautical Information Management (AIM)
all’end user Air Navigation Service Provider della Repubblica Domenicana del valore di 1,5 milioni di euro; iv) il
contratto per la fornitura del sistema AMHS/AIM all’end user Fiji Airport LTD del valore di 0,7 milioni di euro.
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Per Techno Sky, sono stati acquisiti nuovi ordini per un totale di circa 13,6 milioni di euro, tra cui si segnalano i
contratti con l’aeronautica militare relativi al mantenimento delle capacità dei sistemi di radioassistenza ILS nei
siti Grazzanise e Gioa del Colle e la fornitura, l’installazione e la messa in esercizio di un nuovo radar per la
sorveglianza del traffico aereo svolta dall’Aeronautica Militare presso la Base aerea di Sigonella.
Il Gruppo ENAV, attraverso la società controllata D-Flight, è presente nel campo degli Unmanned Aerial Vehicles
Traffic Management (UTM) e persegue lo sviluppo e l’erogazione di servizi per la gestione del traffico aereo a
bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella
categoria Unmanned Aerial Vehicles e qualsiasi attività ad esse connessa.
D-Flight è designata in Italia come Common Information Service Provider (CISP), parte essenziale del sistema U-
Space (porzioni di spazio aereo all’interno del quale deve essere garantita la fornitura dei servizi di base e quelli
avanzati da parte degli U-Space Service Provider (USSP) in possesso di idonea certificazione rilasciata
dall’autorità competente) e fornisce i servizi per la gestione sicura e integrata del traffico dei droni nello spazio
aereo a bassa quota ed ha il compito di offrire un’infrastruttura di informazione comune per tutti i servizi U-
Space.
Grazie alla collaborazione con ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), l’unica Autorità di regolazione
tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia, ha sviluppato il portale D-
Flight per la gestione dei droni e del loro impiego.
Nella regolamentazione nazionale, D-Flight viene indicata come il portale dedicato agli operatori UAS per i servizi
di registrazione, di dichiarazione, di geo-consapevolezza, di identificazione a distanza e di pubblicazione delle
informazioni relative alle zone geografiche.
Nel mese di febbraio 2025 D-Flight è stata certificata da ENAC come fornitore di Servizi U-space (USSP) ai sensi
del Regolamento UE 2021/664 che stabilisce il quadro normativo per la regolarizzazione dello U-space, lo spazio
aereo dedicato ai droni. Con la doppia certificazione D-Flight consolida la propria visione strategica di Service
Provider.
2.3. Investimenti e PNRR
Gli investimenti realizzati dal Gruppo hanno l’obiettivo di assicurare che gli assets a supporto dei servizi di
gestione del traffico aereo sul territorio nazionale siano: i) coerenti con gli obiettivi di performance tecnici,
economici e prestazionali richiesti; ii) conformi agli standard qualitativi e prestazionali stabiliti in ambito
nazionale ed internazionale dagli Organismi regolatori del Settore; iii) in linea con l’evoluzione della piattaforma
tecnologica e con i nuovi concetti operativi definiti e sviluppati in ambito europeo per il network ATM (Air Traffic
Management).
Il peso prevalente degli investimenti è rappresentato dall’insieme degli interventi che riguardano le
infrastrutture tecnologiche operative, in quanto esse condizionano direttamente le attività aziendali di core
business in termine di efficienza, economicità e sicurezza dei servizi di gestione del traffico aereo. Lo strumento
attraverso cui vengono pianificati gli investimenti è il piano degli investimenti di durata pluriennale, allineato
con l’ATM Master Plan europeo. Nel 2024 è proseguito il lavoro lanciato nel 2023 sul Piano Investimenti, con il
raggiungimento delle prime milestone rilevanti.
Nel 2024 si è registrato un valore dei capex di Gruppo pari a 119,1 milioni di euro (110,5 milioni di euro al 31
dicembre 2023) e di 116,1 milioni di euro (105,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riferiti alla Capogruppo.
Tra i principali investimenti rilevati e completati nel 2024 si segnalano gli sviluppi sul sistema SATCAS
(abbassamento free route a 6.500 metri e spostamento settori Brindisi Nord su Roma ACC) e la realizzazione
della Local Digital Tower di Perugia.
Tra gli investimenti in corso di realizzazione e quindi non ancora completati, si evidenziano:
la prosecuzione del programma 4-Flight, che ha lo scopo di sviluppare la nuova piattaforma tecnologica di
automazione degli Area Control Center (ACC) italiani in sostituzione di quella attualmente operativa ed
assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base;
il progresso del trasferimento degli avvicinamenti (APP) all’interno degli ACC (Area Control Center);
la prosecuzione della realizzazione delle Torri remote in ventisei aeroporti, in particolare con la costruzione
del primo remote Tower Control center a Brindisi;
il progresso nello sviluppo di una versione automatizzata dei sistemi di osservazione meteo aeroportuali;
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il progresso della automazione operativa sulle Torri di controllo (TWR) degli aeroporti maggiori;
il piano di sostituzione periodica degli apparati Communication, Navigation and Surveillance (CNS) giunti a
fine ciclo vita, con riferimento a sistemi radar, Voice Control Switch, radioassistenze e radio;
SESAR e le attività di ricerca e sviluppo
Le attività di realizzazione di progetti di investimento vedono un’indispensabile attività di ricerca e innovazione
da effettuarsi negli anni precedenti all’esecuzione dei programmi di deployment, in quanto ogni funzionalità
innovativa nel mondo ATM deve essere validata e condivisa a livello internazionale, attraverso una attività
comune di ricerca nota come SESAR (Single European Sky ATM Research).
Il Programma di ricerca e sviluppo europeo SESAR è un’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per fornire
al quadro normativo del Cielo unico europeo gli elementi tecnologici innovativi che permettano la realizzazione
di un nuovo sistema di gestione del traffico aereo moderno, interoperabile, sostenibile, resiliente ed efficiente
nonché capace di garantire lo sviluppo del trasporto aereo su basi sicure, nel rispetto dell’ambiente e con una
minore frammentazione nella gestione dello spazio aereo.
L’attività di ricerca e sviluppo è coordinata dalla SESAR Joint Undertaking (SJU), partenariato pubblico-privato
istituito nel 2008 con un orizzonte temporale di attività fino al 2024. Per la continuazione dell’attività, nel mese
di dicembre 2021 è stata costituita la nuova SESAR 3 Joint Undertaking, con un mandato ad operare fino al 2031
e con l’obiettivo di gestire la nuova terza fase di Programma (SESAR 3 Digital European Sky). La Capogruppo
ha rinnovato l’interesse nella partnership e formalizzato la sua partecipazione come Founding Member.
Il Programma si è articolato nelle seguenti tre fasi consecutive:
SESAR 1 riferito al periodo 2009-2016 concluso con successo a dicembre 2016 ed ha visto la Capogruppo
impegnata in 98 progetti su 315 previsti, di cui 20 con il ruolo di coordinatore.
SESAR 2020 riferito al periodo 2016-2023 - terminato a giugno 2023 e a sua volta articolato in tre periodi
di attività: Wave 1 (periodo 2016-2020), Wave 2 (periodo 2019-2023) e Wave 3 (periodo 2021-2023). Le tre
Wave hanno visto la Capogruppo partecipare, rispettivamente, in 16 progetti, di cui 2 con il ruolo di
coordinatore, per la Wave 1 e in 12 e 4 progetti rispettivamente per Wave 2 e Wave 3.
SESAR 3, avviato a fine 2022 con un orizzonte temporale al 2031, vede il Gruppo ENAV attualmente
impegnato in 19 progetti selezionati in accordo ai propri interessi operativi e industriali. In termini di
contenuti, SESAR 3 continuità alle precedenti due fasi ed è caratterizzato da nuovi importanti elementi
di innovazione selezionati all’insegna della digitalizzazione, dell’automazione e della sostenibilità (Aviation
Green Deal) e volti allo sviluppo di un sistema ATM europeo che sia sempre più efficiente, sicuro, sostenibile
e resiliente. Il Gruppo ENAV ha nel portafoglio 2 progetti dimostrativi (HERON e U-ELCOME), 14 progetti di
ricerca industriale e 3 progetti di ricerca esplorativa che coprono un'ampia gamma di tecnologie necessarie
alla realizzazione, entro il 2045, del Digital European Sky, grazie allo sviluppo di soluzioni che vedranno la
loro applicazione in aree sensibili per il settore dell’Air Traffic Management (ATM). Nuovi bandi sono previsti
nel 2025 e negli anni successivi nell’arco del Programma.
La partecipazione al Programma SESAR rappresenta un’opportunità per il Gruppo ENAV al fine di contribuire alla
definizione del nuovo Sistema ATM europeo e per orientare gli sviluppi in accordo alle priorità aziendali e
nazionali. L’esperienza e l’immagine acquisiti in questi anni di sviluppi SESAR, testimoniano il ruolo chiave della
Capogruppo nello scenario ATM europeo e, in linea con un più ampio disegno strategico, garantiscono al Gruppo
un ruolo di prim’ordine negli assetti internazionali dell’Industria di Settore.
SESAR Deployment Manager
Il SESAR Deployment Manager (SDM) è l’organizzazione stabilita dalla Commissione Europea per sincronizzare
e coordinare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo in Europa. A partire dal giugno
2022, al termine del mandato della SDA (SESAR Deployment Alliance, prima istanza della partnership), la SESAR
Deployment and Infrastructure Partnership (SDIP) è stata ufficialmente selezionata e delegata dalla
Commissione Europea all’esercizio delle funzioni del Deployment Manager. Questa rappresenta una nuova
partnership che raggruppa 4 compagnie aeree; 15 Air Navigation Service Provider, tra cui ENAV, che controllano
circa l’80% dei voli nell’Unione Europea, oltre 530 aeroporti in grado di fornire la prospettiva completa del
proprio ambiente operativo e il Network Manager di Eurocontrol, che fornisce la visione a livello di network sia
29
dal punto di vista tecnologico che operativo, necessaria a garantire il perfetto funzionamento dell’ATM europeo.
Il mandato dell’attuale Deployment Manager terminerà a dicembre 2027.
In accordo con quanto previsto nell’articolo 9 del Regolamento europeo 2013/409, il Deployment Manager deve
garantire la sincronizzazione e il coordinamento dei progetti di implementazione locali necessari per attuare i
Common Project, ovvero i regolamenti di esecuzione della Commissione che impone agli Stati membri
dell'Unione Europea e agli stakeholder interessati l'attuazione delle modifiche operative ritenute essenziali
dall’ATM Master Plan europeo (documento di pianificazione sviluppato dalla SJU come riferimento per il
deployment di SESAR). Il primo Common Project è stato il Pilot Common Project (PCP) ed è definito dal
Regolamento (UE) n. 2014/716 che ha costituito il documento di riferimento per l’identificazione delle priorità
dei bandi di finanziamento europei per il settore del trasporto aereo.
Le attività di deployment di SESAR, coordinate dal SESAR Deployment Manager, e cofinanziate dalla
Commissione Europea tramite l’Agenzia CINEA (European Climate Infrastructure and Environment Executive
Agency), sono agevolate dall’aggiornamento annuale del Deployment Programme, a cui la Capogruppo
partecipa attivamente con un ruolo di rilievo, in coordinamento con gli altri stakeholder europei. Allo stesso
tempo, la Capogruppo mantiene l’allineamento tra la propria pianificazione e i requisiti del Deployment
Programme, per garantire la conformità con le modalità e le tempistiche di implementazione pianificate
secondo la regolamentazione europea di riferimento. Al riguardo si rappresenta che, con riferimento ai bandi di
cofinanziamento a valere sul programma Connecting European Facilities (CEF), il 2024 ha visto la prosecuzione
dei progetti ad oggi aggiudicati e preordinati all’implementazione del regolamento 2014/716, sostituito nel
mese di febbraio 2021 dall’emanazione del Regolamento Europeo 2021/116 Common Project One. I progetti
coordinati dal SDM sono complessivamente 356 di cui oltre 300 già completati, che all’atto della completa
conclusione comporteranno dei benefici sia in ambito di riduzione dei ritardi operativi, risparmio di carburante,
riduzione delle emissioni di CO
2
nel pieno rispetto dell’ambiente, nonché efficienza operativa e digitalizzazione.
PNRR (Piano Nazionale di ripresa e Resilienza) per il Gruppo ENAV
A fine 2021 il Gruppo ENAV ha sottoscritto le convenzioni con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
(MIT) comprendenti 9 progettualità che esprimono le eccellenze dell’intero Gruppo e rientrano nell’ambito del
filone della Digital Innovation e della Green Infrastructures.
ENAV, IDS AirNav, Techno Sky e D-Flight hanno tutte contribuito a definire un gruppo di iniziative riguardanti
una serie di ammodernamenti dei sistemi ENAV, un modello manutentivo con le più avanzate tecniche
dell’Information Technology per Techno Sky, una nuova versione di sistemi di gestione informazioni
aeronautiche per IDS AirNav ed iniziative per il controllo e la gestione del traffico cosiddetto unmannednei
cieli italiani per D-Flight.
Nel corso del 2023, di concerto con il MIT, le progettualità ENAV sono state escluse dal PNRR in quanto sono
intervenute delle criticità che ne hanno precluso la concreta realizzazione nei tempi previsti dal PNRR e con un
decreto direttoriale emesso a fine 2024 è stata sancita la decadenza della Convenzione di finanziamento delle
progettualità di ENAV nell’ambito del PNRR.
Le progettualità delle socie controllate sono, invece, rimaste finanziate nell’ambito del PNRR tutte con
scadenza 2026. In tale ambito, si evidenzia la progettualiriferita alla società controllata D-Flight riguardante
lo “Sviluppo piattaforma UTM/Connettività sistema UTM”, che nel 2024 ha incassato le quota intermedie
prevista a titolo di rimborso per complessivi 3,6 milioni di euro.
3. GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA’
Il Gruppo ENAV, nello svolgimento della propria attività istituzionale e commerciale, è esposto a rischi che, se
non efficacemente monitorati, gestiti e mitigati, potrebbero influenzare i risultati economici e finanziari. A tal
riguardo, in coerenza con l’architettura del proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR),
il Gruppo si è dotato di un processo di Enterprise Risk Management (ERM) mediante il quale sono monitorati e
gestiti i rischi, in termini di minacce ed opportunità, adottando un modello di classificazione dei rischi secondo
quattro aree (Strategic, Financial, Operations e Compliance) e ventidue sotto-aree di natura finanziaria e non
finanziaria. Periodiche attività di risk assessment consentono di valutare l’esposizione al rischio sia in termini
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qualitativi che quantitativi, declinando le relative azioni di trattamento ponderate rispetto alla specifica soglia
di propensione predefinita approvata dal Consiglio di Amministrazione (Risk Appetite).
Per l’analisi dei rischi finanziari si rinvia a quanto riportato nel paragrafo 39 della nota illustrativa al Bilancio
Consolidato. Per gli specifici aspetti di sostenibili si rinvia al paragrafo 5 Rendicontazione Consolidata di
Sostenibilità.
Di seguito è riportata l’analisi dei rischi maggiormente rilevanti per il Gruppo.
RISCHI OPERATIONS
Safety dei servizi della navigazione aerea
La prevenzione e il massimo contenimento dei rischi connessi all’erogazione delle attività di core business
costituiscono obiettivo primario per il Gruppo ENAV. Il livello di sicurezza operativa dei servizi di navigazione
aerea è infatti una priorità irrinunciabile per ENAV che, nel perseguire i propri obiettivi istituzionali, concilia le
interdipendenze delle diverse aree prestazionali con il raggiungimento dei preminenti obiettivi di sicurezza.
La Safety è il risultato dell’impegno continuo dei nostri professionisti nel mantenere elevati i livelli di sicurezza
delle nostre operazioni. Per questo ENAV promuove lo sviluppo della Safety Culture affinché la priorità e
l’impegno per la Safety siano valori riflessi negli atteggiamenti individuali ed organizzativi.
Le performance di Safety sono costantemente monitorate ed è definito e mantenuto attivo uno specifico
sistema di gestione (Safety Management System), approvato e verificato da ENAC nel contesto delle attività di
sorveglianza della certificazione di ENAV come Fornitore di Servizi della Navigazione Aerea.
La Capogruppo elabora le proprie politiche di Safety e predispone un piano di miglioramento della stessa
denominato Safety Plan, nel quale sono programmate le attività che si intende realizzare al fine di raggiungere
gli obiettivi definiti per le Safety performance e per il miglioramento della Safety nel suo complesso.
Business Continuity
Sulla base di una approfondita attività di Business Impact Analysis, il Gruppo ha definito e sottopone
regolarmente a test, specifici piani di Business Continuity e Disaster Recovery, comprensivi di appropriate
procedure da applicare in caso di eventi che comportino un deterioramento dei livelli di servizio o
un’interruzione degli stessi, al fine di preservarne la continuità nei diversi possibili scenari emergenziali. Sono
garantiti, senza soluzione di continuità, i necessari livelli di disponibilità del personale operativo, il quale è
sottoposto a periodiche attività formative e addestrative per il mantenimento delle previste abilitazioni
professionali, nonché i necessari livelli di disponibilità relativamente alla componente tecnologica, attraverso
specifiche ridondanze funzionali e mediante un esteso piano di manutenzione cui sono sottoposti tutti gli
impianti e gli apparati a supporto dei servizi della navigazione aerea. Il livello di servizio della componente
tecnologica è supportato, inoltre, da specifici piani di investimento che mirano ad accrescere le performance
degli impianti ed apparati in termini di affidabilità, disponibilità, sicurezza ed efficienza.
Sicurezza delle informazioni
La sicurezza dei dati e delle informazioni costituisce un elemento essenziale nella fornitura di servizi di
navigazione aerea. A livello mondiale, la velocità dello sviluppo tecnologico, la frequenza e l’intensità dei cyber
attack in costante aumento, così come la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici,
evidenziano il potenziale rischio che, in casi estremi, la normale operatività aziendale possa subire impatti anche
rilevanti.
Il Gruppo adotta una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci “risk-
based” e sulla security by design”. Parallelamente, il Gruppo fa leva sulle migliori tecnologie disponibili sul
mercato, agendo anche sul fattore umano attraverso iniziative volte ad aumentare la consapevolezza e la
conoscenza in materia cyber security da parte del personale.
La gestione della sicurezza delle informazioni è effettuata, inoltre, attraverso un presidio organizzativo dedicato,
attraverso il Security Operation Center (SOC) nonché la gestione di uno specifico Security Management System
certificato ai sensi della norma ISO/IEC 27001:2022.
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La riservatezza, l’integrità e la disponibilità delle informazioni operative e corporate sono costantemente
monitorate e garantite attraverso una complessa architettura di presidi di sicurezza fisica e logica oltre a regole
e procedure interne. A ciò si aggiungono attività di formazione e sensibilizzazione del personale interno oltre al
fondamentale coordinamento con le competenti Autorità civili e militari per la protezione dei dati operativi, in
particolare nell’ambito del Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica.
Health & Safety
I principali rischi per la salute e sicurezza cui è esposto il personale del Gruppo ENAV e delle imprese appaltatrici
sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti del Gruppo.
La mancata compliance a leggi, regolamenti o procedure vigenti in materia di salute e sicurezza, può generare
rischi per la salute e sicurezza di dipendenti, lavoratori e stakeholder ed innescare il rischio di incorrere in
sanzioni amministrative o giudiziarie con potenziali impatti economico-finanziari e reputazionali.
Al fine di gestire e mitigare i possibili rischi, il Gruppo ENAV adotta un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza
sul Lavoro (SGSSL) certificato secondo lo standard ISO 45001:2018 ed ha messo in atto un presidio organizzativo
dedicato a sovraintendere agli obblighi derivanti dal D.lgs. 81/08 Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro,
monitorandone le evoluzioni normative. Inoltre, il Gruppo si è dotato di una articolata struttura di deleghe di
funzioni del Datore di Lavoro in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
La conformità nel tempo alla normativa di riferimento è garantita sia mediante il presidio organizzativo che dalle
costanti attività di formazione e sensibilizzazione del personale del Gruppo, nonché dai controlli periodici, interni
ed esterni al Gruppo.
Particolare attenzione è posta anche alle misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori che operano all’estero
nei Paesi a rischio (c.d. Travel Security). A tal fine sono preventivamente eseguiti, sulle singole missioni,
assessment di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con l’emissione di puntuali raccomandazioni da parte del
Medico Competente per le missioni in Paesi a rischio sanitario-biologico non generico. Analogamente, vengono
redatti specifici contingency plans per gli aspetti di Security.
Vengono, inoltre, erogate sessioni di formazione/informazione dei lavoratori e sono previsti servizi di pronto
intervento” ed assistenza tramite un provider specializzato.
Human capital
L’adeguatezza del capitale umano rappresenta un fattore critico di successo sia per l’operatività dei servizi
erogati sia, più in generale, per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e viene preservata attraverso appositi
modelli, processi e strumenti di sviluppo del personale, utili anche a mappare i fabbisogni formativi in un’ottica
di sviluppo delle competenze.
Il miglioramento continuo delle conoscenze, competenze e capacità tecniche oltre ad essere a livello operativo
un aspetto di compliance imposto da leggi e regolamenti, il cui rispetto è periodicamente verificato dai
Regolatori esterni, è considerato come un'opportunità rispetto alla quale pianificare la crescita complessiva del
Gruppo anche con riferimento alle attività non regolate ed alle future sfide tecnologiche e di business.
Per le figure chiave dell’organizzazione aziendale sono definite opportune tavole di successione basate su
valutazioni periodiche interne, relative a sistemi e metriche di valutazione delle performance, per
l’individuazione di risorse ad alto potenziale (mediante utilizzo di tecniche di assessment), finalizzate anche a
garantire l’allineamento tra le competenze e ruoli aziendali.
Sono, inoltre, adottati sistemi di incentivazione basati sul riconoscimento del merito per tutta la popolazione
aziendale.
RISCHI DI COMPLIANCE
Il Gruppo ENAV si trova ad operare in un mercato altamente regolamentato ed il cambiamento delle regole, con
le prescrizioni e gli obblighi che le caratterizzano, possono influire sull’andamento della gestione e dei risultati
del Gruppo.
La Capogruppo monitora costantemente possibili rischi legati all'evoluzione normativa applicabile con
l’obiettivo di adempiere in modo tempestivo, ed in coerenza con le best practice di riferimento, ai requisiti di
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compliance aziendale, al quadro normativo e regolamentare di riferimento, provvedendo parimenti al costante
adeguamento di responsabilità, processi, sistemi organizzativi di governance e di controllo.
Market Abuse
Il Gruppo ENAV gestisce le tematiche di rischio legate al Market Abuse al fine di prevenire e gestire l’eventuale
diffusione di informazioni false o ingannevoli tali da manipolare l’andamento del mercato finanziario nonché di
prevenire l’utilizzo di informazioni privilegiate, al fine di trarne vantaggio (cd. internal dealing). A tal proposito,
il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 include i reati in
materia di Market Abuse, per la cui prevenzione il Gruppo si è dotato di un’architettura organizzativa e
procedurale centralizzata, a cui si aggiungono campagne di formazione a copertura degli Organi societari e dei
Vertici aziendali, oltre che a tutto il personale, al fine di creare la necessaria cultura e sensibilità sul tema legato
alle informazioni privilegiate e al rispetto delle prescrizioni normative in vigore.
Privacy
Per quanto riguarda lesposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali (rischi che si possono
concretizzare in una perdita di confidenzialità, integrità e disponibilità dei dati personali di clienti, dipendenti e
terze parti), il Gruppo ENAV adotta un presidio organizzativo dedicato per la gestione e mitigazione di tale
rischio, assicurando il rispetto dei requisiti normativi applicabili. In particolare, tale presidio fornisce una
continuativa attività di supporto alle strutture organizzative del Gruppo per assicurare la conformità del
trattamento dei dati alle disposizioni del GDPR e gestisce le iniziative per la formazione del personale in materia.
Trade Compliance
Per quanto riguarda la gestione dei possibili rischi riferibili al perseguimento di attività commerciali, ed in
particolare al controllo delle esportazioni e sanzioni internazionali, il Gruppo ENAV ha istituito specifici presidi
di conformità organizzativi, procedurali e tecnologici - rispetto alla normativa inerente alle restrizioni agli
scambi commerciali, provvedendo a periodiche attività di formazione e sensibilizzazione di tutto il personale
interessato.
Antifrode e anticorruzione
Il Gruppo ENAV ha consolidato specifici presidi in ambito anticorruzione, tra i quali il Sistema di Gestione per la
Prevenzione della Corruzione (SGPC) di ENAV certificato ai sensi della Norma UNI ISO 37001:2016, oltre ad un
sistema strutturato di due diligence su persone fisiche e giuridiche attraverso uno specifico software dedicato.
Sono svolte periodicamente verifiche ispettive interne per monitorare la compliance e l’efficacia del SGPC oltre
a continuative attività di formazione della popolazione aziendale nonché di agenti e intermediari delle società
del Gruppo per l’attività commerciale.
Environment
ENAV si è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) di Gruppo conforme allo standard ISO 14001:2015,
che garantisce la presenza di politiche e procedure strutturate per l’identificazione e la gestione dei rischi e delle
opportunità ambientali associate a ogni attività aziendale.
L’attuazione del SGA, insieme alla presenza di un presidio organizzativo centralizzato, garantisce un costante
controllo della conformità alle normative applicabili in materia, anche attraverso attività di formazione,
sensibilizzazione e di supporto del personale del Gruppo, oltre alle attività di controllo di primo livello.
Ulteriormente, il Gruppo si è dotato di una struttura di deleghe di funzioni del Datore di Lavoro in materia
ambientale, oltre che di figure preposte alla gestione del ciclo dei rifiuti speciali con il compito di assicurare la
compliance alle prescrizioni del D.Lgs 152/2006.
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RISCHI STRATEGICI
Image & reputation
La creazione del valore reputazionale è un processo attuato costantemente dal Gruppo ENAV sulla base di
specifiche policy nonché attraverso una sistematica gestione della Comunicazione e dei rapporti con gli
Stakeholder.
La corporate image e la reputation rappresentano fattori critici di successo delle organizzazioni che, nel proprio
business, devono relazionarsi con clienti, istituzioni, autorità, shareholder e stakeholder, soprattutto per le
Società come ENAV, quotate su mercati regolamentati, in quanto la comunità degli investitori è sensibilmente
condizionata da eventi in grado di pregiudicare il valore reputazionale.
In considerazione degli adempimenti richiesti, in termini di informativa al mercato e di disclosure, la Capogruppo
pone in atto specifici presidi a tutela della corporate image & reputation e svolge un’attività di monitoraggio
continuo dei contenuti image relevant su stampa, radio, tv, web e social media.
In generale, il presidio di controllo in materia di image & reputation avviene attraverso lo svolgimento di attività,
quali: i) il presidio della normativa in materia di comunicazione finanziaria (press release, regole di ingaggio,
parità di accesso allinformazione, impiego di sistemi di diffusione delle informazioni regolamentate); ii) i contatti
con la stampa specializzata (economico/finanziaria).
Per quanto riguarda la crisis communication, ENAV dispone di specifici processi per la gestione di eventi di
particolare rilevanza e per la relativa gestione della comunicazione esterna.
Relazioni istituzionali
Il perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo ENAV necessita di una costante gestione delle relazioni
istituzionali in termini di rappresentanza degli interessi aziendali nell’ambito dei processi decisionali delle
istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali. A tal fine è alimentato un network propositivo e fidelizzato di
relazioni a livello istituzionale, a livello nazionale ed internazionale con i soggetti decisori, in cui far confluire
opportuni atti e position paper su questioni d’interesse strategico per il Gruppo. Sono, quindi, costantemente
gestite le relazioni con il Parlamento, il Governo, i Ministeri e le istituzioni pubbliche locali.
Macro trend e governo dei costi
Eventuali scostamenti dell’andamento del traffico aereo rispetto alle previsioni possono impattare la capacità
del Gruppo ENAV di creare valore, principalmente in termini di variazione dei parametri che determinano i ricavi
da attività istituzionali rispetto alle stime effettuate in sede di determinazione delle tariffe. L’attuale quadro
regolatorio prevede già meccanismi di compensazione dei mancati ricavi rispetto al pianificato. È infatti attivo
un sistema di stabilizzazione dei ricavi (cd. traffic risk sharing) basato sulla condivisione del rischio con gli utenti
dello spazio aereo (le compagnie aeree), mediante la possibilità di limitare significativamente le perdite per
flessioni della domanda superiori al 2%.
In coerenza con lo schema di performance in vigore, la Capogruppo è infatti tenuta ad erogare il servizio nel
rispetto dei target di capacità previsti nel Piano di Performance nazionale, applicando un sistema di
incentivazione simmetrico di tipo “bonus/malus” per promuovere alti livelli di performance operativa.
Con riferimento all’incremento inflattivo si ricorda che la regolamentazione comunitaria a cui è soggetta ENAV
permette il recupero della variazione dell’inflazione rispetto al dato previsionale tramite il meccanismo del
balance.
Rischi legati al Climate Change
Tutti gli eventuali impatti diretti per la Capogruppo legati agli effetti del climate change si traducono nel lungo
termine in potenziali interruzioni/degradi nella fornitura dei servizi per danni alle infrastrutture o agli asset
tecnologici e riduzione del flusso di traffico anche a causa della riduzione della capacità aeroportuale e, quindi,
in potenziali mancati ricavi e/o aumenti dei costi operativi oltre ad eventuali perdite di valore.
Gli impatti dei fenomeni determinati dai cambiamenti climatici sugli stakeholder del traffico aereo sono stati
identificati e studiati negli anni a livello internazionale. In particolare, il documento di Eurocontrol Climate
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change risks for European aviation identifica cinque principali tipologie di fenomeni meteorologici che
potranno potenzialmente avere impatto sul mondo aeronautico: 1) precipitazioni, intendendo per tali pioggia,
neve e grandine che a livello intenso possono richiedere maggiori distanze di separazione tra gli aeromobili e
comportando quindi un impatto diretto sulla capacità aeroportuale. Inoltre, le infrastrutture aeroportuali, così
come anche le apparecchiature elettroniche, possono essere esposte al rischio di inondazioni; 2) temperatura,
il cui innalzamento può causare impatti sulle infrastrutture, con conseguente aggravio dei relativi costi
energetici; 3) innalzamento del livello del mare ed esondazione di fiumi con un rischio concentrato sugli
aeroporti ubicati nella fascia costiera; 4) vento, intendendo per tale cambiamenti in direzione ed intensità con
conseguenti necessidi modificare le procedure di volo e di riprogettare lo spazio aereo; 5) eventi estremi quali
temporali ed uragani che potrebbero avere impatti sul ritardo dei voli.
La Capogruppo ha condotto in passato uno studio specialistico per valutare dettagliatamente gli effetti del
cambiamento climatico nell’erogazione dei servizi di ENAV sul territorio nazionale ed in particolare negli
aeroporti. Lo studio è stato realizzato al fine di valutare gli impatti del climate change su due distinti orizzonti
temporali (2030 e 2050) e due diversi scenari climatici utilizzati dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate
Change). Il primo scenario (SSP8.5), il più pessimistico, assume, entro il 2100, concentrazioni atmosferiche di
CO2 triplicate o quadruplicate (840 / 1120 ppm) rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm).
Lo studio ha determinato quanto segue: (i) per le precipitazioni estreme è prevista nel lungo termine una
progressiva intensificazione del fenomeno che dovrebbe interessare un numero crescente di aeroporti nel
tempo, particolarmente gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bolzano e Bari, partendo da una
baseline (previsione a 5 anni) che vede gli aeroporti di Genova, Ronchi dei Legionari e Milano Malpensa quelli
mediamente più impattati; (ii) per la temperatura si prevede un aumento di 1/1,5° nel medio periodo e di 2/2,5°
nel lungo periodo, fenomeni che riguarderanno prevalentemente gli aeroporti di Lampedusa, Catania
Fontanarossa, Roma Ciampino, Roma Urbe, Roma Fiumicino e Napoli che già nella baseline (5 anni) presentano
le maggiori temperature massime, cui si aggiunge Bologna nel lungo termine (2050) che presenterà anche un
aumento del numero di giorni con temperatura massima oltre i 43° C. L’innalzamento delle temperature può
causare l’incremento dei costi energetici. Per quanto riguarda invece gli impatti sugli impianti tecnologici e quelli
più propriamente aeronautici (impatti sulle prestazioni dei motori e sull’aereodinamica degli aeromobili, con
potenziale impatto sulle procedure di volo e sull’impronta del rumore nelle aree che circondano gli aeroporti) i
rischi si considerano accettabili e gestiti nel contesto delle tecnologie e delle procedure già oggi disponibili; per
l’innalzamento del livello dei mari, si mantiene pressoché invariato il rischio di alluvione delle infrastrutture
situate in zone costiere che riguarderebbe soprattutto le sedi aeroportuali di Cagliari e siti correlati, Venezia e
Genova e i siti remoti VOR/DME di Chioggia e Radar di Ravenna; per il vento non sembrano sussistere criticità
essendo le previsioni degli scenari orientati verso una diminuzione dell’intensità media dello stesso
(conseguentemente la componente del vento al traverso dovrebbe proporzionalmente diminuire).
Per entrambi gli orizzonti temporali medio termine (2030) e lungo termine (2050) non si individuano, allo stato,
criticità in termini di continuità nella erogazione dei servizi di navigazione rispetto allo scenario attuale. Gli esiti
delle analisi condotte costituiscono le basi per il monitoraggio nel tempo dei fenomeni oggetto di studio,
prevedendo un aggiornamento sistematico con periodicità pluriennale delle analisi di scenario necessarie alla
valutazione degli impatti operativi e finanziari dei rischi climatici.
In attuazione del proprio piano di sostenibilità, la strategia della Capogruppo assicura un approccio efficace alle
sfide del cambiamento climatico, perseverando la competitività e la stabilità grazie a un’elevata capacità di
adattamento ai rischi climatici.
Sulla base di quanto sopra evidenziato, ad oggi il Gruppo ha considerato gli effetti derivanti dal cambiamento
climatico nel proprio piano industriale e non si prevedono impatti significativi economici e sui flussi di cassa
attesi.
Contesto macro economico
Nel corso del 2024, così come per il 2023, il Gruppo ENAV non ha registrato impatti operativi, commerciali o
economico-finanziari direttamente correlati al conflitto russo-ucraino o agli altri conflitti internazionali. Ogni
posizione aperta con clienti appartenenti alla Federazione Russa è stata oggetto di svalutazione già nel corso
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dell’esercizio degli anni precedenti e non sono presenti ulteriori rapporti in essere con soggetti interessati dal
regime sanzionatorio.
Con riferimento al Gruppo ENAV, non si registrano critici nella catena di fornitura con impatti negativi in
termini di business continuity. Inoltre, il Gruppo detiene un’adeguata giacenza delle parti di scorta necessarie
per i sistemi operativi a supporto del proprio business, tali da contenere eventuali ritardi nella catena di
fornitura. Il Gruppo continua a monitorare gli impatti sul proprio business e ad adottare ogni opportuna iniziativa
finalizzata a garantire il pieno rispetto del regime sanzionatorio adottato dagli Stati dell’Unione Europea e ad
identificare puntualmente possibili conseguenze sul proprio business attuale e prospettico in considerazione del
protrarsi di uno scenario critico e in continua evoluzione.
Con riferimento a quanto illustrato, il Gruppo non presenta impatti significativi sui principali indicatori alternativi
di performance e non si prevedono impatti sui flussi di cassa attesi come rappresentato nel piano industriale
approvato.
4. ANDAMENTO OPERATIVO E ECONOMICO PATRIMONIALE
4.1. Scenario di riferimento e risultato della gestione
Il 2024 si è caratterizzato per i significativi elementi di complessità, generati da uno scenario geopolitico instabile
a seguito della crisi russo-ucraina e del conflitto israelo-palestinese, che hanno influenzato l’andamento
dell’economia globale. Sulla base delle informazioni rese disponibili dalla Banca d’Italia, alla fine del 2024 la
crescita economica nell’area dell’euro si è indebolita, penalizzata dalla scarsa vivacità di consumi e investimenti
e dalla flessione delle esportazioni.
Sul fronte nazionale, gli ultimi dati sui principali indicatori macroeconomici diffusi da Istat (marzo 2025) indicano
una crescita del PIL nazionale per l’anno 2024 dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Come rilevato dallo stesso
Istituto Nazionale di Statistica, lo sviluppo è stato stimolato sia da un contributo positivo della domanda
nazionale sia della domanda estera netta. Positivo l’andamento dell’inflazione nazionale che, secondo quanto
comunicato da EUROSTAT (gennaio 2025), chiude l’anno a +1,1%.
La congiuntura economica nazionale, pur in un contesto di forte complessità, non ha rallentato la crescita del
traffico aereo, già in forte ripresa dal 2023, dopo un periodo caratterizzato da una sostanziale difficoltà del
mercato a seguito degli effetti della pandemia.
Relativamente alle Unità di Servizio, l’anno in corso ha registrato un incremento complessivo per il traffico in
Rotta del +10,5%, portando l’Italia ad attestarsi quale best performer tra i 5 Big europei. Infatti, il risultato
registrato in Italia nel 2024 risulta ben al di sopra della media (+6,4%) registrata dagli Stati dell’area
EUROCONTROL.
In tale scenario, un ruolo preminente nello sviluppo del traffico aereo lo ha rivestito il mercato internazionale,
il quale rappresenta circa il 40% del fatturato di Rotta, con un dato a fine 2024 pari al +14,5% rispetto al
precedente anno. Tra i fattori che hanno positivamente contribuito all’incremento del traffico di Rotta, si segnala
anche, a partire dal 21 marzo 2024, l’estensione dell’ambito di applicazione del Free Route Airspace (FRA) da
9.000 metri a 6.500 metri.
Anche il dato relativo al traffico passeggeri si colloca in linea con quanto sopra descritto. Infatti, i dati resi
disponibili da Assaeroporti per l’anno 2024 riportano un incremento complessivo del +11,1%, con oltre 219
milioni di passeggeri transitati negli aeroporti italiani. Tra gli scali che hanno maggiormente contribuito al
risultato nazionale troviamo Roma Fiumicino con oltre 49 milioni di passeggeri (+21,4% vs 2023) seguito da
Milano Malpensa con circa 29 milioni (+10,9% vs 2023) e da Bergamo Orio al Serio con oltre 17 milioni di
passeggeri (+8,6% vs 2023). Sul totale degli aeroporti nazionali ben otto hanno superato la soglia dei 10 milioni
di passeggeri.
L’importante incremento del traffico aereo, unitamente al maggior impulso delle attività sul mercato non
regolamentato, ha positivamente contribuito ai risultati della gestione. L’anno 2024 infatti si colloca come un
anno record per quanto concerne il valore complessivo dei ricavi, pari a 1.036,7 milioni di euro, in crescita di
36,7 milioni di euro rispetto al 2023 (+3,7%), nonché per quanto attiene il valore del risultato operativo, con un
EBITDA a livello di Gruppo pari a 310,9 milioni di euro, in crescita di 10,9 milioni di euro (+3,6%).
36
L’anno in corso ha visto importanti novità per quanto concerne il mercato regolamentato di ENAV in quanto,
attraverso la Decisione di esecuzione (UE) 2024/1688 della Commissione europea, emanata a giugno 2024, il
regolatore comunitario ha stabilito i target di efficienza economica e capacità operativa a livello dell’Unione per
il periodo di riferimento 2025-2029 (RP4), ai quali tutti gli Stati europei ed i relativi fornitori dei servizi della
navigazione aerea devono attenersi.
Conseguentemente a tale Decisione, alla quale tra l’altro ha fatto seguito la successiva emanazione di alcuni
documenti di natura metodologica, le strutture tecniche della Società hanno quindi proceduto ad effettuare le
preliminari pianificazioni per le diverse aree prestazionali, per gli anni del RP4. Successivamente, ENAC, quale
regolatore nazionale di riferimento per lo schema prestazionale e tariffario comunitario, ha avviato una fase di
analisi ed interlocuzione con la Società, ai fini di un assessment circa la conformità della pianificazione
economico-operativa della Società ai target fissati dalla Commissione.
A valle di tale procedimento, il regolatore nazionale ha quindi consolidato il Piano delle Performance e lo ha
trasmesso alla Commissione europea nell’ultimo trimestre del 2024.
Alla tendenza osservata per il mercato regolamentato si associa anche l’espansione registrata sul mercato terzo
dal Gruppo che ha registrato nel corso del 2024 un incremento pari al 14,4%, per effetto di maggiori ricavi per
vendita di servizi, di consulenza, software e manutenzioni.
Tali maggiori attività svolte dalle Società del Gruppo, sia nell’ambito delle attività regolamentate che nello
sviluppo delle delivery sulle commesse di vendita, hanno determinato una crescita dei costi, che, a fine 2024
risultano pari a 725,8 milioni di euro in crescita del 3,7%, rispetto al precedente esercizio. A trainare tale crescita
è stato il maggior costo del personale, il quale nell’anno ha visto un incremento del 4,2% a seguito anche del
maggior effort profuso dal personale operativo nelle attività di assistenza alla navigazione aerea. A tal proposito,
si evidenzia come il dato delle Unità di Servizio di Rotta registrate a fine 2024, oltre che crescere del 10,5%
rispetto al precedente anno, sono risultate in crescita del 4% anche nel confronto con le stime effettuate nel
Budget.
Per quanto riguarda i costi esterni, il dato a fine 2024 vede una crescita più contenuta, pari allo 0,8% (+1,3%)
rispetto al precedente esercizio, anche grazie all’effetto del processo avviato in corso d’anno sui costi esterni,
orientato all’efficientamento su alcune categorie di spesa, non strettamente correlate alla continuità operativa
e allo sviluppo del mercato terzo.
Gli sforzi espressi da tutte le Società del Gruppo, costantemente impegnate nel garantire servizi più efficienti ed
efficaci, opportunamente guidati dalle azioni gestionali adottate dal Vertice, hanno consentito al Gruppo ENAV
di pervenire ad un risultato netto della gestione del 2024 pari a 125,7 milioni di euro in incremento di 13 milioni
di euro (+11,5%) rispetto al consuntivo del precedente esercizio.
L’anno appena concluso ha evidenziato un rinnovato impulso alle implementazioni tecnologiche realizzate dal
Gruppo, con un volume degli investimenti che si è attestato a 119,1 milioni di euro in incremento di 8,6 milioni
di euro rispetto all’esercizio 2023.
4.2. Andamento del mercato e del traffico aereo
Il mercato del traffico aereo nel 2024 conferma, per gli Stati dell’area Eurocontrol, la tendenza in incremento
del volume dei voli gestiti registrando, rispetto al 2023, un aumento sia delle Unità di Servizio (UdS) per +6,4%
che nel numero dei voli assistiti per +5,2%, consolidando il trend positivo emerso a decorrere dalla seconda
metà del 2022.
Le unità di servizio di rotta (*) riferite all’Italia nel 2024, hanno registrato un incremento del 10,5%, rispetto al
2023, valore superiore a quello realizzato dagli Stati del cosiddetto comparator group dell’Europa continentale.
Anche nel confronto con il 2019, quale ultimo anno di riferimento pre-pandemico, i dati registrati nel 2024 per
l’Italia, confermano una piena ripresa del mercato del traffico aereo rilevando un +16,8% in termini di unità di
servizio di rotta, dato simile a quanto registrato per la Spagna, mentre Gran Bretagna e Germania non hanno
ancora recuperato i livelli di traffico del 2019.
Anche le unità di servizio di terminale registrate in Italia si attestano su valori positivi pari a un +9,8%, rispetto
all’esercizio precedente, dato in linea con quanto rilevato per il traffico di rotta e confermano valori positivi
anche nel confronto con il 2019 rilevando un incremento in termini di unità di servizio del 7,8%.
37
Tali risultati positivi sono confermati anche dall’andamento del traffico passeggeri nel sistema aeroportuale
italiano che ha visto nel 2024 transitare circa 219 milioni di passeggeri con un incremento dell’11,1%, rispetto
al 2023 con un terzo dei viaggiatori sul segmento nazionale e due terzi sull’internazionale. Tra i primi 10
aeroporti per numero di passeggeri si colloca Roma Fiumicino con 49,2 milioni di passeggeri (+21,4% rispetto al
2023), Milano Malpensa con circa 28,9 milioni di viaggiatori (+10,9% rispetto al 2023) e Bergamo Orio al Serio
con 17,3 milioni di passeggeri (+8,6% rispetto al 2023). Sul totale degli aeroporti nazionali otto hanno superato
la soglia dei 10 milioni di passeggeri.
(*) traffico che riguarda il sorvolo dello spazio aereo italiano con o senza scalo.
(**) per “unità di servizio” si intende l’unità di misura utilizzata in ambito Eurocontrol al fine della determinazione del valore del servizio
reso, ottenuta dalla combinazione di due elementi: il peso dell’aeromobile al decollo e la distanza di percorrenza.
(***) escluso il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol.
Traffico di rotta
Il traffico di rotta in Italia ha evidenziato, nel 2024, un incremento sia delle unità di servizio (UdS) comunicate
da Eurocontrol che si attestano a +10,5% (pari valore includendo la categoria residuale Esente non comunicato
ad Eurocontrol) che del numero dei voli assistiti del +8,9% (+8,8% se si ricomprende la categoria residuale Esente
non comunicato ad Eurocontrol) rispetto al 2023.
Il positivo andamento dei flussi di traffico dell’esercizio 2024, in termini di unidi servizio, conferma come
l’Italia sia un Paese ad alta attrattività turistica, dato evidenziato dal traffico aereo internazionale che registra
un incremento del 10,3%, sebbene permangano alcune criticisullo scenario internazionale quali la crisi russo-
ucraina e quella israelo-palestinese. La chiusura dello spazio aereo russo-ucraino, il cui impatto tuttavia si è
rivelato di lieve entità in quanto tali voli rappresentano una quota trascurabile dei ricavi della Capogruppo, ha
determinato una nuova pianificazione dei flussi di traffico a livello europeo con una diversa rimodulazione dei
voli su rotte alternative a quelle non più utilizzabili al momento. Di questo scenario in parte hanno beneficiato
anche le rotte dello spazio aereo italiano per una maggiore frequenza di utilizzazione da parte dei vettori. Il
traffico aereo sulle rotte dello spazio aereo italiano è stato inoltre incentivato dall’abbassamento del limite da
9.000 metri a 6.500 metri, a partire dal 21 marzo 2024, del Free Route Airspace (FRA), ovvero lo spazio aereo
nel quale è possibile volare con rotte dirette, senza l’utilizzo di aerovie. Quest’ultima azione ha certamente
contribuito all’ottimo risultato registrato sul traffico di sorvolo, +11,1% in termini di unità di servizio rispetto
all’anno precedente.
Anche dal confronto con il dato del 2019 emergono risultati positivi che si configurano in un +16,8% in termini
di unità di servizio di rotta (+5,7% 2023 verso 2019).
L’analisi delle rotte che hanno interessato lo spazio aereo nazionale, classificate in base alla distanza
chilometrica percorsa, nel 2024 in confronto con l’esercizio precedente, mostra un maggiore utilizzo delle fasce
a media percorrenza chilometrica (tra 350 e 700 km) e bassa percorrenza (< 350 km) dello spazio aereo pari
rispettivamente al +14% e al 12%.
Traffico totale di rotta
unità di servizio (**) n. %
Francia 22.734.693 21.088.292 1.646.401 7,8%
Germania 14.416.243 13.730.337 685.906 5,0%
Gran Bretagna 12.213.035 11.919.138 293.897 2,5%
Spagna 13.397.352 12.451.831 945.521 7,6%
Italia (***) 11.732.611 10.618.354 1.114.257 10,5%
EUROCONTROL 165.273.038 155.323.653 9.949.385 6,4%
2024
2023
Variazioni
38
Analizzando la composizione del traffico aereo di rotta si evidenzia:
un traffico internazionale commerciale, categoria di voli con partenza o arrivo in uno scalo posto sul
territorio italiano che ha registrato nel 2024, rispetto all’esercizio precedente, un risultato positivo sia in
termini di unità di servizio (UdS) (+14,5%) che nel numero di voli assistiti (+10,3%), in aumento anche la
distanza media percorsa (+1,6%) ed il peso medio (3,3%). Anche nel confronto dei risultati del 2024 con il
2019 emerge una crescita del traffico aereo gestito che, in termini unità di servizio, si attesta a +13,8%. Il
traffico internazionale rappresenta in termini di UdS circa il 40% del totale comunicato da Eurocontrol.
Relativamente alla percorrenza chilometrica delle rotte di traffico internazionale (bassa, media e alta
percorrenza sullo spazio aereo nazionale) nell’esercizio 2024, le rotte ad alta e media percorrenza
chilometrica sono quelle che hanno mostrato il maggiore incremento.
In merito alle direttrici di volo per continente, il 2024 nel confronto con il 2023, ha evidenziato, in termini
di unità di servizio, un incremento di tutti i collegamenti tra l’Italia e le diverse aree geografiche del resto
del mondo. In particolare, i voli con destinazione nel resto d’Europa registrano un aumento del +11% e sono
rappresentativi di circa il 78% delle UdS totali di traffico internazionale, mentre quelli con destinazione Asia
(+29%), Africa (+17%) e Continente Americano (+37%) rappresentano circa il 7 - 8% del totale delle UdS
internazionali;
un traffico di sorvolo commerciale, categoria di movimenti di solo attraversamento dello spazio aereo
nazionale, che ha registrato nel 2024 un incremento sia delle Unità di Servizio (+11,1%) che nel numero di
voli assistiti (+9,9%). Tali risultati, confermano il trend positivo già emerso nell’esercizio precedente e
mostrano un ottimo risultato anche nel confronto con il 2019 in cui si evidenzia un +25,7% in termini di
Traffico in rotta
(numero di voli) n. %
Nazionale 303.182 292.848 10.334 3,5%
Internazionale 1.074.755 974.245 100.510 10,3%
Sorvolo 805.944 733.293 72.651 9,9%
Totale pagante 2.183.881 2.000.386 183.495 9,2%
Militare 33.402 33.445 (43) -0,1%
Altro esente 18.765 19.742 (977) -4,9%
Totale esente 52.167 53.187 (1.020) -1,9%
Totale comunicato da Eurocontrol 2.236.048 2.053.573 182.475 8,9%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 22.508 22.883 (375) -1,6%
Totale complessivo 2.258.556 2.076.456 182.100 8,8%
2024
2023
Variazioni
Traffico in rotta
(unità di servizio) n. %
Nazionale 1.854.530 1.829.989 24.541 1,3%
Internazionale 4.642.453 4.053.315 589.138 14,5%
Sorvolo 5.106.654 4.598.228 508.426 11,1%
Totale pagante 11.603.637 10.481.532 1.122.105 10,7%
Militare 114.714 121.004 (6.290) -5,2%
Altro esente 14.260 15.818 (1.558) -9,8%
Totale esente 128.974 136.822 (7.848) -5,7%
Totale comunicato da Eurocontrol 11.732.611 10.618.354 1.114.257 10,5%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 3.297 3.254 43 1,3%
Totale complessivo 11.735.908 10.621.608 1.114.300 10,5%
2024
2023
Variazioni
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unità di servizio. Il traffico di sorvolo rappresenta, in termini di UdS, circa il 43% del totale UdS comunicato
da Eurocontrol.
Con riferimento alle distanze chilometriche percorse nell’esercizio in esame, si rileva, in termini di UdS, il
maggior utilizzo delle rotte a bassa e media percorrenza, pari rispettivamente a +15% e +16%.
Riguardo alle principali direttrici di traffico, nel 2024, si è registrato un incremento del +10% in termini di
UdS dei collegamenti che coinvolgono l’Europa per i voli intra-europei, rappresentativi di circa il 54% del
totale delle UdS di sorvolo, mentre quelle relative ai collegamenti Europa-Africa ed Europa-Asia, che
rappresentano rispettivamente circa il 23% e il 14%, evidenziano un aumento del +6% UdS e +35% UdS. Il
traffico aereo Europa - Continente Americano ha registrato un incremento del +3% di UdS nel confronto
con il 2023 e un significativo aumento nel confronto con il 2019 (+88%);
un traffico nazionale commerciale che ha registrato nel 2024 un incremento sia delle unità di servizio
(+1,3%) che nel numero dei voli assistiti (+3,5%) e una riduzione nella distanza media percorsa (-2,2%). Il
dato di aumento delle UdS nazionali, inferiore rispetto a quello delle altre tipologie di traffico, dipende dal
positivo andamento dei flussi di traffico nazionale riscontrato nel biennio 2022-2023 che aveva già
consentito il recupero totale delle UdS sviluppate nel 2019 e confermate anche per il 2024 (+4,7%). Il traffico
nazionale rappresenta, in termini di UdS, il 16% del totale comunicato da Eurocontrol.
La minore distanza media percorsa nel 2024 è imputabile al minore utilizzo delle rotte ad alta percorrenza
chilometrica (>700 km) che collegano le destinazioni del Nord con il Sud del Paese, rappresentativi di circa
il 49% del totale delle UdS nazionali, che hanno mostrato un decremento del -1,4% in termini di UdS. La
fascia a bassa percorrenza chilometrica ha invece registrato un aumento del +19,4% in termini di UdS e
rappresenta il 9% del totale delle UdS nazionali;
un traffico esente suddiviso in: i) traffico esente comunicato da Eurocontrol che ha registrato un
decremento del 5,7% in termini di unità di servizio e dell1,9% nel numero dei voli assistiti. Su tale categoria
di voli si riflette principalmente l’andamento dell’attività dei voli militari (-5,2% di UdS) che rappresenta circa
l’89% del traffico esente; ii) il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol, di residuale incidenza sui ricavi,
evidenzia un incremento delle unità di servizio (+1,3%) e una diminuzione nel numero dei voli assistiti pari
a -1,6%. Il traffico aereo esente rappresenta solo l’1% del totale delle UdS 2024.
Relativamente alle compagnie aeree, nel 2024, l’attività di volo del segmento low-cost si mantiene centrale per
i volumi di traffico aereo prodotti nello spazio aereo italiano, con Ryanair, Easyjet e Wizz Air, che si sono collocate
tra le prime quattro compagnie aeree per numero di UdS sviluppate nel 2024. Anche Vueling, Transavia, Aegean
Airlines, Volotea ed Eurowings hanno realizzato volumi di traffico nel mercato aereo italiano positivi rispetto
all’esercizio precedente. Ryanair è il primo vettore in Italia per volumi di traffico, con una quota di mercato del
20% sul totale UdS 2024 ed un incremento del +11,6% nel confronto con il 2023.
Tra i vettori di tradizionali, si registrano incrementi tra le compagnie medio-orientali quali Turkish Airlines (+8,3%
UdS), Emirates (+20,2% UdS) e Qatar Airways (+18,7% UdS), rappresentative congiuntamente di una quota del
mercato italiano dell’8% di UdS. Tra le principali compagnie europee, ottengono risultati positivi, nel confronto
con il 2023, Lufthansa (+1,7% UdS), Air France (+6,8% UdS) e British Airways (+16,4% UdS). La compagnia aerea
ITA (Italia Trasporto Aereo) ha registrato un incremento del +13,2% di UdS, collocandosi al terzo posto per
volumi prodotti, con una quota di mercato che rappresenta il 7% del totale delle UdS del 2024.
Traffico di terminale
Il traffico di terminale comunicato da Eurocontrol, che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di
20 km dalla pista registra, nel 2024, un andamento positivo sia in termini di unità di servizio, pari a +9,8%, che
per numero di voli assistiti, pari a +7,5% rispetto al 2023. Tali valori positivi trovano conferma anche nel
confronto con il 2019 da cui emerge un incremento del +7,8% in termini di unità di servizio.
40
Traffico di terminale
(numero di voli) n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 43.781 37.906 5.875 15,5%
Chg. Zone 2 65.646 66.247 (601) -0,9%
Chg. Zone 3 184.328 178.747 5.581 3,1%
Totale voli nazionali 293.755 282.900 10.855 3,8%
Internazionale
Chg. Zone 1 113.909 95.242 18.667 19,6%
Chg. Zone 2 199.205 183.676 15.529 8,5%
Chg. Zone 3 221.382 205.359 16.023 7,8%
Totale voli internazionali 534.496 484.277 50.219 10,4%
Totale pagante 828.251 767.177 61.074 8,0%
Esenti
Chg. Zone 1 106 99 7 7,1%
Chg. Zone 2 817 868 (51) -5,9%
Chg. Zone 3 19.397 19.961 (564) -2,8%
Totale voli esenti 20.320 20.928 (608) -2,9%
Totale comunicato da Eurocontrol 848.571 788.105 60.466 7,7%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 0 0 0 n.a.
Chg. Zone 2 239 248 (9) -3,6%
Chg. Zone 3 11.798 12.347 (549) -4,4%
Tot. voli esenti non comunicati ad Eurocontrol 12.037 12.595 (558) -4,4%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 157.796 133.247 24.549 18,4%
Chg. Zone 2 265.907 251.039 14.868 5,9%
Chg. Zone 3 436.905 416.414 20.491 4,9%
Totale complessivo 860.608 800.700 59.908 7,5%
2024
2023
Variazioni
41
In termini complessivi, i risultati del 2024, comparati con il precedente esercizio, registrano incrementi di attività
in termini di unità di servizio e di voli assistiti comune a tutte le zone tariffarie con particolare riferimento alla
Charging zone 1 la cui ripresa, nel periodo post pandemico, è stata più lenta rispetto alle altre zone tariffarie. In
particolare:
la Charging Zone 1, interamente riferita all’aeroporto di Roma Fiumicino, ha rilevato nel 2024 un
incremento, in termini di unità di servizio, del +20,8% e del 18,4% come voli assistiti, con valori positivi anche
rispetto al 2019 che si attesta a +6,4% di UdS. Nel confronto con il 2023 si evidenzia una ripresa consistente
sia del traffico nazionale (+15% di UdS) che di quello internazionale (+22,7% di UdS) che beneficia anche del
ritorno dei flussi di traffico verso destinazioni Extra-UE. Sull’andamento di tale aeroporto incide
particolarmente l’attività della compagnia aerea ITA-Airways che ha registrato nel 2024 un incremento del
+20% in termini di UdS, rispetto all’esercizio precedente, con un’incidenza sul totale dei voli dell’aeroporto
di Roma Fiumicino del 28%, oltre alla crescente presenza sia dei vettori low-cost quali Ryanair e Wizz Air che
delle compagnie aeree nord-americane, medio-orientali e cinesi;
la Charging Zone 2, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e
Bergamo Orio al Serio, ha registrato nel 2024 un incremento sia delle UdS (+7,4%) che dei voli assistiti
(+5,9%) in cui incidono principalmente i volumi di traffico internazionale (+10,1% UdS). Anche rispetto al
2019 si registrano dei valori positivi con un incremento dei volumi di traffico aereo, in termini di unità di
servizio, pari a +6,2%. Con riferimento agli aeroporti appartenenti a tale zona di tariffazione si rileva il buon
andamento di tutti gli aeroporti, quali Milano Malpensa (+8,1% UdS), Bergamo Orio al Serio (+8,9% UdS),
Milano Linate (+7,8% UdS) e Venezia Tessera (+3,3% UdS);
la Charging Zone 3, che comprende tutti gli altri aeroporti nazionali, si attesta su valori positivi sia in termini
di UdS (+6,5%) che di numero dei voli assistiti (+4,9%), trainata principalmente dall’andamento del traffico
internazionale (+9,3% UdS). Rispetto al 2019, si rileva un incremento dei volumi di traffico aereo che si
Traffico di terminale
(unità di servizio) n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 56.062 48.759 7.303 15,0%
Chg. Zone 2 80.210 81.190 (980) -1,2%
Chg. Zone 3 216.367 208.811 7.556 3,6%
Totale uds nazionale 352.639 338.760 13.879 4,1%
Internazionale
Chg. Zone 1 192.439 156.847 35.592 22,7%
Chg. Zone 2 285.158 258.942 26.216 10,1%
Chg. Zone 3 258.690 236.667 22.023 9,3%
Totale uds internazionale 736.287 652.456 83.831 12,8%
Totale pagante 1.088.926 991.216 97.710 9,9%
Esenti
Chg. Zone 1 165 162 3 1,9%
Chg. Zone 2 455 395 60 15,2%
Chg. Zone 3 7.211 7.419 (208) -2,8%
Totale uds esenti 7.831 7.976 (145) -1,8%
Totale comunicato da Eurocontrol 1.096.757 999.192 97.565 9,8%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 0 0 0 n.a.
Chg. Zone 2 20 21 (1) -4,8%
Chg. Zone 3 855 885 (30) -3,4%
Tot. uds esente non comunicato ad Eurocontrol 875 906 (31) -3,4%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 248.666 205.768 42.898 20,8%
Chg. Zone 2 365.843 340.548 25.295 7,4%
Chg. Zone 3 483.123 453.782 29.341 6,5%
Totale complessivo 1.097.632 1.000.098 97.534 9,8%
2024
2023
Variazioni
42
attesta a +9,8% in termini di unità di servizio. I principali aeroporti di questa fascia di tariffazione hanno
ottenuto risultati positivi in termini di UdS nel confronto con il 2023, tra cui si evidenziano: Catania (+13,5%
UdS), Bologna (+6% UdS), Palermo (+9,5%), Bari (+11,4% UdS) Cagliari (+6,2% UdS) e Olbia (+15,2% UdS).
4.3. Risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV
Definizione degli indicatori alternativi di performance
Al fine di illustrare i risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo ENAV e della Capogruppo, sono stati
predisposti distinti schemi riclassificati in ottica gestionale, diversi dai prospetti coerenti con i principi contabili
internazionali ed adottati dal Gruppo e dalla Capogruppo e contenuti rispettivamente nel Bilancio Consolidato
e nel Bilancio di Esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi, rispetto a
quelli risultanti direttamente dagli schemi di Bilancio, che vengono utilizzati dal management ai fini del
monitoraggio dell’andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e
finanziari prodotti dal business.
L’utilizzo degli indicatori alternativi di performance nell’ambito delle informazioni regolamentate diffuse al
pubblico, è stato reso obbligatorio con comunicazione CONSOB n. 0092543 del 3 dicembre 2015, che ha
recepito gli orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall’European Securities and Markets Authority (ESMA) n.
2015/1415. Tali indicatori hanno l’obiettivo di migliorare la comparabilità, l’affidabilità e la comprensibilità
dell’informativa finanziaria.
Nel seguito sono forniti i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:
EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato
economico prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e
svalutazioni delle attività materiali e immateriali e dei crediti e degli accantonamenti, così come riportati
negli schemi di bilancio e rettificati per i contributi in conto investimenti direttamente connessi agli
investimenti in ammortamento a cui si riferiscono;
EBITDA margin: è pari all’incidenza percentuale dell’EBITDA sul totale dei ricavi, rettificati dai contributi in
conto investimento come sopra specificato;
EBIT (Earnings Before Interest and Taxes): corrisponde allEBITDA al netto degli ammortamenti rettificati dai
contributi in conto investimenti e dalle svalutazioni delle attività materiali e immateriali e dei crediti e dagli
accantonamenti;
EBIT margin: corrisponde all’incidenza percentuale dell’EBIT sul totale dei ricavi decurtati dai contributi in
conto investimento come sopra specificato;
Capitale immobilizzato netto: è un indicatore patrimoniale rappresentato dal capitale fisso impiegato per
l’operatività aziendale che include le voci relative ad attività materiali, attività immateriali, partecipazioni,
crediti commerciali non correnti e altre attività e altre passività non correnti;
Capitale di esercizio netto: è pari al capitale impiegato per l’operatività aziendale caratteristica che include
le voci Rimanenze, Crediti commerciali e Altre attività correnti non finanziarie al netto dei Debiti commerciali
e delle Altre passività correnti ad esclusione di quelle di natura finanziaria;
Capitale investito lordo: è la somma del Capitale immobilizzato netto e del Capitale di esercizio netto;
Capitale investito netto: è la somma del Capitale investito lordo decurtato dal fondo benefici ai dipendenti,
dai fondi per rischi ed oneri e dalle Attività/Passività per imposte anticipate/differite;
Indebitamento finanziario netto: è la somma delle Passività finanziarie correnti e non correnti, dei crediti
finanziari correnti e non correnti, dei debiti commerciali non correnti e delle Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti. L’indebitamento finanziario netto è determinato in modo conforme a quanto previsto
dall’orientamento n. 39 emanato dall’ESMA e in linea con il Richiamo di Attenzione n. 5/21 emesso dalla
CONSOB il 29 aprile 2021;
Free cash flow: è pari alla somma del flusso di cassa generato o assorbito dall’attività di esercizio e del flusso
di cassa generato o assorbito dall’attività di investimento.
43
Variazioni dell’area di consolidamento
Nel 2024 non vi sono state variazioni dell’area di consolidamento rispetto a quanto dichiarato per l’esercizio
2023.
Conto Economico consolidato riclassificato
Il Gruppo ENAV chiude l’esercizio 2024 con un utile consolidato in crescita dell’11,5%, un totale ricavi in
incremento del 3,7% e un EBITDA a 310,9 milioni di euro in aumento del 3,6%, il tutto rispetto all’esercizio 2023.
Tali risultati riflettono l’incremento del traffico aereo assistito che ha registrato aumenti costanti nell’arco
dell’esercizio 2024 attestandosi a fine anno, in termini di unità di servizio di rotta, a +10,5% rispetto al 2023 e
un +16,8% rispetto ai valori emersi nel 2019, anno non ancora influenzato dalla crisi pandemica, e ad un +9,8%
in termini di unità di servizio di terminale. Tutti i mesi dell’esercizio 2024 hanno rilevato valori in aumento
rispetto sia al 2023 che al 2019, con i mesi della cosiddetta summer season che hanno registrato un +11,6% nel
mese di giugno, +9,3% nel mese di luglio, +11,9% nel mese di agosto e un +10,7% nel mese di settembre, rispetto
al 2023 ed in termini di unità di servizio di rotta.
La positività di tali risultati si riflette sui ricavi da core business che registrano una crescita del 6,1%, rispetto
all’esercizio precedente, attestandosi a 1.006,1 milioni di euro, pur in presenza della riduzione della tariffa di
rotta del -4,9%, e compensano pienamente la componente balance che incide con un valore negativo pari a 55,7
milioni di euro, in incremento di 27,6 milioni di euro rispetto al 2023.
Nel totale dei ricavi incide positivamente anche la componente dei ricavi sviluppati sul mercato non
regolamentato che producono un ottimo risultato attestandosi a 49,3 milioni di euro, in incremento del 14,4%
rispetto all’esercizio precedente.
I costi operativi registrano complessivamente un aumento del 3,7%, rispetto all’esercizio precedente, influenzati
da un marginale aumento degli altri costi operativi (+0,8%) e dal maggior costo del personale (+4,2%) che
recepisce l’incremento retributivo legato alla rivalutazione del 2% dei minimi contrattuali, l’incremento
dell’organico medio di Gruppo che si attesta a +68 risorse e all’aumento della parte variabile della retribuzione
connessa al personale operativo e riferita al forte incremento del traffico aereo assistito.
Il maggior valore dei ricavi che si attestano a 1.036,7 milioni di euro in aumento complessivo di 36,7 milioni di
euro, rispetto all’esercizio precedente, permette di coprire interamente l’aumento dei costi operativi pari a
complessivi 25,9 milioni di euro, determinando un EBITDA di 310,9 milioni di euro, in incremento del 3,6%,
rispetto all’esercizio 2023.
Sull’EBIT dell’esercizio che si attesta a 187,2 milioni di euro, in crescita dell’8,4%, rispetto al 2023, incidono i
maggiori ammortamenti (+2,2%) e la riduzione di 6,2 milioni di euro nella voce legata alle svalutazioni crediti ed
accantonamenti ai fondi rischi.
La gestione finanziaria incide negativamente per 8,3 milioni di euro, in miglioramento del 26,3% principalmente
per i maggiori interessi attivi maturati sulle giacenze dei conti correnti bancari maggiormente remunerativi
rispetto al periodo a confronto.
A seguito di tali dinamiche ed a valle del carico fiscale (tax rate del 29%), l’utile consolidato dell’esercizio si
attesta a 125,7 milioni di euro in incremento di 13 milioni di euro nel confronto con il 2023 in cui l’utile
consolidato era risultato pari a 112,7 milioni di euro.
44
Analisi dei ricavi
I ricavi da attività operativa si attestano a 1.055,4 milioni di euro e registrano un incremento, rispetto
all’esercizio precedente, del 6,5% composti per 1.006,1 milioni di euro dai ricavi da core business della
Capogruppo e per 49,3 milioni di euro dai ricavi per attività svolte dal Gruppo sul mercato terzo, in incremento
del 14,4%, rispetto al 2023.
I ricavi da core business si riferiscono ai ricavi di rotta commerciali per 732,2 milioni di euro in incremento del
5,4%, rispetto all’esercizio precedente, per effetto delle maggiori unità di servizio sviluppate nell’esercizio pari
a +10,7% (+11,2% 2023 su 2022) riguardanti in particolare il traffico aereo internazionale e di sorvolo, in
presenza di una riduzione nella tariffa applicata nel 2024 del -4,9% ( euro 68,77 nel 2024 vs euro 72,28 nel 2023),
riduzione che si attesta a -5,2% se si considera la sola tariffa al netto dei balance.
I ricavi di terminale commerciali ammontano a 263 milioni di euro e registrano un incremento del 9,1%, rispetto
al 2023, per l’andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di
tariffazione che complessivamente si attesta a +9,9% (+11,1% 2023 su 2022) in cui emerge il buon andamento
del traffico aereo internazionale e con valori positivi anche rispetto al 2019 registrando un +7,9% in termini di
unità di servizio.
In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall’aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un
incremento del traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +20,9% rispetto al 2023 (+29,9% 2023
su 2022) con risultati positivi sia per il traffico aereo nazionale che internazionale. La tariffa applicata nel 2024
Valori
%
Ricavi da attività operativa 1.055.409 990.916 64.493 6,5%
Balance (55.657) (28.090) (27.567) 98,1%
Altri ricavi operativi 36.993 37.177 (184) -0,5%
Totale ricavi 1.036.745 1.000.003 36.742 3,7%
Costi del personale (592.436) (568.286) (24.150) 4,2%
Costi per lavori interni capitalizzati 28.483 28.945 (462) -1,6%
Altri costi operativi (161.868) (160.611) (1.257) 0,8%
Totale costi operativi (725.821) (699.952) (25.869) 3,7%
EBITDA 310.924 300.051 10.873 3,6%
EBITDA margin 30,0% 30,0% 0,0%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (119.709) (117.159) (2.550) 2,2%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (4.012) (10.222) 6.210 -60,8%
EBIT 187.203 172.670 14.533 8,4%
EBIT margin 18,1% 17,3% 0,8%
Proventi (oneri) finanziari (8.286) (11.237) 2.951 -26,3%
Risultato prima delle imposte 178.917 161.433 17.484 10,8%
Imposte dell'esercizio (53.202) (48.723) (4.479) 9,2%
Utile/(Perdita) consolidata dell'esercizio 125.715 112.710 13.005 11,5%
Utile/(Perdita) dell'esercizio di pertinenza del Gruppo 125.829 112.921 12.908 11,4%
Utile/(Perdita) dell'esercizio di pertinenza di Terzi (114) (211) 97 -46,0%
(migliaia di euro)
2024
2023
Variazioni
45
pari a euro 193,05 ha registrato un incremento del 5,17% rispetto alla tariffa applicata nel 2023 che ammontava
a euro 183,56.
La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia
Tessera e Bergamo Orio al Serio, rileva un aumento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del
+7,4% (+10,2% 2023 su 2022) concentrato sul traffico aereo internazionale. La tariffa del 2024 è stata pari a
euro 216,28 in lieve incremento rispetto alla tariffa applicata nel 2023 che ammontava a euro 214,16.
La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento
nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +6,6% rispetto al 2023 (+4,7% 2023 su 2022) riferito
principalmente al traffico aereo internazionale. La tariffa applicata nel 2024 si attesta a euro 332,27 in leggera
riduzione rispetto alla tariffa 2023 che ammontava a euro 334,08.
I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 49,3 milioni di euro e registrano un incremento del 14,4%,
rispetto all’esercizio precedente, principalmente per lo sviluppo di diversi progetti tra cui: l’attività di consulenza
aeronautica per lo sviluppo del piano nazionale per la navigazione aerea in Arabia Saudita; il progetto per la
fornitura e l’installazione di un nuovo radar presso la Base aerea di Sigonella per potenziare la sorveglianza aerea
sia in ambito militare che civile; il progetto di ammodernamento e adeguamento tecnologico dei sistemi di
radionavigazione e comunicazione per il controllo del traffico aereo per l’aeroporto internazionale di Asmara e
Massawa; l’ammodernamento dei sistemi di atterraggio strumentali di precisione (ILS) per l’aeroporto militare
di Decimomannu sede di addestramento dei piloti italiani e stranieri da parte dell’Aeronautica Militare Italiana;
la fornitura e l’installazione del sistema Aeronautical Information Management (AIM) per l’Instituto Dominicano
de Aviacion Civil; la fornitura del nuovo sistema di gestione delle informazioni aeronautiche denominato
“Cronos” e del sistema AMHS (Aeronautical Message Handling System) per il cliente Fiji Airports LTD; le attività
di flight inspection and validation in Kenya ed in Romania.
La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide negativamente
per un valore complessivo di 55,7 milioni di euro quale effetto netto tra i balance rilevati nell’esercizio 2024 pari
a un valore positivo di 55 milioni di euro (positivi di 77,7 milioni di euro nel 2023) e i balance inseriti in tariffa
nel 2024 pari a negativi 105 milioni di euro (balance n-2 negativi pari a 100,4 milioni di euro nel 2023) riferiti
principalmente alla seconda quota dei balance iscritti nel combined period 2020-2021 recuperabili in quote
costanti in 5 anni e in 7 anni per la terza zona di tariffazione. I balance iscritti nell’esercizio si riferiscono
principalmente all’incremento inflattivo per 63,6 milioni di euro, associati al diverso tasso inflattivo tra il dato
rilevato al 2024 e quanto inserito nell’arco temporale del piano di performance, i balance positivi legati al
recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto a quanto pianificato nel piano di
performance, per complessivi 12,6 milioni di euro, e i balance positivi legati a costi sostenuti e non prevedibili
all’atto della presentazione del piano di performance in conformità a quanto previsto nel Regolamento UE
2019/317. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dalla rilevazione dei balance per rischio traffico sia
di rotta che della prima e seconda zona di tariffazione per complessivi 14,8 milioni di euro, in restituzione ai
vettori avendo generato a consuntivo maggiori unità di servizio rispetto al dato pianificato. Nel saldo della voce
balance incidono inoltre le variazioni balance per negativi 3,3 milioni di euro legate ad aggiustamenti di alcuni
balance iscritti nell’esercizio precedente e l’attualizzazione dei balance rilevati nell’esercizio in un arco
temporale coerente con i Regolamenti UE.
Analisi dei costi
I costi operativi mostrano un incremento del +3,7%, rispetto al 2023, attestandosi a 725,8 milioni di euro e
rilevano un aumento del costo del personale (+4,2%), degli altri costi operativi (+0,8%) e una leggera riduzione
nei costi per lavori interni capitalizzati (-1,6%).
Con riferimento al costo del personale che si attesta a 592,4 milioni di euro in incremento di 24,1 milioni di euro,
rispetto all’esercizio precedente, si evidenzia che tale maggior valore è legato (i) alla rivalutazione dei minimi
contrattuali del 2% che ha rilevato due aumenti, uno con decorrenza dal mese di settembre 2023 e l’altro da
luglio 2024, (ii) all’aumento dell’organico di Gruppo che si attesta a +68 unità medie e +122 unità effettive, (iii)
alla parte variabile della retribuzione influenzata dal maggior traffico aereo assistito che incide nella
determinazione del premio di risultato, nello straordinario operativo e in alcuni istituti contrattuali riguardanti
il personale operativo CTA (Controllori del Traffico Aereo) e FISO (Flight Information Service Officer) entrati in
vigore dal 1° agosto 2024 a seguito del rinnovo della parte specifica dei servizi ATM diretti e complementari del
46
CCNL del trasporto aereo. Tale incremento è stato parzialmente compensato dalla riduzione delle ferie maturate
e non godute, per la maggiore fruizione di tale istituto e il minor costo delle trasferte che aveva visto
nell’esercizio precedente un incremento legato alle trasferte di tipo addestrativo del personale operativo.
Gli altri costi operativi registrano un variazione netta in aumento di 1,3 milioni di euro, principalmente per
l’acquisto ed impiego di parti di ricambio a supporto dei sistemi di assistenza al volo e per l’hardware acquisito
sulle commesse di vendita, l’incremento di alcuni costi riguardanti il personale riferito al maggior costo dei buoni
pasto, in quanto il valore unitario degli stessi è aumentato a partire dal mese di agosto 2024 a valle della firma
dell’accordo sul rinnovo della parte specifica servizi ATM diretti e complementari del CCNL del trasporto aereo
avvenuto a luglio 2024, e per le prestazioni professionali associate alla maggiore attività di sviluppo di commesse
estere. Tali aumenti sono stati in parte compensati dalla continua riduzione dei costi per utenze e il minor costo
di contribuzione ad Eurocontrol.
Margini
Tali valori hanno inciso nella determinazione dell’EBITDA che si attesta a 310,9 milioni di euro in incremento di
10,9 milioni di euro rispetto al 2023.
Gli ammortamenti, al netto dei contributi su investimenti, registrano un aumento del 2,2% quale effetto netto
tra gli ammortamenti dei beni materiali ed immateriali risultati superiori rispetto ai maggiori contributi in conto
impianti rilevati nell’esercizio e che contengono anche la quota riferita ad investimenti finanziati nell’ambito del
PNRR, mentre la svalutazione dei crediti, congiuntamente all’accantonamento dei fondi rischi, ha determinato
complessivamente un valore negativo pari a 4 milioni di euro, in miglioramento di 6,2 milioni di euro per il
minore impatto delle passività considerate probabili per alcuni contenziosi a livello di Gruppo, rispetto al dato
emerso nel 2023. Tali valori incidono nella determinazione dell’EBIT che si attesta a 187,2 milioni di euro in
incremento dell’8,4% rispetto all’esercizio precedente.
I proventi ed oneri finanziari si attestano a negativi 8,3 milioni di euro, in miglioramento di 3 milioni di euro
rispetto all’esercizio a confronto, principalmente per i maggiori interessi attivi maturati sui conti correnti bancari
e per la componente finanziaria riferita all’attualizzazione dei crediti per balance, che hanno parzialmente
compensato la maggiore incidenza degli interessi passivi sull’indebitamento bancario con un costo medio
dell’indebitamento al 4,06% in incremento rispetto al tasso medio di indebitamento risultante al 31 dicembre
2023 (3,83%).
Le imposte dell’esercizio registrano un valore di 53,2 milioni di euro in incremento di 4,5 milioni di euro, rispetto
all’esercizio precedente, per il maggiore imponibile fiscale e per il diverso impatto delle imposte differite rispetto
al dato del 2023. Il tax rate complessivo risulta pari al 29% tendenzialmente in linea con l’aliquota teorica.
L’utile dell’esercizio di competenza del Gruppo si attesta a 125,8 milioni di euro in incremento dell’11,4%,
rispetto al 2023. La quota del risultato di esercizio di interessenza di terzi evidenzia una perdita di 0,1 milioni di
euro, in miglioramento del 46% rispetto all’esercizio precedente.
47
Dati Patrimoniali e Finanziari riclassificati consolidati
Il Capitale investito netto al 31 dicembre 2024 si attesta a 1.487,6 milioni di euro in riduzione di 53,4 milioni di
euro, rispetto al 31 dicembre 2023, e risulta coperto per l’82,6% dal Patrimonio Netto Consolidato e per il 17,4%
da mezzi di terzi.
Il Capitale immobilizzato netto del Gruppo ENAV si attesta a 1.302,5 milioni di euro, in decremento netto di
143,7 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per: i) il decremento delle attività materiali
per 12 milioni di euro in funzione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione
rilevati nell’esercizio; ii) il maggior valore delle partecipazioni in altre imprese per 8,1 milioni di euro dovuto
all’adeguamento del valore della partecipazione al fair value in Aireon LLC tenuto conto anche
dell’apprezzamento della valuta statunitense; iii) la riduzione netta dei crediti commerciali non correnti per
141,4 milioni di euro riferita esclusivamente ai crediti per balance per la riclassifica nei crediti commerciali
correnti delle quote che verranno inserite in tariffa nel 2025 al netto dei balance iscritti nell’esercizio 2024.
Il Capitale di esercizio netto si attesta a positivi 205,4 milioni di euro in incremento di 86,5 milioni di euro,
rispetto al 31 dicembre 2023. Le principali variazioni hanno riguardato: i) l’incremento netto dei crediti
commerciali per 64,7 milioni di euro, riferito per 5,4 milioni di euro al maggior credito verso Eurocontrol per
una maggiore fatturazione riferita ai mesi di volato di novembre e dicembre non scaduti rispetto ai
corrispondenti mesi dell’esercizio precedente e per 50,4 milioni di euro al credito per balance quale effetto
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivimateriali 805.946 817.974 (12.028) -1,5%
Attiviper diritti d'uso 4.411 4.862 (451) -9,3%
Attiviimmateriali 189.526 190.296 (770) -0,4%
Partecipazioni in altre imprese 54.744 46.682 8.062 17,3%
Crediti commerciali non correnti 385.454 526.841 (141.387) -26,8%
Altre attività e passività non correnti (137.606) (140.472) 2.866 -2,0%
Capitale immobilizzato netto 1.302.475 1.446.183 (143.708) -9,9%
Rimanenze 60.473 62.782 (2.309) -3,7%
Crediti commerciali 456.003 391.303 64.700 16,5%
Debiti commerciali (151.425) (195.715) 44.290 -22,6%
Altre attività e passività correnti (159.619) (139.418) (20.201) 14,5%
Attividestinate alla dismissione al netto delle relative passivi 14 0 14 n.a.
Capitale di esercizio netto 205.446 118.952 86.494 72,7%
Capitale investito lordo 1.507.921 1.565.135 (57.214) -3,7%
Fondo benefici ai dipendenti (36.428) (39.429) 3.001 -7,6%
Fondi per rischi e oneri (11.080) (13.607) 2.527 -18,6%
Attività/(Passività) per imposte anticipate/differite 27.214 28.907
(1.693) -5,9%
Capitale investito netto 1.487.627 1.541.006 (53.379) -3,5%
Patrimonio Netto di pertinenza del Gruppo 1.228.342 1.217.605 10.737 0,9%
Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi 1.014 1.128 (114) -10,1%
Patrimonio Netto 1.229.356 1.218.733 10.623 0,9%
Indebitamento finanziario netto 258.271 322.273 (64.002) -19,9%
Copertura del capitale investito netto 1.487.627 1.541.006 (53.379) -3,5%
(migliaia di euro)
Variazioni
48
netto tra la classificazione in tale voce dei crediti che verranno inseriti in tariffa nell’esercizio 2025 e quanto
imputato a conto economico nella tariffa 2024 comprendenti tra l’altro la seconda quota dei balance iscritti nel
combined period 2020/2021; ii) la riduzione dei debiti commerciali per 44,3 milioni di euro riferito
principalmente al minor debito per balance quale effetto netto tra la quota riclassificata in tale voce dal debito
per balance non corrente da inserire in tariffa nel 2025 e quanto imputato a conto economico nell’esercizio
2024; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti che ha determinato un effetto netto di maggior
debito per 20,2 milioni di euro dovuto alla riduzione dei crediti per incassi legati ai contributi a valere sugli
investimenti finanziati PON e PNRR, allincremento dei debiti verso il personale per gli accantonamenti di
competenza e dalle maggiori passività verso l’Aeronautica Militare e l’ENAC per la quota degli incassi di
competenza ricevuti nel 2024 per i servizi di rotta e di terminale, effetti in parte compensati dalla riduzione dei
debiti tributari per acconti superiori rispetto all’imposta di competenza dell’esercizio.
Nella determinazione del capitale investito netto incidono anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi
36,4 milioni di euro, in decremento di 3 milioni di euro per le liquidazioni erogate al personale dipendente, i
fondi per rischi ed oneri per 11,1 milioni di euro, in riduzione di 2,5 milioni di euro quale effetto netto tra nuove
iscrizioni e azzeramento del fondo altri oneri del personale per l’isopensione per la scadenza della validità degli
accordi che prevedevano come data ultima di utilizzo il 30 novembre 2024 e le attività per le imposte anticipate
e le passività per imposte differite per un importo netto di positivi 27,2 milioni di euro, in decremento rispetto
al 31 dicembre 2023 per il reversal della fiscalità iscritta all’adeguamento al fair value della partecipazione in
Aireon oltre al rigiro a conto economico della quota di competenza della fiscalità differita emersa nel processo
di allocazione del prezzo di acquisto di IDS AirNav.
Il patrimonio netto complessivo si attesta a 1.229,4 milioni di euro e registra un incremento netto di 10,6 milioni
di euro, rispetto al 31 dicembre 2023. Tale variazione si riferisce principalmente all’utile consolidato 2024 pari
a 125,7 milioni di euro, all’effetto positivo per l’adeguamento al fair value della partecipazione in Aireon per 4
milioni di euro al netto dell’effetto fiscale e al dato positivo derivante dalla riserva di conversione in euro dei
bilanci delle società controllate estere per 4 milioni di euro. Tali effetti positivi sono stati parzialmente
compensati dal pagamento del dividendo deliberato dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi il 10 maggio 2024,
per complessivi 124,4 milioni di euro erogato a fine maggio 2024.
L’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 presenta un saldo di 258,3 milioni di euro in
miglioramento di 64 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2023 e tiene conto della liquidità della controllata
Enav Asia Pacific per 4,5 milioni di euro classificata nelle attività destinate alla dismissione a seguito della
delibera di liquidazione volontaria assunta dalla Capogruppo. Inoltre, tale dato recepisce quanto previsto dagli
Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto emanati da ESMA
(European Securities & Markets Authority) in data 4 marzo 2021, in vigore dal 5 maggio 2021 e recepiti da
CONSOB con richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021.
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 361.334 224.876 136.458 60,7%
Indebitamento finanziario corrente (20.275) (19.659)
(616) 3,1%
Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 (1.732) (2.549)
817 -32,1%
Indebitamento finanziario corrente netto 339.327 202.668
136.659 67,4%
Indebitamento finanziario non corrente (564.870) (503.492)
(61.378) 12,2%
Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 (2.787) (2.384)
(403) 16,9%
Debiti commerciali non correnti (29.941) (19.065)
(10.876) 57,0%
Indebitamento finanziario non corrente (597.598) (524.941)
(72.657) 13,8%
Indebitamento finanziario netto (258.271) (322.273) 64.002 -19,9%
(migliaia di euro)
Variazioni
49
Il minor indebitamento finanziario netto emerso al 31 dicembre 2024 è dovuto principalmente all’effetto
combinato tra un flusso di cassa positivo generato dagli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria,
comprensiva degli investimenti, che beneficia tra l’altro dei maggiori incassi da core business della Capogruppo
e dall’incasso dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti, PNRR, Sesar e Connecting European Facility.
Nell’esercizio si è proceduto, oltre all’attività ordinaria, al pagamento del dividendo per complessivi 124,4 milioni
di euro, al pagamento del debito verso il Ministero dell’Economia e delle Finanze per complessivi 47,3 milioni di
euro, al pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di terminale di competenza e
verso l’Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di spettanza per complessivi 23,4
milioni di euro. Nella determinazione dell’indebitamento finanziario incidono anche i debiti commerciali non
correnti riferiti principalmente ai balance rilevati nell’esercizio 2024 che registrano un incremento di 10,9 milioni
di euro.
Si evidenzia che il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non utilizzate
al 31 dicembre 2024, per un ammontare pari a 203 milioni di euro, al quale si aggiunge il loan commitment di
residui 80 milioni di euro relativi al contratto di finanziamento sottoscritto dalla Capogruppo con BEI ad ottobre
2023 di originari 160 milioni di euro.
Flussi Finanziari consolidati
Il Flusso di cassa generato da attività di esercizio al 31 dicembre 2024 ammonta a 277,9 milioni di euro
evidenziando una variazione positiva 67,3 milioni di euro rispetto al valore registrato nell’esercizio precedente
che aveva generato cassa per 210,6 milioni di euro. Tale flusso positivo è stato determinato dall’effetto
combinato dei seguenti fattori: i) il decremento netto dei crediti commerciali correnti e non correnti per 76,7
milioni di euro riferito sia ai maggiori incassi del credito verso Eurocontrol che dalla riduzione dei crediti per
balance a seguito della maggiore imputazione a conto economico della quota di competenza dei balance iscritti
nel combined period 2020-2021, il cui recupero è iniziato a decorrere dal 2023 in quote annuali costanti, e dei
balance iscritti nel 2022, effetto solo parzialmente compensato dalle nuove iscrizioni dei balance di competenza
dell’esercizio 2024; ii) il decremento dei debiti tributari e previdenziali per il minore debito per imposte dirette
quale conseguenza dei maggiori acconti di imposta versati nel corso del 2024 e per il pagamento all’Inps dei
contributi per Isopensione riferito al personale cessato a fine 2023 ed il cui debito era presente nel periodo a
confronto; iii) la variazione netta in diminuzione delle altre attività e passività correnti per 22 milioni di euro per
l’incasso dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti, PNRR, Sesar e Connecting European Facility in misura
superiore rispetto al periodo a confronto, variazione parzialmente compensata dalle maggiori passività legate
ai debiti verso l’Aeronautica Militare Italiana e l’ENAC per la quota di incassi di rotta e di terminale di loro
competenza emersi nell’esercizio e all’incremento dei debiti verso il personale per gli accantonamenti
dell’esercizio; iv) il decremento dei debiti commerciali correnti e non correnti per complessivi 73,7 milioni di
2024 2023
Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio 277.890 210.615 67.275
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (78.757) (71.598) (7.159)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (62.833) (181.760) 118.927
Flusso monetario netto dell'esercizio 136.300 (42.743) 179.043
Disponibili liquide ad inizio esercizio 224.876 267.732 (42.856)
Differenze cambio su disponibilità iniziali 158 (113) 271
Disponibili liquide a fine esercizio (*) 361.334 224.876 136.458
Free cash flow 199.133 139.017 60.116
(migliaia di euro)
(*) le disponibili liquide di fine esercizio includono la liquidi di Enav Asia Pacific per 4,5 milioni di euro
50
euro dovuto ai maggiori pagamenti effettuati verso i fornitori del Gruppo per attività di esercizio, alla riduzione
dei debiti per balance a seguito dell’imputazione a conto economico dei balance in misura superiore rispetto
alle quote emerse nel 2024 ed anche rispetto all’esercizio precedente, effetto in parte compensato dal maggior
debito verso i fornitori per le aumentate fatturazioni degli ultimi mesi dell’esercizio; v) il maggior risultato
dell’esercizio per 13 milioni di euro rispetto al 2023.
Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2024 ha assorbito liquidità per 78,8 milioni di euro
in misura maggiore di 7,2 milioni di euro, rispetto al 2023. Tale variazione è principalmente legata ai maggiori
capex dell’esercizio che si sono attestati a 119,1 milioni di euro, in incremento di 8,6 milioni di euro e dai
maggiori pagamenti effettuati nell’esercizio 2024 per 1,4 milioni di euro.
Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 62,8 milioni di euro generando
una variazione positiva per 118,9 milioni di euro rispetto al dato emerso al 31 dicembre 2023. Tale variazione è
associata a diverse dinamiche tra cui la liquidità derivante dall’utilizzo effettuato nel mese di aprile 2024 della
prima tranche del finanziamento con BEI sottoscritto ad ottobre 2023 per complessivi 80 milioni di euro, dal
pagamento delle rate semestrali dei finanziamenti in essere secondo i piani di ammortamento contrattualizzati
per 18,9 milioni di euro e dal pagamento del dividendo avvenuto nel mese di maggio, in conformità a quanto
deliberato dall’Assemblea degli Azionisti, per complessivi 124,4 milioni di euro. Nel periodo a confronto era stato
sottoscritto un Term Loan con un pool di banche per 360 milioni di euro della durata di tre anni con rimborso
integrale alla scadenza, e gli introiti derivanti da tale operazione sono stati destinati al rimborso anticipato del
Term Loan di 180 milioni di euro sottoscritto a luglio 2022, con scadenza nel mese di luglio 2023, e di tre Term
Loan per complessivi 180 milioni di euro sottoscritti nel mese di luglio 2021 della durata di 24 mesi.
Il free cash flow si attesta a positivi 199,1 milioni di euro, in incremento di 60,1 milioni di euro, rispetto al 2023,
in cui si attestava a positivi 139 milioni di euro, per la liquidità generata dal flusso di cassa da attività di esercizio
che ha ampiamente coperto il flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento.
4.4. Risultati economici, patrimoniali e finanziari di ENAV S.p.A.
Di seguito si riportano gli schemi di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario
riclassificati, lo schema dell’indebitamento finanziario netto e i principali indicatori economici e finanziari
utilizzati dal management per monitorare l’andamento della gestione.
Conto economico riclassificato
ENAV S.p.A. chiude l’esercizio 2024 con un utile di esercizio di 118,2 milioni di euro in incremento del 10,3%,
rispetto all’esercizio precedente, in cui si attestava a 107,2 milioni di euro.
51
I ricavi da attività operativa si attestano a 1.020,6 milioni di euro in incremento del 6,1%, rispetto all’esercizio
precedente, per i maggiori ricavi da core business registrati nell’esercizio 2024 per l’incremento nel traffico
aereo assistito sia di rotta che di terminale e per i ricavi da mercato non regolamentato che registrano un lieve
incremento. In particolare, i ricavi di rotta commerciali si attestano a 732,2 milioni di euro in incremento del
5,4%, rispetto al 2023, per le maggiori unità di servizio gestite che si attestano +10,7%, pur in presenza di una
riduzione della tariffa applicata nel 2024 del -4,9%, riduzione che si attesta a -5,2% se si considera la sola tariffa
al netto dei balance.
I ricavi di terminale commerciale ammontano a 263 milioni di euro in incremento del 9,1%, rispetto al 2023, per
l’andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione che
complessivamente si attesta a +9,9% e registrando valori positivi anche con riferimento al 2019, ultimo anno
pre-pandemico, registrando un +7,8% in termini di unità di servizio. In particolare, la prima zona di tariffazione,
rappresentata dallaeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un incremento del traffico aereo assistito,
espresso in unità di servizio, del +20,9% con un incremento tariffario del 5,17%, rispetto al 2023, attestandosi a
euro 193,05. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate,
Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di
servizio, del +7,4% rispetto all’esercizio precedente. La tariffa applicata nel 2024 è stata pari a euro 216,28 in
lieve incremento rispetto alla tariffa del 2023 (+1%). La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti
a medio e basso traffico, registra un maggior traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +6,6%,
rispetto all’esercizio precedente e rileva una leggera riduzione tariffaria (-0,54%) attestandosi a euro 332,27.
I ricavi per i voli esenti di rotta e di terminale, il cui corrispettivo risulta, a norma di legge, a carico del Ministero
dell’Economia e delle Finanze, si attestano a 10,9 milioni di euro in decremento del -8,7%, rispetto al 2023, per
le minori unità di servizio esenti di rotta e di terminale gestite nell’esercizio.
Valori
%
Ricavi da attivioperativa 1.020.638 962.092 58.546 6,1%
Balance (55.657) (28.090) (27.567) 98,1%
Altri ricavi operativi 44.979 45.938 (959) -2,1%
Totale ricavi 1.009.960 979.940 30.020 3,1%
Costi del personale (515.334) (497.426) (17.908) 3,6%
Costi per lavori interni capitalizzati 12.172 10.349 1.823 17,6%
Altri costi operativi (211.762) (209.022) (2.740) 1,3%
Totale costi operativi (714.924) (696.099) (18.825) 2,7%
EBITDA 295.036 283.841 11.195 3,9%
EBITDA margin 29,2% 29,0% 0,2%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (116.708) (114.228) (2.480) 2,2%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (3.237) (8.072) 4.835 -59,9%
EBIT 175.091 161.541 13.550 8,4%
EBIT margin 17,3% 16,5% 0,8%
Proventi (oneri) finanziari (7.943) (10.337) 2.394 -23,2%
Risultato prima delle imposte 167.148 151.204 15.944 10,5%
Imposte dell'esercizio (48.957) (44.007) (4.950) 11,2%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 118.191 107.197 10.994 10,3%
(migliaia di euro)
Variazioni
2023
2024
52
I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 14,5 milioni di euro in incremento dell’1,8%, rispetto
all’esercizio precedente, principalmente per i ricavi generati dalle attività di flight inspection and validation in
Kenya e Romania, all’attività di consulenza aeronautica per lo sviluppo del piano nazionale per la navigazione
aerea in Arabia Saudita, alle iniziali attività di preparazione del sito di Lampedusa per la piattaforma EGNOS in
conformità a quanto previsto nel contratto formalizzato con EU Agency for the Space Programme (EUSPA),
nuove attività che hanno compensato i minori ricavi dalle attività svolte in favore della Qatar Civil Aviation
Authority per i servizi connessi al Performance of air navigation support services.
La componente rettificativa per balance, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide negativamente
per un valore complessivo di 55,7 milioni di euro quale effetto netto tra i balance rilevati nell’esercizio 2024 pari
a un valore positivo di 55 milioni di euro (positivi 77,7 milioni di euro nel 2023) e i balance inseriti in tariffa nel
2024 pari a negativi 105 milioni di euro (balance n-2 negativi pari a 100,4 milioni di euro nel 2023) riferiti
principalmente alla seconda quota dei balance iscritti nel combined period 2020-2021 recuperabili in quote
costanti in 5 anni e in 7 anni per la terza zona di tariffazione. I balance iscritti nell’esercizio si riferiscono
principalmente all’incremento inflattivo per 63,6 milioni di euro, associati al diverso tasso inflattivo tra il dato
rilevato al 2024 e quanto inserito nell’arco temporale del piano di performance, i balance positivi legati al
recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto a quanto pianificato nel piano di
performance, per complessivi 12,6 milioni di euro, e i balance positivi legati a costi sostenuti e non prevedibili
all’atto della presentazione del piano di performance in conformità a quanto previsto nel Regolamento UE
2019/317. Tali effetti positivi sono stati in parte compensati dalla rilevazione dei balance per rischio traffico sia
di rotta che della prima e seconda zona di tariffazione per complessivi 14,8 milioni di euro, in restituzione ai
vettori avendo generato a consuntivo maggiori unità di servizio rispetto al dato pianificato. Nel saldo della voce
balance incidono inoltre le variazioni balance per negativi 3,3 milioni di euro legate ad aggiustamenti di alcuni
balance iscritti nell’esercizio precedente e l’attualizzazione dei balance iscritti nell’esercizio in un arco temporale
coerente con i Regolamenti UE.
I costi operativi ammontano a complessivi 714,9 milioni di euro e registrano un incremento netto del 2,7%,
rispetto all’esercizio precedente, riferito al costo del personale per il 3,6%, agli altri costi operativi per l’1,3%
effetti in parte calmierati dalle maggiori capitalizzazioni dei costi per lavori interni.
Con riferimento al costo del personale che ammonta a 515,3 milioni di euro, si rileva un incremento della
retribuzione fissa per 9,3 milioni di euro legato principalmente alla rivalutazione dei minimi contrattuali del 2%
che hanno registrato due aumenti, uno con decorrenza dal mese di settembre 2023 e l’altro da luglio 2024,
dall’avanzamento dell’inquadramento professionale e dall’aumento dell’organico di ENAV che si attesta a +29
unità medie e +56 unità effettive. Anche la retribuzione variabile registra degli incrementi pari a 3,9 milioni di
euro dovuti al maggior traffico aereo assistito che si riflette nella determinazione del premio di risultato, nello
straordinario operativo e in alcuni istituti contrattuali riguardanti il personale operativo CTA (Controllori del
Traffico Aereo) e FISO (Flight Information Service Officer) entrati in vigore dal agosto 2024 a seguito del
rinnovo della parte specifica dei servizi ATM diretti e complementari del CCNL del trasporto aereo. Tale
incremento è stato parzialmente compensato dalla riduzione delle ferie maturate e non godute, per la maggiore
fruizione di tale istituto e il minor costo delle trasferte che aveva visto nell’esercizio precedente un incremento
legato alle trasferte di tipo addestrativo del personale operativo.
Gli altri costi operativi registrano un lieve incremento, pari all’1,3%, principalmente per l’acquisto ed impiego di
parti di ricambio a supporto dei sistemi di assistenza al volo, l’incremento di alcuni costi riguardanti il personale
riferito al maggior costo dei buoni pasto, il cui valore unitario è stato incrementato a partire dal mese di agosto
2024 a valle della firma dell’accordo sul rinnovo della parte specifica servizi ATM diretti e complementari del
CCNL del trasporto aereo avvenuto a luglio 2024. Tali aumenti sono stati in parte compensati dalla continua
riduzione dei costi per utenze e il minor costo di contribuzione ad Eurocontrol.
Tali valori hanno inciso nella determinazione dell’EBITDA generando un incremento del 3,9%, rispetto al 2023,
attestandosi a 295 milioni di euro.
L’EBIT registra un valore pari a 175,1 milioni di euro in incremento dell’8,4%, rispetto all’esercizio precedente,
determinato a valle degli effetti derivanti dagli ammortamenti, che al netto dei contributi in conto impianti
registrano un aumento del 2,2%, dalla svalutazione dei crediti e dall’accantonamento a fondi rischi che incidono
per negativi 3,2 milioni di euro.
53
l proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 7,9 milioni di euro, in miglioramento di 2,4 milioni
di euro rispetto all’esercizio precedente, principalmente per i maggiori interessi attivi maturati sulle giacenze
dei conti correnti bancari e per la componente finanziaria dell’attualizzazione dei crediti per balance, che hanno
parzialmente compensato i maggiori interessi maturati sull’indebitamento bancario.
Le imposte dell’esercizio si attestano a 48,9 milioni di euro in incremento di 4,9 milioni di euro, rispetto
all’esercizio precedente, per la maggiore base imponibile fiscale ed un tax rate complessivo del 28,3% di entità
minore rispetto all’aliquota teorica.
L’utile dell’esercizio, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 118,2 milioni di euro.
Dati Patrimoniali e finanziari riclassificati
Il Capitale investito netto si attesta a 1.431,5 milioni di euro in decremento del -4,7%, rispetto al 31 dicembre
2023, e risulta coperto per l’81,7% dal patrimonio netto e per il 18,3% da mezzi di terzi.
Il Capitale immobilizzato netto pari a 1.338,8 milioni di euro ha registrato un decremento netto di 150,5 milioni
di euro, rispetto il 31 dicembre 2023, per: i) il decremento delle attività materiali per 14,1 milioni di euro per
ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell’esercizio; ii) la riduzione
dei crediti commerciali non correnti per 141,4 milioni di euro quale effetto netto derivante dalle nuove iscrizioni
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivimateriali 816.319 830.427 (14.108) -1,7%
Attiviper diritti d'uso 3.184 2.381 803 33,7%
Attiviimmateriali 82.517 81.682 835 1,0%
Partecipazioni 188.121 188.248 (127) -0,1%
Crediti commerciali non correnti 385.454 526.841 (141.387) -26,8%
Altre attivie passività non correnti (136.792) (140.291) 3.499 -2,5%
Capitale immobilizzato netto 1.338.803 1.489.288 (150.485) -10,1%
Rimanenze 60.249 61.762 (1.513) -2,4%
Crediti commerciali 423.593 364.400 59.193 16,2%
Debiti commerciali (134.787) (175.371) 40.584 -23,1%
Altre attivie passività correnti (230.278) (209.389) (20.889) 10,0%
Attividestinate alla dismissione al netto delle relative passivi
127 0 127 n.a.
Capitale di esercizio netto 118.904 41.402 77.502 n.a.
Capitale investito lordo 1.457.707 1.530.690 (72.983) -4,8%
Fondo benefici ai dipendenti (27.309) (29.357) 2.048 -7,0%
Fondi per rischi e oneri (11.080) (13.522) 2.442 -18,1%
Attività/(Passività) per imposte anticipate/differite 12.194 13.716 (1.522) -11,1%
Capitale investito netto 1.431.512 1.501.527 (70.015) -4,7%
Patrimonio Netto 1.168.941 1.173.828 (4.887) -0,4%
Indebitamento finanziario netto 262.571 327.699 (65.128) -20%
Copertura del capitale investito netto 1.431.512 1.501.527 (70.015) -4,7%
(migliaia di euro)
Variazioni
54
dei crediti per balance di competenza dell’esercizio 2024, al netto della componente finanziaria, più che
compensate dalla riclassifica a breve termine dei balance che verranno inseriti in tariffa nel 2025.
Il capitale di esercizio netto si attesta a positivi 118,9 milioni di euro in incremento di 77,5 milioni di euro rispetto
al dato emerso al 31 dicembre 2023. Le principali variazioni hanno riguardato: i) l’incremento dei crediti
commerciali per 59,2 milioni di euro, riferito per 5,4 milioni di euro al maggior credito verso Eurocontrol per la
fatturazione riferita ai mesi di volato di novembre e dicembre superiore rispetto ai corrispondenti mesi
dell’esercizio precedente e per 50,4 milioni di euro al credito per balance quale effetto netto tra la classificazione
in tale voce dei crediti che verranno inseriti in tariffa nel 2025 e quanto imputato a conto economico nella tariffa
2024 comprendenti tra l’altro la seconda quota dei balance iscritti nel combined period 2020-2021; ii)
decremento netto dei debiti commerciali per 40,6 milioni di euro riferito da una parte ai maggiori debiti verso i
fornitori legati alla fatturazione degli ultimi mesi dell’anno e riguardanti fatture non scadute e dall’altra al minor
debito per balance quale differenza tra quanto imputato a conto economico perché presente in tariffa 2024 e
la quota che verrà inserita in tariffa nel 2025; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti riferita
principalmente alla diminuzione dei crediti associati ai progetti finanziati in conto impianti per gli incassi ricevuti
e riferiti al PON Trasporti oltre ai progetti finanziati in ambito Sesar e Connecting European Facility (CEF).
Nella determinazione del capitale investito netto incide anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 27,3
milioni di euro, in decremento per le liquidazioni erogate nell’esercizio; i fondi per rischi ed oneri per 11,1 milioni
di euro in riduzione principalmente per l’azzeramento del fondo altri oneri del personale legato all’isopensione
per la scadenza della validità degli accordi che prevedevano quale ultima data di utilizzo il 30 novembre 2024, e
le attività per imposte anticipate e passività per imposte differite per un importo netto di positivi 12,2 milioni di
euro.
Il Patrimonio Netto si attesta a 1.168,9 milioni di euro in riduzione di 4,9 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre
2023 principalmente per il pagamento del dividendo pari a 124,4 milioni di euro effetto parzialmente
compensato dalla rilevazione dell’utile dell’esercizio 2024 pari a 118,2 milioni di euro.
L’Indebitamento finanziario netto presenta un saldo di 262,6 milioni di euro in miglioramento di 65,1 milioni di
euro, rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2023.
Il minor indebitamento finanziario netto emerso al 31 dicembre 2024 è dovuto principalmente all’effetto
combinato tra un flusso di cassa positivo generato dagli incassi e dei pagamenti connessi all’operatività
ordinaria, comprensivi degli investimenti, che beneficia tra l’altro dei maggiori incassi da core business e
dall’incasso dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti, Sesar e Connecting European Facility. Nell’esercizio
si è proceduto, oltre all’attività ordinaria, al pagamento del dividendo per complessivi 124,4 milioni di euro, al
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Disponibililiquide e mezzi equivalenti 346.661 207.958 138.703 66,7%
Crediti finanziari correnti 1.824 5.441 (3.617) -66,5%
Indebitamento finanziario corrente (20.275) (19.659) (616) 3,1%
Indebitamento finanziario corrente per lease ex IFRS 16 (1.048) (866) (182) 21,0%
Posizione finanziaria corrente netta 327.162 192.874 134.288 69,6%
Crediti finanziari non correnti 7.183 3.198 3.985 124,6%
Indebitamento finanziario non corrente (564.870) (503.492) (61.378) 12,2%
Indebitamento finanziario non corrente per lease ex IFRS 16 (2.321) (1.580) (741) 46,9%
Debiti commerciali non correnti (29.725) (18.699) (11.026) 59,0%
Indebitamento finanziario non corrente (589.733) (520.573) (69.160) 13,3%
Indebitamento finanziario netto (262.571) (327.699) 65.128 -19,9%
(migliaia di euro)
Variazioni
55
pagamento del debito verso il Ministero dell’Economia e delle Finanze per complessivi 47,3 milioni di euro, al
pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di terminale di competenza e verso
l’Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di spettanza per complessivi 23,4 milioni di
euro. Nella determinazione dell’indebitamento finanziario incidono anche i debiti commerciali non correnti
riferiti principalmente ai balance rilevati nell’esercizio 2024 che registrano un incremento di 11 milioni di euro.
Si evidenzia che la società dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non utilizzate
al 31 dicembre 2024, per un ammontare pari a 194 milioni di euro al quale si aggiunge il loan commitment di
residui 80 milioni di euro relativi al contratto di finanziamento sottoscritto dalla Capogruppo con BEI ad ottobre
2023 di originari 160 milioni di euro.
Flussi Finanziari
Il Flusso di cassa generato dalle attività di esercizio al 31 dicembre 2024 ammonta a 279,3 milioni di euro in
aumento rispetto al valore registrato nell’esercizio precedente per 67 milioni di euro. Tale flusso è stato
determinato dai seguenti fattori: i) il decremento netto dei crediti commerciali correnti e non correnti per 82,2
milioni di euro riferito sia ai maggiori incassi del credito verso Eurocontrol che dalla riduzione dei crediti per
balance a seguito della maggiore imputazione a conto economico della quota di competenza dei balance iscritti
nel combined period 2020-2021 effetto solo parzialmente compensato dalle nuove iscrizioni dei balance di
competenza dell’esercizio 2024; ii) il decremento dei debiti tributari e previdenziali per il minore debito per
imposte dirette quale conseguenza dei maggiori acconti di imposta versati nel corso del 2024 e per il pagamento
all’Inps dei contributi per Isopensione riferito al personale cessato a fine 2023 ed il cui debito era presente al 31
dicembre 2023; iii) la variazione netta delle altre attività e passività correnti per 21,9 milioni di euro per l’incasso
dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti, PNRR, Sesar e Connecting European Facility in misura superiore
rispetto al periodo a confronto e per le maggiori passività legate ai debiti verso l’Aeronautica Militare Italiana e
l’ENAC per la quota di incassi di rotta e di terminale di loro competenza emersi nell’esercizio e all’incremento
dei debiti verso il personale per gli accantonamenti dell’esercizio; iv) il decremento dei debiti commerciali
correnti e non correnti per complessivi 66,8 milioni di euro dovuto ai maggiori pagamenti effettuati verso i
fornitori e alla riduzione dei debiti per balance a seguito dell’imputazione a conto economico dei balance in
misura superiore rispetto alle quote emerse nel 2024; v) il maggior risultato dell’esercizio per 11 milioni di euro
rispetto al 2023.
Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2024 ha assorbito liquidità per 78,8 milioni di euro
in incremento di 7,2 milioni di euro rispetto al 2023. Tale variazione è associata all’incremento dei capex che si
sono attestati a 116,1 milioni di euro rispetto ai 105,1 milioni di euro dell’esercizio precedente e ai maggiori
pagamenti effettuati verso i fornitori per progetti di investimento per 7,2 milioni di euro.
Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 61,9 milioni di euro in misura
inferiore rispetto al 2023 in cui si evidenziava un assorbimento del flusso di cassa per 179,5 milioni di euro. La
variazione positiva per 117,6 milioni di euro è associata a diverse dinamiche tra cui la liquidità derivante
2024 2023
Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attividi esercizio 279.327 212.338 66.989
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attividi investimento (78.757) (71.598) (7.159)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attividi finanziamento (61.867) (179.474) 117.607
Flusso monetario netto dell'esercizio 138.703 (38.734) 177.437
Disponibili liquide a inizio esercizio 207.958 246.692 (38.734)
Disponibili liquide a fine esercizio 346.661 207.958 138.703
Free cash flow 200.570 140.740 59.830
(migliaia di euro)
56
dall’utilizzo effettuato nel mese di aprile 2024 della prima tranche del finanziamento con BEI per 80 milioni di
euro, dal pagamento delle rate semestrali dei finanziamenti in essere secondo i piani di ammortamento
contrattualizzati per 18,9 milioni di euro e dal pagamento del dividendo avvenuto nel mese di maggio, in
conformità a quanto deliberato dall’Assemblea degli Azionisti, per complessivi 124,4 milioni di euro. Nel periodo
a confronto era stato sottoscritto un Term Loan con un pool di banche per 360 milioni di euro della durata di
tre anni con rimborso integrale alla scadenza, e gli introiti derivanti da tale operazione sono stati destinati al
rimborso anticipato del Term Loan di 180 milioni di euro sottoscritto a luglio 2022, con scadenza nel mese di
luglio 2023, e di tre Term Loan per complessivi 180 milioni di euro sottoscritti nel mese di luglio 2021 della
durata di 24 mesi.
Il free cash flow si attesta a positivi 200,6 milioni di euro, in incremento di 59,8 milioni di euro, rispetto al 2023,
in cui si attestava a positivi 140,7 milioni di euro, per la liquidità generata dal flusso di cassa da attività di esercizio
che ha ampiamente coperto il flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento.
4.5. Informazioni riguardanti le principali società del Gruppo ENAV
Di seguito sono riportati i dati patrimoniali, economici e gestionali delle principali società del Gruppo, elaborati
secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dal Consiglio di Amministrazione delle rispettive
società.
Techno Sky S.r.l.
Techno Sky ha chiuso l’esercizio 2024 con un risultato netto positivo di 7,42 milioni di euro in riduzione del
12,9%, rispetto all’esercizio precedente.
Con riferimento ai risultati dell’esercizio 2024, si evidenzia un incremento dei ricavi di 2 milioni di euro riferiti
sia alle attività svolte verso la Capogruppo che alle commesse sul mercato terzo e a un incremento dei costi per
il 4% principalmente associato al maggior costo del personale per l’aumento retributivo connesso al rinnovo del
CCNL che ha previsto la rivalutazione dei minimi contrattuali del 2% in due scatti, di cui il primo a settembre
2023 e il secondo nel mese di luglio 2024, oltre all’aumento dell’organico medio di 32 risorse e +47 risorse
effettive. Tali elementi hanno inciso sulla determinazione dell’EBITDA che si attesta a 12,2 milioni di euro in
riduzione del 10%, rispetto all’esercizio precedente, e un EBIT che, influenzato dai maggiori ammortamenti, si
attesta a 10,8 milioni di euro, in decremento del 12,6% rispetto all’esercizio 2023.
La posizione finanziaria netta registra un valore positivo pari a 0,9 milioni di euro, in riduzione di 1,2 milioni di
euro, rispetto al 31 dicembre 2023, per i maggiori pagamenti effettuati in corso di anno.
Dal punto di vista dei risultati tecnici conseguiti nel periodo di riferimento, anche nel 2024 Techno Sky ha
mantenuto un buon livello delle performance tecniche sia in relazione alla gestione e manutenzione hardware
delle infrastrutture tecnologiche ATC e degli impianti, sia alla manutenzione software nelle sue varie tipologie,
ossia correttiva, adattativa ed evolutiva.
Valori
%
Ricavi 101.042 99.047 1.995 2,0%
EBITDA 12.253 13.849 (1.596) -11,5%
EBIT 10.832 12.396 (1.564) -12,6%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 7.422 8.526 (1.104) -12,9%
Capitale investito netto 77.003 68.324 8.679 12,7%
Patrimonio Netto 77.876 70.462 7.414 10,5%
Posizione Finanziaria Netta (873) (2.138) 1.265 -59,2%
Organico a fine esercizio 764 717 47 6,6%
(migliaia di euro)
Variazioni
2023
2024
57
IDS AirNav S.r.l.
IDS AirNav chiude l’esercizio 2024 con un risultato positivo pari a 1,3 milioni di euro in incremento 0,2 milioni di
euro rispetto all’esercizio precedente. Su tale risultato ha inciso un aumento dei ricavi per il 17,2%, rispetto al
2023, per una crescita generalizzata nelle diverse linee di business grazie alle attività riferite a diverse commesse
tra cui il progetto “ANS Automated Billing system replacement” in Arabia Saudita e il progetto AIM ad Abu Dhabi
e a clienti scandinavi e all’Instituto Domenicano de Aviaciòn Civìl oltre al progetto AMHS-Cronos destinato a Fiji
Airport LTD. La società ha operato in oltre 60 Paesi su scala globale e intrattenuto rapporti con circa 100 clienti,
quali i service provider su scala globale e altri clienti appartenenti all’indotto aeronautico. Relativamente ai costi
operativi si rileva un incremento del 19%, rispetto al 2023, principalmente legato ai costi a supporto dello
sviluppo delle commesse estere (+21%) e in parte al costo del personale (11%) per il maggiore organico medio
(+7 risorse) ed effettivo (+19). Tali valori hanno influito sulla determinazione dell’EBITDA che si è attestato a 5
milioni di euro in incremento del 9,1% rispetto al 2023. L’EBIT risente dei maggiori ammortamenti e svalutazione
dei crediti verso clienti e di altre attività si attesta a 1,9 milioni di euro in aumento del +17,5% rispetto
all’esercizio precedente. L’indebitamento Finanziario netto si attesta a 2,5 milioni di euro, in aumento del 31,2%,
rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente legata ai maggiori pagamenti effettuati nell’esercizio.
D-Flight S.p.A.
D-Flight è la società che opera nel campo degli Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM) ed è stata
designata in Italia come Common Information Service Provider (CISP), ossia il soggetto incaricato di diffondere
le informazioni comuni necessarie per consentire il funzionamento e fornitura dei servizi U-Space negli spazi
aerei dedicati. La D-Flight ha chiuso l’esercizio 2024 con una perdita di esercizio di 285 migliaia di euro in netto
miglioramento rispetto all’esercizio precedente che si attestava a 528,4 migliaia di euro. A fine 2024 gli utenti
registrati sul portale D-Flight sono circa 250 mila con un incremento del 31% rispetto al 2023.
Nel mese di dicembre 2024 nell’area di San Salvo in provincia di Chieti è stato effettuato il primo test di consegna
pacchi attraverso droni in uno spazio aereo definito, test che ha dato risultati positivi.
Nel mese di febbraio 2025 D-Flight è stata certificata da ENAC come fornitore di Servizi U-Space (USSP) ossia
l’operatore che certifica i droni e autorizza i singoli voli, garantendo che le operazioni vengano svolte in sicurezza
e nel rispetto delle normative.
Enav Asia Pacific Sdn Bhd
Enav Asia Pacific, società di diritto malese, ha chiuso l’esercizio 2024 con una perdita di 251,8 migliaia di euro in
incremento rispetto all’esercizio precedente (232 migliaia di euro nel 2023) principalmente per la chiusura delle
Valori
%
Ricavi 30.214 25.777 4.437 17,2%
EBITDA 5.030 4.611 419 9,1%
EBIT 1.879 1.965 (86) -4,4%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 1.277 1.087 190 17,5%
Capitale investito netto 16.243 14.384 1.859 12,9%
Patrimonio Netto 13.790 12.515 1.275 10,2%
Indebitamento Finanziario Netto 2.453 1.869 584 31,2%
Organico a fine esercizio 171 152 19 12,5%
(migliaia di euro)
2023
Variazioni
2024
58
commesse rilevanti attivate negli esercizi passati. A tal fine, considerando che la presenza della società non è
stata ritenuta più strategica per lo sviluppo del business del Gruppo, la Capogruppo ha deliberato, nel mese di
dicembre 2024, la messa in liquidazione volontaria della società.
Enav North Atlantic LCC
Enav North Atlantic, società regolata dalle leggi dello Stato americano del Delaware, è una società veicolo che
detiene la partecipazione in Aireon LLC, per il tramite della Aireon Holding Company, società statunitense
partecipata anche dai service provider canadese (Nav Canada), irlandese (AirNav Ireland), Danese (Naviair),
inglese (Nats) e dal partner tecnologico IRIDIUM, per un importo complessivo di 54,6 milioni di euro
corrispondente a 56,7 milioni di dollari, con una quota di partecipazione dell’8,6% che si attesterà a 10,35% post
esecuzione della clausola di redemption. Aireon LLC ha realizzato il primo sistema globale di sorveglianza
satellitare per il controllo del traffico aereo, avvenuto con l’ottavo e ultimo lancio dei satelliti che vanno a
comporre la costellazione Iridium Next. Tramite l’installazione di un apparato definito “payload” a bordo di
ognuno dei 66 satelliti operativi (su 75 totali) forniscono un sistema di sorveglianza aeronautica del globo al
100%, laddove i sistemi radar-based attualmente in uso garantiscono la copertura di circa il 30% della superficie
terrestre. Tale sistema di sorveglianza globale del controllo del traffico aereo, permette un’ottimizzazione delle
rotte, il conseguimento di sempre più elevati standard di sicurezza ed efficienza del volo e un risparmio di
carburante grazie a rotte più brevi con un minore impatto ambientale.
L’esercizio 2024 chiude con una perdita di 0,5 milioni di euro (perdita di 1,1 milioni di euro nel 2023) in riduzione
per l’effetto combinato del reversal della fiscalità anticipata iscritta sulla perdita fiscale utilizzata in sede di
dichiarazione fiscale presentata nel 2024 relativamente al periodo di imposta 2023 e per l’effetto positivo
relativo alla iscrizione della fiscalità differita sulle perdite fiscali anche ai fini della tassazione statale.
59
5. RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
Indice
I.
Informazioni Generali
60
II.
Informazioni Ambientali
80
III.
Informazioni Sociali
105
IV.
Informazioni di Governance
124
V.
Attestazione della Rendicontazione consolidata di Sostenibilità ai sensi dell’art. 154 bis
comma 5-ter del D. Lgs 58/98
129
VI.
Relazione della Società di Revisione sulla Rendicontazione consolidata di Sostenibilità
130
60
I. Informazioni generali
Introduzione alla Rendicontazione consolidata di Sostenibilità
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è un quadro normativo istituito dall'UE per migliorare e
standardizzare la rendicontazione di sostenibilità delle aziende a partire dall'esercizio 2024. Pertanto, il Gruppo
ENAV ha intrapreso un percorso di adeguamento che ha portato a una rendicontazione più strutturata e
approfondita come richiesto dalla normativa. La presente Rendicontazione consolidata di Sostenibilità (di
seguito anche “RCS”) identifica le questioni di sostenibilità considerate rilevanti e fornisce agli stakeholder
informazioni trasparenti, comparabili e affidabili in merito alle performance ambientali, sociali e di governance
(ESG) del Gruppo ENAV. In conformità ai requisiti dettati dalla Direttiva CSRD, il Gruppo ENAV adotta lo standard
di rendicontazione ESRS (European Sustainability Reporting Standard), che copre un'ampia gamma di argomenti
di sostenibilità. Tale standard assicura che le informazioni riportate siano coerenti e comparabili tra
organizzazioni e settori diversi. Uno degli elementi fondanti della rendicontazione di sostenibilità ai sensi della
Direttiva CSRD è la cosiddetta “analisi di doppia materialità”, attraverso la quale il Gruppo ENAV ha identificato
le questioni di sostenibilità rilevanti in relazione alle attività di business e alla catena del valore. Tale analisi ha
consentito di implementare la rendicontazione di sostenibilità relativa ai seguenti aspetti coperti dallo standard
ESRS: informazioni generali; cambiamento climatico; forza lavoro propria; lavoratori nella catena del valore;
comunità interessate; consumatori e utilizzatori finali; condotta aziendale.
La presente RCS è predisposta in ottemperanza al D. Lgs. 125/2024 e alle richieste del Regolamento UE 2020/852
e successive modifiche e integrazioni, dell’Atto Delegato relativo all’articolo 8 del suddetto Regolamento in
merito alle attività, alle spese in conto capitale e alle spese operative associate ad attività ecosostenibili, così
come riportato nel relativo paragrafo “Informativa ai sensi del Regolamento UE 2020/852 e s.m.i. (Tassonomia
UE) nell’ambito del paragrafo II. Informazioni ambientali”.
o [BP-1] Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibili
La RCS è redatta su base consolidata e riguarda l’intero Gruppo ENAV, ovvero la Capogruppo ENAV S.p.A. e tutte
le società sulle quali la stessa esercita il controllo, direttamente o indirettamente attraverso le proprie
controllate. Pertanto, il perimetro di rendicontazione è il medesimo del Bilancio Consolidato.
I dati e le informazioni relative alle questioni di sostenibilità divulgate nell’ambito della RCS si basano sull’analisi
di doppia materialità del Gruppo ENAV condotta nel corso dell’esercizio 2024, attraverso la quale sono stati
identificati impatti, rischi e opportunità (di seguito “IRO”) materiali connessi alle operazioni dirette e alle
relazioni commerciali, nonché indirette ovvero connessi ad attività poste a monte e a valle della catena del
valore. In virtù della natura essenziale dei servizi di assistenza alla navigazione aerea erogati da ENAV, diversi
IRO materiali interessano le fasi a valle della catena del valore pur essendo connessi alle operazioni proprie del
Gruppo. Tali fattispecie possono riguardare aspetti come la Safety della navigazione aerea, la sicurezza delle
informazioni, l’utilizzo di sistemi e strumenti tecnici che generano campi elettromagnetici e lo sviluppo di
procedure innovative per il controllo e la gestione del traffico aereo.
o [BP-2] Informativa in relazione a circostanze specifiche
Le informazioni riportate all’interno della Rendicontazione consolidata di Sostenibilità sono conformi alle
caratteristiche qualitative indicate nell’Appendice B dello standard ESRS 1, ovvero: pertinenza, rappresentazione
fedele, comparabilità, verificabilità e comprensibilità. Gli orizzonti temporali presi in considerazione nella RCS
sono allineati a quelli previsti dall’ESRS 1 “General Requirementse risultano coerenti con gli intervalli temporali
adottati nel Bilancio Consolidato e nel processo di risk management. In particolare, il breve termine viene
identificato in un anno, il medio termine è inteso come periodo che intercorre dalla fine del breve termine fino
ai successivi cinque anni, mentre il lungo periodo si intende superiore ai cinque anni. All’interno della RCS, le
informazioni relative a eventuali circostanze specifiche vengono riportate in prossimità dell’obbligo di
informativa corrispondente; eventuali rettifiche relative a dati e informazioni vengono riportate in base alla loro
significatività e opportunamente segnalate all’interno del documento.
In ottemperanza al D. Lgs. 125/2024, la RCS è stata sottoposta a esame limitato secondo quanto previsto dal
principio “Sustainability Assurance Engagement SSAE Italia”, riguardante le responsabilità del revisore sulla
61
rendicontazione di sostenibilità, ai sensi dell’art. 11, c. 2-bis, del D. Lgs. 39/2010, come modificato dal D. Lgs.
125/2024, da parte della società EY S.p.A.
ESRS Obbligo di informativa
Pagine
[ESRS 2] Informazioni generali
Introduzione alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità
[BP-1] Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità
60
[BP-2] Informativa in relazione a circostanze specifiche
60
Informazioni in materia di corporate governance e sostenibilità
[GOV-1] Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
63
[GOV-2] Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate
65
[GOV-3] Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
65
[GOV-4] Dichiarazione sul dovere di diligenza
66
Informazioni sul sistema di controllo interno sull’informativa di sostenibilità
[GOV-5] Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità
67
Informazioni relative al modello di business, catena del valore e strategie
[SBM-1] Strategia, modello aziendale e catena del valore
68
Informazioni relative a impatti, rischi e opportunità in materia di sostenibilità
[SBM-2] Interessi e opinioni dei portatori di interessi
70
[SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di aziendale
73
[IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
75
[IRO-2] Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa
76
[MDR-P] Politiche adottate per la gestione delle questioni di sostenibilità rilevanti
79
[E1] Informazioni ambientali
Informativa ai sensi del Regolamento UE 2020/852 e s.m.i. (Tassonomia UE)
80
[E1] Informazioni relative al cambiamento climatico
93
[E1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
93
[E1 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati
al clima
94
Analisi di resilienza climatica
94
[E1-1] Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici
96
[E1 GOV-3] Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
96
[E1-2] Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
96
[E1-3] Azioni e risorse in relazione alle politiche in materia di cambiamenti climatici
96
Contributo alla decarbonizzazione del settore
97
Riduzione dell’impatto ambientale diretto e indiretto
98
[E1-4] Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
99
[E1-5] Consumo di energia e mix energetico
100
[E1-6] Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES
103
[E1-7] Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio
104
[S1] Informazioni sociali
[S1] Informazioni relative alla forza lavoro propria
105
[S1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
105
Adeguatezza delle competenze
[S1-1] Politiche relative alla forza lavoro propria
105
[S1-4] Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e
il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni
106
62
ESRS Obbligo di informativa
Pagine
[S1-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
106
Sicurezza fisica del personale
[S1-1] Politiche relative alla forza lavoro propria
106
[S1-4] Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e
il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni
107
[S1-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
108
Salute e sicurezza sul lavoro
[S1-1] Politiche relative alla forza lavoro propria
108
[S1-2] Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti
109
[S1-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare
preoccupazioni
109
[S1-4] Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e
il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni
110
[S1-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
111
[S1-6] Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa
112
[S1-13] Metriche di formazione e sviluppo delle competenze
113
[S1-14] Metriche di salute e sicurezza
113
[S2] Informazioni relative ai lavoratori nella catena del valore
[S2 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
114
Salute e sicurezza in appalto
[S2-1] Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore
114
[S2-2] Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti
114
[S2-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore
di esprimere preoccupazioni
115
[S2-4] Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di
tali azioni
116
[S2-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
116
[S3] Informazioni relative alle comunità interessate
[S3 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
116
Sicurezza delle informazioni
[S3-1] Politiche relative alle comunità interessate
117
[S3-2] Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti
118
[S3-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di
esprimere preoccupazioni
118
[S3-4] Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire
opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni
119
[S3-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
119
Elettromagnetismo
[S3-1] Politiche relative alle comunità interessate
119
[S3-2] Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti
120
[S3-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di
esprimere preoccupazioni
120
[S3-4] Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire
opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni
120
[S3-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
121
[S4] Informazioni relative a consumatori e utilizzatori finali
63
ESRS Obbligo di informativa
Pagine
[S4 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
121
Safety della navigazione aerea
[S4-1] Politiche connesse agli utenti finali
122
[S4-2] Processi di coinvolgimento degli utilizzatori finali in merito agli impatti
122
[S4-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori
finali di esprimere preoccupazioni
123
[S4-4] Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché
efficacia di tali azioni
123
[S4-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
124
[G1] Informazioni relative alla condotta dell'impresa
[G1 GOV-1] Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
124
[G1 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
125
Prevenzione della corruzione
[G1-1] Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese
125
[G1-3] Prevenzione e individuazione della corruzione attiva o passiva
126
[G1-4] Casi accertati di corruzione attiva o passiva
127
Informazioni in materia di corporate governance e sostenibilità
o [GOV-1] Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo (OADC)
La struttura di corporate governance di ENAV è articolata secondo il modello tradizionale italiano, che attribuisce
la gestione strategica e operativa della società al Consiglio di Amministrazione e la funzione di vigilanza al
Collegio Sindacale. Tale composizione, tenuto conto della rilevanza sociale delle attività svolte da ENAV, è
orientata al perseguimento del successo sostenibile dell’impresa tramite la creazione di valore nel medio-lungo
periodo e l’adeguato bilanciamento degli interessi di tutte le parti coinvolte. Ai sensi del Codice di Corporate
Governance, il Consiglio di Amministrazione esamina e approva i piani industriali e di sostenibilità del Gruppo,
anche in base all’analisi delle tematiche ESG rilevanti, e ne monitora periodicamente l’attuazione e
l’allineamento rispetto agli obiettivi strategici.
In conformità allo Statuto e al Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al
proprio interno quattro comitati con funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio stesso su
specifiche materie, al quale riferiscono tramite i rispettivi Presidenti in occasione di ogni seduta consiliare. In
particolare, il Consiglio di Amministrazione, anche attraverso i comitati endoconsiliari, promuove l’integrazione
dei criteri di sostenibilità nelle strategie e nel business del Gruppo ENAV. Nello svolgimento delle proprie
funzioni, i Comitati possono accedere alle informazioni aziendali e coinvolgere le Strutture Organizzative,
nonché avvalersi di consulenti esterni nei termini stabiliti di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione. Tali
comitati sono composti da membri non esecutivi e indipendenti e articolati come segue.
64
Ai sensi dell’art. 11-bis.3 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione viene nominato dall’Assemblea degli
Azionisti sulla base di liste in cui i candidati devono essere elencati progressivamente. In ambito consiliare non
è prevista una specifica rappresentanza di dipendenti e altri lavoratori. I membri del Consiglio di
Amministrazione di ENAV vengono scelti secondo specifici criteri di professionalità e competenza, con
particolare riguardo all’esperienza professionale maturata anche nell’ambito delle tematiche di sostenibilità e
responsabilità sociale.
Per quanto concerne la diversità di genere nella composizione del Consiglio di Amministrazione, lo Statuto
prescrive il rispetto dell’equilibrio tra i generi in linea con la normativa vigente e, pertanto, ENAV ha adottato
una Policy sulla diversità nella composizione degli organi di amministrazione e controllo. Tenuto conto dei
presidi normativi e statutari in materia di diversità e professionalità degli Amministratori di ENAV, tale policy
offre agli Azionisti e al Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle reciproche competenze, alcune indicazioni
finalizzate ad assicurare la più ampia e congrua diversità di vedute all’interno del Consiglio stesso, con
particolare riguardo al percorso formativo e professionale degli amministratori, prevedendo altresì processi di
monitoraggio sull’applicazione della stessa.
Al fine di rafforzare il livello di competenza e professionalità dei componenti degli organi di amministrazione e
controllo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, con l’ausilio del Segretario dell’organo stesso, assicura
che tutti i componenti degli organi di amministrazione e controllo possano partecipare, successivamente alla
nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza dei settori di attività
in cui opera la società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione anche nell’ottica del successo sostenibile
della società stessa nonché dei princìpi di corretta gestione dei rischi e del quadro normativo e
autoregolamentare di riferimento. L’attuale Consiglio di Amministrazione di ENAV, sin dal suo insediamento, ha
perseguito in maniera strutturata un ampio programma di induction e formazione con il supporto del
management e di advisor esterni, al fine di favorire in massimo grado l’accrescimento delle competenze
specifiche e l’on boarding dei suoi membri, tra l’altro anche con specifiche sessioni di approfondimento su
tematiche di scenario e strategia. Nel periodo oggetto di rendicontazione, tali iniziative hanno riguardato anche
aspetti direttamente connessi alle tematiche di sostenibilità rilevanti per il Gruppo ENAV. Inoltre, nel corso
dell’ultimo biennio, i membri del Consiglio di amministrazione hanno provveduto anche autonomamente a
mantenere un livello di aggiornamento adeguato in materia ESG, anche in ragione delle recenti evoluzioni
normative in materia di reporting.
Il Consiglio di Amministrazione, quale massimo organo amministrativo, detiene il ruolo di guida per il
perseguimento del successo sostenibile di ENAV e del Gruppo a essa facente capo. Pertanto, la responsabilità
della supervisione degli IRO è incorporata nel mandato del Consiglio di Amministrazione nell’ambito del più
ampio ruolo di definizione delle strategie e di monitoraggio della relativa attuazione.
65
Nota: nel computo dei membri suddivisi per genere sono stati considerati i Consiglieri e i Sindaci effettivi, esclusi quelli supplenti
o [GOV-2] Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni
di sostenibilità da questi affrontate
Il Consiglio di Amministrazione e i Comitati endoconsiliari vengono informati periodicamente in merito
all’andamento della gestione aziendale, anche relativamente alle questioni di sostenibilità più rilevanti. Tale
processo informativo vede coinvolte anche le strutture organizzative di ENAV e delle società del Gruppo in
funzione delle responsabilità attribuite internamente in merito alla gestione degli IRO. A partire dal 2022, ENAV
si è dotata di un comitato direttivo, definito ESG Steering Committee, composto dai direttori responsabili delle
strutture organizzative di primo riporto dell’Amministratore Delegato, con l’obiettivo di favorire il
coordinamento delle iniziative in atto e dei relativi obiettivi strategici e operativi, oltre a garantire un flusso
informativo costante sulle attività in corso, sugli orientamenti e sugli aggiornamenti normativi di settore. A livello
manageriale, tale comitato direttivo ricopre un ruolo fondamentale nella gestione delle questioni di sostenibilità
poiché, in virtù delle competenze organizzative attribuite, le figure aziendali che compongono l’ESG Steering
Committee risultano responsabili della gestione di tutti gli IRO materiali e, dunque, dell’attuazione degli impegni
assunti dall’azienda in ambito ESG.
Nel corso del 2024, in ambito consiliare ed endoconsiliare è stato monitorato il raggiungimento degli obiettivi
previsti nel Piano di Sostenibilità 2021-2024 e l’avanzamento della strategia di decarbonizzazione del Gruppo,
anche in relazione alla politica di remunerazione. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato
l’approvazione dell’analisi di doppia materialità, anche in base ai risultati delle attività istruttorie svolte dal
Comitato Sostenibilità e dal Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate; in tale ambito, l’attività di tali Comitati
ha riguardato, tra gli altri aspetti, anche il processo di adeguamento della rendicontazione di sostenibilità alla
Direttiva CSRD. Infine, i risultati dell’analisi di doppia materialità, così come integrati nell’ambito dei processi
aziendali di gestione del rischio, sono stati considerati nell’ambito del processo di definizione del nuovo Piano
Industriale e di Sostenibilità del Gruppo ENAV.
o [GOV-3] Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
La politica di remunerazione di ENAV è definita in coerenza con il modello di governance adottato dalla socie
e con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance ed è finalizzata ad attrarre, trattenere e motivare
le risorse dotate delle qualità professionali richieste per gestire con successo la società e a facilitare
l’allineamento degli interessi del management al perseguimento degli interessi a lungo termine e di sostenibilità,
tenuto conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Infatti, la politica di remunerazione
riconosce un peso significativo ai target ESG.
Composizione membri degli Organi di Amministrazione,
Direzione e Controllo
Tipo u.m. 2024
Esecutivo 1
Non Esecutivo 8
Totale Esecutivi e Non Esecutivi 9
Diversità dei membri degli Organi di Amministrazione,
Direzione e Controllo
Genere
Uomini 7
Donne 5
Altro 0
Genere non comunicato 0
Totale 12
% 71,40%
n. 8
% 88,90%
Percentuale dei membri del Consiglio di amministrazione indipendenti
Numero membri esecutivi e non esecutivi
n.
Numero di membri per genere e altri aspetti di diversi
considerati dall'impresa
n.
Percentuale per genere e altri aspetti di diversità considerati dall'impresa
Numero dei membri indipendenti
66
Per l’Amministratore Delegato, oltre alla retribuzione fissa, è prevista una retribuzione legata al sistema di
incentivazione variabile di breve e di lungo termine. A questi sistemi di incentivazione sono collegati obiettivi di
natura economico-finanziaria e di natura ESG, nell’ottica di contribuire al raggiungimento dei risultati della
strategia aziendale e al perseguimento degli interessi di lungo termine, in una logica di sostenibilità aziendale.
Nel periodo oggetto di rendicontazione, gli indicatori ESG risultano così composti:
la remunerazione variabile di breve termine (STI) collegata all'indicatore di sostenibilità, con peso pari al
15%, attiene al conseguimento della certificazione di parità di genere ai sensi della UNI/PdR125:2022;
la remunerazione variabile di medio-lungo termine (LTI) collegata all'indicatore di sostenibilità, con peso
pari al 10%, prevede differenti modalità di misurazione e di incentivazione per ognuno dei cicli di vesting.
Per il primo periodo di vesting (2023-2025) l’indicatore di sostenibilità è collegato al mantenimento e
crescita del rating solicited S&P cluster “Infrastructure and Transportation Infrastructure”; per il secondo
periodo di vesting (2024-2026) l’indicatore di sostenibilità è costituito dal Gender Pay Gap e verrà
riconosciuto nella misura target qualora il differenziale retributivo sia inferiore al 5%.
Il modello di governance adottato dalla società garantisce trasparenza, coerenza e adeguato controllo in
relazione all’adozione della Politica di Remunerazione e alla relativa attuazione; il processo di definizione della
politica di remunerazione di ENAV, in coerenza con le previsioni normative e statutarie, coinvolge per gli aspetti
di rispettiva competenza: l’Assemblea degli Azionisti; il Consiglio di Amministrazione; il Comitato Remunerazioni;
il Comitato Sostenibilità; il Collegio Sindacale. In particolare, la politica di remunerazione viene definita
attraverso un’articolata attività istruttoria svolta dal Comitato Remunerazioni (CR), composto nella sua
maggioranza da membri indipendenti, con la collaborazione di un advisor esterno e il contributo del Comitato
Sostenibilità e di altre strutture organizzative interne. Inoltre, nell’ambito delle attività istruttorie vengono
analizzate le prassi di mercato e i suggerimenti provenienti da parte dei proxy advisor. La proposta di politica
remunerativa viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione che, ai sensi del D.Lgs. 10 giugno 2019, n. 49, la
propone all’Assemblea degli Azionisti, che delibera con voto vincolante.
o [GOV-4] Dichiarazione sul dovere di diligenza
Allo stato attuale, il processo di due diligence in materia di sostenibilità del Gruppo ENAV non risulta codificato.
Tuttavia, nell’ambito delle valutazioni aziendali vengono prese in considerazione le tematiche ESG rilevanti, o
potenzialmente rilevanti, per il Gruppo, anche attraverso i risultati dell’analisi di doppia materialità, che ha
consentito di analizzare impatti, rischi e opportunità in tale ambito, e il processo di Enterprise Risk Management
(ERM) che include anche i rischi ESG. Inoltre, il Gruppo ENAV ha adottato un Codice Etico e diverse politiche in
materia di sostenibilità, compreso il Codice di Condotta Fornitori, che rappresentano gli elementi di contesto
all’interno del quale vengono adottate le decisioni più rilevanti.
Elementi fondamentali
del dovere di diligenza
Pratiche aziendali
Riferimenti
Integrare il dovere di
diligenza nella
governance, nella
strategia e nel modello
aziendale
Tenuto conto della rilevanza sociale dell’attività svolta, sono state adottate policy aziendali
e definiti sistemi di gestione e procedure a supporto per prevenire e mitigare gli impatti
negativi, al fine di garantire una condotta aziendale responsabile nelle rispettive attività,
nella catena di fornitura e nelle altre relazioni commerciali.
Nel 2024, attraverso l’analisi di doppia materialità, sono stati valutati per ogni tematica
rilevante individuata gli impatti, i rischi e le opportunità (IRO) su persone e ambiente
connesse alle attività del Gruppo.
Pag. 74 e 79
della RCS
2024 2023 2022
Remunerazione variabile di breve termine (STI) connessa a
obiettivi di sostenibili
15% 15% 15%
Remunerazione variabile di lungo termine (LTI) connessa a
obiettivi di sostenibili
10% 10% 10%
67
Coinvolgere i portatori di
interessi in tutte le fasi
fondamentali del dovere
di diligenza
Con l’obiettivo di generare valore per l’azienda e per i propri stakeholder in un orizzonte di
lungo periodo, vengono definite le responsabilità e gli impegni etico-sociali verso i vari
stakeholder interni ed esterni, essendo attori fondamentali nel processo di creazione di
valore e interlocutori chiave sulle tematiche rilevanti.
Pag. 70 della
RCS
Individuare e valutare gli
impatti negativi
Con analisi di doppia materialità sono stati individuati e valutati sette impatti negativi
materiali associati alle tematiche del cambiamento climatico, della forza lavoro propria,
dei lavoratori nella catena del valore, delle comunità interessate e dei consumatori e
utenti finali.
Pag. 93,
104, 113,
115 e 120
della RCS
Intervenire per far fronte
agli impatti negativi
La gestione degli impatti è incorporata nella strategia e nel modello aziendale del Gruppo.
Per ciascuna questione, sono presenti politiche, procedure, azioni e obiettivi per
monitorare e gestire efficacemente gli impatti nel tempo.
Pag. 108,
114, 117,
119 e 121
della RCS
Monitorare l'efficacia
degli interventi e
comunicare
Il monitoraggio degli IRO viene supportato anche dall’attività dei Comitati endoconsiliari,
che svolgono funzioni consultive e propositive anche su tematiche ESG.
Il Gruppo ENAV ogni anno comunica le proprie performance ambientali, sociali e di
governance pubblicando la propria Rendicontazione consolidata di Sostenibilità.
Pag. 65 della
RCS
Informazioni sul sistema di controllo interno sull’informativa di sostenibilità
o [GOV-5] Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione consolidata di sostenibilità
Nel corso del 2024 la Capogruppo ha ampliato il proprio sistema di controllo interno provvedendo a disegnare
ed implementare tale modello anche in relazione alla rendicontazione consolidata di sostenibilità.
L’adeguamento del Sistema di Controllo Interno sull’Informativa di Sostenibilità (SCIIS) è stato effettuato
facendo riferimento alla guida Achieving Effective Internal Control of Sustainability Reporting (ICSR) basato sui
principi del modello Internal Controls Integrated Framework (ICIF) del Committee of Sponsoring Organizations
of the Treadway Commission (CoSO).
Sulla base di tale documento si è proceduto ad aggiornare la matrice degli Entity Level Control (ELC), ossia quei
controlli che operano trasversalmente a livello societario, riproponendo la struttura del CoSO Framework ed
organizzandoli secondo cinque componenti: ambiente di controllo, risk assessment, attività di controllo, sistemi
informativi e flussi di comunicazione, attività di monitoraggio, al fine di integrare la componente sostenibilità.
Successivamente, si è provveduto alla mappatura dei process level control (PLC), ossia di quei controlli che
rilevano per la definizione ed il controllo dei principali dati non finanziari oggetto di rendicontazione di
sostenibilità.
L'identificazione e la valutazione dei rischi attinenti alla rendicontazione consolidata di sostenibilità si è svolta
tramite un approccio che ha interessato le strutture organizzative di controllo di secondo e terzo livello del
Gruppo ENAV. Tale approccio multidisciplinare ha permesso l’identificazione, tramite l’analisi di doppia
materialità, degli impatti, rischi ed opportunità (IRO) sulle tematiche ritenute rilevanti per il Gruppo. Per i
processi con maggiore complessità si è proceduto alla mappatura e al disegno dei relativi controlli con l’obiettivo
di garantire l’affidabilità e l’accuratezza delle informazioni oggetto di rendicontazione.
Il rischio di una non corretta e inaccurata rappresentazione delle informazioni rilevanti nell’ambito della
rendicontazione consolidata di sostenibilità è stato mitigato dai presidi di processo che attribuiscono ruoli e
responsabilità nella produzione e rendicontazione di tali dati.
Lo SCIIS del Gruppo ENAV consente di monitorare le aree aziendali a maggiore rischiosità e procedere con le
dovute azioni correttive. A tal fine, verrà eseguita con cadenza annuale un’attività di testing” da una società
esterna sulle tipologie di controllo ritenute rilevanti (key control), con il fine di verificare il disegno e l’operativi
degli stessi. Qualora da tali attività emergano dei punti di miglioramento, saranno prontamente condivise le
azioni correttive necessarie, con gli owner dei processi.
Al fine di sfruttare le competenze e l’impostazione metodologica maturate nel Sistema di Controllo Interno
sull’Informativa Finanziaria (SCIIF), al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari è stato
attribuito il ruolo di attestazione anche della rendicontazione consolidata di sostenibilità, e della relativa
responsabilità in merito all’implementazione e al mantenimento nel tempo del sistema di controllo interno sulla
componente di sostenibilità oltre a quella finanziaria.
68
Annualmente, le risultanze delle attività di verifica eseguite sui controlli che compongono il Sistema di Controllo
Interno sulla componente di sostenibilità sono oggetto di informativa al Comitato di Sostenibilità, al Comitato
Controllo e Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione da parte del Dirigente
Preposto.
In conformità ai flussi informativi aziendali vigenti, tale reportistica è condivisa con la struttura responsabile del
mantenimento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Gruppo ENAV e con l’Internal Audit.
Informazioni relative al modello di business, catena del valore e strategie
o [SBM-1] Strategia, modello aziendale e catena del valore
L’attività del Gruppo ENAV è suddivisa in quattro distinti settori operativi in cui sono allocate tutte le società
incluse nel perimetro di consolidamento, ovvero:
i) servizi di assistenza al volo;
ii) servizi di manutenzione;
iii) servizi di soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management);
iv) altri servizi.
Nel settore operativo dei Servizi di assistenza al volo rientra esclusivamente ENAV S.p.A. che eroga i servizi di
gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli
aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del
volo e il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. ENAV è il quinto player
in Europa e un importante player su scala mondiale nel settore dei servizi Air Traffic Control (ATC).
Nel settore operativo dei Servizi di manutenzione rientra Techno Sky S.r.l., partecipata al 100% da ENAV, che si
occupa della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico
aereo nazionale, assicurandone la piena efficienza operativa e la completa disponibilità, senza soluzione di
continuità.
Nel settore operativo dei Servizi di soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management) rientra IDS
AirNav S.r.l., partecipata al 100% da ENAV, che si occupa dello sviluppo e della vendita di soluzioni software per
la gestione delle informazioni aeronautiche e del traffico aereo e dell’erogazione di servizi commerciali di varia
natura. I relativi prodotti sono attualmente in uso presso diversi clienti in Italia, Europa e nei Paesi extraeuropei,
con una presenza diffusa su scala globale.
Nel settore operativo residuale Altri servizi rientrano: ENAV Asia Pacific Sdn Bhd, società di diritto malese
interamente partecipata da ENAV; ENAV North Atlantic LLC che attualmente detiene, per il tramite della Aireon
Holdings LLC, una quota di partecipazione pari all’8,60% (pre redemption) nella Aireon LLC, che si attesterà a
10,35% post clausola di redemption; D-Flight S.p.A., società partecipata al 60% da ENAV che ha per oggetto
sociale lo sviluppo ed erogazione di servizi di gestione del traffico aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio
remoto e di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella categoria degli Unmanned Aerial Vehicles
Traffic Management (UTM).
Il Gruppo ENAV al 31 dicembre 2024 presenta un organico di 4.376 persone. Per maggiori dettagli si rimanda
alle informazioni fornite con riferimento all’ESRS S1-6.
Inoltre, considerato il modello operativo adottato e il ruolo essenziale ricoperto dal Gruppo nell’ambito della
gestione del traffico aereo nel territorio nazionale di competenza, nonché l’offerta di prodotti e servizi sul
mercato terzo, i principali input impiegati per la creazione di valore riguardano le risorse immateriali come il
capitale umano, intellettuale e tecnologico.
Catena del valore del Gruppo ENAV
Attività a monte
Operazioni del Gruppo ENAV
Attività a valle
Approvvigionamento di beni,
servizi e lavori necessari per il
Servizi di gestione e controllo del traffico aereo
Altri servizi essenziali per la navigazione aerea
69
Il 31 marzo 2025, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato il nuovo Piano Industriale con l’obiettivo
di sviluppare ulteriormente il Gruppo ENAV, nei prossimi cinque anni, secondo dei principi che trovano la loro
declinazione all’interno di quattro linee guida:
la piena continuità delle iniziative strategiche sul mercato regolato, che continuerà a rappresentare il “core
businessdel Gruppo, con l’obiettivo di mantenere gli elevati standard di eccellenza ed efficienza già oggi
riconosciuti a livello internazionale;
una forte spinta sul mercato non regolato, con l’obiettivo di entrare in nuovi business e nuove geografie al
fine di garantire la piena valorizzazione degli asset e delle competenze distintive del Gruppo;
un’evoluzione del modello di funzionamento del Gruppo in tutte le sue componenti (dal capitale umano
all’organizzazione, dalla digitalizzazione alla comunicazione) in linea con le peculiarità e le esigenze sia del
mercato regolato che del mercato non regolato;
la definizione di nuove logiche di governo a garanzia di una corretta e concreta execution, anche alla luce
dell’esperienza maturata su alcune iniziative già avviate negli ultimi anni.
Sulla base delle suddette linee guida, l’impalcatura generale del Piano può essere sintetizzata intorno a 4 Pilastri:
il mercato regolato e il mercato non regolato (nettamente distinti tra loro), su cui si innestano trasversalmente
il modello di funzionamento e il piano di execution. Ognuno di questi pilastri presenta al suo interno un set di
iniziative, circa 20, di cui metà in continuità con la precedente pianificazione e metà introdotte ex-novo. Nello
specifico:
sul mercato regolato, in linea con il principio di continuità di cui sopra, il Piano si pone l’obiettivo di portare
a completamento il disegno strategico già avviato qualche anno fa, con particolare riferimento al progetto
operativo di integrazione e sviluppo degli avvicinamenti, ACC e remote tower;
sul mercato non regolato, invece, le direttrici di crescita saranno 3: l’evoluzione dell’attuale portafoglio
core”, valorizzando e ottimizzando l’attuale offerta delle società controllate e di ENAV stessa; la crescita a
livello geografico; l’ingresso in due nuovi business che afferiscono al mondo delle performance energetiche
e alla filiera dei droni.
Queste iniziative si collegano in maniera diretta ai Pilastri del nuovo Piano di Sostenibilità, che è parte integrante
del Piano Industriale e trova le sue radici più profonde proprio nello storico ruolo sociale della Capogruppo a
supporto del trasporto aereo, garantendo viaggi sicuri ed efficienti per milioni di persone e contribuendo alla
connessione tra luoghi, culture ed economie. In particolare, il nuovo Piano di Sostenibilità in corso di definizione
sarà articolato attorno a quattro obiettivi principali: i) raggiungere una posizione di leadership in ambito
climatico; ii) accelerare l’impegno del Gruppo nella promozione dei concetti di diversità, equità e inclusione; iii)
guidare l’integrazione dei criteri ESG nella catena del valore; iv) promuovere la centralità degli aspetti sociali e
culturali in materia di sostenibilità. Inoltre, il Piano di Sostenibilità prevede un pilastro trasversale direttamente
connesso alle evoluzioni tecnologiche in corso di implementazione a livello di Gruppo. Tale Piano rappresenterà
il risultato della valutazione di diversi aspetti, come l’analisi degli obiettivi strategici e commerciali del Gruppo, i
risultati dell’analisi di doppia materialità, il progresso tecnologico che sta interessando il settore del trasporto
Catena del valore del Gruppo ENAV
Attività a monte
Operazioni del Gruppo ENAV
Attività a valle
funzionamento
dell’infrastruttura tecnologica
che assicura l’erogazione dei
servizi di assistenza alla
navigazione aerea
Gestione, assistenza e manutenzione dell’infrastruttura
tecnologica
Utilizzo dei servizi di assistenza
alla navigazione aerea da parte
dei clienti di ENAV
Sviluppo e della vendita di soluzioni software per la
gestione delle informazioni aeronautiche e del traffico
aereo
Utilizzo del trasporto aereo da
parte dei passeggeri
Sviluppo ed erogazione di servizi di gestione del traffico
aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto
Sorveglianza satellitare per il controllo del traffico aereo
Raccolta, riciclo e smaltimento
dei prodotti a fine vita
70
aereo e le evoluzioni normative attese in materia di sostenibilità, oltre alle esperienze maturate nell’ambito
delle precedenti edizioni del Piano di Sostenibilità.
Infatti, le iniziative comprese nel Piano di Sostenibilità 2021-2024 hanno accompagnato il Gruppo ENAV in un
percorso di graduale integrazione dei criteri ESG all’interno del business. I traguardi raggiunti in tale ambito
come la carbon neutrality delle emissioni scopo 1 e 2 ottenuta alla fine dell’esercizio 2022, i programmi di
efficientamento energetico e l’implementazione degli impianti fotovoltaici, il recente inserimento di ENAV nella
“A List” 2024 del programma climate change di CDP, l’evoluzione dell’infrastruttura di Gruppo e
l’implementazione di soluzioni di frontiera per la gestione del traffico aereo, lo sviluppo di politiche dedicate alle
tematiche ESG prioritarie e l’ottenimento di certificazioni come la PdR 125:2022 sulla parità di genere, riflettono
l’impegno messo in campo dal Gruppo attraverso il Piano di Sostenibilità.
In tale contesto, i principali obiettivi di sostenibilità connessi alla strategia del Gruppo ENAV riguardano i servizi
di assistenza al volo e quelli relativi alle soluzioni software AIM (Aeronautical Information Management). In
particolare, tali servizi sono rivolti a clienti e altri stakeholder significativi del comparto aviation nazionale e
internazionale, come le compagnie aeree, le società di gestione aeroportuale e gli altri ANSP (Air Navigation
Service Provider), che hanno intrapreso un percorso di decarbonizzazione del settore al 2050 in una prospettiva
caratterizzata dall’aumento costante della domanda di traffico aereo. Pertanto, attraverso l’erogazione di tali
servizi il Gruppo ENAV abilita la riduzione delle emissioni generate dal traffico aereo e ha definito obiettivi
connessi al risparmio di carburante e di emissioni da parte dei vettori attraverso le procedure innovative di volo
come il Free Route Airspace Italye il sistema di ottimizzazione delle sequenze di arrivo degli aeromobili Arrival
Manager” (AMAN).
Informazioni relative a impatti, rischi e opportunità in materia di sostenibilità
o [SBM-2] Interessi e opinioni dei portatori di interessi
Gli stakeholder sono fondamentali nel processo di creazione del valore e interlocutori chiave sulle tematiche
rilevanti per l'azienda, questo li rende parte integrante della gestione responsabile e sostenibile del business. I
canali e i metodi di coinvolgimento variano a seconda della natura del rapporto e possono esistere metodi
formali o punti di contatto più informali. L'approccio generale è orientato alla promozione di una comunicazione
chiara e trasparente assicurando che tutti i soggetti coinvolti siano correttamente informati.
Tenuto conto della rilevanza sociale del servizio erogato e delle caratteristiche del settore del trasporto aereo,
gli interessi e le opinioni degli stakeholder influenzano le strategie e il modello di business adottato dal Gruppo
ENAV. Le società del Gruppo operano in contesti settoriali altamente complessi e regolamentati, in una
prospettiva di respiro prevalentemente internazionale tipica del settore aviation e ciò comporta la necessità di
interfacciarsi costantemente con una molteplicità di stakeholder. Pertanto, il dialogo con gli stakeholder del
Gruppo ENAV avviene rispetto a diversi ambiti:
ambito operativo, per quanto riguarda l’orientamento delle scelte strategiche correlate ad aspetti come
progettazione, sviluppo e gestione dei sistemi ATM di nuova generazione e la definizione di standard,
politiche e sfide condivise in materia di sostenibilità;
ambito istituzionale internazionale, in cui ENAV svolge un ruolo attivo su diversi livelli attraverso la
partecipazione ad accordi di cooperazione, partnership e programmi bi-multilaterali ed è parte integrante
delle iniziative orientate alla realizzazione del Single European Sky (SES), promosse e supportate dalla
Commissione europea, da EASA, EUROCONTROL e da altri enti e organizzazioni comunitarie;
ambito finanziario, per quanto riguarda il confronto continuativo sull’andamento e le prospettive del
business, nonché sulle tematiche ESG rilevanti per il settore. In tale ambito, ENAV si è dotata di una
Engagement Policy che prevede diversi meccanismi di ingaggio con l’obiettivo di favorire il dialogo con
azionisti e stakeholder;
rappresentanza sindacale, per quanto attiene al confronto sulle tematiche di comune interesse con la
consapevolezza che le relazioni industriali rappresentano un valore a ogni livello;
processi di customer management, che consentono alle società del Gruppo di migliorare costantemente la
qualità dei servizi offerti attraverso le valutazioni di customer satisfaction.
I processi di stakeholder management consolidati all’interno del Gruppo ENAV consentono di mantenere un
dialogo costante con tutte le parti interessate e, con la supervisione del Vertice aziendale, le opportunie le
71
modalità di coinvolgimento vengono modulate a seconda dei contesti al fine di assicurare continuità e
sistematicità attraverso tutti i canali possibili.
Con particolare riferimento alla materialità di impatto, i risultati dei processi di coinvolgimento degli stakeholder
sopra riportati hanno influenzato le valutazioni in merito alla rilevanza delle questioni di sostenibilità. Ciò è
avvenuto attraverso il confronto diretto con gli interlocutori interni e la valorizzazione delle esperienze di
stakeholder engagement in materia di sostenibilità maturate negli esercizi precedenti, che rappresentano
tuttora un input solido e attuale. Con riferimento alla materialità finanziaria, introdotta dalla Direttiva CSRD, il
contributo delle strutture organizzative competenti nelle materie di interesse e il patrimonio informativo
risultante dai processi aziendali in essere (es. per la valutazione del rischio o delle metriche economico-
finanziarie) hanno influenzato le valutazioni in merito alle implicazioni finanziarie connesse alle tematiche di
sostenibilità.
I principali Stakeholder di
ENAV
Come sono coinvolti
Dettaglio delle modalità di
coinvolgimento
Motivo del coinvolgimento
Ambito operativo e di business
Persone del Gruppo
Portale intranet del
Gruppo
Survey dedicate
Eventi/webinar
Tavoli di lavoro
Incontri one to one
Newsletter
Riunioni periodiche con
rappresentanze sindacali e
associazioni professionali
Questionari su tematiche
specifiche
Assemblea degli azionisti
Ambassador della sostenibilità
Sustainability Day
Canali social
Canali di dialogo in carico agli
HR business partner
Focus group su tematiche
specifiche
Progetti specifici di formazione
Sviluppo professionale e
formazione
Benessere lavorativo
Ambiente di lavoro sicuro e
inclusivo
Work-life balance
Welfare aziendale
Comunicazione trasparente
Top Management
Portale intranet del
Gruppo
Survey dedicate
Canali di comunicazione
dedicati
Tavoli di lavoro
Riunioni periodiche con
rappresentanze sindacali e
associazioni professionali
Partecipazione a comitati
interni
Questionari su tematiche
specifiche
Assemblea degli azionisti
Sustainability Day
Canali social
Meeting con il vertice aziendale
Progetti specifici di formazione
Tavoli di confronto istituzionali
Sviluppo professionale e
formazione
Benessere lavorativo
Ambiente di lavoro sicuro e
inclusivo
Work-life balance
Comunicazione trasparente
Coordinamento attività
Clienti
Vettori
Altri ANSP
Clienti indotto aeronautico
Utenti UAS
Incontri one to one
Survey dedicate
Tavoli di Lavoro
Casella e-mail dedicata
Workshop
Open day
Webinar
Fiere commerciali
Canale di dialogo con i vettori in
carico alla struttura Operational
CRM and Service Quality
Web meeting tematici per le
varie implementazioni
Partecipazione di piloti a
sessioni di formazione per il
personale CTA
Attività operative congiunte con
le compagnie aeree
Canale dedicato di segnalazione
Canali di supporto e assistenza
Portale dedicato operatori UAS
Efficienza operativa
Aggiornamenti operativi
Coordinamento attività
Innovazione tecnologica
Qualità del servizio
Customer satisfaction
Potenziamento delle relazioni
72
I principali Stakeholder di
ENAV
Come sono coinvolti
Dettaglio delle modalità di
coinvolgimento
Motivo del coinvolgimento
Società di gestione
aeroportuale
Portale internet del
Gruppo
Survey
Eventi/webinar
Tavoli di lavoro
Meeting tematici per le varie
implementazioni
Tavoli di confronto istituzionali,
nazionali e internazionali
Training congiunto
Dialogo con associazioni di
categoria
Incontri di coordinamento
Miglioramento delle
performance
Qualità del servizio
Innovazione tecnologica
Fornitori
Portale internet del
Gruppo
Convegni
Audit
Eventi / Webinar
Tavoli di lavoro
Riunioni periodiche
Gare dappalto
Attività di auditing e
certificazioni
Miglioramento delle
performance
Innovazione tecnologica
Qualità del servizio
Gestione responsabile dei
fornitori
Business partners
Portale internet del
Gruppo
Convegni
Eventi / Webinar
Tavoli di lavoro
Tavoli di confronto
Consultazioni per sviluppo
progetti
Incontri di coordinamento per
l’implementazione di nuovi
progetti
Partecipazioni azionarie in
società internazionali nel
campo dei servizi satellitari
Opportunità di business
Innovazione Tecnologica
Ricerca e sviluppo
Implementazioni nuovi
progetti
Ambito pubblico sociale e finanziario
Comunità finanziarie
Azionisti di maggioranza e
minoranza
Analisti
Agenzie di rating
Investitori
Banche
Assemblea degli azionisti
Roadshow
Questionari Rating ESG
Portale internet del
Gruppo
Conferenze finanziarie e
di settore
Incontri one to one e di
gruppo
Dialogo in carico alla Struttura
Investor & Financial Relations
Incontri con investitori
Assemblea degli azionisti
Sito internet
Analyst and Investor Day
Partecipazione a conferenze ed
eventi di settore
Comunicazione trasparente
Percezione del mercato
Creazione valore economico-
finanziario
Enti e Istituzioni
Ministeri
Enti militari
Associazioni di settore
Altri ANSP
Enti regolatori nazionali
Enti regolatori internazionali
Legislatore nazionale e
comunitario
Comunicazioni
Istituzionali
Tavoli di lavoro
Convegni
Report periodici
Incontri one to one
Tavoli di confronto istituzionali
Gruppi di lavoro in ambito
internazionale
Consultazioni su tematiche
specifiche e di settore
Accordi di cooperazione,
partnership
e programmi bi-multilaterali
Iniziative orientate alla
realizzazione di progetti
comunitari
Compliance normativa e
regolamentare
Qualità del servizio
Coordinamento attività
Efficienza tecnico-operativa
Potenziamento delle relazioni
Media
Stampa
Social network
Comunicati stampa
Interviste
Social network
Eventi
Incontri one to one
Canali social
Attività di media relations
Comunicazione trasparente
Informazione reciproca
Brand reputation
Opinion Leader
Esperti di settore
Esperti ESG
Comunicati stampa
Interviste
Social network
Eventi
Incontri one to one
Attività di media relations
Adesione network
Canali social
Comunicazione trasparente
Informazione reciproca
73
o [SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello di aziendale
ESRS
Tema ESG
Sottotema /
Sotto-sottotema
Sintesi IRO
Tipologia
Fase della catena del valore
Orizzonte
temporale
E1
Cambiamento
climatico
Energia
Consumi energetici
Impatto
negativo
Attuale
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
Mitigazione
cambiamento
climatico
Emissioni scope 1, 2
e 3
Impatto
negativo
Attuale
A monte / Operazioni del
Gruppo / A valle
Lungo
termine
Sviluppo di
procedure di volo
innovative
Opportunità
-
A monte / Operazioni del
Gruppo / A valle
Medio
termine
S1
Forza lavoro
propria
Condizioni di lavoro
/ Salute e sicurezza
Salute e sicurezza in
attività ordinarie
Impatto
negativo
Attuale
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
Rischio
-
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
Sicurezza fisica del
personale
Rischio
-
Operazioni del Gruppo
Medio
termine
Parità di
trattamento e di
opportunità per
tutti / Formazione e
sviluppo delle
competenze
Adeguatezza
competenze
Rischio
-
Operazioni del Gruppo
Medio
termine
S2
Lavoratori
nella catena
del valore
Condizioni di lavoro
/ Salute e sicurezza
Salute e sicurezza in
appalto
Impatto
negativo
Potenziale
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
Rischio
-
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
S3
Comunità
interessate
Diritti economici,
sociali e culturali
delle comunità /
Impatti legati alla
sicurezza
Sicurezza dei dati
Impatto
negativo
Potenziale
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
Rischio
-
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
Elettromagnetismo
Impatto
negativo
Potenziale
Operazioni del Gruppo / A
valle
Lungo
termine
S4
Consumatori
e utenti finali
Sicurezza personale
dei consumatori e/o
degli utilizzatori
finali / Sicurezza
della persona
Safety della
navigazione aerea
Impatto
negativo
Potenziale
Operazioni del Gruppo
Medio
termine
G1
Condotta
delle imprese
Corruzione attiva e
passiva /
Prevenzione e
individuazione
compresa la
formazione
Frode e corruzione
Rischio
-
Operazioni del Gruppo
Breve
termine
Attraverso l’analisi di doppia materialità sono stati identificati gli IRO materiali, che nella presente RCS vengono
approfonditi in corrispondenza dell’obbligo di informativa connesso. Si specifica che ad esito dell’analisi di
doppia materialità non sono emersi IRO legati al lavoro forzato o al lavoro minorile; esclusivamente l’IRO relativo
alla salute e sicurezza presenta un potenziale impatto sui diritti umani.
A livello generale, gli IRO materiali derivano dal modello di business adottato e sono strettamente connessi ai
servizi di gestione e controllo del traffico aereo e agli altri servizi essenziali per la navigazione aerea erogati
direttamente da ENAV, che risultano fondamentali per assicurare il soddisfacimento della domanda di traffico
aereo domestica. Pertanto, diversi IRO materiali si concentrano in prossimità delle operazioni dirette del Gruppo
ENAV, come ad esempio: la Safety della navigazione aerea e la sicurezza delle informazioni gestite; la salute e la
sicurezza dei lavoratori e la protezione fisica del personale impiegato presso i siti operativi; il consumo di energia
per il funzionamento dell’infrastruttura tecnologica e le conseguenti emissioni in atmosfera di gas a effetto
74
serra; il bilanciamento delle competenze del personale tecnico delle società del Gruppo e del personale di
corporate staff della Capogruppo e la condotta responsabile del business.
Con particolare riferimento alla materialità finanziaria, le fattispecie di rischio valutate attraverso l’analisi di
doppia materialità sono state identificate come potenziali e allo stato attuale non comportano effetti finanziari,
al netto dei costi di gestione ricorrenti che il Gruppo sostiene per mitigare tali rischi e, dunque, limitare la
probabilità che tali effetti finanziari possano manifestarsi. Ciò ad eccezione dell’opportunità strategica connessa
allo sviluppo di procedure innovative di volo, che ha già manifestato i suoi benefici. In particolare, la capacità
del Gruppo ENAV di ottimizzare il tradizionale network di rotte e disegnare traiettorie di volo sempre più
efficienti dal punto di vista ambientale rappresenta un valore aggiunto particolarmente apprezzato dai clienti
sia nell’ambito del mercato regolato che del mercato non regolato.
Alcuni IRO identificati possono essere strettamente connessi alle aspettative dei principali clienti di ENAV e dagli
utenti finali, oltre che al capitale umano del Gruppo e alla capacità di gestire efficacemente l’infrastruttura
tecnologica. In tale contesto, le attività e i processi interni di ENAV sono caratterizzati da un elevato livello di
complessità e interdipendenza tra i vari attori del settore del trasporto aereo e ciò comporta l’esistenza di
ulteriori reciproche influenze nell’ambito della catena del valore del Gruppo. Anche per questo il complesso
degli IRO materiali viene presidiato e gestito in maniera continuativa nell’ambito di processi e attività aziendali,
che sono coperti anche da specifici sistemi di gestione. Inoltre, l’integrazione delle valutazioni di natura ESG
nell’ambito del processo ERM di Gruppo e il confronto tra gli esiti di tale processo e i risultati dell’analisi di
doppia materialità svolta nel corso del 2024 hanno consentito di confermare la resilienza delle strategie
industriali e di sostenibilità di breve, medio e lungo periodo e del modello di business adottato a livello di
Gruppo.
ESRS
Tema ESG
Sottotema /
Sotto-
sottotema
Sintesi IRO
Tipologia
Politica di
Gruppo
Sistema di gestione
E1
Cambiamento
climatico
Energia
Consumi energetici
Impatto
negativo
Attuale
Sustainability
Policy
Environmental
Policy
Le modalità di gestione vengono
approfondite nella relativa
sezione della RCS
Mitigazione
cambiamento
climatico
Emissioni scope 1,
2 e 3
Impatto
negativo
Attuale
Sviluppo di
procedure di volo
innovative
Opportunità
-
S1
Forza lavoro
propria
Condizioni di
lavoro / Salute e
sicurezza
Salute e sicurezza
in attività
ordinarie
Impatto
negativo
Attuale
H&S Policy
Sustainability
Policy
Sistema di Gestione Salute e
Sicurezza sul Lavoro (SGSSL)
Rischio
-
Sicurezza fisica del
personale
Rischio
-
Security Policy
Security Management System
(SecMS)
Parità di
trattamento e
di opportunità
per tutti /
Formazione e
sviluppo delle
competenze
Adeguatezza
competenze
Rischio
-
Sustainability
Policy
DEI Policy
Sistema di Gestione per la Qualità
(SGQ)
S2
Lavoratori
nella catena
del valore
Condizioni di
lavoro / Salute e
sicurezza
Salute e sicurezza
in appalto
Impatto
negativo
Potenziale
H&S Policy
Sistema di gestione Salute e
Sicurezza sul Lavoro (SGSSL)
Rischio
-
S3
Comunità
interessate
Diritti
economici,
sociali e
culturali delle
comunità /
Impatti legati
alla sicurezza
Sicurezza dei dati
Impatto
negativo
Potenziale
Security Policy
Security Management System
(SecMS)
Rischio
-
Elettromagnetismo
Impatto
negativo
Potenziale
Environmental
Policy
Sistema di Gestione Ambientale
(SGA)
S4
Consumatori
e utenti finali
Sicurezza
personale dei
consumatori
Safety della
navigazione aerea
Impatto
negativo
Potenziale
Safety Policy
Just Culture
Policy
Safety Management System
(SMS)
75
ESRS
Tema ESG
Sottotema /
Sotto-
sottotema
Sintesi IRO
Tipologia
Politica di
Gruppo
Sistema di gestione
e/o degli
utilizzatori finali
/ Sicurezza della
persona
G1
Condotta
delle imprese
Corruzione
attiva e passiva
/ Prevenzione e
individuazione
compresa la
formazione
Frode e corruzione
Rischio
-
Politica per la
prevenzione
della
corruzione
Sistema di Gestione Prevenzione
Corruzione (SGPC) e Modelli 231
delle società del Gruppo ENAV
o [IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
Il Gruppo ENAV conduce annualmente un processo di identificazione delle questioni ESG rilevanti da includere
nella rendicontazione di sostenibilità. Nel corso del 2024, tale processo è stato adeguato alle novità introdotte
dalla Direttiva CSRD e dello standard ESRS, compreso il concetto di “doppia materialità”, attraverso un processo
collaborativo cross-funzionale in cui sono state coinvolte le figure aziendali competenti nelle materie di interesse
per la valutazione di rilevanza degli IRO connessi alle questioni di sostenibilità del Gruppo ENAV. La Struttura
Organizzativa Sustainability ha coordinato le attività del Gruppo di Lavoro Integrato, composto dalla Struttura
Organizzativa Enterprise Risk Analysis, dalle competenti Strutture Organizzative in ambito Administration,
Finance and Control e dalla Struttura Organizzativa Internal Audit.
Il primo step ha riguardato la selezione delle questioni ESG applicabili al Gruppo ENAV, effettuata in base a una
opportuna considerazione degli elementi fondamentali per l’analisi di doppia materialità, come il modello di
business e le strategie di Gruppo, la catena del valore, le relazioni commerciali e i contesti geografici in cui il
Gruppo opera, le dipendenze, le aspettative e gli interessi dei principali stakeholder. Tale attività è stata
impostata sia a partire dall’elenco di argomenti fornito dal Requisito Applicativo (RA) n.16 dell’ESRS 1 nell’ambito
del Regolamento EU 2023/2772, sia in base alle precedenti rendicontazioni di sostenibilità e a ulteriori tematiche
specifiche del Gruppo ENAV.
Successivamente, il Gruppo di Lavoro integrato ha provveduto all’identificazione di impatti, rischi e opportunità
connessi alle questioni ESG adottando entrambe le dimensioni che compongono la doppia materialità, ovvero
impact materiality (prospettiva “inside-out”) e financial materiality (prospettiva “outside-in”), arrivando a
definire la cosiddetta “long-list” di IRO.
Il terzo step ha riguardato l’elaborazione di un modello per valutare la rilevanza degli IRO identificati. Tale
modello è stato costruito adottando, ove possibile, le metodologie utilizzate nell’ambito di altri processi
aziendali, come ad esempio il processo di Enterprise Risk Management del Gruppo ENAV.
Per la valutazione di rilevanza degli impatti è stato elaborato un sistema di punteggi per determinare entità,
portata e irrimediabilità (che collettivamente vengono definiti “gravità” o “severity”), nonché la probabilità di
accadimento per gli impatti potenziali. Tale sistema ha consentito di tradurre le scale di valutazione adottate
per determinare la gravità degli impatti in parametri quantitativi che possono assumere un valore compreso tra
0 e 5. Per la valutazione della probabilità degli impatti, il parametro quantitativo adottato può assumere un
valore compreso tra 0 e 1. Se si tratta di impatti afferenti ai diritti umani, la valutazione in merito alla gravità
prevale rispetto alla sua probabilità di accadimento.
Per la valutazione di rilevanza di rischi e opportunità è stato elaborato un sistema di punteggi per determinare
l’entità potenziale (definita anche “magnitudo”) e la probabilità che l’effetto finanziario eventualmente causato
da una questione di sostenibilità si manifesti. Le soglie finanziarie adottate per determinare la rilevanza
finanziaria sono allineate alla metodologia ERM, al fine di garantire coerenza rispetto alle modalità con cui, a
livello di Gruppo, vengono valutati i rischi in relazione alle performance finanziarie. Infatti, ad esito di uno
specifico confronto, è stato rilevato che i rischi identificati nell’ambito dell’analisi di doppia materialità risultano
sostanzialmente allineati a quelli presidiati in ambito ERM, anche in termini di significatività. Tale sistema ha
consentito di tradurre le scale di valutazione adottate per determinare l’entità potenziale (magnitudo) di rischi
76
e opportunità in parametri quantitativi che possono assumere un valore compreso tra 0 e 5. Per la valutazione
della probabilità di accadimento, il parametro quantitativo adottato può assumere un valore compreso tra 0 e
1.
Tale modello ha consentito di attribuire un valore di rilevanza (cosiddetto “materiality score”) a ciascun IRO.
Il quarto step ha riguardato il consolidamento dei risultati ottenuti e la definizione della cosiddetta “short-list”
di IRO. Tale short-list è stata determinata sulla base della distribuzione statistica dei materiality score, definendo
soglie di rilevanza opportunamente differenziate per ciascuna delle due dimensioni di valutazione (impact
materiality e financial materiality). Gli IRO che presentano un valore di materiality score superiore alla soglia di
riferimento vengono considerati “IRO materiali”.
Nell’ultima fase, il Gruppo di Lavoro ha dato avvio al processo di condivisione interna in coerenza con il sistema
di governance di sostenibilità adottato dal Gruppo ENAV. Ciò è avvenuto in primo luogo in sede di ESG Steering
Committee. Inoltre, in ragione delle caratteristiche dell’analisi oggetto di condivisione, la composizione di tale
ESG Steering Committee è stata ampliata rispetto alla configurazione standard, al fine di coinvolgere tutte le
figure aziendali interessate dall’analisi di doppia materialità. In particolare, la condivisione interna ha riguardato
il quadro normativo di riferimento, l’impostazione generale dell’analisi di doppia materialità e gli scenari di
riferimento adottati, nonché il modello elaborato dal Gruppo di Lavoro integrato per la valutazione di rilevanza
e i risultati preliminari ottenuti attraverso l’utilizzo del suddetto modello. Tale condivisione ha consentito di
validare l’impostazione generale dell’analisi e di appurare la coerenza delle valutazioni effettuate nell’ambito
del Gruppo di Lavoro integrato, facilitando anche la raccolta di ulteriori spunti utili per l’affinamento dell’analisi.
Successivamente, sono stati organizzati specifici incontri di approfondimento con le figure aziendali identificate
ownerdi taluni IRO, o indirettamente coinvolte nella gestione degli stessi, al fine di assicurare che i risultati
dell’analisi riflettano perfettamente i contesti e le circostanze in cui il Gruppo opera.
I risultati delle valutazioni effettuate dal Gruppo di Lavoro, come integrati dalle condivisioni interne svolte
nell’ambito del comitato direttivo ESG Steering Committee e negli incontri di approfondimento, sono stati
condivisi dapprima con il Comitato Sostenibilità e, successivamente, con il Comitato Controllo e Rischi e Parti
Correlate, che hanno esaminato l’analisi di doppia materialità.
Infine, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha esaminato e approvato l’analisi di doppia materiali
nella seduta del 18 dicembre 2024.
L’analisi di doppia materialità copre le fasi a monte e a valle della catena del valore del Gruppo ENAV, su orizzonti
temporali di breve, medio e lungo termine. Tale analisi viene rivista su base annuale e si prevede che venga
aggiornata ogni qualvolta si manifesti un cambiamento significativo nello scenario di riferimento di uno o più
IRO, ovvero qualora dovessero rendersi disponibili informazioni rilevanti rispetto agli stessi.
Nell’elaborazione della presente RCS, sono stati valutati approfonditamente tutti i requisiti (data point) dello
standard ESRS in funzione degli IRO identificati attraverso l’analisi di doppia materialità. Inoltre, sono stati
analizzati anche i data point non rilevanti, valutando attentamente la connessione tra l’obiettivo e il contenuto
di ciascun requisito e il modello di business, nonché la potenziale utilità decisionale per gli utenti della presente
RCS.
o [IRO-2] Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa
La tabella sottostante illustra gli elementi informativi derivanti da altri atti legislativi dell’UE elencati
nell’appendice B dell’ESRS 2, indicando la pagina di riferimento della presente RCS e identificando quelli ritenuti
non rilevanti.
Obbligo di informativa ed elemento d’informazione
corrispondente
Riferiment
o SFDR
Riferiment
o
Terzo
Pilastro
Riferimento
regolamento
sugli indici di
riferimento
Riferiment
o
normativa
dell’UE sul
clima
Pagina /
Rilevanza
ESRS 2 GOV-1 Diversità di genere nel Consiglio, paragrafo 21 (d)
Pag. 63
della RCS
ESRS 2 GOV-1 Percentuale di membri indipendenti del Consiglio di
Amministrazione, paragrafo 21 (e)
Pag. 65
della RCS
77
Obbligo di informativa ed elemento d’informazione
corrispondente
Riferiment
o SFDR
Riferiment
o
Terzo
Pilastro
Riferimento
regolamento
sugli indici di
riferimento
Riferiment
o
normativa
dell’UE sul
clima
Pagina /
Rilevanza
ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza, paragrafo 30
Pag. 66
della RCS
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate ad attività nel
settore dei combustibili fossili, paragrafo 40 (d) i
Non
rilevante
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla produzione
di sostanze chimiche, paragrafo 40 (d) ii
Non
rilevante
ESRS 2 SBM-1 Partecipazione ad attività connesse ad armi
controverse, paragrafo 40 (d) iii
Non
rilevante
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla coltivazione
e alla produzione di tabacco, paragrafo 40 (d) iv
Non
rilevante
ESRS E1-1 Piano di transizione per raggiungere la neutralità
climatica entro il 2050, paragrafo 14
Pag. 93
della RCS
ESRS E1-1 Imprese escluse dagli indici di riferimento allineati con
l’accordo di Parigi, paragrafo 16 (g)
Non
rilevante
ESRS E1-4 Obiettivi di riduzione delle emissioni di GES, paragrafo 34
Pag. 99
della RCS
ESRS E1-5 Consumo di energia da combustibili fossili disaggregato
per fonte (solo settori ad alto impatto climatico), paragrafo 38
Pag. 100
della RCS
ESRS E1-5 Consumo di energia e mix energetico, paragrafo 37
Pag. 100
della RCS
ESRS E1-5 Intensità energetica associata con attività in settori ad
alto impatto climatico, paragrafi 40-43
Pag. 103
della RCS
ESRS E1-6 Emissioni lorde di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di
GES, paragrafo 44
Pag. 103
della RCS
ESRS E1-6 Intensità delle emissioni lorde di GES, paragrafi 53-55
Pag. 104
della RCS
ESRS E1-7 Assorbimenti di GES e crediti di carbonio, paragrafo 56
Pag. 104
della RCS
ESRS E1-9 Esposizione del portafoglio dell’indice di riferimento
verso rischi fisici legati al clima, paragrafo 66
Non
rilevante
ESRS E1-9 Disaggregazione degli importi monetari per rischio fisico
acuto e cronico, paragrafo 66 (a) ESRS E1-9 Posizione delle attività
significative a rischio fisico rilevante, paragrafo 66 (c).
Non
rilevante
ESRS E1-9 Ripartizione del valore contabile dei suoi attivi
immobiliari per classi di efficienza energetica, paragrafo 67 (c).
Non
rilevante
ESRS E1-9 Grado di esposizione del portafoglio a opportunità legate
al clima, paragrafo 69
Non
rilevante
ESRS E2-4 Quantità di ciascun inquinante che figura nell’allegato II
del regolamento E-PRTR (registro europeo delle emissioni e dei
trasferimenti di sostanze inquinanti) emesso nell’aria, nell’acqua e
nel suolo, paragrafo 28
Non
rilevante
ESRS E3-1 Acque e risorse marine, paragrafo 9
Non
rilevante
ESRS E3-1 Politica dedicata, paragrafo 13
Non
rilevante
ESRS E3-1 Sostenibilità degli oceani e dei mari, paragrafo 14
Non
rilevante
ESRS E3-4 Totale dell’acqua riciclata e riutilizzata, paragrafo 28 (c)
Non
rilevante
ESRS E3-4 Consumo idrico totale in m3 rispetto ai ricavi netti da
operazioni proprie, paragrafo 29
Non
rilevante
ESRS 2 - IRO 1 - E4, paragrafo 16 (a) i
Non
rilevante
ESRS 2 - IRO 1 - E4, paragrafo 16 (b)
Non
rilevante
ESRS 2 - IRO 1 - E4, paragrafo 16 (c)
Non
rilevante
78
Obbligo di informativa ed elemento d’informazione
corrispondente
Riferiment
o SFDR
Riferiment
o
Terzo
Pilastro
Riferimento
regolamento
sugli indici di
riferimento
Riferiment
o
normativa
dell’UE sul
clima
Pagina /
Rilevanza
ESRS E4-2 Politiche o pratiche agricole/di utilizzo del suolo
sostenibili, paragrafo 24 (b)
Non
rilevante
ESRS E4-2 Pratiche o politiche di utilizzo del mare/degli oceani
sostenibili, paragrafo 24, lettera c)
Non
rilevante
ESRS E4-2 Politiche volte ad affrontare la deforestazione, paragrafo
24, lettera d)
Non
rilevante
ESRS E5-5 Rifiuti non riciclati, paragrafo 37 (d)
Non
rilevante
ESRS E5-5 Rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi, paragrafo 39
Non
rilevante
ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio di lavoro forzato, paragrafo 14 (f)
Non
rilevante
ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio di lavoro minorile, paragrafo 14 (g)
Non
rilevante
ESRS S1-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 20
Non
rilevante
ESRS S1-1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni
oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8
dell’Organizzazione internazionale del lavoro, paragrafo 21
Non
rilevante
ESRS S1-1 Procedure e misure per prevenire la tratta di esseri
umani, paragrafo 22
Non
rilevante
ESRS S1-1 Politica di prevenzione o sistema di gestione degli
infortuni sul lavoro, paragrafo 23
Pag. 108
della RCS
ESRS S1-3 Meccanismi di trattamento dei reclami/delle denunce,
paragrafo 32 (c)
Pag. 109
della RCS
ESRS S1-14 Numero di decessi e numero e tasso di infortuni
connessi al lavoro, paragrafi 88 (b) e (c)
Pag. 113
della RCS
ESRS S1-14 Numero di giornate perdute a causa di ferite, infortuni,
incidenti mortali o malattie, paragrafo 88 (e)
Pag. 113
della RCS
ESRS S1-16 Divario retributivo di genere non corretto, paragrafo 97
(a)
Non
rilevante
ESRS S1-16 Eccesso di divario retributivo a favore
dell’amministratore delegato, paragrafo 97 (b)
Non
rilevante
ESRS S1-17 Incidenti legati alla discriminazione, paragrafo 103 (a)
Non
rilevante
ESRS S1-17 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite
su imprese e diritti umani e OCSE, paragrafo 104 (a)
Non
rilevante
ESRS 2 - SBM3 - S2 Grave rischio di lavoro minorile o di lavoro
forzato nella catena del lavoro, paragrafo 11 (b)
Non
rilevante
ESRS S2-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 17
Pag. 114
della RCS
ESRS S2-1 Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore,
paragrafo 18
Pag. 114
della RCS
ESRS S2-1 Mancato rispetto dei principi dell’UNGP su imprese e
diritti umani e delle linee guida dell’OCSE, paragrafo 19
Pag. 114
della RCS
ESRS S2-1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni
oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8
dell’Organizzazione internazionale del lavoro, paragrafo 19
Pag. 114
della RCS
ESRS S2-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani nella sua
catena del valore a monte e a valle, paragrafo 36
Non
rilevante
ESRS S3-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 16
Non
rilevante
ESRS S3-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su
imprese e diritti umani, dei principi dell’OIL o delle linee guida
dell’OCSE, paragrafo 17
Non
rilevante
ESRS S3-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo
36
Non
rilevante
79
Obbligo di informativa ed elemento d’informazione
corrispondente
Riferiment
o SFDR
Riferiment
o
Terzo
Pilastro
Riferimento
regolamento
sugli indici di
riferimento
Riferiment
o
normativa
dell’UE sul
clima
Pagina /
Rilevanza
ESRS S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali,
paragrafo 16
Non
rilevante
ESRS S4-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su
imprese e diritti umani e delle linee guida dell’OCSE, paragrafo 17
Non
rilevante
ESRS S4-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo
35
Non
rilevante
ESRS G1-1 Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione,
paragrafo 10 (b)
Pag. 125
della RCS
ESRS G1-1 Protezione degli informatori, paragrafo 10 (d)
Pag. 125
della RCS
ESRS G1-4 Ammende inflitte per violazioni delle leggi contro la
corruzione attiva e passiva, paragrafo 24 (a)
Pag. 127
della RCS
ESRS G1-4 Norme di lotta alla corruzione attiva e passiva, paragrafo
24 (b)
Pag. 127
della RCS
o [MDR-P] Politiche adottate per la gestione delle questioni di sostenibilità rilevanti
La tabella sottostante illustra le politiche adottate rispetto a ciascuna questione di sostenibilità rilevante
identificata attraverso l’analisi di doppia materialità. Tali politiche vengono approvate dall’Alta Direzione, si
applicano a tutte le società del Gruppo ENAV e sono disponibili sul sito corporate www.enav.it.
Politica
Descrizione dei contenuti principali
Environmental Policy
- Garantire il rispetto delle normative ambientali vigenti;
- Consolidare i benefici relativi alle emissioni di CO
2
nell’atmosfera da parte dei vettori attraverso il
Flight Efficiency Plan (FEP);
- Governare le attività di smaltimento dei rifiuti attraverso la tracciabilità dell’intero processo;
- Promuovere l’uso razionale dell’energia;
- Contenimento delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG)
Sustainability Policy
- Impegno del Gruppo per l’ambiente e per la lotta al climate change;
- Impegno del Gruppo secondo i principi di integrità, responsabilità e trasparenza;
- Rafforzare costantemente il processo di engagement con i propri stakeholders;
- Garantire l’inclusione, la diversità e la tutela dei diritti umani delle persone e comunità di
riferimento.
Health and Safety Policy
- Miglioramento continuo delle prestazioni in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro;
- Eliminazione o la riduzione dei rischi per tutto il personale del Gruppo e per le altre parti interessate
che potrebbero essere esposti ai pericoli per la Salute e Sicurezza sul lavoro associati alle proprie
attività
Security Policy
- Garantire la conformità normativa nazionale ed internazionale in materia di security;
- Assicurare la protezione dei propri sistemi e dati dalle minacce alla sicurezza delle informazioni;
- Assicurare la sicurezza dei propri impianti e del personale;
- Garantire la continuità operativa dei servizi forniti;
- Adottare le misure necessarie a garantire la security anche nelle relazioni formali con terze parti
Safety Policy
- Assicurare che le responsabilità in materia di safety siano chiaramente definite;
- Garantire la disponibilità delle risorse necessarie ad assicurare la realizzazione delle strategie per il
miglioramento della safety;
- Assicurare la costante valutazione dei rischi e l’introduzione di misure atte alla loro mitigazione;
- Supportare lo sviluppo e la promozione della safety a tutti i livelli dell’organizzazione;
- Garantire la conformità a tutti gli standard e requisiti di safety applicabili.
Just Culture Policy
- Sostenere la safety attraverso la partecipazione attiva dei propri professionisti e promuovere un
clima di fiducia utile a favorire la libera e tempestiva segnalazione di fatti e situazioni la cui
conoscenza è fondamentale per la prevenzione degli incidenti e degli inconvenienti aeronautici.
Policy per la prevenzione della
corruzione
- Vietare ogni forma di corruzione e contrastare senza eccezione la corruzione o i tentativi di
corruzione;
- Garantire la conformità alla normativa legale e volontaria interna ed esterna e alle best practices
nazionali e internazionali, in materia di anticorruzione;
- Assicurare la costante identificazione e valutazione dei rischi relativi alla corruzione
80
Politica
Descrizione dei contenuti principali
Quality Policy
- Assicurare la fornitura dei servizi di gestione del traffico aereo e di navigazione aerea, con i più
elevati livelli di sicurezza, qualità e continuità operativa, conformemente ai regolamenti e agli
standard applicabili;
- Promuovere la crescita professionale delle risorse umane attraverso la formazione continua;
- Sviluppare costantemente la cooperazione con le istituzioni nazionali ed internazionale del settore.
DE&I Policy
- Garantire a tutte le persone gli stessi diritti e le medesime opportunità, indipendentemente dalle
differenze di genere, età, orientamento politico, religione, nazionalità, etnia, lingua, disabilità,
provenienza da differenti background sociali, geografici o formativo-professionali.
Policy sui diritti umani
- Rispetto dei diritti umani e gli standard contenuti nella dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
nei principi Guida delle Nazioni Unite, nelle convenzioni dell’International Labour Organization, nelle
linee guida dell’OCSE, nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e nel Codice Etico del
Gruppo.
II. Informazioni ambientali
Informativa ai sensi del Regolamento UE 2020/852 e s.m.i. (Tassonomia UE)
Il Regolamento sulla Tassonomia UE (Regolamento UE n. 2020/852 del 18 giugno 2020, di seguito anche
“Tassonomia Europea”) fornisce un sistema unificato di classificazione delle attività economiche ritenute
ecosostenibili, in considerazione dei 6 obiettivi ambientali individuati dall’Unione europea di seguito elencati:
a) la mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM);
b) l’adattamento ai cambiamenti climatici (CCA);
c) l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine (WAT);
d) la transizione verso un’economia circolare (CE);
e) la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento (PPC);
f) la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi (BIO).
Più nello specifico, ai fini di tale Regolamento, per qualificarsi come sostenibile dal punto di vista ambientale (o
“ecosostenibile”), un’attività economica deve soddisfare in modo congiunto una serie di condizioni:
a) contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali;
b) non arreca un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali;
c) è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia;
d) è conforme ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione per ciascun obiettivo ambientale.
La Commissione europea ha emanato i Regolamenti Delegati (UE) della Commissione (di seguito anche “Atti
delegati”) con cui identifica, per ciascuno dei sei obiettivi ambientali, le attività potenzialmente ecosostenibili
(ossia ammissibili alla Tassonomia). Per ognuna di queste, gli Atti delegati (Regolamenti delegati (UE) 2021/2139,
2022/1214, 2023/2486, 2023/2485 e s.m.i.) definiscono i criteri di vaglio tecnico ossia dei requisiti di
performance per valutare il contributo sostanziale dell’attività all’obiettivo ambientale di riferimento e il
rispetto del principio di non arrecare un danno significativo per tutti gli altri obiettivi. Il rispetto dei requisiti di
vaglio tecnico, oltre che delle garanzie di minima salvaguardia, rende l’attività ammissibile anche allineata alla
Tassonomia.
Il Gruppo ENAV ha riportato le informazioni richieste dall’articolo 8 del Regolamento UE 2020/852, nella propria
Rendicontazione consolidata di Sostenibili includendo la quota delle attività economiche (in termini di
fatturato, spese in conto capitale CapEx e spese operative OpEx) ammissibili e allineate rispetto ai 6 obiettivi
ambientali.
Nel 2024 il Gruppo ENAV ha proseguito il lavoro con le strutture interne di riferimento per rendere la
rendicontazione della tassonomia sempre più accurata e solida, monitorando gli aggiornamenti normativi in
materia. Sulla base delle nuove informazioni raccolte, sono state analizzate le attività precedentemente
considerate ed è stato condotto un ulteriore screening di tutte le altre attività, al fine di valutare eventuali
aggiornamenti. Questo processo ha portato ad un aggiornamento della rendicontazione garantendo un migliore
dettaglio nell’ammissibilità nonché livello di compliance alle normative vigenti.
Nei successivi paragrafi vengono riportate le modalità attraverso le quali il Gruppo ENAV ha valutato la
conformità al Regolamento (UE) 2020/852 e il prospetto con i KPI quantitativi richiesti.
81
Analisi di ammissibilità alla Tassonomia Europea
Il processo di valutazione per determinare l’ammissibilità delle attività economiche è iniziato nel 2021. In
particolare, per determinare l’ammissibilità delle attività economiche, sono state analizzate sia la
“classificazione statistica delle attività economiche nelle Comunità europee” (NACE) sia le descrizioni delle
attività riportate all’interno dei Regolamenti Delegati (UE) della Commissione (Regolamenti Delegati (UE) della
Commissione 2021/2139, 2022/1214, 2023/2486).
È stata valutata l’ammissibilisui 6 obiettivi della Tassonomia europea. Tra questi, sono risultate ammissibili
alcune attività riconducibili a due obiettivi ambientali: a) la mitigazione dei cambiamenti climatici e d) la
transizione verso un’economia circolare.
Per quanto riguarda l’obiettivo b) adattamento ai cambiamenti climatici, nonostante il Gruppo abbia sostenuto
dei costi legati ad attività descritte nell’Allegato II del Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, non ha effettuato
una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità specifica per le attività potenzialmente ammissibili e
non ha predisposto un piano per attuare delle soluzioni di adattamento. Pertanto, nessun costo sostenuto nel
2024 è risultato ammissibile alle attività dell’obiettivo CCA.
Con l’aggiornamento del processo di rendicontazione, sulla base delle analisi e delle interviste svolte si segnala
che l'attività condotta dalla società del Gruppo IDS AirNav e i relativi ricavi verso terzi non sono ritenuti, rispetto
all’anno precedente, ammissibili per l'attività 4.1 “Fornitura di soluzioni IT/OT (tecnologie
dell'informazione/tecnologie operative) basate sui dati” relativa all’obiettivo d) transizione verso un’economia
circolare.
Nel 2023 è stato ritenuto ammissibile sempre per la suddetta attività 4.1 il progetto, della società del Gruppo
Techno Sky, per la remotizzazione della diagnostica sugli apparati dei siti remoti. Quest’ultima risulta in linea
con la descrizione afferente all’obiettivo. I costi rilevati nel 2024 sono però infragruppo, pertanto, non è
considerata nel calcolo dei KPI tassonomici.
Considerando il modello di business del Gruppo ENAV, tutte le attività identificate come ammissibili alla
Tassonomia Europea non generano ricavi a eccezione dell’attività “Acquisto e proprietà edifici”. Pertanto, per
queste attività, sono stati individuati solamente costi, relativi ai CapEx, destinati a supportare investimenti
strategici in innovazione e tecnologie sostenibili, con particolare attenzione ai CapEx e agli OpEx di tipo C (ovvero
relative all’acquisto di prodotti derivanti da attività economiche allineate alla tassonomia e a singole misure che
consentono alle attività obiettivo di raggiungere basse emissioni di carbonio o di conseguire riduzioni dei gas a
effetto serra).
Si dettagliano a seguire le attività del Gruppo ammissibili e non allineate alla Tassonomia
OBIETTIVO a): mitigazione dei cambiamenti climatici
4. ENERGIA
4.30 Cogenerazione ad alto rendimento di calore/freddo ed energia elettrica a partire da combustibili fossili
Il Gruppo ENAV, in linea con lo scorso anno, ha considerato sotto questa categoria l’impianto di trigenerazione
ad alto rendimento per la produzione di energia elettrica a partire da combustibili fossili presso il sito di Roma
ACC (Area Control Center), entrato in funzione nel 2024.
6. TRASPORTI
6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali leggeri
Il Gruppo ENAV ha compreso all’interno della presente categoria la gestione del parco auto aziendale, il quale è
gestito interamente con contratti di noleggio a medio termine.
7. EDILIZIA E ATTIVITÀ IMMOBILIARI
7.2 Ristrutturazione di edifici esistenti (anche 3.2 CE)
Il Gruppo ENAV ha compreso all’interno della presente categoria i lavori di riqualificazione dell’Area Control
Center (ACC) di Brindisi per la riarticolazione della sala operativa ad uso di Remote Tower Control Center (RTCC).
In particolare, è stata considerata l’attività di realizzazione del cappotto termico per la suddetta struttura.
7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l’efficienza energetica
82
Il Gruppo ENAV, in linea con l’anno precedente, ha compreso all’interno della presente categoria la sostituzione
dei corpi luminosi con le luci a LED, per il miglioramento ed efficientamento energetico, proseguita anche nel
2024.
7.4 Installazione, manutenzione e riparazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli edifici (e negli spazi
adibiti a parcheggio di pertinenza degli edifici)
Il Gruppo ENAV, in continuità con l’anno precedente, ha proseguito nel 2024 gli investimenti nello sviluppo di
progetti in ambito energetico. Sono state installate nuove colonnine di ricarica e dal 2024 il Gruppo ha preso in
carico anche la loro manutenzione.
7.5 Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e dispositivi per la misurazione, la regolazione e il
controllo delle prestazioni energetiche degli edifici
Il Gruppo ha sviluppato un programma finalizzato all'installazione di una rete di misuratori di energia elettrica
sui siti più energivori. Il sistema consente di caratterizzare la composizione percentuale dei consumi nelle utenze
monitorate e l'acquisizione da remoto delle informazioni utilizzabili per la progettazione di nuovi interventi di
risparmio energetico.
7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili
A valle della revisione delle attività ammissibili alla tassonomia e analizzando le attività precedentemente
considerate, all’interno della presente categoria rientra l’installazione di impianti fotovoltaici che l’anno scorso
era stata ricondotta all’attività 4.1 “Produzione di energia elettrica mediante tecnologia solare fotovoltaica”, in
quanto l’energia prodotta tramite gli impianti fotovoltaici è utilizzata per soddisfare il fabbisogno energetico
degli edifici di proprietà. In continuità con lo scorso anno, al fine di aumentare la quota di energia autoprodotta
da fonti rinnovabili, nel 2024 è stato collaudato l’impianto fotovoltaico di Roma Urbe.
All’interno della seguente categoria rientra anche l’attività di ammodernamento dell’impianto di
climatizzazione, l’anno scorso ricondotta nell’attività 7.3 e quest’anno ritenuta maggiormente in linea con la
descrizione dell’attività 7.6. Nel 2024 sono state installate pompe di calore rispettivamente presso la Sala
Apparati del Blocco Tecnico dell’aeroporto di Olbia e nel Blocco Tecnico dell’aeroporto di Albenga.
7.7 Acquisto e proprietà edifici
Il Gruppo ENAV ha compreso all’interno della presente categoria la locazione di locali ENAV ubicati presso
l’aeroporto di Napoli.
8. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
8.1 Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse
All’interno della seguente categoria rientrano le attività svolte dai data center di proprietà di ENAV S.p.A.,
suddivise in due ambiti:
operativi, per garantire il corretto funzionamento di tutte le attività connesse alla gestione e al controllo
dello spazio aereo;
gestionali, a supporto delle applicazioni e dei sistemi IT gestionali del Gruppo.
Analisi di allineamento alla Tassonomia Europea
A valle dell’analisi di ammissibilità, l’attività può essere considerata allineata se soddisfa i “criteri di vaglio
tecnico” che comprendono il concetto di contributo sostanziale (CS) e i criteri di Non arrecare danno significativo
(DNSH). Questi criteri sono fondamentali per garantire che le attività selezionate non compromettano il
raggiungimento degli altri obiettivi ambientali, evitando impatti negativi significativi su di essi. Un’attività è
considerata allineata solo se rispetta tutti i criteri di vaglio tecnico applicabili e le Garanzie Minime di
Salvaguardia.
Contributo Sostanziale (CS)
A seguito delle analisi dei criteri di contributo sostanziale, si evince quanto di seguito riportato:
le attività 7.2, 7.3, 7.4, 7.5 rispettano completamente i criteri di contributo sostanziale;
l’attività 6.5 è conforme solo per le auto elettriche e plug-in elettrico mentre la 7.6 risulta conforme per
l’impianto fotovoltaico. Entrambe, quindi, rispettano parzialmente i criteri di CS;
le attività 4.30, 7.7 e 8.1 non rispettano i suddetti criteri.
83
Non arrecare danno significativo (DNSH)
In conformità con la FAQ 127 e 128 di novembre 2024, è stato rivalutato il criterio di DNSH relativo
all’adattamento al cambiamento climatico. In tale contesto, la Tassonomia UE sottolinea l’importanza di
integrare l’analisi dei rischi climatici nell’intero ciclo di vita del progetto, compresa la fase di costruzione e la
gestione a lungo termine degli asset, per garantire la resilienza e l’adattabilità alle sfide climatiche future. Inoltre,
per garantire che la valutazione della vulnerabilità rifletta in modo accurato i rischi, è essenziale prestare
attenzione alle specifiche di ciascun sito. ENAV ha svolto un climate risk assessment nelle specifiche sedi di
erogazione dei servizi forniti sul territorio nazionale e in particolare negli aeroporti gestiti, rispetto alla sua
attività principale; tuttavia, tale valutazione non si è focalizzata sugli asset oggetto dell’analisi di allineamento.
Di conseguenza, tutte le attività individuate in precedenza non risultano conformi al principio DNSH relativo
all’adattamento al cambiamento climatico e, pertanto, non allineate alla Tassonomia Europea.
Analisi del rispetto delle garanzie di minima salvaguardia (MS)
Di seguito sono descritte le analisi effettuate per verificare che le attività ammissibili siano svolte dal Gruppo
anche in conformità ai requisiti dell’Articolo 18 del Regolamento Tassonomia, ovvero alle garanzie minime di
salvaguardia, in particolare il Gruppo non soddisfa tutti i requisiti delle garanzie di minima salvaguardia.
Ambito
Analisi per la verifica del criterio
Approfondimenti
Diritti Umani
ENAV ha adottato un Codice Etico di Gruppo nel quale è integrata la tutela dei diritti
umani, che costituisce un principio imprescindibile per una gestione corretta e
responsabile delle proprie attività economiche. Inoltre, ha adottato la Politica sui
Diritti Umani”, volta a tutelare e promuovere i diritti umani in tutte operazioni
aziendali e in ogni contesto in cui il Gruppo opera. Tale politica è redatta in conformità
con gli standard della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dei Principi Guida
delle Nazioni Unite sulle Imprese e i Diritti Umani (UNGP), della Dichiarazione dell’ILO,
delle linee guida dell’OCSE e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Attualmente il Gruppo ENAV non conduce un processo di Due Diligence strutturato
sui diritti umani, ma sta valutando l’opportunità di definire tale processo, in linea con
le linee guida UNGP anche alla luce della futura normativa europea in materia (EU
Corporate Sustainability Due Diligence Directive EU CSDDD). Attraverso l’analisi di
doppia materiali effettuata nel 2024 sono stati comunque valutati per ogni
tematica rilevante individuata, gli impatti e i rischi sui diritti umani dell’azienda.
Inoltre, Il Gruppo adotta un processo di Enterprise Risk Management (ERM), nel quale
sono valutati anche i rischi relativi ad aspetti ESG e al rispetto dei diritti umani.
ENAV ha redatto il Codice di Condotta dei Fornitori riconoscendo l’importanza
crescente di una gestione consapevole della filiera di fornitura con l’obiettivo di
analizzarne le prestazioni sociali, ambientali e di governance. Pertanto, il Gruppo
richiede che tutti i soggetti coinvolti in appalti per servizi, forniture e lavori rispettino
tali principi.
A luglio 2024 ENAV ha ottenuto la certificazione sulla parità di genere ai sensi della
prassi di riferimento UNI/PdR 125.
Pag. 114 della
RCS
Meccanismo di
Reclamo
Il Gruppo ENAV ha implementato la piattaforma informatica Whistleblowing per la
segnalazione dei presunti illeciti. Inoltre, l’azienda per prevenire e contrastare le
discriminazioni, gli abusi e le molestie nei luoghi di lavoro si è dotata di una
Consigliera di fiducia (figura specializzata, esterna e imparziale) prevista nel
Regolamento sugli abusi, le molestie e le violenze sul luogo di lavoro. In ultimo il
Gruppo attraverso le figure aziendali degli HR Business Partner assicura la gestione
del personale, agendo da punto di raccordo per tutte le istanze dei processi di Human
Resources che impattano sul personale.
Pag. 124 della
RCS
Interessi dei
consumatori
Il Gruppo ENAV ha sviluppato una struttura di governance solida ed efficiente, che
favorisce la condotta etica del business e una comunicazione trasparente delle
informazioni relative all’operato dell’azienda, si veda il Codice Etico. L’adozione di
principi di comportamento e standard etici da osservare nei rapporti con i terzi è
84
Ambito
Analisi per la verifica del criterio
Approfondimenti
manifestazione di impegno della Società anche in relazione alla prevenzione dei reati
di cui al D.lgs. 231/2001, e al Modello Organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
Concorrenza
Uno degli aspetti centrali che qualificano eticamente la condotta delle Società del
Gruppo ENAV è costituito dal rispetto di principi di comportamento intesi a garantire
l’integrità del capitale sociale, la tutela dei creditori e dei terzi, il regolare andamento
del mercato, l’esercizio delle funzioni delle Autorità pubbliche di vigilanza e, in
genere, la trasparenza e la correttezza dell’attività aziendale sotto il profilo
economico e finanziario. Inoltre, le Società del Gruppo ENAV improntano la propria
condotta nei rapporti con i fornitori e con i partner commerciali a principi di
trasparenza, eguaglianza, lealtà e libera concorrenza, come riportato nel Codice Etico.
Corruzione
Il Gruppo ENAV ispira la propria azione alla più ampia compliance con le norme
dettate in materia di contrasto ai fenomeni di corruzione sia da fonti nazionali che da
fonti sovranazionali e ha ottenuto nel 2021 la certificazione ISO 37001 del Sistema di
Gestione Anticorruzione.
Pag. 124 della
RCS
Fiscalità
In linea con i principi di trasparenza e legalità riportati nel Codice Etico, l’approccio
alla fiscalità del Gruppo ENAV è orientato al pieno rispetto della normativa fiscale.
Pur in assenza di una formalizzazione di una politica di strategia fiscale, il Gruppo
ENAV, la cui attività prevalente è nel territorio italiano, adempie correttamente ai
propri obblighi fiscali anche mediante una ben delineata organizzazione e un sistema
procedurale, in ambito Legge 262/2005, che definiscono attività, ruoli e
responsabilità oggetto di monitoraggio su base annuale e infrannuale.
Calcolo dei KPI economici
Il Gruppo ENAV ha svolto l’analisi dei dati relativi al fatturato, alle spese in conto capitale e in conto esercizio
con riferimento alla rendicontazione per l’esercizio 2024. Il calcolo degli indicatori richiesti ai sensi del
Regolamento Delegato (UE) della Commissione 2021/2178 e s.m.i., viene dettagliato nei seguenti paragrafi.
Indicatore relativo al fatturato
Per il calcolo dell’indicatore sul fatturato, al denominatore è stato considerato il fatturato netto consolidato in
conformità allo IAS 1.82(a).
Il numeratore comprende la quota del fatturato attribuibile alle attività economiche ammissibili:
7.7 CCM: ricavo relativo alla locazione dei locali ENAV ubicati presso l’aeroporto di Napoli.
Indicatore relativo alle spese in conto capitale CapEx
Per quanto riguarda il calcolo del KPI CapEx, il denominatore include gli incrementi delle attività materiali e
immateriali avvenuti durante l’esercizio e considerati prima dell’ammortamento, della svalutazione e di qualsiasi
rivalutazione, escludendo le variazioni del fair value.
Il numeratore, invece, comprende la parte delle spese in conto capitale che contribuisce in modo sostanziale a
qualsiasi obiettivo ambientale. Di conseguenza, si effettua una scomposizione delle spese in conto capitale per
ogni obiettivo ambientale, di seguito si riportano le voci di spese in conto capitale iscritte nelle immobilizzazioni
materiali e immateriali del bilancio consolidato associate ad attività ammissibili:
4.30 CCM: investimenti relativi all’impianto di trigenerazione ad alto rendimento per la produzione di
energia elettrica a partire da combustibili fossili presso il sito di Roma ACC (Area Control Center).
6.5 CCM: investimenti relativi ai contratti di noleggio a medio termine di autovetture e veicoli commerciali
leggeri.
7.2 CCM e 3.2 CE: investimenti relativi ai lavori di riqualificazione dell’Area Control Center (ACC) di Brindisi
85
7.3 CCM: investimenti relativi alla installazione, manutenzione e riparazione dei corpi luminosi con le luci a
LED
7.4 CCM: investimenti relativi allinstallazione e manutenzione delle colonnine di ricarica elettriche.
7.5 CCM: investimento relativo all'installazione di una rete di misuratori di energia elettrica sui siti più
energivori.
7.6 CCM: investimenti relativi all’installazione, manutenzione e riparazione di impianti fotovoltaici e delle
pompe di calore
8.1 CCM: investimenti relativi alla gestione e agli interventi sui Data Center
Indicatore relativo alle spese operative OpEx
Per il calcolo del KPI OpEx, il denominatore comprende i costi diretti non capitalizzati che includono unicamente
le categorie Research and Development (R&D), manutenzioni, ristrutturazioni e affitti a breve termine. Per tale
indicatore, la normativa consente, laddove applicabile, di beneficiare di un’esenzione dal calcolo e relativa
rendicontazione degli OpEx ammissibili/allineati individuati, qualora l’impresa fornisca evidenza di non
rilevanza” per il proprio modello aziendale (si veda Allegato I del Regolamento 2021/2178 e FAQ 13 della
Commissione Europea di ottobre 2023).
Dall’analisi effettuata sugli OpEx tassonomici rispetto al totale degli OpEx di gruppo, questo KPI risulta rilevante
per l’azienda in quanto la società controllata Techno Sky è responsabile della gestione e della manutenzione
hardware/software dell’intera gamma di impianti e sistemi utilizzati per l’erogazione dei servizi di assistenza di
volo, ed incide quindi sulle categorie che vanno a comporre l’indicatore.
Il Gruppo ENAV include nel calcolo del denominatore del KPI relativo alle spese operative (OpEx) le seguenti voci
di costo del Bilancio Consolidato:
costi per acquisto di beni (parti di ricambio);
costi di manutenzione;
costi per atri incarichi, supporto operativo e informatica;
quota di costo del personale dedicato alle manutenzioni, ordinarie e infragruppo, cui assolve la
controllata Techno Sky, calcolato come il peso percentuale delle ore di manutenzione 2024 sul totale
delle ore dirette e indirette dell’anno della stessa controllata, applicato al totale del costo del personale
Techno Sky.
Il numeratore, invece, è determinato dalla quota parte di spese operative che contribuisce in modo sostanziale
agli obiettivi ambientali. Di conseguenza, si effettua una scomposizione delle spese operative per ogni obiettivo
ambientale, di seguito si riportano le voci delle spese in conto esercizio associate alle attività ammissibili:
7.3 CCM: Quota del costo del personale di Techno Sky dedicato alla manutenzione, ordinaria ed
infragruppo, relativa all’installazione e alla riparazione dei corpi luminosi con luci a LED. Tale valore viene
determinato applicando al costo totale del personale, come sopra definito, il peso delle ore stimate per
tali attività moltiplicate per il costo orario delle manutenzioni, sul totale del costo annuale concordato
per le manutenzioni hardware e per la gestione tecnica e logistica dei sistemi asserviti a funzioni
operative.
7.6 CCM: Quota del costo del personale Techno Sky dedicato alla manutenzione, ordinaria ed
infragruppo, relative all’installazione, manutenzione e riparazione degli impianti fotovoltaici e delle
pompe di calore. Tale valore viene determinato applicando al costo totale del personale, come sopra
definito, il peso delle ore stimate per tali attività moltiplicate per il costo orario delle manutenzioni, sul
totale del costo annuale concordato per le manutenzioni hardware e la gestione tecnica e logistica dei
sistemi asserviti a funzioni operative.
8.1 CCM: costi di esercizio relativi alla manutenzione e agli interventi sui Data Center.
86
Modello Quota di fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla
Tassonomia
Criteri per il contributo
sostanziale
Criteri DNSH («non arrecare
danno significativo»)
Attività
economiche (1)
Codice (2)
Fatturato (3)
Quota di fatturato (4)
Mitigazione dei cambiamenti climatici (5)
Adattamento ai cambiamenti climatici (6)
Acqua (7)
Inquinamento (8)
Economia circolare (9)
Biodiversità (10)
Mitigazione dei cambiamenti climatici (11)
Adattamento ai cambiamenti climatici (12)
Acqua (13)
Inquinamento (14)
Economia circolare (15)
Biodiversità (16)
Garanzie minime di salvaguardia (17)
Quota di
fatturat
o
allineata
o
ammissi
bile
alla
tassono
mia,
anno
2023
(18)
Catego
ria
attivit
à
abilita
nte
(19)
Catego
ria
attivit
à di
transiz
ione
(20)
Testo
Valuta
%
%
%
%
%
%
%
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
%
A
T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA
TASSONOMIA
0,01%
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Fatturato delle attività
ecosostenibili (allineate
alla tassonomia) (A.1)
0,00 €
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
-
-
-
-
-
-
-
0%
-
-
Di cui abilitanti
0,00 €
0%
0%
Di cui di transizione
0,00 €
0%
0%
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Acquisto e
proprietà edifici
CCM
7.7
112.000,00
0,01%
0%
Fatturato delle attività
ammissibili alla
tassonomia ma non
ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia)
(A.2)
112.000,00
0,01%
0%
Totale (A.1+A.2)
112.000,00
0,01%
0%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA
TASSONOMIA
Fatturato delle attività non
ammissibili alla
tassonomia
999.639.81
9,00 €
99,99
%
Totale (A+B)
999.751.81
9,00 €
100%
Quota di fatturato/fatturato totale
Allineata alla tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla tassonomia per obiettivo
CCM
0%
0,01%
CCA
0%
0%
WTR
0%
0%
CE
0%
0%
PPC
0%
0%
BIO
0%
0%
87
Modello Quota delle spese in conto capitale (Capex) derivante da prodotti o servizi associati ad attività
economiche allineate alla Tassonomia
Criteri per il contributo
sostanziale
Criteri DNSH («non arrecare
danno significativo»)
Attività
economiche (1)
Codice (2)
CapEx (3)
Quota di CapEx (4)
Mitigazione dei cambiamenti climatici (5)
Adattamento ai cambiamenti climatici (6)
Acqua (7)
Inquinamento (8)
Economia circolare (9)
Biodiversità (10)
Mitigazione dei cambiamenti climatici (11)
Adattamento ai cambiamenti climatici (12)
Acqua (13)
Inquinamento (14)
Economia circolare (15)
Biodiversità (16)
Garanzie minime di salvaguardia (17)
Quota di
CapEx
allineata
o
ammissi
bile
alla
tassono
mia,
anno
2023
(18)
Catego
ria
attivit
à
abilita
nte
(19)
Categor
ia
attività
di
transizi
one
(20)
Testo
Valuta
%
%
%
%
%
%
%
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
Sì/
No
%
A
T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA
TASSONOMIA
14,83%
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
CapEx delle attivi
ecosostenibili (allineate
alla tassonomia) (A.1)
0,00 €
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
-
-
-
-
-
-
-
0%
-
-
Di cui abilitanti
0,00 €
0%
0%
Di cui di transizione
0,00 €
0%
0%
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Cogenerazione ad
alto rendimento di
calore/freddo ed
energia elettrica a
partire da
combustibili fossili
(CapEx C)
C
C
M
4.30
77.406,64 €
0,07%
0,28%
Trasporto
mediante moto,
autovetture e
veicoli commerciali
leggeri (CapEx C)
C
C
M
6.5
514.622,02 €
0,43%
Ristrutturazione di
edifici esistenti
(CapEx C)
C
C
M
7.2
CE
3.2
53.842,84 €
0,05%
Installazione,
manutenzione e
riparazione di
dispositivi per
l’efficienza
energetica (CapEx
C)
C
C
M
7.3
37.631,80 €
0,03%
Installazione,
manutenzione e
riparazione di
stazioni di ricarica
per veicoli elettrici
negli edifici (e
negli spazi adibiti a
parcheggio di
C
C
M
7.4
39.592,21 €
0,03%
88
pertinenza degli
edifici) (CapEx C)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di
strumenti e
dispositivi per la
misurazione, la
regolazione e il
controllo delle
prestazioni
energetiche degli
edifici (CapEx C)
C
C
M
7.5
570.244,12 €
0,48%
Installazione,
manutenzione e
riparazione di
tecnologie per le
energie rinnovabili
(CapEx C)
C
C
M
7.6
411.782,02 €
0,35%
Elaborazione dei
dati, hosting e
attività connesse
(CapEx C)
C
C
M
8.1
15.945.337,87
13,39%
CapEx delle attivi
ammissibili alla
tassonomia ma non
ecosostenibili (attività
non allineate alla
tassonomia) (A.2)
17.650.459,52
14,83%
Totale (A.1+A.2)
17.650.459,52
14,83%
0.28%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Capex delle attività non
ammissibili alla
tassonomia
101.402.540,4
8 €
85,17%
Totale (A+B)
119.053.000,0
0 €
100%
Quota di CapEx/CapEx totali
Allineata alla tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla tassonomia per obiettivo
CCM
0%
14,83%
CCA
0%
0%
WTR
0%
0%
CE
0%
0,05%
PPC
0%
0%
BIO
0%
0%
89
Modello Quota delle spese operative (Opex) derivanti da prodotti o servizi associati ad attività
economiche allineate alla Tassonomia
Criteri per il contributo sostanziale
Criteri DNSH («non arrecare
danno significativo»)
Attività
economic
he (1)
Codice (2)
OpEx (3)
Quota di OpEx (4)
Mitigazione dei cambiamenti climatici (5)
Adattamento ai cambiamenti climatici (6)
Acqua (7)
Inquinamento (8)
Economia circolare (9)
Biodiversità (10)
Mitigazione dei cambiamenti climatici (11)
Adattamento ai cambiamenti climatici (12)
Acqua (13)
Inquinamento (14)
Economia circolare (15)
Biodiversità (16)
Garanzie minime di salvaguardia (17)
Quota di
CapEx
allineata
o
ammissib
ile
alla
tassono
mia,
anno
2023 (18)
Categor
ia
attività
abilitan
te
(19)
Categori
a
attività
di
transizi
one
(20)
Testo
Valuta
%
%
%
%
%
%
%
Sì/N
o
Sì/N
o
Sì/N
o
Sì/N
o
Sì/N
o
Sì/N
o
Sì/N
o
%
A
T
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA
TASSONOMIA
5,20%
A.1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
OpEx delle attività
ecosostenibili
(allineate alla
tassonomia) (A.1)
0,00 €
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
-
-
-
-
-
-
-
0%
-
-
Di cui abilitanti
0,00 €
0%
0%
Di cui di
transizione
0,00 €
0%
0%
A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia)
Installazio
ne,
manutenzi
one e
riparazion
e di
dispositivi
per
l’efficienza
energetica
(OpEx C)
C
C
M
7.3
53.280,74 €
0,06%
Installazio
ne,
manutenzi
one e
riparazion
e di
tecnologie
per le
energie
rinnovabili
(OpEx C)
C
C
M
7.6
694.719,01 €
0,76%
Elaborazio
ne dei
dati,
hosting e
attività
connesse
(OpEx C)
C
C
M
8.1
4.020.962,59
4,38%
OpEx delle attività
ammissibili alla
tassonomia ma
4.768.962,34
5,20%
90
non
ecosostenibili
(attività non
allineate alla
tassonomia) (A.2)
Totale (A.1+A.2)
4.768.962,34
5,20%
B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA
TASSONOMIA
OpEx delle attività
non ammissibili
alla tassonomia
86.989.987,3
2 €
94,80%
Totale (A+B)
91.758.949,6
6 €
100%
Quota di OpEx/OpEx totali
Allineata alla tassonomia per obiettivo
Ammissibile alla tassonomia per obiettivo
CCM
0%
5,20%
CCA
0%
0%
WTR
0%
0%
CE
0%
0%
PPC
0%
0%
BIO
0%
0%
91
Modello 1 - Attività legate al nucleare e ai gas fossili
Attività legate all'energia nucleare
1.
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la realizzazione di
impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari
con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile.
No
2.
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari
per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi
industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori
tecnologie disponibili.
No
3.
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano
energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la
produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza.
No
Attività legate ai gas fossili
4.
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di
energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
No
5.
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di
generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
6.
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di
generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
No
92
Modello 4 (CapEx) Attività economiche ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla tassonomia
Attività economiche
Importo e Quota
CCM + CCA
Mitigazione dei
cambiamenti climatici
(CCM)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (CCA)
Importo
%
Importo
%
Importo
%
1.
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non allineata
alla tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE)
2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
-
-
-
-
-
-
2.
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non allineata
alla tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE)
2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
-
-
-
-
-
-
3.
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non allineata
alla tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE)
2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
-
-
-
-
-
-
4.
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non allineata
alla tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE)
2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
-
-
-
-
-
-
5.
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non allineata
alla tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE)
2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
77.406,64
0,07%
77.406,64
0,07%
0
0%
6.
Importo e quota dell'attività economica
ammissibile alla tassonomia ma non allineata
alla tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli
allegati I e II del regolamento delegato (UE)
2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
-
-
-
-
-
-
7.
Importo e quota di altre attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
17.573.052,88
14,76%
17.573.052,88
14,76%
0
0%
8.
Importo e quota totali delle attività
economiche ammissibili alla tassonomia ma
non allineate alla tassonomia al denominatore
del KPI applicabile
17.650.459,52
14,83%
17.650.459,52
14,83%
0
0%
93
o [E1] Informazioni relative al cambiamento climatico
o [E1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
Il contrasto al cambiamento climatico rappresenta una delle principali sfide per il settore dell’aviazione, che a
livello europeo è impegnato in un ambizioso percorso di decarbonizzazione al 2050. In un contesto di costante
crescita della domanda di traffico aereo, tutti gli attori del settore stanno apportando un contributo
indispensabile alla sfida del Net Zero 2050 Aviation EU, anche in virtù della naturale condivisione degli interessi
strategici e operativi. Anche per questo, il Gruppo ENAV ha delineato due direttrici principali per orientare il
proprio impegno climatico: la contribuzione alla decarbonizzazione del settore, anche attraverso la
collaborazione con tutti gli attori coinvolti e la riduzione dell’impatto ambientale generato dalle proprie attività.
In tale contesto, il contrasto al cambiamento climatico potrebbe influenzare le strategie e le politiche di ENAV e
delle società del Gruppo, così come le operazioni e le attività del Gruppo contribuiscono al fenomeno stesso.
Infatti, nell’ambito dell’analisi di doppia materialità sono stati identificati IRO connessi all’efficientamento e alla
modernizzazione dei servizi della navigazione aerea, al consumo energetico del Gruppo e alle conseguenti
emissioni in atmosfera.
In particolare, la capacità di sviluppare procedure di volo e tecnologie innovative per la gestione del traffico
aereo rappresenta un’opportunità strategica per il Gruppo poiché risponde alle aspettative dei clienti e del
settore in generale, anche in un’ottica di sviluppo commerciale. Infatti, le soluzioni innovative implementate da
ENAV, come il Free Route, l’Arrival Manager (AMAN) e il sistema Airport Collaborative Decision Making (A-CDM),
consentono di ridurre il consumo di carburante e di migliorare le performance ambientali degli aeromobili.
Il consumo energetico e le conseguenti emissioni di gas a effetto serra generate dal Gruppo, invece,
rappresentano un impatto negativo sull’ambiente connesso all’erogazione dei servizi di assistenza alla
navigazione aerea, oltre che alla più ampia gestione diretta e indiretta delle attività aziendali. In particolare, il
fabbisogno energetico è correlato principalmente al funzionamento senza soluzione di continuità
dell’infrastruttura tecnologica e fisica di ENAV, che è disseminata su tutto il territorio nazionale, e dalle flotte
aziendali. Sebbene le emissioni associate a tali consumi siano relativamente basse rispetto ad altri player del
settore, esse contribuiscono negativamente al fenomeno del riscaldamento globale nel suo complesso.
Pertanto, tali impatti negativi si concentrano lungo tutta la catena del valore del Gruppo ENAV, su orizzonti
temporali di breve e lungo termine.
94
o [E1 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti legati al clima
Come descritto in precedenza, l’analisi di doppia materialità condotta dal Gruppo ENAV ha consentito di
identificare gli IRO rilevanti relativi al cambiamento climatico.
Per garantire che l’analisi della carbon footprint sia più accurata e trasparente possibile, il Gruppo ENAV esamina
approfonditamente il proprio inventario di emissioni di gas ad effetto serra, che viene continuamente migliorato
e aggiornato per includere tutte le emissioni climalteranti e le relative fonti. Tali emissioni vengono suddivise in
tre categorie:
scope 1, ovvero emissioni dirette generate da fonti di proprietà o controllate dall’organizzazione, come la
combustione di materia fossile;
scope 2, ovvero emissioni indirette derivanti dall’energia elettrica acquistata e consumata
dall’organizzazione;
scope 3, ovvero altre emissioni indirette generate lungo la catena del valore dell’organizzazione, che
includono attività come lo spostamento casa-lavoro del personale, lo smaltimento dei rifiuti e la produzione
di beni e servizi acquistati.
Il Gruppo ENAV monitoria tutte le categorie sopra riportate, dove le emissioni di scope 3 rappresentano la quota
maggiore del bilancio complessivo.
IRO connesso al clima
Materiality
Score (0-5)
Razionale
Emissioni di Scopo 1, 2 e 3 del
Gruppo ENAV
3,33
Soglia di
materialità:
> 2,5
Il Gruppo genera una limitata quantità di emissioni dirette e indirette
principalmente legate al consumo di energia elettrica. Gli effetti delle
emissioni di gas a effetto serra, che impattano l’atmosfera nel suo
complesso, possono essere compensati solo parzialmente.
Energia utilizzata dal Gruppo
ENAV per il funzionamento
dell’infrastruttura tecnologica e
delle sedi aziendali
2,7
Soglia di
materialità:
> 2,5
Il principale consumo energetico del Gruppo è quello relativo all’energia
elettrica. Nonostante gli efficientamenti energetici e l’acquisto di energia
elettrica proveniente da fonte rinnovabile certificata con Garanzia di Origine
(GO) a copertura del 96% del fabbisogno complessivo, persistono alcuni
consumi energetici che al momento risultano non sostituibili (es. gasolio per
i gruppi elettrogeni a intervento automatico, gas refrigeranti per il
raffrescamento degli apparati, jet fuel per la flotta aerea).
Sviluppo di procedure di volo
innovative e maggiormente
efficienti da un punto di vista
climatico
4
Soglia di
materialità:
> 1,2
L’azienda è già fortemente impegnata nella ricerca e nello sviluppo di nuove
soluzioni tecnologiche con caratteristiche di sostenibilità, e il costante
investimento in questi ambiti conferma il potenziale di crescita,
consolidamento del proprio ruolo nel settore e il contributo alla mitigazione
del cambiamento climatico.
o Analisi di resilienza climatica
Gli impatti dei fenomeni legati al cambiamento climatico sugli stakeholder del traffico aereo sono stati
identificati e studiati nel corso degli anni a livello internazionale. In particolare, all’interno del documento di
Eurocontrol Climate change risks for European aviation vengono identificati cinque principali tipologie di
fenomeni meteorologici: 1) precipitazioni, come pioggia, neve e grandine che a livello intenso possono
richiedere maggiori distanze di separazione tra gli aeromobili e comportare, dunque, un impatto diretto sulla
capacità aeroportuale; 2) temperatura, il cui innalzamento può causare impatti sulle infrastrutture; 3)
innalzamento del livello del mare ed esondazione di fiumi, con un rischio concentrato sugli aeroporti ubicati
nella fascia costiera; 4) vento, in termini di cambiamenti di direzione e intensità, che in ambito aeroportuale
possono comportare impatti sulla sicurezza della condotta del volo. Ciò potrebbe comportare la necessità di
modificare le procedure di volo e riprogettare lo spazio aereo; 5) eventi estremi quali temporali e uragani che
potrebbero avere impatti sulla puntualità del traffico aereo. Alla fine dell’esercizio 2022, il Gruppo ENAV ha
condotto uno studio specialistico finalizzato a valutare gli effetti del cambiamento climatico nelle specifiche sedi
di erogazione dei servizi erogati da ENAV sul territorio nazionale e in particolare negli aeroporti. Tale studio ha
95
consentito di valutare i possibili impatti del climate change sulle attività di core business di ENAV su due distinti
orizzonti temporali (2030 e 2050) e due diversi scenari climatici proposti da Intergovernmental Panel on Climate
Change (IPCC). Al fine di garantire allineamento nella valutazione dei rischi e delle opportunità legati al
cambiamento climatico, le medesime analisi di scenario, comprese le relative ipotesi e assunzioni di base,
vengono adottate per le valutazioni connesse all’impatto del climate change sulla capacità di erogazione dei
servizi da parte di ENAV sul territorio nazionale rappresentate nell’ambito del Bilancio Consolidato.
Scenari climatici
SSP 8.5
È lo scenario più pessimistico ed assume entro l’anno 2100 concentrazioni atmosferiche di CO
2
triplicate o
quadruplicate (840 / 1120 ppm) rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm). Questo scenario è ad alta intensità
energetica con un consumo totale che continua a crescere nel corso del secolo raggiungendo ben oltre tre volte i
livelli attuali.
SSP 4.5
Questo scenario assume la messa in atto di alcune iniziative come l’impiego di una serie di tecnologie e strategie per
ridurre le emissioni di gas serra. È considerato uno scenario di stabilizzazione: le emissioni di CO
2
raggiungono il picco
intorno alla metà del secolo, ed entro il 2070 scendono al di sotto dei livelli attuali. La concentrazione atmosferica
di anidride carbonica si stabilizza entro la fine del secolo a circa il doppio (520 ppm) dei livelli preindustriali.
Rischi fisici (Cronici / Acuti)
Risultati
Precipitazioni estreme
Entrambi gli scenari climatologici analizzati indicano, nel medio e nel lungo
termine, una possibile progressiva intensificazione del fenomeno che
potrebbe interessare in particolare gli aeroporti di Genova, Trieste Ronchi dei
Legionari e Milano Malpensa e, nel lungo periodo, gli aeroporti di Roma
Fiumicino, Bolzano e Bari
Vento
Non sembrano sussistere criticità, considerando che le previsioni degli scenari
indicano una diminuzione dell’intensità media dello stesso
Temperature
Gli scenari climatologici valutati nel medio e nel lungo periodo indicano un
possibile aumento, rispettivamente, di 1/1,5 ° e 2/2,5 ° dei valori massimi.
I fenomeni potrebbero riguardare prevalentemente gli aeroporti già
caratterizzati da elevate temperature massime, come ad es. Lampedusa,
Catania Fontanarossa, Ciampino, Roma Urbe, Roma Fiumicino e Napoli.
Inoltre, lo scenario più pessimistico indica, nel lungo periodo, un aumento del
numero di giorni con temperatura massima oltre i 43° in particolare per
l’aeroporto di Bologna
Innalzamento del livello dei mari
Si mantiene pressoché invariato il rischio di alluvione delle infrastrutture
situate in zone costiere che riguarderebbe soprattutto le sedi aeroportuali di
Cagliari e siti correlati, Venezia e Genova e i siti remoti VOR/DME di Chioggia
e Radar di Ravenna
Gli esiti delle analisi condotte costituiscono le basi per il monitoraggio nel tempo dei fenomeni oggetto di studio,
prevedendo un aggiornamento con periodicità pluriennale delle analisi di scenario necessarie alla valutazione
degli impatti operativi e finanziari dei rischi climatici. Nel 2030 non si individuano criticità in termini di
ampliamenti territoriali di tali fenomeni rispetto allo scenario attuale. Nel lungo periodo, la capacità di ENAV di
garantire il perseguimento dei propri obiettivi di business, in primis garantendo la continuità della fornitura dei
propri servizi, è sicuramente interdipendente dalla resilienza agli effetti del climate change dell’intero sistema
del trasporto aereo
1
.
1
Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo 3 “Gestione dei rischi e delle opportunità” della Relazione sulla Gestione.
96
Sulla base di quanto sopra e a seguito dell’analisi di materialità condotta, nel 2024 ENAV non ha individuato
rischi significativi legati al cambiamento climatico riconducibili alle categorie di rischio fisico o di transizione.
o [E1-1] Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici
Il Gruppo ENAV ha integrato gli interventi finalizzati alla transizione climatica all’interno di una più ampia
strategia di sostenibilità, consapevole del proprio ruolo nella riduzione delle emissioni del settore e
dell’importanza di contribuire agli obiettivi globali di contrasto al cambiamento climatico. Tale strategia
comprende obiettivi science-based al 2030 validati nel 2021 da Science Based Target Initiative (SBTi) che
riguardano le emissioni dirette (scope 1) e indirette (scope 2). Pertanto, tali obiettivi risultano allineati allo
scenario di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C rispetto alle temperature preindustriali in linea
con l’Accordo di Parigi. Inoltre, il Gruppo ENAV ha definito obiettivi science-based al 2030 anche con riguardo
alle emissioni generate nella catena del valore (scope 3) in particolare rispetto alle categorie “Capital goods”,
“Fuel and Energy-related activities” e “Employee Commuting” validati da SBTi e, dunque, allineati allo scenario
well below 2°C.
o [E1 GOV-3] Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
In tale contesto, gli obiettivi collegati ai sistemi di incentivazione variabile, sia di breve che di lungo termine,
includono parametri economico-finanziari e obiettivi ESG di natura più ampia rispetto all’ambito climatico (si
veda disclosure ESRS 2, GOV-3), dunque senza un’esplicita correlazione tra l’aspetto climatico e gli obiettivi di
riduzione delle emissioni di GES relativi all’esercizio oggetto di rendicontazione e comunicati ai sensi dell’obbligo
di informativa E1-4.
o [E1-2] Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
Il Gruppo ENAV ha adottato due politiche fondamentali per gestire il proprio impatto sull’ambiente:
l’Environmental Policy e la Sustainability Policy. Entrambe si concentrano sull’integrazione delle migliori pratiche
in ambito ambientale e sul rispetto delle normative internazionali, comunitarie e nazionali, con l’obiettivo di
generare valore sostenibile e ridurre gli impatti ambientali, attraverso azioni concrete e misurabili. Tutte le
società del Gruppo adottano le suddette policy e ne promuovono la diffusione attraverso canali di
comunicazione adeguati, con l’obiettivo di rafforzare e diffondere ulteriormente la cultura della sostenibilità
all’interno del Gruppo. L’Alta Direzione è responsabile dell’attuazione, della diffusione e del riesame periodico
delle Policy, garantendo che siano comprese e condivise da tutto il personale. Il Gruppo ENAV si impegna in vari
aspetti ambientali e definisce come strategici i seguenti obiettivi:
mitigazione dei cambiamenti climatici: riduzione delle emissioni dirette (scope 1) e indirette (scope 2 e 3);
riduzione delle emissioni derivanti dal traffico aereo consolidando i benefici relativi alle emissioni di CO
2
nell’atmosfera da parte dei vettori attraverso il Flight Efficiency Plan (FEP) che garantisce rotte sempre più
efficienti e riduce i tempi di percorrenza, nel rispetto costante dei livelli di sicurezza e attraverso la
cooperazione con le parti interessate; promuovere l’utilizzo di modalità di trasporto a basso impatto
ambientale per gli spostamenti casa-lavoro del personale; diffondere la cultura della tutela ambientale nei
confronti dei propri dipendenti attraverso progetti di sensibilizzazione e formazione del personale e
coinvolgere le parti interessate nella condivisione delle tematiche ambientali rilevanti;
efficienza energetica: ENAV promuove l’uso razionale dell’energia con l’obiettivo di ottimizzare i consumi e
ridurre l’impatto ambientale;
diffusione delle energie rinnovabili: l’azienda si impegna a incentivare l’utilizzo dell’energia rinnovabile come
parte delle proprie strategie per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
o [E1-3] Azioni e risorse in relazione alle politiche in materia di cambiamenti climatici
Il Gruppo ENAV orienta il proprio impegno climatico su due direttrici principali: la contribuzione alla
decarbonizzazione del settore, anche attraverso la collaborazione con tutti gli attori coinvolti, e la riduzione
dell’impatto ambientale generato dalle proprie attività dirette e indirette.
97
o Contributo alla decarbonizzazione del settore
Il Gruppo ENAV sta contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale derivante dal trasporto aereo attraverso
la modernizzazione dell’infrastruttura tecnologica e l’ottimizzazione del network di servizi di assistenza alla
navigazione aerea. In tale contesto, gli investimenti e le implementazioni tecnologiche messe in campo dal
Gruppo per efficientare il traffico aereo abilitano la progressiva riduzione delle emissioni generate dai vettori
aerei e non riguardano le emissioni dirette e indirette del Gruppo ENAV. In tale ambito, tutti gli interventi da cui
si prevede di ottenere un beneficio in termini di impatto ambientale vengono catalogati e monitorati
periodicamente nel Flight Efficiency Plan (FEP). Tali interventi riflettono gli obiettivi adottati a livello
internazionale e rispondono alle aspettative dei principali stakeholder in ambito aviation del Gruppo. Pertanto,
gli interventi connessi al miglioramento dei servizi di assistenza alla navigazione aerea rientrano nelle attività
ordinarie del Gruppo ENAV e sono sostenuti da un’allocazione strutturata e ricorrente delle risorse aziendali,
anche al fine di garantire che la loro attuazione avvenga efficacemente e non sia influenzata dalla disponibili
di risorse esterne. Nell’aggiornamento annuale del FEP vengono rendicontate e valutate tutte le
implementazioni di operational efficiency realizzate dalla Capogruppo nel periodo di riferimento, nei vari
segmenti di operazioni di volo:
ground, movimentazione al suolo degli aeromobili in aeroporto (start-up, taxi out, taxi in);
departure, operazioni di decollo e alle traiettorie per la salita;
en-route, volo in crociera;
arrival, avvicinamento per la discesa e l’atterraggio.
Free Route Airspace Italy
Il Free Route è un’innovativa procedura di volo che consente a tutti i velivoli in sorvolo ad una quota superiore
ai 6.500 metri di attraversare i cieli italiani con un percorso diretto e svincolato dal network di rotte
convenzionale.
Nell’ottica di soddisfare efficacemente l’aumentata richiesta di capacità ATC (capacity), ottimizzare la gestione
dei flussi di traffico aereo e contribuire all’efficienza complessiva delle operazioni volo, nella primavera del 2024
è stato ampliato lo spazio aereo dedicato al Free Route in Italia (FRA-IT Free Route Airspace Italy),
abbassandone il limite verticale inferiore da 9.000 a 6.500 metri.
Contestualmente, è stato implementato il concetto operativo Free Route Crossborder operations, attraverso la
congiunzione tra lo spazio aereo SECSI-FRA (gestito dai maggiori service provider dell’area balcanica, ovvero
Slovenia, Austria, Bosnia and Erzegovina, Croazia, Serbia e Montenegro) e lo spazio aereo Free Route italiano.
Attraverso il Free Route, in Italia si stima una riduzione complessiva pari a circa 23,6 milioni di chilometri
pianificati (in media circa 34 km per aeromobile), che ha abilitato un risparmio di carburante da parte delle
compagnie aeree di circa 94.000 tonnellate nelle fasi di volo in crociera” e una conseguente riduzione di
emissioni climalteranti pari a circa 297.000 tonnellate di CO
2
.
98
Arrival Manager (AMAN)
Il sistema Arrival Manager (AMAN) supporta il Controllore del Traffico Aereo (CTA) nella gestione della sequenza
di arrivo degli aeromobili in condizioni di traffico intenso. Tale sistema indica al controllore la sequenza ottimale
di arrivo per gli aeromobili calcolata per consentire la riduzione dell’intervallo fra successivi avvicinamenti. Tale
riduzione consente un risparmio di distanza da percorrere per ciascun aeromobile e abilita sia la riduzione di
carburante, con conseguente minor emissione in atmosfera da parte delle compagnie aeree, sia una riduzione
dei tempi di volo a beneficio dei passeggeri.
L’implementazione dell’AMAN negli ACC (Area Control Centre) di Milano e Roma ha consentito di ottimizzare le
sequenze di arrivo degli aeromobili presso gli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al
Serio e Roma Fiumicino, generando un beneficio per l’operational efficiency in termini di riduzione di circa
520.000 km di distanze percorse, con un conseguente risparmio di carburante pari a circa 3.000 tonnellate e
una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 9.700 tonnellate.
Nota: Le emissioni di CO
2
evitate sono connesse al risparmio di carburante da parte degli aeromobili abilitato attraverso gli interventi di Operational Efficiency come il Free
Route e l’AMAN implementati dal Gruppo ENAV. Il risparmio di carburante viene definito, per ciascun aeromobile identificato nelle rotte di riferimento dell’analisi e per ciascun
livello di volo pianificato, a partire dai dati riportati nelle tabelle BADA (Base of Aircraft Data) di EUROCONTROL. A partire da tale risparmio di carburante, ai fini della
quantificazione del risparmio di emissioni viene utilizzato il fattore di conversione proposto da ICAO (standard ICAO Carbon Emissions Calculator Methodology”), pari a 3,15
kg di CO
2
per chilogrammo di carburante per l’aviazione consumato (pari a circa 1,25 litri); i valori così ottenuti vengono arrotondati per difetto.
o Riduzione dell’impatto ambientale diretto e indiretto
I principali interventi implementati nel periodo di rendicontazione per la riduzione dell’impatto climatico
generato dalle attività del Gruppo ENAV riguardano:
Leva di decarbonizzazione
Azione intrapresa
Efficientamento energetico
degli asset
Ristrutturazione di edifici esistenti secondo le best practices in materia di efficientamento
energetico
LED relamping delle principali sedi aziendali
Installazione di una rete di misuratori di energia elettrica sui siti più energivori
Fornitura e posa di pompe di calore a basso indice GWP
Uso di energia da fonti
rinnovabili
Progressivo aumento della quota di energia elettrica autoprodotta
Acquisto di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili (certificate GO), che oggi copre il 96%
del fabbisogno elettrico del Gruppo.
Elettrificazione
Parziale sostituzione del parco auto aziendale con veicoli elettrici
Installazione di colonnine di ricarica per le autovetture del Gruppo
L’effetto di tali interventi in termini di riduzione delle emissioni non è isolabile dalla riduzione complessiva delle
emissioni Scope 1 e 2 del Gruppo ottenuta nel corso dell’esercizio oggetto di rendicontazione. Tuttavia, gli
investimenti destinati a specifiche attività, come l’efficientamento energetico degli asset, l’utilizzo di energia
99
proveniente da fonti rinnovabili e l'elettrificazione dei consumi, rientrano tra le attività economiche previste dal
Regolamento Tassonomia e, pertanto, tali azioni sono incluse nelle percentuali di ammissibilità e allineamento
dei KPI Capex e Opex. Tra le iniziative che il Gruppo ENAV intende intraprendere in futuro, anche nell’ambito
del nuovo Piano di Sostenibilità in corso di definizione, si prevedono diversi interventi finalizzati a raggiungere
un ulteriore miglioramento dell’efficienza operativa dell’infrastruttura tecnologica e degli asset del Gruppo. In
particolare:
installazione e messa in esercizio di nuovi impianti fotovoltaici, con l’obiettivo di incrementare l’uso di
energia derivante da fonti rinnovabili, riducendo in parte la dipendenza da fonti energetiche tradizionali e
diminuendo le emissioni di gas ad effetto serra;
eliminazione delle caldaie a gas in favore di pompe di calore a basso indice GWP, che consentiranno non
solo una riduzione significativa delle emissioni di gas ad effetto serra ma anche un miglioramento
complessivo dell’efficienza energetica degli impianti aziendali;
un ulteriore aumento della quota di auto elettriche nel parco auto aziendale, con l’obiettivo di ridurre le
emissioni connesse alla flotta e contribuendo a una ulteriore riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.
o [E1-4] Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
Il Gruppo ENAV ha adottato obiettivi climatici per il 2030 che prevedono, oltre alla riduzione di almeno il 70%
delle emissioni di tipo Scope 1 e Scope 2 (calcolate secondo la metodologia market based) rispetto al 2019, una
riduzione di almeno il 13,5% delle emissioni di tipo Scope 3 nelle categorie capital goods”, fuel and energy-
related activities e employee commuting”. La categoria capital goods” comprende tutte le emissioni a monte
derivanti dalla produzione di beni strumentali acquistati o acquisiti dal Gruppo (es. Sistemi ATM, reti di
comunicazione); la categoria fuel and energy-related activities” comprende le emissioni legate alla produzione
di combustibili ed energia acquistati; la categoria “employee commuting” comprende le emissioni derivanti dal
trasporto dei dipendenti tra il loro domicilio e il luogo di lavoro. Gli obiettivi di riduzione delle emissioni, come
approvati da Science Based Target initiative (SBTi), sono espressi in valore assoluto.
Durante il periodo di rendicontazione, rispetto alla baseline posta al 2019, grazie all’acquisto del 96% di energia
elettrica proveniente da fonti rinnovabili (certificate GO) e agli interventi finalizzati all’efficientamento
energetico degli asset del Gruppo, le emissioni scope 1 e 2 sono diminuite del 87,4%, anticipando e superando
il target del -70% al 2030.
Le emissioni Scope 3 in target SBTi, invece, sono aumentate del 23,8% rispetto alla baseline. Tale andamento è
dovuto principalmente all’utilizzo di una metodologia di calcolo delle emissioni Capital goods cosiddetta
spend-based”; in particolare, l’incremento degli investimenti di Gruppo nel corso del 2024 ha comportato un
aumento delle emissioni di tale categoria pari al 42% rispetto all’esercizio precedente.
Il 2019 è stato utilizzato come base year di riferimento poiché rappresenta l’anno più rappresentativo delle attività operative di ENAV prima dell’impatto della pandemia da
COVID-19; infatti il 2020 non è stato considerato un riferimento adeguato, poiché la riduzione del traffico aereo ha influenzato in modo significativo i consumi energetici e le
relative emissioni di gas a effetto serra, rendendo i dati non confrontabili con quelli di un periodo di piena operatività. Inoltre, il Gruppo si è assicurato che la base year fosse
coerente con le attività contemplate, includendo nel perimetro di analisi tutte le principali fonti di emissioni dirette e indirette (Scope 1, 2 e 3).
u.m. Anno base Valore base Valore 2024
Anno
obiettivo
Obiettivo
Emissioni di GES Scope 1 e 2 tCO
2
e 2019 38.816,33 4.889,86 2030 11.644,90
Emissioni di GES Scope 3 in target SBTi tCO
2
e 2019 44.484,00 55.073,43 2030 38.478,66
100
o [E1-5] Consumo di energia e mix energetico
ESRS E1-5: Consumo di energia e mix energetico (Gruppo ENAV)
38.816
34.601
28.673
7.305
5.155
4.890
1.000
6.000
11.000
16.000
21.000
26.000
31.000
36.000
41.000
2019 2020 2021 2022 2023 2024
t CO
2
e
Andamento obiettivo SBT - Scope 1 e 2
44.484
40.574
41.257
40.512
40.968
55.073
30.000
35.000
40.000
45.000
50.000
55.000
60.000
2019 2020 2021 2022 2023 2024
t CO
2
e
Andamento obiettivo SBT - Scope 3
101
Nota: secondo quanto previsto dall’art.51 comma 4, lettera a) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, i consumi di carburante afferenti alle auto a uso promiscuo, rientranti
nella categoria “Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi”, sono valorizzati al 70% del totale.
L’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili (certificate GO) copre il 96% del fabbisogno elettrico del Gruppo.
Il consumo di energia proveniente da fonti nucleari è stato stimato partendo dal consumo di energia elettrica e ricalcolato utilizzando come quota percentuale (4,40 % per il
2024 e 2,62% per il 2023) il Residual Mixes 2023 del nucleare fornite dall’AIB European Residual Mixes 2023.
Il dato relativo all’energia elettrica autoprodotta attraverso l’impianto fotovoltaico del sito di Genova è stato stimato sulla base delle misurazioni effettuate annualmente.
ESRS E1-5: Consumo di energia e mix energetico (ENAV S.p.A.)
Consumo di energia u.m. 2024 2023
Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone MWh - -
Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi MWh 9.465,31 8.992,22
Consumo di combustibile da gas naturale MWh 4.319,12 5.056,95
Consumo di combustibili da altre fonti non rinnovabili MWh - -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti
fossili, acquistati o acquisiti
MWh 2.537,98 2.924,02
Consumo totale di energia da fonti fossili MWh 16.322,41 16.973,20
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia % 22,13% 22,04%
Consumo da fonti nucleari MWh 116,81 78,67
Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia % 0,16% 0,10%
Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa MWh - -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti
rinnovabili, acquistati o acquisiti
MWh 57.168,52 59.644,33
Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a
combustibili
MWh 160,24 313,09
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili MWh 57.328,76 59.957,42
Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia % 77,71% 77,86%
Consumo totale di energia MWh 73.767,98 77.009,29
102
ESRS E1-5: Consumo di energia e mix energetico (Techno Sky S.r.l.)
Consumo di energia u.m 2024 2023
Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone MWh - -
Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi MWh 7.442,90 7.155,31
Consumo di combustibile da gas naturale MWh 3.396,27 4.023,93
Consumo di combustibili da altre fonti non rinnovabili MWh - -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili,
acquistati o acquisiti
MWh 1.995,70 2.326,71
Consumo totale di energia da fonti fossili MWh 12.834,87 13.505,94
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia % 22,13% 22,04%
Consumo da fonti nucleari MWh 91,85 62,6
Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia % 0,16% 0,10%
Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa MWh - -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti
rinnovabili, acquistati o acquisiti
MWh 44.953,58 47.460,28
Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili MWh 126 249,13
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili MWh 45.079,58 47.709,42
Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia % 77,71% 77,86%
Consumo totale di energia MWh 58.006,31 61.277,96
Consumo di energia u.m 2024 2023
Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone MWh - -
Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi MWh 1.652,54 1.515,61
Consumo di combustibile da gas naturale MWh 754,07 852,34
Consumo di combustibili da altre fonti non rinnovabili MWh -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili,
acquistati o acquisiti
MWh 443,1 492,84
Consumo totale di energia da fonti fossili MWh 2.849,71 2.860,79
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia % 22,13% 22,04%
Consumo da fonti nucleari MWh 20,39 13,26
Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia % 0,16% 0,10%
Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa MWh - -
Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti
rinnovabili, acquistati o acquisiti
MWh 9.980,98 10.052,89
Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili MWh 27,98 52,77
Consumo totale di energia da fonti rinnovabili MWh 10.008,95 10.105,66
Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia % 77,71% 77,86%
Consumo totale di energia MWh 12.879,05 12.979,70
103
ESRS E1-5: Intensità energetica rispetto ai ricavi netti (ENAV S.p.A. e Techno Sky S.r.l.)
Le sociedel Gruppo ENAV identificate dai codici NACE definiti “settori ad alto impatto climatico” secondo il regolamento delegato (UE) 2022/1288 della Commissione Europea,
sono la Capogruppo ENAV S.p.A. e la controllata Techno Sky S.r.l.
n particolare, la Capogruppo ENAV S.p.A. rientra nel codice NACE “H 52.23 Attività dei servizi connessi al trasporto aereo”, mentre la controllata Techno Sky S.r.l. rientra nel
codice NACE “F 43.21.0 Installazione di impianti elettrici ed elettronici (inclusa manutenzione e riparazione)”. La suddivisione del consumo per ENAV S.p.A. e la controllata
Techno Sky S.r.l. è stata effettuata utilizzando come proxy di riferimento il numero di dipendenti (3.441 per ENAV S.p.A.; 764 per Techno Sky S.r.l.). I dati relativi al fatturato
utilizzati per il calcolo delle intensità energetiche sono i medesimi che vengono rappresentati nell’ambito del Bilancio Consolidato nella voce “Ricavi da contratti con clienti” del
“Conto economico consolidato”,
o [E1-6] Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES
ESRS E1-6: Emissioni lorde di GES di scopo 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES
Nota: le emissioni scopo 1 sono state calcolate secondo la metodologia proveniente dal GHG Protocol, utilizzando i fattori di emissione pubblicati dal DEFRA (Department for
Environment Food & Rural Affairs) 2024. In particolare, le emissioni scopo 1 nel 2024 sono state ripartite come segue: emissioni derivanti da combustibile per uffici e strutture
(994,76 tonnellate CO
2
e); emissioni derivanti da flotta auto e aerea (2.068,82 tonnellate CO
2
e); gas refrigeranti (497,37 tonnellate CO
2
e). Secondo quanto previsto dall’art.51
Intensità energetica rispetto ai ricavi netti u.m. 2024 2023
D vs 2023
Consumo totale di energia delle attiviin settori ad alto
impatto climatico rispetto ai ricavi netti derivanti da tali attivi
MWh /€ 0,000073 0,000079 -7,70%
Ricavi u.m. 2024 2023
Ricavi netti derivanti da attiviin settori ad alto impatto climatico
utilizzati per calcolare l'intensienergetica
974.136.890 941.815.163
Ricavi netti (altro) 25.614.929 21.010.983
Ricavi netti totali (bilancio) 999.751.819 962.826.146
2019
(SBT Baseline)
Emissioni lorde di GES di scopo 1 tCO
2
e 3.560,95 3.782,62 -6% 4.316,00
Percentuale di emissioni di GES di scopo 1 coperta da sistemi
regolamentati di scambio di quote di emissioni
% - - - -
Emissioni lorde di GES di scopo 2
(location based)
Emissioni lorde di GES di scopo 2
(market based)
Emissioni indirette lorde totali di GES
(scopo 3)
C1: Beni e servizi acquistati tCO
2
e 15.475,73 13.843,71 12% 18.928
C2: Beni strumentali tCO
2
e 47.619,79 33.529,69 42% 31.446
C3: Attività legate ai combustibili e allenergia (non incluse in
scopo 1 o 2)
tCO
2
e 899,77 930,17 -3% 6.748
C4: Trasporto e distribuzione a monte tCO
2
e 53,32 47,05 13% 62
C5: Rifiuti generati nel corso delle operazioni tCO
2
e 5,31 4,67 14% 346
C6: Viaggi d'affari tCO
2
e 1.395,23 1.674,23 -17% 1.260
C7: Pendolarismo dei dipendenti tCO
2
e 6.553,87 6.507,95 1% 6.290
Emissioni totali di GES
(location based)
Emissioni totali di GES
(market based)
tCO
2
e
76.892,88
61.692,77
25%
103.896,33
tCO
2
e
72.003,02
56.537,47
27%
65.080,00
tCO
2
e
93.953,66
77.103,23
22%
95.095,43
Emissioni significative di GES di scopo 3
Emissioni di GES di scopo 2
tCO
2
e
18.389,68
16.783,14
10%
25.699,43
tCO
2
e
1.328,91
1.372,68
-3%
34.500,33
Emissioni di GES di scopo 1
Emissioni lorde di GES
u.m.
2024
2023
D vs 2023
104
comma 4, lettera a) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, le emissioni afferenti alle auto ad uso promiscuo sono valorizzati al 70% del totale. Le emissioni biogeniche di CO
2
derivanti dalla combustione o dalla biodegradazione di biomasse, biocarburanti, biogas o altre fonti bioenergetiche di scopo 1 consumate dal Gruppo ENAV sono pari a 0 tCO
2
e.
Le emissioni scopo 2 inerenti ai consumi di energia elettrica, come previsto da “The Greenhouse Gas Protocol: Scope 2 Guidance, 2015”, sono calcolate secondo la metodologia
location-based, utilizzando i fattori di emissione ISPRA 2024, e secondo la metodologia market-based utilizzando i fattori di emissione AIB European Residual Mixes 2023. Il
96% dell’energia elettrica acquistata dal Gruppo ENAV proviene da fonti rinnovabili, certificate con Garanzia di Origine (GO).
Le emissioni scopo 3 sono state calcolate secondo la metodologia prevista dal GHG Protocol, seguendo le linee guida del documento “Technical Guidance for Calculating Scope
3 Emissions, 2013”. In particolare:
per la categoria C1 “Beni e servizi acquistati” è stato adottato l’approccio spend-based” e i fattori di emissione “Base Carbone v. 23.4.0” e “GHG Evaluator del
2016”;
per la categoria C2 “Beni strumentali” è stato adottato l’approccio “spend-based” e i fattori di emissione “Base Carbone v. 23.4.0”;
per la categoria C3 “Attività legate ai combustibili e all’energia” è stato adottato l’approccio “average data” e i fattori di emissione “DEFRA 2024”;
per la categoria C4 “Trasporto e distribuzione a monte” è stato adottato l’approccio “Distance-based” e i fattori di emissione “DEFRA 2024”;
per la categoria C5 “Rifiuti generati nel corso delle operazioni” è stato adottato l’approccio “Waste-type-specific” e i fattori di emissione “Ecoinvent 3.8”;
per la categoria C6 “Viaggi d’affari” è stato adottato l’approccio “Distance-based method” e i fattori di emissione “DEFRA 2024”;
per la categoria C7 Pendolarismo dei dipendenti” è stato adottato l’approccio distance-based”, assumendo che ogni dipendente percorra 30 km al giorno (andata
e ritorno) per recarsi nel luogo di lavoro utilizzando un’automobile a benzina (allocazione 50% Euro 4 e 50% Euro 5), e i fattori di emissione “Ecoinvent 3.8”.
Le categorie di emissioni scopo 3 residuali indicate dal GHG Protocol, in considerazione della natura del business del Gruppo ENAV, non risultano significative in termini di
impatto emissivo ai fini dell’inventario GHG del Gruppo.
ESRS E1-6: Intensità di GES rispetto ai ricavi netti
I dati relativi al fatturato utilizzati per il calcolo delle intensità di GES sono i medesimi che vengono rappresentati nellambito del Bilancio Consolidato alla voce “Ricavi da
contratti con clienti” del “Conto economico consolidato”.
o [E1-7] Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio
ESRS E1-7 Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio
Nota: i crediti di carbonio (certificati VERRA) utilizzati per la parte di emissioni scope 1 e 2 non ancora riducibili sono collegati al progettoRenewable energy hydro India”, che
prevede la realizzazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente da 300 MW, il cui principale obiettivo è la fornitura di energia rinnovabile alle comunità locali di Kuppa,
in Kinnaur District Himachal Pradesh, in India.
Il Gruppo ENAV dispone di un magazzino di crediti di carbonio pari a 6.649,92 tCO
2
e per soddisfare le future cancellazioni, al fine di compensare le emissioni di tipo Scope 1 e
Scope 2. La quantità totale di crediti di carbonio al di fuori della catena del valore dell'impresa sarà determinata in base agli andamenti dei consumi energetici durante l’anno.
Attualmente, non sono presenti accordi contrattuali esistenti per la cancellazione futura di crediti, ma la pianificazione delle cancellazioni avverrà in funzione delle necessità di
compensazione delle emissioni aziendali.
Intensità di GES rispetto ai ricavi netti u.m. 2024 2023
D vs 2023
Emissioni totali di GES (location based)
rispetto ai ricavi netti
Emissioni totali di GES (market based)
rispetto ai ricavi netti
tCO
2
e /€
0,000077
0,000064
20,00%
tCO
2
e /€
0,000094
0,00008
17,30%
Ricavi u.m. 2024 2023
Ricavi netti utilizzati per calcolare l'intensidi GES 999.751.819 962.826.146
Ricavi netti (altro) - -
Ricavi netti totali (bilancio) 999.751.819 962.826.146
Crediti di carbonio cancellati nell'anno di riferimento u.m. 2024 2023
Totale tCO
2
e 4.889,86 5.155,30
Quota da progetti di assorbimento (%) % - -
Quota da progetti di riduzione (%) % 100 100
105
III. Informazioni Sociali
[S1] Informazioni relative alla forza lavoro propria
o [S1 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
Le persone del Gruppo ENAV rappresentano un fattore chiave per disegnare il cielo del futuro. Grazie alla
dedizione e alla professionalidelle proprie persone, ENAV è in grado di fornire servizi di altissima qualità per
il trasporto aereo nazionale e internazionale. Anche per questo il Gruppo ENAV si impegna nella creazione di un
ambiente di lavoro sicuro e inclusivo, in cui ogni persona possa sentirsi protetta e coinvolta. L’organico del
Gruppo ENAV, composto da 4.376 dipendenti, è principalmente formato dai Controllori del Traffico Aereo (CTA),
che rappresentano la quota più ampia della popolazione aziendale, Flight Information Service Officer (FISO),
operatori dei servizi meteo, gli operatori di radiomisure, informatici, tecnici, operai e personale amministrativo.
Tra i non dipendenti rientrano i tirocinanti e gli studenti dell’Academy ENAV di Forlì.
Nell’ambito dell’analisi di doppia materialità sono stati identificati i seguenti IRO connessi ai dipendenti del
Gruppo ENAV: salute e sicurezza sul lavoro, formazione e sviluppo delle competenze.
In particolare, le attività connesse alla gestione e alla manutenzione dell’infrastruttura fisica e tecnologica di
ENAV comportano in termini di salute e sicurezza sul lavoro sia un impatto sui dipendenti sia un rischio
reputazionale e connesso a eventuali sanzioni. Tali attività sono eseguite principalmente dalla società Techno
Sky, pertanto l’impatto si concentra sulle operazioni proprie del Gruppo e riguarda una porzione della forza
lavoro complessiva. Inoltre, il personale operativo di ENAV opera quotidianamente presso siti sensibili come le
torri di controllo, gli aeroporti e gli ACC (Area Control Centre). In tali contesti, si rileva un rischio di sicurezza
fisica causato da eventuali attacchi esterni con potenziali effetti negativi sul personale impiegato da ENAV.
Considerata la rilevanza strategica del capitale umano per il raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo,
anche con riferimento a quelli commerciali riferiti al mercato non regolamentato, è stato rafforzato il focus sulle
iniziative connesse alla formazione e allo sviluppo delle competenze necessarie per garantire, nel medio
periodo, l’adeguatezza dei profili del personale tecnico delle società Techno Sky e IDS AirNav e del personale
delle corporate staff di ENAV. È opportuno specificare che il rischio di non allineamento tra le competenze
necessarie e quelle disponibili, e le azioni conseguenti sopra descritte, non riguardano il personale di ENAV
impiegato nei servizi connessi alla navigazione aerea, per i quali sono necessarie specifiche certificazioni
professionali rilasciate da enti esterni.
Adeguatezza delle competenze
o [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro propria (adeguatezza delle competenze)
La gestione e lo sviluppo delle competenze rappresenta per il Gruppo ENAV un aspetto fondamentale anche per
il raggiungimento degli obiettivi commerciali sul mercato non regolamentato. In particolare, il piano di sviluppo
per l’espansione su tale mercato prevede il rafforzamento della capacità commerciale e di delivery per le attuali
106
attività core di mercato non regolamentato (es. licenze e software, servizi tecnici e d’ingegneria, consulenze
aeronautiche), l’ottimizzazione e lo sviluppo di altri business per valorizzare le competenze distintive del Gruppo
ENAV e diversificare il portafoglio di attività (es. piattaforme dedicate ai servizi per i droni, formazione,
radiomisure, servizi meteo).
Come esplicitato nel Codice Etico, il Gruppo ENAV riserva una particolare attenzione agli aspetti connessi alla
formazione del personale in organico e dei dipendenti neoassunti, che sono integrati nel più ampio sistema di
gestione delle risorse umane. In tale ambito, vengono presi in considerazione i driver strategici a livello di
Gruppo e i fabbisogni formativi espressi dal management per offrire percorsi di aggiornamento e sviluppo delle
competenze in linea con le aspettative del personale. Annualmente, viene elaborato un piano di formazione
rivolto ai profili tecnici e amministrativi delle società del Gruppo che offre iniziative di formazione continua,
anche attraverso risorse e piattaforme esterne, finalizzate a i) mantenere aggiornata l'expertise professionale,
ii) consentire l'ottenimento dei crediti necessari per gli albi professionali, iii) aggiornare le competenze di
software design e system management in linea con i più alti standard di security disponibili sul mercato.
o [S1-4] Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia
di tali azioni (adeguatezza delle competenze)
In particolare, il piano di formazione annuale viene elaborato in base ai risultati di una specifica attività di
stakeholder engagement interna che consente di raccogliere gli input derivanti dalle esigenze espresse dal
management, dai processi di change management, dalle policy aziendali e dal processo di performance
management nonché dai fabbisogni derivanti dai processi di recruiting. Una volta approvata dall’Alta Direzione,
la programmazione annuale delle attività formative viene monitorata costantemente e può essere integrata per
rispondere a specifiche esigenze. Al fine di rafforzare il coinvolgimento degli stakeholder interni e di migliorare
a livello di Gruppo la capacità di identificare e gestire le esigenze formative, nel corso del 2024 è stata avviata
congiuntamente una riorganizzazione del sistema di mappatura delle competenze e una riprogettazione del
sistema di performance management che faciliterà la valutazione del bilanciamento tra ruolo atteso,
competenze e performance rilevate.
o [S1-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (adeguatezza delle competenze)
Nell’ambito della più ampia gestione del personale, il Gruppo ENAV ha adottato un processo annuale di
definizione e verifica degli obiettivi prettamente di natura qualitativa connessi alla formazione e ai percorsi di
sviluppo.
o Sicurezza fisica del personale
o [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro propria (sicurezza fisica del personale)
Gli aspetti relativi alla sicurezza, intesa nella sua più ampia estensione, rappresentano elementi centrali nel
Gruppo ENAV, che gestisce infrastrutture e asset critici per l’erogazione di servizio essenziale. Anche per questo,
il Gruppo si è dotato di un Security Management System (di seguito anche “SecMS”), conforme alla
regolamentazione comunitaria e nazionale, che assicura la sicurezza delle infrastrutture, degli asset, del
personale, dei dati e delle informazioni che riceve, produce o utilizza. Nell’ambito del SecMS, è stata definita
una Security Policy che indirizza a livello strategico le attività finalizzate alla tutela e alla protezione del
patrimonio aziendale da qualsiasi minaccia, interna ed esterna, intenzionale o accidentale. Il SecMS, pertanto,
traduce i princìpi stabiliti nella Security Policy in azioni concrete, assicurando la protezione adeguata e il rispetto
delle normative in tutte le aree critiche. Tale sistema di gestione si compone di misure tecniche e organizzative
messe in atto per incrementare, nel complesso, la capacità di prevenire e mitigare gli effetti di atti di interferenza
illecita nella fornitura dei servizi di navigazione aerea e di proteggere e tutelare il patrimonio informativo
aziendale, che ha diretti riflessi nell’attività istituzionale di ENAV quale fornitore di un servizio essenziale.
107
L’Alta Direzione di ENAV si impegna nello sviluppo e nella continua attuazione del SecMS, come parte integrante
dei processi aziendali e nel miglioramento continuo della sua efficacia. In particolare, l’Alta Direzione è
responsabile della definizione della Security Policy e degli obiettivi strategici per la security e assicura la
disponibilità delle risorse necessarie all’implementazione e al mantenimento del sistema.
Inoltre, l’Alta Direzione è impegnata nella promozione del miglioramento continuo fornendo guida e sostegno
ai pertinenti ruoli gestionali e a tutto il personale per contribuire all’efficacia del sistema. In particolare, viene
garantito lo sviluppo ed il mantenimento del Security Management System secondo quanto previsto dalla
regolamentazione in materia di Single European Sky e dagli specifici standard di settore. Le strutture
organizzative preposte alla gestione degli aspetti security-related assicurano, inoltre, la sicurezza delle
infrastrutture fisiche, dei sistemi tecnologici, delle reti, delle informazioni e dei materiali classificati, nonché del
personale da interferenze illecite o atti dolosi, garantendo l’attuazione della Security Policy, nonché i processi di
sicurezza delle informazioni secondo i requisiti imposti dalla regolamentazione europea. In particolare, la
Security Policy viene comunicata a tutti i livelli aziendali attraverso la sua pubblicazione sulla intranet aziendale,
mentre la sua comprensione e condivisione è raggiunta sia attraverso la documentazione inerente il SecMS sia
attraverso mirate attività formative. Il perimetro di applicazione del SecMS comprende tutti i servizi e le
Strutture Organizzative del Gruppo ENAV.
o [S1-4] Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia
di tali azioni (sicurezza fisica del personale)
La gestione della sicurezza fisica riveste un ruolo fondamentale per il Gruppo ENAV, poiché mira a prevenire
qualsiasi indebita interferenza nella fornitura dei servizi e a proteggere la vita e l’incolumità del personale. A tal
fine, vengono adottate misure atte ad assicurare la sicurezza degli impianti e del personale, garantendo la
continuità operativa e la protezione delle infrastrutture critiche.
Un aspetto essenziale della sicurezza fisica riguarda la tutela del personale impegnato in attività esterne, in
particolare nelle missioni all’estero (c.d. “travel security”). A tal proposito, il Gruppo attua un’analisi preventiva
dei rischi e fornisce un’adeguata formazione e informazione continua, affinché i dipendenti operino
costantemente in condizioni di sicurezza, anche al di fuori delle sedi aziendali. Inoltre, sono previste azioni di
recovery nel caso in cui i livelli di rischio subiscano variazioni inaccettabili, assicurando così una gestione
tempestiva e mirata delle criticità. Parallelamente, il Gruppo implementa misure specifiche per garantire la
security anche nelle relazioni con terze parti, vincolandole contrattualmente al rispetto di standard di sicurezza
elevati. Ciò si applica sia alle aziende coinvolte nell’esecuzione di lavori e nella fornitura di prodotti e servizi
strategici, sia ai destinatari dei servizi commerciali offerti dal Gruppo.
Infine, un elemento chiave della strategia di sicurezza è rappresentato dal coordinamento costante con le
autorità civili e militari competenti. Questo approccio integrato permette di garantire la sicurezza di impianti e
personale, rafforzando la capacità di prevenire, contenere e mitigare eventuali effetti pregiudizievoli sulla
continuità operativa e sul patrimonio aziendale. L’azione delle strutture organizzative preposte assicura, per
l’intero gruppo ENAV, la sicurezza delle infrastrutture fisiche e del personale, contro interferenze illecite o atti
dolosi, ed è indirizzata su più fronti:
attività di survey per verificare la corretta applicazione della security policy;
formazione degli operatori incaricati della sicurezza fisica (guardie particolari giurate) in relazione
all’applicazione dei contratti di vigilanza con primari istituti nazionali;
gestione della vigilanza fissa, ispettiva e pronto intervento che si articola attraverso la struttura SOC-PA
(Security Operation Center Physical Assurance) e i 7 Regional dislocati nel territorio italiano;
mantenimento della piena efficienza degli impianti di security sul territorio nazionale;
sopralluoghi ai fini delle valutazioni di rischio per l’implementazione di nuovi impianti di sicurezza.
Di fronte agli sviluppi complessi degli scenari internazionali, e delle relative instabilità, anche l’attività di travel
security è oggetto di coordinamento costante, curando i rapporti con le autorità nazionali e internazionali per la
tutela del personale in missione all’estero.
Il processo di gestione del rischio adottato nell’ambito del SecMS aziendale è finalizzato a:
108
l’individuazione delle cause di possibili situazioni che possono rappresentare un pericolo per la security di
ENAV ed in particolare un pericolo: a) per la sicurezza degli impianti e del personale, in modo da prevenire
atti di interferenza illecita nella fornitura dei servizi ANS; b) delle informazioni che ENAV riceve, produce o
utilizza;
evidenziare i livelli di rischio associati a ciascuna situazione di pericolo;
fornire le indicazioni atte a pianificare gli interventi e le contromisure di sicurezza necessarie alla riduzione
del rischio a livelli ritenuti accettabili per ENAV.
o [S1-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (sicurezza fisica del personale)
ENAV ha stabilito un processo annuale per la definizione e la revisione degli obiettivi relativi al SecMS,
allineandoli alla Security Policy dell’organizzazione. Durante il riesame annuale, vengono pianificate le azioni
necessarie per il raggiungimento di tali obiettivi e vengono definiti degli indicatori per verificare il livello di
raggiungimento. In questo contesto, non sono stati identificati obiettivi materiali rilevanti da divulgare, poiché i
processi consolidati sono integrati nelle funzioni responsabili quotidianamente del rispetto delle politiche di
security. Gli aspetti legati alla security e alla forza lavoro propria sono affrontati in modo continuo attraverso il
Security Management System implementato da ENAV.
o Salute e sicurezza sul lavoro
o [S1-1] Politiche relative alla forza lavoro propria (salute e sicurezza)
Il Gruppo ENAV, in linea con la propria politica aziendale, pone da sempre grande attenzione alle garanzie di
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (SSL) per il proprio personale e verso le terze parti interessate e si impegna
costantemente a promuovere un ambiente di lavoro sano e sicuro. Questo impegno si concretizza nella
valutazione continua dei rischi e nell'adozione di adeguate misure di sicurezza, tra cui attività di prevenzione,
formazione e sensibilizzazione per diffondere la cultura della sicurezza e promuovere comportamenti
responsabili.
Nel rispetto della normativa italiana di cui al D. Lgs. 81/08 e s.m.i., con l’obiettivo di perseguire gli obiettivi
strategici identificati all’interno della Health and Safety Policy di Gruppo e nell’ottica di un miglioramento
continuo delle prestazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, le società italiane del Gruppo ENAV (ENAV,
Techno Sky, IDS Airnav e D-flight) hanno adottato ognuna un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul
Lavoro (SGSSL) ognuno certificato secondo la norma ISO 45001:2018 con alcune procedure applicabili
trasversalmente a tutte le società del Gruppo ed altre applicabili verticalmente alla singola società.
Il rispetto della normativa in materia SSL riguarda nel complesso tutto il personale appartenente al Gruppo,
permanente e temporaneo, con profilo manageriale e non (anche durante lo svolgimento di attività lavorative
all’estero). Questo sistema, parte integrante della gestione aziendale, è strutturato per garantire il
miglioramento continuo delle prestazioni in materia SSL ed ha lo scopo di:
eliminare o ridurre i rischi per il personale del Gruppo e per le altre parti interessate che potrebbero essere
esposti ai pericoli per la salute e sicurezza sul lavoro associati alle proprie attività;
migliorare con continuità le prestazioni in materia di SSL.
Il Gruppo ENAV per la complessità e numerosità delle sue sedi, ha definito ruoli, responsabilità e delegati di
funzioni, per una gestione efficace di salute e sicurezza sul lavoro. Così come previsto dalla normativa per le
società del Gruppo sono state istituite strutture e figure competenti adeguatamente formate sulla tematica (es.
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), Addetti al servizio di prevenzione e protezione
(ASPP), Delegati e sub-Delegati di funzioni del Datore di lavoro, Dirigenti e Preposti). I compiti principali sono
quello di:
garantire la compliance alla normativa applicabile (D.lgs. 81/08 e s.m.i.) e l’applicazione delle procedure
SGSSL;
assicurare che il SGSSL sia definito, implementato e mantenuto in conformità alla norma ISO 45001:2018;
109
assicurare che la reportistica relativa alle prestazioni del SGSSL siano presentati al Datore di lavoro come
elementi di input per il riesame della direzione al fine di definire gli elementi di output finalizzati al
miglioramento continuo dello stesso SGSSL anche grazie all’impegno costante dell’Alta Direzione.
Le attività sviluppate dall’Alta Direzione sono definite nella Health and Safety Policy e riguardano, oltre la
diffusione e il riesame della stessa, anche la promozione, la condivisione e la comprensione di quanto riportato
da parte di tutto il Gruppo.
Il Gruppo ENAV ha adottato anche standard nazionali come la UNI/PdR 125:2022 - Linee guida sul sistema di
gestione per la parità di genere, che evidenzia l’impegno per la parità di genere e i benefici che ne derivano.
Nelle linee guida della certificazione si parla di “attività di prevenzione di ogni forma di abuso fisico, verbale,
digitale (molestia) sui luoghi di lavoro”; in particolare il Gruppo è tenuto a individuare i pericoli ed a valutare i
relativi rischi correlati alle suddette attività anche ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro; pertanto, per
quanto sopra, la suddetta tematica è stata trattata ed integrata nei documenti di valutazione rischi (DVR) delle
aziende italiane del Gruppo ENAV.
o [S1-2] Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli
impatti (salute e sicurezza)
Le modalità di comunicazione, partecipazione e consultazione interna ed esterna al Gruppo vengono definite in
un’apposita procedura. La partecipazione dei lavoratori e la consultazione degli stessi in materia di salute e
sicurezza del lavoro, garantita dal Datore di Lavoro congiuntamente ai delegati, sub delegati e ai dirigenti
antiinfortunistici, è resa possibile attraverso il coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
(RLS). Le comunicazioni provenienti dai lavoratori sono inviate con i canali descritti nella suddetta procedura.
Annualmente sono tenute delle riunioni periodiche (ai sensi dell'art. 35 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.). Inoltre, la
consultazione dei RLS avviene in occasione dell'aggiornamento della valutazione dei rischi e di eventuali nuove
nomine coinvolte nella gestione della salute e sicurezza aziendale. È cura del RLS dare informazione degli esiti
della suddetta riunione ai lavoratori.
La procedura di riferimento definisce anche le modalità di partecipazione dei lavoratori; in particolare le
modalità di coinvolgimento dei RLS consistono principalmente in:
riunioni periodiche annuali a cui partecipano;
consultazione in occasione dell'aggiornamento del DVR.
Nel corso del 2024, sono stati aggiornati tutti i DVR (riferiti a tutte le sedi del Gruppo ENAV e consultati i relativi
soggetti interessati) ed è stata lanciata una survey ai fini della valutazione approfondita del rischio Stress lavoro-
correlato, coinvolgendo tutta la popolazione aziendale del Gruppo ENAV, ad esclusione di D-Flight.
o [S1-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di
sollevare preoccupazioni (salute e sicurezza)
Nell’ambito del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) il Gruppo si impegna a monitorare
costantemente le proprie performance attraverso un sistema integrato di misure qualitative e quantitative, sia
proattive che reattive, descritte nelle relative procedure, con l'obiettivo di migliorare continuamente la salute e
la sicurezza sul lavoro. La gestione degli accadimenti pericolosi (es. infortuni e malattie, near miss,
comportamenti pericolosi, ecc.) è presidiata attraverso processi di segnalazione, registrazione ed analisi degli
stessi e si applica sia per le attività lavorative svolte dalla forza lavoro propria sia per quelle svolte da terzi nei
luoghi di lavoro del Gruppo. A seguito dei suddetti eventi viene effettuata l'analisi dei trend degli accadimenti
pericolosi che costituiscono elemento in ingresso al Riesame del SGSSL, alle riunioni periodiche ex. art.35 D.
Lgs.81/08 e s.m.i. e al processo di identificazione pericoli e valutazione rischi e rappresentano uno strumento
essenziale per un continuo miglioramento.
Oltre, quindi, ad assicurarsi che le informazioni relative al SGSSL siano comunicate in modo sistematico e ufficiale
alle parti interessate rilevanti interne ed esterne, l’azienda pone particolare attenzione all’ascolto delle esigenze
e delle preoccupazioni dei lavoratori propri e nella catena del valore, mettendo a disposizione diversi canali di
comunicazione che vengono identificati nelle procedure di riferimento. Periodicamente vengono effettuate
delle survey a campione su tematiche specifiche in materia di salute e sicurezza, per sensibilizzare i lavoratori
su aspetti che riguardano anche i canali messi a disposizione in materia.
110
La partecipazione dei lavoratori e la consultazione degli stessi in materia di salute e sicurezza del lavoro è resa
possibile attraverso il coinvolgimento dei RLS. Ogni lavoratore che riscontri un near miss/comportamento
pericoloso può inviare segnalazione, anche tramite la compilazione di un report, alla casella mail dedicata
oppure si può rivolgere al RLS per veicolare la stessa o per avere indicazioni sull’iter da seguire. Le comunicazioni
provenienti dai lavoratori sono inviate con i canali descritti nella apposita procedura. Eventuali esposti agli
Organismi di Vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro vengono prontamente evasi e gestiti con il
supporto della Struttura competente. La Struttura, periodicamente, valuta le performance SSL misurando
appositi indicatori con i dati provenienti dai Delegati di funzioni e quelli in suo possesso. Qualora i risultati non
raggiungessero gli obiettivi prefissati, ne vengono analizzate le cause, eventualmente con il supporto delle figure
preposte competenti, ai fini della definizione delle azioni correttive. I risultati di tale analisi confluiscono nel
Riesame della Direzione. Le procedure di riferimento descrivono il processo di pianificazione e monitoraggio
degli obiettivi di salute e sicurezza, i programmi per il raggiungimento di tali obiettivi e le azioni di miglioramento
stabilite in sede di riesame.
o [S1-4] Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia
di tali azioni (salute e sicurezza)
Il processo di identificazione e valutazione dei rischi e delle misure di mitigazione, applicato a tutte le attività,
ordinarie e straordinarie, svolte dai lavoratori del Gruppo ENAV è definita in un’apposita procedura che ne
descrive il processo.
A valle della valutazione dei rischi contenuta in apposito documento (Documento di Valutazione dei Rischi - DVR)
è definito il programma di miglioramento contenente le azioni ritenute opportune per garantire il
miglioramento, nel tempo, dei livelli di sicurezza in azienda. La Struttura organizzativa preposta alla gestione
degli aspetti health and safety-related confronta i rischi identificati e analizzati con i criteri del documento
"Metodologia e criteri di valutazione dei rischi" e, per i non conformi ai criteri, ne definisce raccomandazioni per
la riduzione e il miglioramento della sicurezza e salute, eliminando i pericoli ove possibile, e riducendo sia la
probabilità di accadimento che la potenziale gravità di un danno, eventualmente anche con l’adozione di
dispositivi di protezione individuale (DPI).
I rischi individuati anche nell’analisi di materialità relativamente alle tematiche di Salute e Sicurezza, così come
tutti gli altri, vengono gestiti pianificando le azioni appropriate nell’ambito delle responsabilità definite
nell’apparato di procure/deleghe HSE tra le quali:
garantire che tutti i dipendenti, nell’ambito della propria mansione, siano costantemente informati, formati
ed addestrati per operare con piena consapevolezza dei rischi connessi con le attività, in condizioni
operative ordinarie e di emergenza, assicurandone il controllo mediante piani adeguati;
effettuare monitoraggi ambientali;
assicurare lo svolgimento di analisi tempestive nei casi di incidenti, di mancati incidenti (near miss) e di
situazioni che espongono ad un rischio per la salute e sicurezza sul lavoro;
assicurare che gli impianti/sistemi, le attrezzature e i luoghi di lavoro siano mantenuti costantemente
conformi alle normative vigenti;
garantire il rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa vigente nel caso di affidamento di lavori,
servizi e forniture;
eliminare o ridurre i rischi per i lavoratori e per le altre parti interessate che potrebbero essere esposti ai
pericoli per la Salute e Sicurezza sul lavoro associati alle proprie attività;
migliorare con continuità le prestazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il Gruppo ENAV assicura, in tal senso, la definizione di adeguati programmi per il raggiungimento degli obiettivi
che si è prefissata e che contengono:
l'indicazione delle responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi;
i tempi entro i quali gli obiettivi devono essere raggiunti;
le risorse assegnate;
indicatori per il loro monitoraggio.
111
l'indicazione delle responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi;
i tempi entro i quali gli obiettivi devono essere raggiunti;
le risorse assegnate;
indicatori per il loro monitoraggio.
Nel corso del 2024 sono stati aggiornati alcuni documenti facenti parte del SGSSL per assicurare una gestione
ancora più puntuale su degli aspetti rilevanti. Nello specifico è stata redatta la procedura sulle “Radiazioni
ionizzanti: Identificazione pericoli, valutazione rischi e criteri di gestione”, che descrive il processo di
identificazione e valutazione del rischio da radiazioni ionizzanti per le attività, ordinarie e straordinarie, svolte
dai lavoratori del Gruppo ENAV e sono state incluse istruzioni di controllo per la procedura “Identificazione
pericoli e valutazione rischi, che riguardano:
“lavori in quota”, dove vengono descritte le prescrizioni di sicurezza da attuare per lo svolgimento di lavori
in quota che possono esporre i lavoratori al rischio di cadute dall’alto;
“svolgimento di attività in condizioni di caldo intenso”, dove vengono individuati metodi pratici –
organizzativi e tecnici per ridurre e gestire il rischio professionale, nonché per offrire una preparazione in
materia;
“segnaletica di sicurezza”, dove vengono definiti i criteri di selezione della segnaletica di sicurezza da
apporre negli ambienti di lavoro.
Come previsto nel D.Lgs. 81/08 e s.m.i, l’Azienda, mediante delibera del Consiglio di Amministrazione, assicura
la disponibilità delle risorse essenziali (risorse umane e competenze specialistiche, infrastrutture organizzative,
risorse tecniche e finanziarie) al fine di stabilire, attuare, mantenere vivo e migliorare il SGSSL certificato secondo
lo standard ISO 45001:2008. In particolar modo le risorse finanziarie sono inserite nella pianificazione annuale
economica, finanziaria e patrimoniale dell’Azienda come descritto nelle procedure vigenti in materia. L’esigenza
viene definita dalla Struttura SSL che si interfaccia con le strutture competenti al fine di individuare le risorse
necessarie al mantenimento della compliance per la parte di specifica competenza.
o [S1-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (salute e sicurezza)
Periodicamente viene effettuato il Riesame della direzione al fine di valutare le prestazioni del SGSSL e
confermare o meno i contenuti della politica della salute e sicurezza sul lavoro. Le principali azioni di
miglioramento scaturite dall’ultimo riesame hanno riguardato l’aggiornamento dell’apparato procedurale, di
ulteriori Istruzioni di Controllo Operativo, valutazione approfondita del rischio stress lavoro-correlato e
rafforzamento dell’articolazione territoriale della Struttura Organizzativa Health and Safety. In tale ambito, il
Gruppo ENAV ha adottato un processo annuale di definizione e verifica degli obiettivi prettamente di natura
qualitativa connessi alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
112
o [S1-6] Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa
ESRS S1-6 Caratteristiche dei dipendenti al 31 dicembre 2024 (headcount genere e area geografica) Gruppo ENAV
Nota: si rimanda alle Note Illustrative del Gruppo ENAV, sezione “Informazioni sulle voci di Conto Economico Consolidato”, nota n.28 “Costo del
personale”, per maggiori dettagli relativi alla composizione dell’organico del Gruppo ENAV. Inoltre, si specifica che per ragioni di natura istituzionale e
operativa, al 31 dicembre 2024 risultano 3 dipendenti con sede di lavoro all’estero.
ESRS S1-6 Caratteristiche dei dipendenti (tipologia contrattuale) Gruppo ENAV
Dipendenti Genere 2024 2023
D vs 2023
Uomo 3.476 3.383 2,75%
Donna 900 871 3,33%
Non segnalato - - -
Altro - - -
4.376 4.254 2,87%
Dipendenti Paese
Dipendenti in paesi con 50 o più dipendenti che rappresentano
almeno il 10% del numero totale dei dipendenti
Italia 4.376 4.254 2,87%
4.376 4.254 2,87%
Numero totale dei dipendenti
Numero totale di dipendenti
Numero totale di dipendenti nei paesi con 50 o più dipendenti
Dipendenti
Tipologia
contrattuale
Genere 2024 2023
D vs 2023
Uomo 3.474 3.376 2,90%
Donna 897 871 2,99%
Non segnalato - - -
Altro - - -
Uomo 2 7 -71,43%
Donna 3 - -
Non segnalato - - -
Altro - - -
Uomo - - -
Donna - - -
Non segnalato - - -
Altro - - -
4.376 4.254 2,87%
Uomo 3.469 3.374 2,81%
Donna 885 854 3,62%
Non segnalato - - -
Altro - - -
Uomo 7 9 -22,22%
Donna 15 17 -11,76%
Non segnalato - - -
Altro - - -
4.376 4.254 2,87%
Numero totale di dipendenti
Numero totale dei dipendenti
Orario full-time
Orario part-time
Numero totale di dipendenti
Numero totale dei dipendenti
Contratto a tempo
indeterminato
Contratto a tempo
determinato
Orario variabile
113
ESRS S1-6: Caratteristiche dei dipendenti (tasso turnover) Gruppo ENAV
o [S1-13] Metriche di formazione e sviluppo delle competenze
ESRS S1-13 Metriche di formazione (ENAV Group)
o [S1-14] Metriche di salute e sicurezza
ESRS S1-14 Metriche di salute e sicurezza Gruppo ENAV
Nota: Il sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSSL) di Gruppo, conforme allo standard ISO 45001:2018, copre tutti i lavoratori delle società italiane del Gruppo
Enav (ENAV, IDS AirNav, Techno Sky e D-Flight).
Nota: nel 2024 non sono insorte malattie connesse al lavoro.
*Si segnalano due episodi infortunistici di due lavoratori impegnati nei servizi di pulizia presso la Sede Centrale e la Sede di Ciampino.
Tasso turnover dei dipendenti u.m. 2024 2023
D vs 2023
Numero totale di dipendenti che hanno lasciato l'impresa n. 385 350 10,00%
Tasso di turnover % 8,8 8,23 6,93%
Non
segnalato
Numero totale di ore di formazione erogate
Ore
142.883 21.980 - - 164.863 211.672 24.572 - - 236.243 -30,21%
Numero totale di dipendenti
3.476 900 - - 4.376 3.383 871 - - 4.254 2,87%
Ore di formazione (aula ed e-learning)
Ore medie di formazione erogate ai
dipendenti
2023
D vs 2023
u.m.
Uomo
Donna
Altro
Totale
Uomo
Donna
Altro
2024
37,67
Non segnalato
Totale
Ore/N.
41,11
24,42
-
-
-32,16%
62,57
28,21
-
-
55,53
N. Dipendenti Percentuale N. Dipendenti Percentuale
Percentuale di lavoratori propri coperti dal
sistema di gestione della salute e della
4.376 100% 4.254 100%
2024
2023
2024
Decessi u.m. Totale
-
-
Infortuni
4
2
Numero totale di ore lavorate Ore 6.360.385,00
Tasso di infortuni registrabili n. 0,63
-
-
133
80
n.
Altri lavoratori
Lavoratori dipendenti
n.
Altri lavoratori*
n.
Altri lavoratori
Lavoratori dipendenti
Altri lavoratori
Numero di giornate perdute a causa di lesioni e
decessi sul lavoro dovuti a infortuni sul lavoro,
malattie connesse al lavoro e decessi a seguito
di malattie
Numero di decessi dovuti a lesioni e malattie
connesse al lavoro
Lavoratori dipendenti
Lavoratori dipendenti
Numero di casi riguardanti malattie connesse
al lavoro registrabili
Lavoratori dipendenti
Totale numero di infortuni registrabili
Lavoratori dipendenti
114
[S-2] Informazioni relative ai lavoratori nella catena del valore
o [S2 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
Tra gli aspetti inerenti ai lavoratori nella catena del valore del Gruppo ENAV, ad esito dell’analisi di doppia
materialità, è stato rilevato un potenziale impatto negativo connesso al verificarsi di condizioni che possano
mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori impiegati dalle aziende appaltatrici del Gruppo. Il
verificarsi di tali condizioni potrebbe dar luogo a ulteriori effetti negativi per il Gruppo in termini di contenziosi
o ritardi nell’esecuzione delle attività affidate in appalto con potenziali ripercussioni sul raggiungimento degli
obiettivi strategici. In tale contesto, anche la reputazione del Gruppo ENAV e la sua attrattività potrebbero
essere influenzate negativamente. L’impatto negativo potenzialmente generato sui lavoratori nella catena del
valore e il rischio che ne deriva si concentrano nelle operazioni dirette del Gruppo ENAV, pur derivando dalle
relazioni instaurate con i fornitori. Pertanto, nell’ambito delle relazioni commerciali, le società italiane del
Gruppo ENAV assicurano la prevenzione e la mitigazione di tutti i potenziali impatti connessi alla salute e
sicurezza attraverso l’applicazione dei Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza adottati e precedentemente
descritti.
o Salute e sicurezza in appalto
o [S2-1] Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore
Il Gruppo ENAV ha adottato un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) certificato
secondo la norma ISO 45001:2018 per ciascuna società italiana del Gruppo (ENAV, Techno Sky, IDS AirNav e D-
Flight) che prevede una valutazione continua dei rischi e l'adozione di adeguate misure di sicurezza, tra cui
attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione per diffondere la cultura della sicurezza e promuovere
comportamenti responsabili, tutelando i dipendenti e tutte le parti interessati che potrebbero essere esposte ai
pericoli SSL.
Il Sistema riguarda infatti nel complesso tutto il personale, i lavoratori di società terze che nell’ambito degli
appalti prestano la propria attività all’interno dei luoghi di lavoro del Gruppo, nonché i visitatori esterni. Inoltre,
il Gruppo ha adottato un Codice di Condotta dei Fornitori che prevede il rispetto dei princìpi indicati al suo
interno da parte di tutti i soggetti affidatari di appalti di servizi, forniture e lavori, nonché di subappaltatori e
sub-fornitori del Gruppo ENAV. In linea con l'impegno del Gruppo verso la qualità, la sicurezza e la sostenibilità,
tale Codice stabilisce i requisiti minimi basati sui principi internazionali e assicura che i fornitori del Gruppo
aderiscano a elevati standard di lavoro, garantendo un trattamento equo ed eticamente rispettoso dei propri
dipendenti.
o [S2-2] Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti
Le modalità di comunicazione, partecipazione e consultazione interna ed esterna al Gruppo vengono gestite nel
rispetto di quanto previsto dalle procedure applicabili del Gruppo e ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Le interazioni avvengono principalmente secondo i principi di cooperazione e coordinamento e riguardano
essenzialmente:
gli impegni, le prestazioni in materia di sicurezza sul lavoro e le potenziali strategie per il miglioramento
continuo;
115
informazioni inerenti allo sviluppo del SGSSL, gli obiettivi raggiunti e i traguardi futuri;
incidenti/infortuni (INAIL);
comunicazioni con i fornitori inerenti i rischi correlati all’esecuzione di contratti d’appalto, d’opera o di
somministrazione.
Particolare attenzione è posta proprio alla gestione della sicurezza in appalto e per i cantieri temporanei e mobili
per i quali sono state redatte specifiche procedure che vengono applicate per ogni accordo, adempiendo così
agli obblighi previsti dal D. Lgs.81/08 e s.m.i.
Le consultazioni avvengono con le modalità stabilite nelle suddette procedure e riguardano le comunicazioni di
eventuali eventi ritenuti impattanti sulla salute e sicurezza. Le figure interne alle quali fare riferimento
partecipano alla riunione di cooperazione e coordinamento. L’obiettivo è tra gli altri quello di prevenire infortuni
e malattie professionali, promuovendo una cultura della sicurezza condivisa tra committente e imprese
appaltatrici.
Le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di tutti i siti ENAV, in cui può operare il personale
esterno, e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in azienda sono contenuti in appositi documenti
(ai sensi dell’art.26 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) resi disponibili alle parti interessate.
Per gestire in maniera efficace la tematica, il Gruppo ENAV ha definito ruoli, responsabilità e delegati di funzioni
delle strutture aziendali. L'Alta Direzione aziendale è fortemente impegnata nello sviluppo, nella gestione e nel
miglioramento continuo del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL). Tale impegno si
concretizza in diverse attività definite nella "Health and Safety Policy" adottata dalle società del Gruppo.
o [S2-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena
del valore di esprimere preoccupazioni
L’impatto individuato come potenziale e rilevante sulla salute e sicurezza in appalto viene gestito attraverso i
processi che il Gruppo ENAV ha definito sull’approvvigionamento, che assicurano la piena conformità al SGSSL.
In particolare, l’azienda ha stabilito forme di coordinamento con fornitori e appaltatori per identificare e gestire
i pericoli derivanti da:
attività degli appaltatori con impatto sul SGSSL del Gruppo ENAV, nel quale si valutano i rischi che le
operazioni degli appaltatori possono generare sull'SGSSL del Gruppo ENAV;
attività degli appaltatori con impatto sui loro stessi lavoratori, per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori
delle aziende esterne che operano per ENAV.
attività degli appaltatori con impatto su terzi, dove si considerano i rischi per altre parti interessate presenti
nei luoghi di lavoro in cui operano gli appaltatori.
La gestione degli accadimenti pericolosi (es. infortuni e malattie, near miss, comportamenti pericolosi, ecc.) è
presidiata attraverso processi di segnalazione, registrazione ed analisi degli stessi e si applica oltre che
internamente anche per le attività lavorative svolte da terzi nei luoghi di lavoro del Gruppo. L'analisi dei trend
degli accadimenti pericolosi è uno strumento fondamentale per identificare nuovi pericoli, valutare i rischi
esistenti e aggiornare le misure di prevenzione ed è utile per valutare l'efficacia del Sistema di Gestione della
Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) ai fini dell’individuazione delle aree di miglioramento. Questa analisi
costituisce un elemento di input del Riesame della direzione del SGSSL.
L’azienda pone particolare attenzione all’ascolto delle esigenze e delle preoccupazioni dei lavoratori nella catena
del valore, mettendo a disposizione diversi canali di comunicazione che vengono identificati nelle procedure di
riferimento. Ogni lavoratore esterno che riscontri un near miss e/o un comportamento pericoloso può inviare
segnalazione, tramite la compilazione di un report, alla casella mail dedicata. Questa indicazione viene
appositamente fornita durante la riunione di cooperazione e coordinamento svolta prima dell’avvio della
prestazione. Inoltre, è presente un più ampio sistema di whistleblowing accessibile anche a soggetti esterni
tramite un’apposita sezione sul sito corporate che garantisce la riservatezza dell’identità e il principio di non
ritorsione del segnalante. I risultati dei processi della partecipazione e consultazione e le comunicazioni
pertinenti da parte delle parti interessate esterne all’organizzazione (compresi i reclami) sono elementi
eventualmente analizzati sempre nel Riesame della direzione.
116
o [S2-4] Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei
rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché
efficacia di tali azioni
Il Gruppo ENAV ha strutturato il proprio Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro considerando
attentamente diversi fattori chiave come il contesto di riferimento, le esigenze e le aspettative delle parti
interessate, il campo di applicazione (che tiene conto delle diverse società del Gruppo e delle loro attività
specifiche) e i rischi connessi.
Un’apposita procedura descrive il processo di identificazione e valutazione dei rischi legati ad aspetti health and
safety-related; in particolare per le attività in appalto, rientranti nel campo di applicazione dell’art. 26 del D.Lgs.
81/08 e s.m.i., viene effettuata la valutazione del rischio da interferenza e redatto il relativo documento (es.
DUVRI).
Inoltre, in linea con la norma ISO 45001:2018, viene effettuato un riesame del sistema di gestione della salute e
sicurezza sul lavoro. Questo riesame ha lo scopo di individuare le aree in cui è necessario intervenire per
migliorare continuamente le prestazioni aziendali in materia di salute e sicurezza.
In conformità al D.Lgs. 81/2008, l'azienda, attraverso una delibera del Consiglio di Amministrazione, assicura la
disponibilità delle risorse necessarie per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il Sistema di Gestione
della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL).
o [S2-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
Periodicamente viene effettuato il Riesame della direzione al fine di valutare le prestazioni del SGSSL e
confermare i contenuti della politica della salute e sicurezza sul lavoro. L’azione principale in carico alle strutture
preposte alla gestione di tali aspetti si riferisce al monitoraggio dell’attività di cooperazione e coordinamento in
caso di affidamento di lavori, servizi e forniture presso i siti del Gruppo ENAV, da parte di imprese appaltatrici o
lavoratori autonomi. Analogamente alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per il personale del Gruppo ENAV,
gli obiettivi quantificabili sono in via di definizione.
[S-3] Informazioni relative alle comunità interessate
o [S3 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
Tra gli aspetti connessi alle comunità interessate dalle attività del Gruppo ENAV si rileva i) un potenziale impatto
negativo sulle comunità correlato all’elettromagnetismo, ii) un potenziale impatto negativo sulle comunità
generato da un’eventuale violazione delle caratteristiche di riservatezza, integrità e disponibilità delle
informazioni gestite dal Gruppo ENAV; iii) un rischio direttamente connesso, appunto, alla sicurezza delle
informazioni.
In particolare, l’erogazione dei servizi di comunicazione, navigazione e sorveglianza (CNS) necessari per il
controllo e la gestione del traffico aereo viene assicurata attraverso l’utilizzo di strumenti e apparati che
generano campi elettromagnetici di diverse entità. Nel dettaglio, l’infrastruttura fisica e tecnologica di ENAV è
distribuita sull’intero territorio nazionale ed è composta da sistemi come radar, radioassistenze e sistemi di
radiocomunicazione installati presso i siti aeroportuali e remoti. Ccomporta un potenziale impatto negativo
sulle comunità situate in prossimità di tali apparati, che è connesso all’eventuale superamento per ragioni di
natura tecnica, dei livelli di emissione delle radiazioni non ionizzanti definiti dalla normativa di riferimento.
Pertanto, tale impatto è concentrato nelle operazioni dirette e nelle fasi a valle della catena del valore del
Gruppo ENAV in un orizzonte temporale di lungo periodo.
Il rispetto dei previsti limiti di emissione delle radiazioni non ionizzanti viene assicurato attraverso la conduzione
di opportune valutazioni di impatto elettromagnetico in fase di progettazione, anche ai fini dell’ottenimento
delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, sia nella fase di installazione. Successivamente, i livelli di
elettromagnetismo vengono monitorati sistematicamente anche nell’ambito del Sistema di Gestione
Ambientale del Gruppo ENAV.
117
Considerata la natura essenziale dei servizi erogati dal Gruppo ENAV, uno degli aspetti connessi alle comunità
riguarda la sicurezza delle informazioni. La tutela delle informazioni e dei sistemi informativi sono aspetti
fondamentali per le attività di ENAV, che gestisce un servizio critico per la sicurezza nazionale.
In tale ambito, il potenziale impatto negativo è connesso a eventuali eventi pregiudizievoli delle caratteristiche
di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati sensibili gestiti da ENAV tali da compromettere l’erogazione dei
servizi di assistenza alla navigazione aerea, con conseguenti disservizi nei confronti delle comunità. Tale impatto
si concentra nelle operazioni dirette in un orizzonte temporale di breve periodo, anche considerando il recente
incremento dei vettori di minaccia esterna su scala internazionale. Il verificarsi di tale impatto potrebbe dar
luogo a ulteriori effetti negativi per ENAV, in termini di ricadute negative sull’operatività e sul business. Tali
ricadute negative potrebbero riguardare l’esposizione a profili di responsabilità per ENAV ed eventuali danni
reputazionali potenzialmente in grado di ridurre l’attrattività del Gruppo.
o Sicurezza delle informazioni
o [S3-1] Politiche relative alle comunità interessate (sicurezza delle informazioni)
Gli aspetti relativi alla sicurezza intesa nella sua più ampia estensione rappresentano elementi centrali nel
Gruppo ENAV, che gestisce infrastrutture e asset critici per l’erogazione di servizi essenziali. La riservatezza,
l’integrità e la disponibilidelle informazioni operative e corporate sono costantemente monitorate e garantite
attraverso un’architettura complessa di presidi di sicurezza fisica e logica oltre a regole e procedure interne. A
ciò si aggiungono attività di formazione e sensibilizzazione del personale interno oltre al fondamentale
coordinamento con le competenti Autorità civili e militari per la protezione dei dati operativi, in particolare
nell’ambito del Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica.
La sicurezza dei dati e delle informazioni costituisce un elemento essenziale nella fornitura di servizi di
navigazione aerea. Pertanto, il Gruppo ENAV adotta una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza
informatica basata su approcci risk-based” e sul concetto di security by design”. Parallelamente, il Gruppo fa
leva sulle migliori tecnologie disponibili sul mercato, agendo anche sul fattore umano attraverso iniziative volte
ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza in materia di cyber security da parte del personale. Inoltre, il
monitoraggio della sicurezza delle informazioni è assicurato da un presidio organizzativo dedicato, il Security
Operation Center (SOC).
Nell’ambito della gestione della ICT security è stata adottata una ICT Security Policy, per regolamentare
tematiche specifiche in materia e fornire agli asset owner gli indirizzi necessari per garantire la sicurezza delle
tecnologie gestite, in conformità alle leggi, ai regolamenti pertinenti ed alle best practices riconosciute che
costituiscono elementi di diligenza, prudenza e perizia professionale.
Le strutture organizzative preposte alla gestione di tali aspetti assicurano a livello di Gruppo i processi connessi
alla sicurezza delle informazioni, secondo i requisiti imposti dalla regolamentazione europea sulla protezione
delle informazioni e delle reti (Direttiva NIS).
Il Gruppo ENAV riconosce l’importanza della tutela della data privacy come parte integrante del proprio impegno
per la protezione dei diritti umani e della sua strategia di security e, infatti, adotta politiche e misure di sicurezza
118
volte a garantire la riservatezza, l’integrità e la protezione delle informazioni personali e sensibili, in conformità
con le normative vigenti e le migliori pratiche internazionali. Relativamente alla sicurezza delle informazioni, la
Capogruppo ENAV e le controllate Techno Sky e IDS AirNav hanno adottato come standard di riferimento la
norma ISO 27001Sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni”.
o [S3-2] Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti (sicurezza delle
informazioni)
In ambito security, ENAV si interfaccia con diversi stakeholder:
l’Autorità Nazionale di Vigilanza (ENAC Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e i vari policy maker (come
ICAO, Unione europea, EASA, ECAC, JAA, Eurocontrol, Stato italiano) che definiscono i requisiti
regolamentari che ENAV deve soddisfare;
le organizzazioni e gli enti che operano nel settore dell’aviazione civile (compagnie aeree e società di
gestione aeroportuali) con cui ENAV coopera per fornire il suo contributo alla “civil aviation security”;
altre organizzazioni esterne (Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Soccorso Sanitario, Protezione Civile, ecc.) con
cui ENAV interagisce e coopera per garantire la protezione degli impianti, del personale e dei dati;
i fornitori esterni che contribuiscono in quanto partner agli obiettivi di ENAV, accettando le politiche di
sicurezza;
la Direzione che ha il compito di definire la politica e gli obiettivi, i ruoli e le responsabilità del personale e
di mettere a disposizione tutte le risorse per il SecMS;
il personale che svolge il duplice ruolo di ‘bene’ da salvaguardare e di parte attiva del SecMS nel mettere in
atto le politiche e i requisiti di sicurezza per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La tematica della security è di primaria importanza per ENAV che, pertanto, coinvolge tutte le parti interessate
in modo continuo e integrato nel sistema di gestione della sicurezza. Non sono previste fasi specifiche di
coinvolgimento, poiché le politiche di sicurezza sono applicabili trasversalmente all’intera organizzazione e ai
suoi stakeholders, e il tipo e la frequenza del coinvolgimento dipendono dalle esigenze operative e dalle
normative in continua evoluzione. L’Alta Direzione, che definisce la Security Policy e gli obiettivi strategici per la
sicurezza, assicura la disponibilità delle risorse necessarie per l’implementazione e il miglioramento continuo
del sistema e promuove, inoltre, la collaborazione tra tutti i livelli aziendali per garantire l’efficacia complessiva
del sistema di sicurezza.
o [S3-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate
di esprimere preoccupazioni (sicurezza delle informazioni)
In caso di incidenti relativi alla sicurezza, vengono svolte attività specifiche per gestire l’evento in modo efficace.
In primo luogo, si identificano gli elementi costitutivi dell’incidente, analizzando le cause, l’eventuale contributo
del fattore umano e le condizioni di contesto che hanno favorito il manifestarsi dell’incidente. Successivamente,
è previsto che vengano adottate misure per contenere l’incidente, limitando l’estensione e l’intensità dei danni.
Una volta gestito l'incidente, è previsto anche che vengano attuate azioni per ripristinare la normale operatività
nel minor tempo possibile. Inoltre, è previsto che vengano individuate le cause dell’incidente e messe in atto
azioni correttive per prevenire il ripetersi di eventi simili, con la relativa condivisione degli insegnamenti tratti.
In caso di eventi illeciti, è previsto che vengano raccolti gli elementi necessari per segnalare l’incidente alle
autorità competenti.
Esistono canali dedicati e disponibili per tutti gli stakeholder per gestire le segnalazioni degli eventi relativi alla
security, da parte del personale del Gruppo ENAV e del personale esterno (es. fornitori, consulenti, ecc.). Queste
segnalazioni riguardano eventi che possono influire sulla sicurezza delle infrastrutture, del personale, delle
informazioni, dei sistemi e delle reti. In particolare, vengono segnalati:
eventi che minacciano la sicurezza delle infrastrutture e del personale, come accessi non autorizzati o
situazioni che potrebbero compromettere la sicurezza delle persone, la regolarità dei servizi o il patrimonio
aziendale.
119
eventi che coinvolgono la sicurezza delle informazioni e dei sistemi, con rischi per la disponibilità, l'integrità
o la riservatezza delle informazioni, che potrebbero interrompere la continuità operativa o creare situazioni
di emergenza.
Le segnalazioni relative alla security vengono gestite seguendo procedure specifiche e in conformità con le
normative vigenti, assicurando che le preoccupazioni sollevate siano affrontate in modo tempestivo e adeguato.
o [S3-4] Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e
conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni (sicurezza delle
informazioni)
Il riesame della Direzione è il processo che permette di verificare periodicamente le prestazioni del SecMS per
assicurare la sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia. Tale processo viene effettuato con frequenza
almeno annuale ed eventuali riesami straordinari, qualora necessario, possono essere richiesti. In tale ambito,
vengono raccolti le informazioni necessarie per il riesame del SecMS, tra cui i risultati delle verifiche ispettive,
lo stato delle azioni correttive, l’efficacia del sistema, il feedback delle parti interessate e i cambiamenti esterni
e interni che potrebbero influenzare la sicurezza. Inoltre, vengono analizzati i rischi, gli incidenti di sicurezza e le
vulnerabilità ICT, nonché la necessità di modificare la Security Policy. A seguito di tali analisi, vengono definite
proposte e obiettivi destinati ad aggiornare il SecMS e opportunità di miglioramento continuo emerse in sede
di riesame.
Il Gruppo ENAV assicura la messa a disposizione delle risorse necessarie per: manutenere e migliorare il Security
Management System; mantenere un livello di sicurezza adeguato tramite la corretta applicazione dei controlli
implementati; migliorare, laddove necessario, l’efficacia del Security Management System.
o [S3-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (sicurezza delle informazioni)
ENAV ha stabilito un processo annuale per la definizione e la revisione degli obiettivi relativi al SecMS,
allineandoli alla Security Policy dell’organizzazione. Durante il riesame annuale, vengono pianificate le azioni
necessarie per il raggiungimento di tali obiettivi e ciascun responsabile di processo è dotato di autonomia nel
proporre le misure più adatte per migliorare i propri processi e i relativi risultati. Questo riesame offre anche
l’opportunità di individuare ulteriori aree di miglioramento, promuovendo un continuo perfezionamento del
SecMS in linea con gli obiettivi stabiliti. In tale contesto, non sono stati identificati obiettivi materiali rilevanti da
divulgare, poiché i processi consolidati sono integrati nelle funzioni responsabili quotidianamente del rispetto
delle politiche di security. Gli aspetti legati alla security e alla forza lavoro proprio sono affrontati in modo
continuo attraverso il SecMS implementato da ENAV.
o Elettromagnetismo
o [S3-1] Politiche relative alle comunità interessate (emissioni elettromagnetiche)
Il Gruppo ENAV è consapevole del proprio ruolo nei confronti della collettività e, in conformità agli obblighi
previsti dal D.Lgs. 152/06, pone da particolare attenzione alle questioni ambientali. È presente un Sistema di
Gestione Ambientale di Gruppo (di seguito anche “SGA”), sviluppato in conformità ai requisiti della norma ISO
14001:2015, che ha lo scopo di proteggere l’ambiente mediante la prevenzione o mitigazione dei potenziali
impatti ambientali negativi, e del potenziale effetto negativo delle condizioni ambientali sul Gruppo, supportare
il Gruppo nell’adempimento dei propri obblighi di conformità e migliorare le prestazioni ambientali.
Il tema dell’elettromagnetismo viene trattato anche nell’ambito della Environmental Policy di Gruppo,
accessibile tramite il sito corporate e l’intranet aziendale. In particolare, tra gli obiettivi strategici definiti dalla
Policy figura anche il presidio dell’impatto ambientale delle radiazioni non ionizzanti, per il quale le società del
Gruppo garantiscono il rispetto dei limiti di emissione previsti dalla normativa vigente. Inoltre, all’interno della
Policy vengono delineate anche le responsabilità dellAlta Direzione, sia nella gestione degli aspetti connessi alla
tutela dell’ambiente che nella gestione e nel miglioramento continuo del SGA. Infine, tenuto conto della
complessità delle operazioni e della diffusione territoriale degli impianti, il Gruppo ha attribuito specifici ruoli e
responsabilità anche a livello manageriale per la gestione di tale impatto.
120
Il Gruppo ENAV è in tale contesto impegnato nel rispetto dei diritti umani di tutti i soggetti interessati dalle
operazioni aziendali e fonda i suoi rapporti con le comunità sul principio di ascolto e dialogo continuativo. In
particolare, il diritto alla salute è riconosciuto esplicitamente nella Policy sui Diritti Umani, redatta in conformità
agli standard della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dei Principi Guida delle Nazioni Unite sulle Imprese
e i Diritti Umani (UNGP), della Dichiarazione dell’ILO, delle linee guida dell’OCSE e della Carta dei Diritti
Fondamentali dell’Unione Europea. In conformità con le normative vigenti e le migliori pratiche internazionali,
eventuali segnalazioni connesse a tale impatto vengono trattate nel rispetto della riservatezza, integrità e
protezione delle informazioni.
o [S3-2] Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti (emissioni
elettromagnetiche)
Anche in base a quanto previsto dal SGA, il Gruppo ENAV ha identificato i soggetti interni ed esterni
potenzialmente interessati da tale impatto e, in maniera continuativa, garantisce processi e attività di
comunicazione finalizzati a rilevare le esigenze e le aspettative degli stessi, oltre ad assicurare un’efficace e
trasparente divulgazione degli aspetti di natura ambientale. In particolare, le comunità potenzialmente
interessate da tale impatto possono rivolgersi ai loro legittimi rappresentanti (es. enti preposti al rilascio delle
autorizzazioni, autorità competenti, associazioni di settore) per segnalare eventuali criticità o per richiedere
specifiche attività di verifica del rispetto dei limiti normativi connessi all’elettromagnetismo.
Le società del Gruppo ENAV hanno istituito specifiche strutture organizzative e figure aziendali competenti per
la gestione di tutte le tematiche ambientali. Tali figure vengono adeguatamente formate e hanno il compito di
i) garantire la compliance alla normativa applicabile e l’applicazione delle procedure del SGA; ii) assicurare che
il SGA sia definito, implementato e mantenuto in accordo allo standard ISO adottato; iii) assicurare che i flussi
informativi connessi al SGA siano presentati all’Alta Direzione per il riesame e che tali flussi rappresentino un
input per il miglioramento continuo. Inoltre, per valutare l’efficacia dell’impegno in materia ambientale, sono
stati definiti opportuni indicatori di prestazione ambientale e di conformità alla normativa, tra i quali si
considerano anche gli “indicatori di consenso”, ovvero la capacità del SGA di creare consenso e coinvolgimento
delle parti interessate (ad es. numero di esposti o di lamentele provenienti dagli stakeholder).
o [S3-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate
di esprimere preoccupazioni (emissioni elettromagnetiche)
Nell'eventualiin cui si verificasse una segnalazione da parte degli enti di controllo, relativa a valori emissivi
superiori alle soglie di tolleranza, ne conseguirebbe un’immediata verifica delle cause e del rispetto dei limiti
normativi e la relativa predisposizione, qualora necessario, di azioni previste per rientrare nei target definiti,
complete di tempi e responsabilità di attuazione. Il Gruppo ENAV non ha predisposto canali di segnalazione
specificamente dedicati al tema dell’elettromagnetismo; tuttavia, è presente un più ampio sistema di
whistleblowing che è accessibile anche a soggetti esterni tramite un’apposita sezione sul sito corporate che
garantisce la riservatezza dell’identità del segnalante, così come ampiamente descritto nella divulgazione delle
informazioni ai sensi dell’ESRS G1-1.
o [S3-4] Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e
conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni (emissioni
elettromagnetiche)
Al fine di prevenire il superamento dei limiti normativi di elettromagnetismo, preliminarmente alla installazione
dei nuovi sistemi vengono condotte le opportune valutazioni tecniche attraverso strumenti di simulazione e
misurazioni on-site delle emissioni, sottoposte poi ad approvazione degli enti preposti. Inoltre, in fase di
esercizio, viene svolta un’attività di monitoraggio dei campi elettromagnetici generati dagli impianti attivi, che
ricadono all’interno del cosiddetto processo di “indagine ambientale”, per verificare appunto il rispetto dei limiti
di radiazioni non ionizzanti. Qualora si riscontrasse un superamento della soglia normativa, il manutentore
interno del Gruppo ENAV attuerebbe i necessari interventi tecnici, applicando le procedure manutentive
previste.
Il Gruppo non si limita a garantire il rispetto dei limiti normativi, ma si impegna anche a ridurre le emissioni
elettromagnetiche, mantenendo al contempo la qualità e la continuità dei servizi offerti. In tale contesto, il piano
121
di dismissione delle radioassistenzeNon Directional Beacon” (NDB) prevede una razionalizzazione di tali
impianti, in linea con il Piano di Transizione PBN (Performance-Based Navigation) di ENAV e come stabilito dal
Regolamento (UE) 2018/1048. Internamente viene monitorato anche lo stato di avanzamento del piano di
dismissione delle radioassistenze. Inoltre, a livello di Gruppo sono state definite procedure documentate per
registrare e analizzare le segnalazioni al fine di avviare tutte le azioni correttive necessarie e monitorare la loro
attuazione anche tramite la rilevazione del numero di eventi con potenziale impatto ambientale e il numero di
rilievi e/o sanzioni ricevuti dagli organi ispettivi di controllo.
Nel periodo di rendicontazione non sono stati segnalati eventi, rilievi o sanzioni in materia ambientale, anche
con riguardo al tema dell’elettromagnetismo. Il Gruppo ENAV determina e fornisce le risorse necessarie al
mantenimento del SGA, verificandone periodicamente l’adeguatezza rispetto ai propri scopi. In tale ottica, sono
state assegnate specifiche risorse per la gestione degli impatti materiali anche mediante l'adozione di un sistema
di deleghe di funzioni in materia ambientale.
o [S3-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti (emissioni elettromagnetiche)
Nell’ambito del SGA, il Gruppo ENAV definisce obiettivi misurabili e allineati con le politiche adottate che
derivano dall’analisi dei contesti in cui opera, dalla valutazione dei rischi e delle correlate opportunità, nonché
dalle esigenze e aspettative delle parti interessate rilevanti. Il monitoraggio e la valutazione delle emissioni
elettromagnetiche presso i siti operativi e la dismissione degli apparati di radioassistenza sono tra i principali
obiettivi che il Gruppo ha adottato per la gestione di tale impatto potenziale. Inoltre, il Gruppo è impegnato in
un programma di dismissione di alcuni apparati (“NDB” – Non Directional Beacon) non più essenziali per
l’infrastruttura tecnologica impiegata nel controllo del traffico aereo. Nell’ambito di tale programma, avviato
nel 2021, è previsto un target di dismissione pari a 35 unità e alla fine dell’esercizio 2024 sono stati dismessi 34
NDB (97%).
[S-4] Informazioni relative a consumatori e utilizzatori finali
o [S4 SBM-3] Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
La sicurezza della persona è un aspetto strettamente connesso ai servizi di gestione e controllo del traffico aereo
(ATM) e agli altri servizi essenziali (ATS) per la navigazione aerea erogati direttamente da ENAV. In tale contesto,
le attività e i processi sono caratterizzati da un elevato livello di complessità e interdipendenza tra i vari attori
del settore del trasporto aereo e ciò comporta l’esistenza di ulteriori reciproche influenze nell’ambito della
catena del valore del Gruppo ENAV e degli specifici contesti operativi in cui vengono erogati i servizi di assistenza
alla navigazione aerea.
L’impatto negativo potenziale valutato nell’ambito dell’analisi di doppia materialità si concentra sulle operazioni
dirette di ENAV ed è connaturato alla mission aziendale e alla rilevanza sociale dei servizi erogati. In particolare,
nel medio termine l’impatto potenziale è connesso ad eventuali criticità nei livelli di safety della navigazione
aerea con effetti negativi sulla sicurezza dell’utenza.
122
o Safety della navigazione aerea
o [S4-1] Politiche connesse agli utenti finali (Safety)
Il livello di sicurezza operativa dei servizi di gestione del traffico aereo e di navigazione aerea, l’efficienza
operativa e la disponibilità senza soluzione di continuità degli impianti, sistemi e software utilizzati a tale scopo,
rappresentano per ENAV delle priorità irrinunciabili
2
. Anche per questo il Gruppo si è dotato di un Safety
Management System (di seguito anche “SMS”) che, in conformità al Regolamento UE n. 373/2017, garantisce il
mantenimento del massimo livello di prestazione in termini di Safety e la conformità dei servizi erogati rispetto
agli standard nazionali, europei e internazionali. Nell’ambito del SMS, come dichiarato nella Safety Policy di
Gruppo, ENAV assicura una chiara definizione delle responsabiliin materia di Safety, unitamente al possesso
delle necessarie competenze e della piena consapevolezza del proprio ruolo per le figure aziendali coinvolte
nelle cosiddette attività safety-related. La politica e tutta la documentazione relativa al SMS viene sottoposta a
un processo di riesame periodico al fine di verificarne la continua adeguatezza e viene diffusa tramite la intranet
aziendale a tutti i livelli del Gruppo ENAV. Il SMS aziendale si estende a tutti i servizi della navigazione aerea,
ossia: servizi di traffico aereo (ATS); servizi meteorologici (MET); servizi d’informazione aeronautica (AIS); servizi
di comunicazione, di navigazione e di sorveglianza (CNS).
In tale ambito, l’obiettivo prioritario è il mantenimento di elevati livelli di Safety della navigazione aerea e la
progressiva riduzione dei fattori di rischio al fine di garantire per quanto nelle competenze di ENAV la
sicurezza degli utenti finali.
Nel quadro del continuo impegno per gli aspetti safety-related, e conformemente alla normativa europea in
materia, in ENAV è stato istituito un Safety Review Board, che si riunisce con cadenza trimestrale, al netto di
esigenze specifiche che richiedano convocazioni con frequenze diverse, per garantire il monitoraggio delle
prestazioni di Safety rispetto alla politica e agli obiettivi stabiliti e l’efficacia dei processi del SMS aziendale,
nonché la tempestiva adozione delle azioni di Safety necessarie.
Il Board è presieduto dal Chief Executive Officer ed è composto dai seguenti membri permanenti:
Responsabile Compliance and Risk Management;
Responsabile Safety;
Chief Operating Officer;
Chief Technology Officer;
Chief Financial Officer;
Chief People and Corporate Services Officer.
A livello organizzativo, sono state attribuite specifiche responsabilità in materia di Safety, che riguardano in
primo luogo la supervisione della corretta attuazione delle previsioni del SMS. Tali responsabilità sono poi
articolate internamente in funzione delle molteplici attività e processi safety-related.
Inoltre, ENAV incentiva la partecipazione attiva del personale attraverso la promozione di un clima di reciproca
fiducia e condivisione delle informazioni safety-related, anche attraverso la cosiddetta “Just Culture Policy” e il
concetto di “No Blame Culture”.
o [S4-2] Processi di coinvolgimento degli utilizzatori finali in merito agli impatti
Al fine di garantire e rafforzare la consapevolezza in materia di Safety, sono previste diverse iniziative di
promozione, comunicazione e misurazione coordinate dal Responsabile Safety. Tra queste iniziative rientrano:
la distribuzione di materiali informativi rivolti al personale del Gruppo ENAV finalizzata a illustrare l’introduzione
o la modifica di specifiche procedure safety-related e il loro impatto operativo, assicurando al contempo la piena
consapevolezza delle responsabilità in tale ambito; l’organizzazione di incontri annuali finalizzati alla
condivisione delle informazioni rilevanti (cosiddetti “Safety Moments”), al confronto sulle azioni intraprese e al
rafforzamento generale della cultura della safety; la realizzazione periodica della Safety Culture Survey allineata
alle metodologie e alle metriche definite da EUROCONTROL e CANSO, volta a monitorare e valutare il livello di
consapevolezza e l’efficacia delle iniziative adottate in ambito Safety all’interno del Gruppo ENAV.
2
Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo 3 “Gestione dei rischi e delle opportunità” della Relazione sulla Gestione.
123
A titolo illustrativo, le occasioni di confronto rappresentano un importante strumento di dialogo e condivisione
che coinvolge il management, il personale aziendale e i principali stakeholder quali clienti, società di gestione
aeroportuale, fornitori, istituzioni e autorità del settore. Questi incontri hanno l’obiettivo di diffondere
informazioni essenziali sui rischi identificati, accrescere la consapevolezza sulle responsabilità in materia di
Safety e condividere aggiornamenti delle procedure del SMS.
o [S4-3] Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli
utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni
Il sistema di segnalazione degli eventi safety-related è stato sviluppato per garantire che tutte le informazioni
relative alla Safety siano raccolte, analizzate e utilizzate in modo efficace con l’obiettivo principale di
promuovere la tempestiva adozione di appropriate misure correttive e di mitigazione del rischio connesso alla
gestione del traffico aereo. Tale approccio consente di individuare le cause degli eventi e di adottare
tempestivamente misure di mitigazione del rischio, promuovendo un miglioramento continuo del sistema di
gestione della Safety. Il processo di gestione delle segnalazioni si basa su criteri di terzietà e indipendenza, con
attività di raccolta, valutazione e analisi affidate a personale qualificato e autonomo rispetto alle operazioni.
Inoltre, viene garantita la riservatezza e l’anonimizzazione delle informazioni in conformità con le normative
europee sulla protezione dei dati, assicurando che le informazioni raccolte siano utilizzate esclusivamente per
finalità di Safety. Nel rispetto della “Just Culture Policy”, infatti, a seguito di un evento segnalato ENAV non
ricerca necessariamente colpe o responsabilità, garantendo che i soggetti coinvolti non siano sanzionati per
azioni, omissioni o decisioni da essi adottate sulla base della loro esperienza e formazione.
L’adozione di questo sistema consente a ENAV di favorire una cultura della sicurezza più solida e proattiva,
incentivando la segnalazione volontaria degli eventi e assicurando che ogni informazione rilevante venga
preservata e analizzata. Tale approccio non solo rende il sistema più resiliente ma contribuisce anche alla
crescita della Safety Culture, rafforzando la consapevolezza e la responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella
gestione della sicurezza del traffico aereo. In un’ottica reattiva ogni evento safety-related segnalato, in accordo
alla normativa comunitaria in materia, viene opportunamente analizzato al fine di identificare eventuali “safety
proposal” che, indirizzate alle strutture organizzative di ENAV competenti, vengono poi declinate in “remedial
action” o “proposte di miglioramento”.
o [S4-4] Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione
dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori
finali, nonché efficacia di tali azioni
Al fine di assicurare il miglioramento delle Safety Performance e del livello d’efficacia del SMS e dei processi che
lo stesso disciplina, nonché per recepire i feedback raccolti attraverso il coinvolgimento delle autorità di settore
competenti (es. ENAC Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e ANSV Agenzia Nazionale per la Sicurezza del
Volo), ENAV elabora e implementa un Safety Plan con orizzonte temporale di medio termine (5 anni), che può
essere aggiornato in base a esigenze particolari indipendentemente dalla scadenza naturale dello stesso.
L’emissione del Safety Plan avviene generalmente entro la fine dell’anno precedente al periodo di riferimento.
Nell’ambito del Safety Plan vengono identificati gli obiettivi del continuo miglioramento delle performance di
safety e dell’efficacia dell’SMS e vengono individuate le relative attività necessarie. Le azioni comprendono gli
aggiornamenti delle politiche o delle procedure del SMS, le implementazioni di sistemi tecnologici, le attività di
conformità alla normativa e le azioni specifiche per migliorare le performance di sicurezza operativa e la
promozione della cultura della sicurezza. Internamente, con cadenza almeno semestrale, viene predisposta una
sintesi sul livello di implementazione del Safety Plan, sottoposta all’attenzione del CEO nell’ambito del Safety
Review Board. In linea generale, l’intera organizzazione aziendale è coinvolta nel rispetto delle pratiche safety-
related e le risorse necessarie per garantire un adeguato livello di sicurezza sono distribuite tra i vari dipartimenti
che operano in sinergia per mantenere gli elevati standard di safety richiesti.
124
o [S4-5] Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
Nel perseguire gli obiettivi istituzionali, ENAV concilia le interdipendenze delle diverse aree prestazionali con il
raggiungimento dei preminenti obiettivi. In questo contesto, non sono stati identificati obiettivi materiali
rilevanti da divulgare, poiché i processi consolidati sono integrati nelle funzioni responsabili quotidianamente
del rispetto delle politiche di Safety. Gli aspetti legati alla Safety e agli utenti finali sono affrontati in modo
continuo attraverso il SMS implementato da ENAV.
La Commissione Europea, nell’ambito del Piano di Performance, ha introdotto la Safety tra le Aree Essenziali di
Prestazione definendo specifici obiettivi da conseguire nei vari periodi di riferimento del piano. Tali Indicatori
Essenziali di Prestazione della Safety vengono monitorati sia internamente, dalle strutture organizzative
preposte, sia esternamente da ENAC, quale National Supervisory Authority, e dalla Commissione Europea che
tramite il Performance Review Body (PRB) assicura la valutazione complessiva del piano di performance e,
quindi, anche delle prestazioni di Safety.
Il Regolamento Europeo 2019/317 ha definito, per il terzo Piano di Performance relativo al periodo 20202024,
un solo Safety Key Performance Indicator (S-KPI) riguardante il livello di efficacia del Safety Management System
(Effectiveness of Safety Management EoSM). Sono stati inoltre definiti cinque Safety Performance Indicators
(SPI) per i quali non sono stati stabiliti target ma saranno oggetto di monitoraggio al fine di verificarne
l’andamento nel corso degli anni di piano. Il Safety Key Performance Indicator (S-KPI) soggetto a target è
articolato per definiti obiettivi gestionali (Management Objective) che, con riferimento a una scala di valori
crescenti, da A a D, definisce il livello di implementazione, maturità ed efficacia del Safety Management System
(SMS)
3
.
IV. Informazioni di governance
[G-1] Informazioni relative alla condotta dell'impresa
o [G1 GOV-1] Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
Il Gruppo ENAV ha adottato un modello di business etico e socialmente responsabile orientato a conseguire il
successo sostenibile dell’impresa. La corporate governance della società assicura la gestione efficace ed
efficiente dell'impresa, con l'obiettivo di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo, tenendo conto
degli interessi degli altri stakeholders. Il modello di amministrazione e controllo della Società è definito alla
stregua dell'applicabile normativa generale e speciale tenendo conto dei principi e delle raccomandazioni
contenuti nel Codice di Corporate Governance, cui la Società aderisce, nonché delle best practice in materia.
Le competenze degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo in materia di condotta aziendale nel
Gruppo ENAV includono i seguenti aspetti:
gli Amministratori devono osservare le disposizioni in materia di interesse proprio o per conto di terzi e di
operazioni con parti correlate, segnalando eventuali conflitti di interesse astenendosi dal compiere
operazioni in caso di conflitti. Essi devono inoltre garantire la trasparenza e la correttezza delle operazioni
aziendali;
i Dirigenti devono esercitare i poteri con obiettività ed equilibrio, promuovendo la crescita professionale dei
collaboratori e migliorando le condizioni di lavoro. Devono assicurare la protezione e la conservazione dei
beni aziendali e garantire la corretta rappresentazione delle attività aziendali;
l'Organismo di Vigilanza ha il compito di vigilare sul rispetto del Codice Etico, analizzare le segnalazioni di
violazioni, raccogliere elementi utili per decidere le azioni conseguenti e garantire la riservatezza e
l'anonimato del segnalante;
3
Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo 2.2.1 “Attività core business” della Relazione sulla Gestione.
125
il Collegio Sindacale in conformità alla normativa generale alle previsioni del Codice di Corporate
Governance, alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale” emanate dal Consiglio Nazionale dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e alle indicazioni fornite dalla CONSOB, vigila sull’osservanza
della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza
dell’assetto organizzativo amministrativo e contabile.
Tali organi e figure aziendali sono tenuti a partecipare alla realizzazione e all'attuazione di un sistema di controllo
e gestione dei rischi aziendali efficace ed efficiente, contribuendo al corretto funzionamento dello stesso.
o [G1 IRO-1] Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
Come già riportato, l’analisi di doppia materialità condotta dal Gruppo ENAV ha consentito di identificare anche
gli IRO rilevanti relativi alla condotta delle imprese. A tal fine, sono stati analizzati tutti i settori operativi del
Gruppo e i relativi processi aziendali, nonché le attività concentrate lungo la catena del valore e le relazioni di
business. Inoltre, sono stati esaminati i risultati dei processi interni di risk management e gli esiti delle attività di
audit interno. In tale ambito, nel breve periodo si rileva un rischio connesso a eventuali comportamenti
fraudolenti che potrebbero danneggiare la reputazione del Gruppo e la fiducia da parte dei clienti e dar luogo a
sanzioni da parte delle autorità competenti. Ciò si tradurrebbe in effetti finanziari negativi connessi alle sanzioni
ricevute (es. revoca o sospensione delle autorizzazioni, licenze o concessioni, divieto di contrattazione con la
Pubblica Amministrazione) e alla potenziale riduzione dei ricavi relativi al mercato terzo con implicazioni
negative sugli obiettivi strategici e commerciali del Gruppo.
IRO
Materiality
Score (0-5)
Razionale
Verificarsi di un
comportamento che
rientri nella più ampia
nozione di frode
(secondo la
classificazione ACFE)
1,6
Soglia di
materialità:
> 1,2
Il rischio si manifesta attraverso l'insufficiente
sensibilizzazione, monitoraggio e verifica interna in
materia di corruzione, che potrebbe sfociare in atti di
frode e corruzione da parte dei membri
dell'organizzazione.
Lo scenario di riferimento prevede potenziali atti illeciti di
seria rilevanza (magnitudo = 4) e la probabilità che tali
eventi si verifichino è stata valutata per il Gruppo ENAV
come non elevata (probabilità = 0,4) ovvero con possibili
che l'evento si verifichi nei prossimi 5 anni o < 25% di
probabilità.
o Prevenzione della corruzione
o [G1-1] Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese
Il Gruppo ENAV fonda la propria azione sulla più ampia compliance con le norme dettate in materia di
prevenzione della corruzione, adottando l’approccio di zero tolerance. In tale contesto, ENAV ha adottato una
specifica Politica per la prevenzione della corruzione che definisce il quadro di valori, princìpi e regole volte a
mitigare e contrastare i rischi di corruzione e le Linee Guida del Sistema di Gestione per la Prevenzione e il
Contrasto della Corruzione, che definiscono le strategie organizzative basate sull’analisi dei processi e su misure
specifiche di gestione del rischio corruttivo, promuovono l’implementazione, il mantenimento e il
miglioramento del sistema di gestione per la prevenzione della corruzione e la compliance delle attività svolte
dalle società del Gruppo con la normativa di riferimento. Inoltre, ai sensi della standard regolamentare di
settore, è stata nominata una Funzione di Conformità per la Prevenzione della Corruzione (FCPC).
Il Gruppo ENAV incoraggia e facilita le segnalazioni whistleblowing all’interno del Gruppo e di ciascuna realtà
aziendale al fine venire a conoscenza di situazioni di rischio o di danno e di affrontare il problema segnalato in
modo più tempestivo possibile; il tutto, attraverso un sistema che contribuisce a individuare, prevenire e
contrastare la commissione di illeciti e/o reati, a tutelare ENAV, il Gruppo e gli azionisti da danni economici, a
salvaguardare la loro immagine e reputazione, a diffondere la cultura dell’etica, della legalità e della trasparenza
all’interno del Gruppo e a rafforzare il sistema di controllo interno e gestione dei rischi.
126
A tal fine, la società ha attivato un canale di whistleblowing, accessibile tramite apposita sezione sul sito web
aziendale, che garantisce la riservatezza dell’identi del segnalante attraverso strumenti informatici di
comunicazione secondo le modalità descritte nel Regolamento Whistleblowing. Il Gruppo ENAV tutela il
segnalante (in buona fede) contro qualsiasi condotta ritorsiva, dannosa, discriminatoria o comunque sleale,
minacciata o effettiva, diretta o indiretta (fatta salva ogni altra forma di tutela prevista dalla legge), conseguenti
alla segnalazione di Whistleblowing e realizzate nel corso dell’intero processo di Whistleblowing e
successivamente alla conclusione dello stesso. La Segnalazione di Whistleblowing non può costituire pregiudizio
per il proseguimento del rapporto di lavoro. Sono, pertanto, da considerarsi nulli il licenziamento ritorsivo o
discriminatorio, il trasferimento, il mutamento di mansioni del soggetto segnalante, nonché qualsiasi altra
misura ritorsiva o discriminatoria adottata nei confronti del segnalante stesso. Le segnalazioni possono essere
effettuate sia dal personale interno appartenente a una delle società del Gruppo, sia da soggetti esterni, così
come individuati nel D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 (di seguito anche “Decreto WB”). Le indagini avviate a seguito
di segnalazione sono eseguite secondo le modalità definite nel Regolamento Whistleblowing. In particolare, ai
fini della ricezione e gestione delle segnalazioni, il Gruppo ENAV ha appositamente costituito un comitato
collegiale (Comitato Whistleblowing), composto da soggetti interni e che risponde nel suo complesso ai requisiti
di autonomia e professionalità necessari al fine di assicurare che le segnalazioni vengano gestite in maniera
adeguata e conforme alle disposizioni del Decreto WB e del relativo Regolamento Whistleblowing. Infatti, al
Comitato Whistleblowing è affidata la responsabilità di valutare la procedibilità e ammissibilità delle segnalazioni
pervenute sulla base della sussistenza dei presupposti soggettivi e oggettivi previsti dal Decreto WB e dai
requisiti stabiliti dal Regolamento Whistleblowing, nonché di gestire e dar seguito, anche con il supporto delle
competenti strutture aziendali, alle segnalazioni procedibili. Il Comitato Whistleblowing dispone annualmente
di adeguate risorse finanziarie e organizzative affinché possa svolgere correttamente le attività previste dal
Regolamento Whistleblowing.
Le società del Gruppo ENAV hanno implementato specifici modelli organizzativi ai sensi del D.Lgs. 231/01.
Inoltre, ENAV ha implementato un Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione conforme allo
standard ISO 37001 e ha conseguito nel 2021 la relativa certificazione, recentemente rinnovata a dicembre
2024.
Nel contesto di tale sistema di gestione, ENAV svolge periodicamente la valutazione del rischio di corruzione dei
processi sensibili, anche al fine di individuare le posizioni organizzative più esposte al rischio di corruzione e di
attivare le opportune attività di due diligence.
o [G1-3] Prevenzione e individuazione della corruzione attiva o passiva
Il principio di zero tolerance adottato dal Gruppo ENAV trova applicazione nella Politica per la prevenzione della
corruzione, nelle Linee Guida del Sistema di Gestione per la Prevenzione e il Contrasto della Corruzione e nelle
previsioni dei relativi documenti aziendali, oltre che nell’ambito dei processi di due diligence implementati. La
Politica e le Linee Guida del Sistema di Gestione per la Prevenzione e il Contrasto della Corruzione sono
pubblicate sul sito corporate e sulla intranet aziendale.
Inoltre, le società del Gruppo prevedono programmi di sensibilizzazione e formazione specifici in tale ambito,
con particolare attenzione per i soggetti che operano in contesti sensibili. Anche i membri del Comitato
Whistleblowing ricevono un’adeguata formazione in merito alla gestione delle segnalazioni, alla conduzione di
indagini interne e ai requisiti di privacy. Qualora le segnalazioni dovessero riguardare uno o più membri del
Comitato Whistleblowing o degli altri soggetti coinvolti nella gestione delle segnalazioni, questi sono estromessi
dalle attività inerenti alla valutazione e gestione della specifica segnalazione.
In conformità allo standard ISO 37001, con cadenza periodica, il Consiglio di Amministrazione di ENAV effettua
un riesame del Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione sulla base delle informazioni pervenute
attraverso il riesame dell’Alta Direzione (identificata nell'Amministratore Delegato di ENAV) e il riesame della
Funzione di Conformità per la Prevenzione della Corruzione, oltre che di qualsiasi altra informazione nella
disponibilità dell’Organo Direttivo.
Con specifico riferimento alle attività di segnalazione, il Comitato Whistleblowing trasmette semestralmente un
report che riepiloga le segnalazioni ricevute, con l’indicazione della fondatezza o meno delle stesse e degli
elementi di sintesi emersi dalle relative attività istruttorie: al Consiglio di Amministrazione di ENAV; al Comitato
Controllo e Rischi e Parti Correlate di ENAV; al Collegio Sindacale di ENAV e per le segnalazioni di rispettiva
127
competenza delle società del Gruppo; all’Organismo di Vigilanza delle Società del Gruppo, per le segnalazioni
di rispettiva competenza; alla FCPC di ENAV, per le segnalazioni aventi ad oggetto tematiche inerenti la
corruzione.
Il Gruppo ENAV eroga specifiche attività di formazione in materia di prevenzione della corruzione, che vengono
modulate nei contenuti e nelle modalità di erogazione rispetto al profilo di rischio dei destinatario, allo scopo di
assicurare che tutti siano pienamente consapevoli dei seguenti aspetti: contenuti della Policy per la prevenzione
della corruzione e delle Linee Guida del Sistema di Gestione per la Prevenzione e il Contrasto della Corruzione;
procedure aziendali e Sistema anticorruzione; rischio di corruzione e implicazioni per l’organizzazione;
circostanze in cui la corruzione può verificarsi in relazione ai loro compiti e come riconoscere tali circostanze;
come riconoscere e rispondere alle sollecitazioni o offerte di tangenti; come prevenire ed evitare la corruzione
e come riconoscere i principali indicatori di rischio di corruzione; come e a chi comunicare eventuali problemi.
In materia di contrasto alla corruzione sono previsti due distinti moduli formativi destinati, rispettivamente, a
tutta la popolazione aziendale e al personale che ricopre posizioni a rischio corruzione superiori al basso. I dati
relativi alla formazione fruita dal personale del Gruppo sono rappresentati nella tabella seguente “ESRS G1-3:
formazione sulla lotta alla corruzione attiva e passiva (Gruppo ENAV)”.
ESRS G1-3: formazione sulla lotta alla corruzione attiva e passiva (Gruppo ENAV)
Nota: nella categoria “Altre tematiche” sono compresi i seguenti argomenti di formazione: Standard UNI ISO37001; Disegno del Sistema di Gestione e Prevenzione della
Corruzione; Risk Assesment Anticorruzione e Flussi Informativi; Attori del SGCP; Sanzioni e sistema disciplinare. Inoltre, per il 2025, è prevista l’erogazione di una sessione
formativa in materia di prevenzione della corruzione per i componenti degli organi di amministrazione e controllo, i quali sono comunque tenuti ad aderire,
successivamente alla nomina e durante il mandato, alla Policy per la prevenzione della corruzione adottata ai sensi dello standard ISO 37001:2016 e alle Linee guida del
sistema di gestione per la prevenzione e il contrasto della corruzione. Infine, è previsto un ulteriore modulo della durata di circa 30 minuti per la sensibilizzazione di agenti,
intermediari e distributori.
o [G1-4] Casi accertati di corruzione attiva o passiva
ESRS G1-4 Informativa sui casi di corruzione attiva o passiva e sui relativi esiti (Gruppo ENAV)
Funzioni a
rischio
Dirigenti
Altri
lavoratori
propri
Estensione della formazione
Totale 102 56 4.320
Totale destinatari della formazione 96 46 3.343
Modalità di erogazione e durata
Formazione in aula (Ore) 2 2 0
Formazione e-learning (Ore) 0 1 1
Formazione volontaria e-learning (Ore) 0 0 0
Frequenza
Frequenza richiesta per la formazione
Ogni due
anni
- -
Temi trattati
Definizione di corruzione x x x
Politica x x x
Procedure in materia di sospetto/rilevamento x X x
Altre tematiche x X x
128
Nota: come emerso dalle analisi condotte dalla Struttura Internal Audit tramite verifiche a piano ed extra piano e da accertamenti conseguenti a segnalazioni whistleblowing
nonché da parte delle competenti strutture, non si sono evidenziate casistiche di atti corruttivi (attivi / passivi) all’interno del Gruppo nel 2024.
Casi di corruzione attiva e passiva u.m 2024
Numero di condanne inflitte per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva n. 0
Importo delle ammende inflitte per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva 0
Azioni intraprese contro le violazioni delle procedure e delle norme di lotta alla corruzione
attiva e passiva
n. 0
129
V. Attestazione della Rendicontazione consolidata di Sostenibilità ai sensi dell’art.
154 bis comma 5-ter del D. Lgs 58/98
130
VI. Relazione della Società di Revisione sulla Rendicontazione Consolidata di
Sostenibilità
Enav S.p.A.
Relazione della società di revisione indipendente sull’esame limitato
della rendicontazione consolidata di sostenibilità ai sensi dell’art. 14-
bis del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
EY S.p.A.
Sede Legale: Via Meravigli, 12 20123 Milano
Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 00187 Roma
Capitale Sociale Euro 2.975.000 i.v.
Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi
Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003
Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
A member firm of Ernst & Young Global Limited
EY S.p.A.
Via Lombardia, 31
00187 Roma
Tel: +39 06 324751
Fax: +39 06 324755504
ey.com
Relazione della società di revisione indipendente sull’esame limitato
della rendicontazione consolidata di sostenibilità ai sensi dell’art. 14-
bis del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Agli Azionisti della
Enav S.p.A.
Conclusioni
Ai sensi dell’art. 8 e 18, comma 1, del D. Lgs. 6 settembre 2024, n. 125 (di seguito “Decreto”),
siamo stati incaricati di effettuare l’esame limitato (“limited assurance engagement”) della
Rendicontazione consolidata di sostenibilità della ENAV S.p.A. e delle sue controllate (di seguito
“Gruppo” o “Gruppo Enav) relativa all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (di seguito “RCS”)
predisposta ai sensi dell’art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione sulla
gestione del bilancio consolidato del Gruppo Enav.
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano
ritenere che:
- la Rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo ENAV relativa all’esercizio chiuso al
31 dicembre 2024 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi
di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva (UE) 2013/34/UE
(European Sustainability Reporting Standards, di seguito “ESRS”);
- le informazioni contenute nel paragrafo Informativa ai sensi del Regolamento UE 2020/852 e
s.m.i. (Tassonomia UE) della RCS non siano state redatte, in tutti gli aspetti significativi, in
conformità all’art. 8 del Regolamento (UE) n. 852 del 18 giugno 2020 (nel seguito anche
“Regolamento Tassonomia”).
Elementi alla base delle conclusioni
Abbiamo svolto l’incarico di esame limitato in conformità al Principio di Attestazione della
Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia). Le procedure svolte in tale tipologia di incarico
variano per natura e tempistica rispetto a quelle necessarie per lo svolgimento di un incarico
finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole e sono altresì meno estese.
Conseguentemente, il livello di sicurezza ottenuto in un incarico di esame limitato è sostanzialmente
inferiore rispetto al livello di sicurezza che sarebbe stato ottenuto se fosse stato svolto un incarico
finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza ragionevole. Le nostre responsabilità ai sensi di tale
Principio sono ulteriormente descritte nel paragrafo “Responsabilità della società di revisione per
l’attestazione sulla Rendicontazione consolidata di sostenibili” della presente relazione.
Siamo indipendenti in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza
applicabili all’incarico di attestazione della RCS nell’ordinamento italiano.
La nostra società di revisione applica il Principio internazionale sulla gestione della qualità (ISQM
Italia) 1 in base al quale è tenuta a configurare, mettere in atto e rendere operativo un sistema di
gestione della qualità che includa direttive o procedure sulla conformità ai principi etici, ai principi
professionali e alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.
2
Riteniamo di aver acquisito evidenze sufficienti e appropriate su cui basare le nostre conclusioni.
Altri aspetti
Le informazioni comparative presentate nella RCS riferite all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023
non sono state sottoposte a verifica.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale della ENAV S.p.A. per
la Rendicontazione consolidata di sostenibilità
Gli amministratori sono responsabili per lo sviluppo e l’implementazione delle procedure attuate per
individuare le informazioni incluse nella RCS in conformità a quanto richiesto dagli ESRS (di seguito il
“processo di valutazione della rilevanza”) e per la descrizione di tali procedure nel paragrafo
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti della
RCS.
Gli Amministratori sono inoltre responsabili per la redazione della RCS, che contiene le informazioni
identificate mediante il processo di valutazione della rilevanza, in conformità a quanto richiesto
dall’art. 4 del Decreto, inclusa:
- la conformità agli ESRS;
- la conformità all’art. 8 del Regolamento Tassonomia delle informazioni contenute nel paragrafo
Informativa ai sensi del Regolamento UE 2020/852 e s.m.i. (Tassonomia UE).
Tale responsabilità comporta la configurazione, la messa in atto e il mantenimento, nei termini
previsti dalla legge, di quella parte del controllo interno ritenuta necessaria dagli Amministratori al
fine di consentire la redazione di una RCS in conformità a quanto richiesto dall’art. 4 del Decreto, che
non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Tale
responsabilità comporta altresì la selezione e l’applicazione di metodi appropriati per elaborare le
informazioni nonché l’elaborazione di ipotesi e stime in merito a specifiche informazioni di
sostenibilità che siano ragionevoli nelle circostanze.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge,
sull’osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.
Limitazioni intrinseche nella redazione della Rendicontazione consolidata di
sostenibilità
Ai fini della rendicontazione delle informazioni prospettiche in conformità agli ESRS, agli
amministratori è richiesta l’elaborazione di tali informazioni sulla base di ipotesi, descritte nella RCS,
in merito a eventi che potranno accadere in futuro e a possibili future azioni da parte del Gruppo. A
causa dell’aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne
il concretizzarsi dell’accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua
manifestazione, gli scostamenti fra i valori consuntivi e le informazioni prospettiche potrebbero
essere significativi.
Le informazioni relative alle emissioni di gas a effetto serra Scope 3 sono soggette a maggiori
limitazioni intrinseche rispetto a quelle Scope 1 e 2, a causa della scarsa disponibilità e precisione
delle informazioni utilizzate per definire tali informazioni, sia di natura quantitativa sia di natura
3
qualitativa, nonché per effetto dell’affidamento su dati, informazioni ed evidenze fornite da terze
parti.
Responsabilità della società di revisione per l’attestazione sulla Rendicontazione
consolidata di sostenibilità
I nostri obiettivi sono pianificare e svolgere procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza
limitato che la RCS non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non
intenzionali, ed emettere una relazione contenente le nostre conclusioni. Gli errori possono derivare
da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si
possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di
influenzare le decisioni degli utilizzatori prese sulla base della RCS.
Nell’ambito dell’incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato in conformità al
Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - SSAE (Italia), abbiamo esercitato il
giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata
dell’incarico.
Le nostre responsabilità includono:
- la considerazione dei rischi per identificare l’informativa nella quale è probabile che si verifichi
un errore significativo, sia dovuto a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali;
- la definizione e lo svolgimento di procedure per verificare l’informativa nella quale è probabile
che si verifichi un errore significativo. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto
a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da
comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni,
falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo
interno;
- la direzione, la supervisione e lo svolgimento dell’esame limitato della RCS e l’assunzione della
piena responsabilità delle conclusioni sulla RCS.
Riepilogo del lavoro svolto
Un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato comporta lo svolgimento di
procedure per ottenere evidenze quale base per la formulazione delle nostre conclusioni.
Le procedure svolte sulla RCS si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso
colloqui, prevalentemente con il personale del Gruppo responsabile per la predisposizione delle
informazioni presentate nella RCS, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte
all’acquisizione di evidenze ritenute utili.
In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure, in parte in una fase preliminare prima della
chiusura dell’esercizio e successivamente in una fase finale fino alla data di emissione della presente
relazione:
- comprensione del modello di business, delle strategie del Gruppo e del contesto in cui opera con
riferimento alle questioni di sostenibilità;
- comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle
informazioni qualitative e quantitative incluse nella RCS, ivi inclusa l’analisi del perimetro di
rendicontazione;
4
- comprensione del processo posto in essere dal Gruppo per l’identificazione e la valutazione degli
impatti, rischi ed opportunità rilevanti, in base al principio di doppia rilevanza, in relazione alle
questioni di sostenibilità e verifica della relativa informativa inclusa nella RCS;
- identificazione dell’informativa nella quale è probabile che esista un rischio di errore
significativo;
- definizione e svolgimento delle procedure, analitiche e di sostanza, basate sul nostro giudizio
professionale, per rispondere ai rischi di errore significativi identificati, tra cui:
- per le informazioni raccolte a livello di Gruppo:
svolgimento di interviste e analisi documentale con riferimento alle informazioni
qualitative e, in particolare, alle politiche, alle azioni e agli obiettivi sulle questioni di
sostenibilità, per verificare la coerenza con le evidenze raccolte;
svolgimento di procedure analitiche e limitate verifiche su base campionaria con
riferimento alle informazioni quantitative;
- per le informazioni raccolte a livello di sito, effettuazione di visite in loco per la ENAV
S.p.A. (sito di Ciampino ACC). Tale sito è stato selezionato sulla base delle sue attività e
del suo contributo alle metriche della RCS. Nel corso di tale visita abbiamo effettuato
interviste con il personale del Gruppo e acquisito riscontri documentali in merito alla
determinazione delle metriche;
- relativamente ai requisiti dell’art. 8 del Regolamento Tassonomia, comprensione del processo
posto in essere dal Gruppo per identificare le attività economiche ammissibili e determinarne la
natura allineata in base alle previsioni del Regolamento Tassonomia e verifica della relativa
informativa inclusa nella RCS;
- riscontro delle informazioni riportate nella RCS con le informazioni contenute nel bilancio
consolidato ai sensi del quadro sull’informativa finanziaria applicabile o con i dati contabili
utilizzati per la redazione del bilancio consolidato stesso o con i dati gestionali di natura
contabile;
- verifica della struttura e della presentazione dell’informativa inclusa nella RCS in conformità con
gli ESRS;
- ottenimento della lettera di attestazione.
Roma, 16 aprile 2025
EY S.p.A.
Riccardo Rossi
(Revisore Legale)
131
6. ALTRE INFORMAZIONI
Attività internazionali
Il 2024 ha visto il consolidarsi dell’aumento dei meeting associato al ritorno alla normalità delle attività sui tavoli
internazionali nonché all’aumento del traffico aereo registrato nonostante il permanere degli impatti
sull’aviazione legati ai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese.
In tale contesto, la Capogruppo ha continuato, attraverso meeting e con strumenti di tele/videoconferenza, le
attività volte a consolidare i rapporti con gli altri Air Navigation Service Provider sia a livello bilaterale, sia
attraverso alleanze ed aggregazioni (come ad esempio l’alleanza A6 o il blocco funzionale di spazio aereo Blue
Med) nonché, con le principali istituzioni ed organizzazioni Internazionali esistenti nell’ambito del trasporto
aereo ed in particolare dell’Air Traffic Management (ATM): ICAO, Commissione Europea, SESAR 3 Joint
Undertaking e SESAR Deployment Manager oltre che EASA, CANSO, EUROCONTROL e EUROCAE.
Sono state svolte numerose attività in seno alle istituzioni europee, soprattutto con riguardo ad aspetti
normativi di rilievo per il settore dell’aviazione e per la Capogruppo, di cui si riportano di seguito i più rilevanti:
la pubblicazione del nuovo Regolamento UE 2024/2803, che aggiorna l’assetto normativo del Single
European Sky (cosiddetto Single European Sky 2+). Nel corso del 2024 vi è stata un’intensa attività, sotto la
presidenza di turno del Consiglio UE del Belgio e successivamente dell’Ungheria, seguita da riunioni di
coordinamento a livello nazionale ed internazionale, che ha portato alla conclusione del lungo e complesso
iter per la revisione del quadro normativo SES. Dopo l’entrata in vigore del regolamento avvenuta il
dicembre 2024 farà seguito un’attività tecnica di predisposizione e/o di revisione dei relativi regolamenti
attuativi (Implementing Rule) che avranno luogo nel 2025 e 2026;
la prosecuzione dello sviluppo di specifiche tecniche (AMC/GM) a supporto dell’implementazione dei nuovi
regolamenti relativi alla valutazione della conformità dei sistemi ATM/ANS, che definisce le modalità per la
certificazione, dichiarazione e attestazione di conformità dei sistemi tecnologici ATM/CNS, utilizzati dalle
società del Gruppo per la fornitura dei servizi. La Capogruppo ha contribuito fattivamente allo sviluppo di
tali specifiche, sia direttamente che attraverso il coordinamento con istituzioni e organizzazioni
internazionali, in particolare con EASA e CANSO. Le attività proseguiranno anche per l’anno 2025 per la
definizione di ulteriori norme a supporto dei regolamenti emanati;
il proseguimento delle attività da parte della Commissione Europea e degli Stati per la revisione del
performance and charging scheme per il Reference Period 4, che copre l’arco temporale 2025-2029 e che
ha previsto la definizione dei target europei e la redazione dei Piani nazionali di performance e l’avvio del
successivo iter approvativo. L’attività si concluderà nel corso del 2025, a valle dell’analisi da parte della
Commissione Europea, con la pubblicazione della Decisione di approvazione dei piani di performance;
la pubblicazione dell’edizione 2025 dell’European ATM Master Plan, la roadmap aggiornata per la
trasformazione del Sistema ATM europeo, che mira a modernizzare la gestione del traffico aereo e rendere
il cielo europeo il più efficiente e sostenibile al mondo entro il 2045. Il Piano, frutto di un ampio processo di
collaborazione fra l’UE e l’industria ATM europea, che include anche ENAV, era iniziato nell'ottobre 2023 e
si è concluso a dicembre 2024. L’ATM Master Plan stabilisce le dieci priorità di investimento per il prossimo
decennio, con focus sulle transizioni digitali e sostenibili, nonché le 12 aree tematiche prioritarie per la
ricerca e innovazione;
partecipazione alle attività del CNS Programme Manager, entità nominata dalla Commissione Europea con
l’obiettivo di definire i criteri per l’implementazione del concetto di Minimum Operational Network e la
relativa roadmap europea di evoluzione del CNS.
Certificazioni del Gruppo ENAV
Con riferimento alla certificazione quale Service Provider rilasciata da ENAC, la Capogruppo nel 2024 è stata
oggetto di attività di sorveglianza continua da parte di ENAC per verificare il soddisfacimento dei requisiti per la
fornitura di servizi di navigazione aerea e di gestione del traffico aereo previsti dal Regolamento UE 2017/373 e
dei requisiti per operare come organizzazione di addestramento per i controllori del traffico aereo, degli
132
operatori di informazioni volo e del personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione
aerea, coerentemente con il Regolamento UE 2015/340 ed i pertinenti Regolamenti ENAC.
Con riferimento alle certificazioni dei sistemi di gestione aziendale del Gruppo ENAV, nel 2024 l’Organismo
Internazionale di Certificazione DNV ha svolto e concluso con esito positivo:
le attività di rinnovo dei certificati ISO 9001:2015 e ISO 45001:2018, rispettivamente dei Sistemi di Gestione
per la Qualità e dei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro, di ENAV e Techno Sky;
le attività di rinnovo e contestuale conversione alla nuova edizione della norma del certificato ISO/IEC
27001:2022 del Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni di ENAV e Techno Sky;
le attività di rinnovo del certificato ISO 37001:2016 del Sistema di Gestione per la Prevenzione della
Corruzione di ENAV;
le attività di sorveglianza in merito alle certificazioni ISO 9001:2015 del Sistema di Gestione per la Qualità,
ISO 45001:2018 del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro e ISO 14001:2015 del Sistema di
Gestione Ambientale di IDS AirNav;
le attività di sorveglianza e contestuale conversione alla nuova edizione della norma in merito alla
certificazione ISO/IEC 27001:2022 del Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni di IDS AirNav;
le attività per il conseguimento del certificato UNI/PdR 125:2022 di ENAV, relativamente alla parità di genere
nelle imprese;
le attività di audit finalizzate al mantenimento della certificazione del modello organizzativo di ENAV in
conformità al modello EASI (Ecosistema Aziendale Sostenibile Integrato).
Per quanto riguarda la flotta aerea di Flight Inspection and Validation, la Capogruppo è stata oggetto di audit
specifici da parte di ENAC per la sorveglianza relativa alle “Operazioni specializzate e Operazioni commerciali
specializzate” e per verificare il mantenimento del Certificato di Approvazione per l’impresa per la gestione della
navigabilità continua e del Certificato di Approvazione dell’impresa di manutenzione.
Relativamente alle ulteriori certificazioni/attestazioni della controllata Techno Sky, si evidenzia che nel 2024
sono stati effettuati con esito positivo:
l’audit di mantenimento da parte dell’Organismo Internazionale di Certificazione DNV della certificazione ai
sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/2067 (certificazione delle imprese per quanto concerne gli
interventi sulle apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento d’aria e le pompe di calore fisse
contenenti gas fluorurati ad effetto serra);
la verifica di sorveglianza ai fini dell’accreditamento del laboratorio di Taratura, in accordo alla norma UNI
CEI EN ISO/IEC 17025:2018
In relazione al modello Capability Maturity Model for Development (CMMI-DEV):
la società Techno Sky ha mantenuto il livello di maturità 2 CMMI -DEV per le attività di sviluppo software ed
ha esteso tale livello di maturità 2 anche alle aree di Safety e Cyber Security con l’obiettivo di integrare le
best practice di Product Security e di Product Safety nel ciclo di vita di realizzazione del software (Security by
Design);
la società IDS AirNav ha mantenuto il livello di maturità 3 relativamente al modello Capability Maturity
Model for Development (CMMI DEV) sia per le attività di sviluppo software, sia per le aree di Safety e Cyber
Security in ambito prodotti sviluppati.
In ultimo, nel mese di dicembre 2024, la società D-Flight ha ottenuto da ENAC la certificazione quale Fornitore
di Servizi comuni di informazione ai sensi del Regolamento di Esecuzione UE 2021/664 della Commissione
Europea del 22 aprile 2021 relativo al quadro normativo per lo U-Space.
Operazioni rilevanti
Nel corso del 2024 non sono state poste in essere operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla
situazione patrimoniale, finanziaria e economica del Gruppo.
Operazioni atipiche e/o inusuali
133
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso dell’esercizio
2024 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali e che non vi sono stati eventi ed
operazioni significative di natura non ricorrente.
A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti,
oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento
possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di
interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
Rapporti con Parti Correlate
Per parti correlate si intendono le entità controllate, direttamente o indirettamente da ENAV, il controllante
Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente
dal MEF stesso e il Ministero vigilante quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sono altresì parti
correlate gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti
familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari della Capogruppo e delle società da
questa direttamente e/o indirettamente controllate e i fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla
fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo.
Le operazioni con parti correlate compiute dal Gruppo nel 2024 sono rappresentate sostanzialmente da
prestazioni facenti parte della ordinaria gestione e regolate a condizioni di mercato, come più ampiamente
descritto nella nota n. 33 del Bilancio Consolidato e nella nota n. 31 del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2024.
La Capogruppo, in conformità a quanto previsto dall’art. 2391 bis del codice civile e in ottemperanza ai principi
dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato con delibera
CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha istituito, con efficacia a
decorrere dalla data di ammissione alle negoziazioni delle azioni della società sul mercato Euronext Milan,
organizzato e gestito da Borsa Italiana, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata
dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016 e oggetto di successivi aggiornamenti di cui
l’ultima versione approvata dal Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e
Rischi e Parti Correlate, in data 17 marzo 2025. La nuova Procedura per la disciplina delle operazioni con parti
correlate ha recepito l’emendamento al Regolamento Parti Correlate attuato da CONSOB con Delibera n. 21624
del 10 dicembre 2020 in attuazione della delega contenuta nel novellato art. 2391-bis del Codice Civile. Tale
procedura è disponibile sul sito internet di ENAV www.enav.it sezione Governance area documenti societari.
Si precisa che nel 2024 non sono state poste in essere operazioni di maggiore rilevanza e non vi sono state
operazioni soggette agli obblighi informativi in quanto rientranti nei casi di esclusione previsti dalla procedura,
operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale consolidata o sui risultati
consolidati dell’esercizio.
Regolamento Mercati
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società
costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all’Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini
del Bilancio Consolidato, richieste dall’art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n.
20249 del 28 dicembre 2017, si segnala che alla data del 31 dicembre 2024 tra le società controllate da ENAV
rientra nella previsione regolamentare la Società Enav North Atlantic LLC per la quale sono state adottate le
procedure adeguate che assicurano la compliance alla predetta normativa. Lo Stato patrimoniale ed il Conto
Economico del Bilancio 2024 di Enav North Atlantic LLC inserito nel reporting package utilizzato ai fini della
redazione del bilancio consolidato del Gruppo ENAV, verrà messo a disposizione del pubblico da parte di ENAV
S.p.A. ai sensi di quanto previsto dall’art. 15 comma 1 lettera a) del Regolamento Mercati, almeno 15 giorni
prima della data prevista per lo svolgimento dell’Assemblea ordinaria annuale, che verrà convocata per
l’approvazione del Bilancio di Esercizio 2024.
Adesione al processo di semplificazione normativa ex Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012
134
Ai sensi dell’art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012, ENAV ha dichiarato di aderire al regime
di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971 del
14 maggio 1999 e s.m.i. (Regolamento Emittenti CONSOB), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli
obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione,
scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
7. PROSPETTO DI RACCOREDO TRA PATRIMONIO NETTO E RISULTATO DI ENAV
S.p.A. E I CORRISPONDENTI DATI CONSOLIDATI
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, viene riportato di seguito il prospetto
di raccordo tra il risultato dell’esercizio e il Patrimonio Netto di Gruppo e gli analoghi valori della Capogruppo.
8. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
Non vi sono eventi di rilievo da segnalare avvenuti successivamente al 31 dicembre 2024.
9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’ultima stima del traffico per il 2025 e gli anni a seguire, pubblicata da Eurocontrol a fine febbraio 2025,
conferma un trend di crescita anche per il prossimo periodo regolatorio 2025-2029. In particolare, per il 2025
STATFOR prevede per l’Italia un traffico in ulteriore crescita del 6,1% (scenario base).
Tale incremento da una parte continuerà ad incidere positivamente sui livelli di ricavo della Capogruppo,
dall’altra richiederà degli ulteriori sforzi operativi e di gestione del personale per gli importanti carichi di lavoro,
soprattutto nei mesi di luglio e agosto, dove per la stagionalità tipica del business si registrano i picchi di traffico
in Italia.
Nel corso del primo semestre 2025, è attesa anche la decisione finale di approvazione del Piano di Performance
2025-2029 da parte del regolatore comunitario che consentirà di avere conferma dei principali elementi tariffari
e finanziari della Capogruppo.
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Risultato Patrimonio Risultato Patrimonio
di esercizio Netto di esercizio Netto
Capogruppo
118.191 1.168.941 107.197 1.173.828
Differenza di consolidamento 0 (29.721)
0 (29.721)
Ammortamento plusvalori acquisizione netto effetti fiscali (1.297) (9.614)
(1.866) (8.317)
Eliminazione effetti economici infragruppo al netto eff. fiscale
1.196 (10.302)
1.432 (11.498)
Riserva di conversione 0 12.202
0 7.790
Riserva adeg.to part.ne fair value e benefici ai dipen. e FTA 0 (3.984)
0 (7.558)
Eliminazione rivalutazione/svalutazione partecipazione 0 0
(1.836) 0
Riserva di consolidamento 0 3.946
0 3.946
Altri effetti 0 (10)
0 (10)
Dividendi infragruppo 0 (23.962)
0 (23.962)
Risultato dell'esercizio delle sociecontrollate 7.739 120.845
7.994 113.106
Totale di Gruppo 125.829 1.228.341
112.921 1.217.604
PN di terzi (114) 1.016
(211) 1.130
Totale Gruppo e Terzi 125.715 1.229.357
112.710 1.218.734
(migliaia di euro)
135
Il Gruppo ENAV sarà inoltre impegnato nel corso dell’anno nell’implementazione del nuovo piano industriale
secondo le linee illustrate nel precedente paragrafo 2 che prevede un importante sviluppo sia del mercato
regolato che del mercato non regolato.
10. PROPOSTA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALLASSEMBLEA DEGLI
AZIONISTI
Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:
approvare il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2024 di ENAV S.p.A. che chiude con un utile di esercizio di
euro 118.190.918,14;
destinare l’utile di esercizio per il 5% pari a euro 5.909.545,91 a riserva legale, come indicato dall’art. 2430
comma 1 del Codice Civile, per euro 112.280.000,00 a titolo di dividendo in favore degli Azionisti e per euro
1.372,23 da riportare nella riserva disponibile per utili portati a nuovo;
prelevare dalla riserva disponibile Utili portati a nuovo” un importo pari a euro 26.440,000,00 e dalla riserva
di capitali disponibile un importo di euro 7.448.000,00 al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a
dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo pari a euro 146.168.000,00 corrispondenti a
un dividendo di euro 0,27 per ogni azione che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola, escluse
le azioni proprie in portafoglio a quella data;
porre in pagamento l’indicato dividendo dell’esercizio di euro 0,27 per azione il 25 giugno 2025, con data
stacco della cedola coincidente con il 23 giugno 2025 e record date coincidente con il 24 giugno 2025.
Roma, 31 marzo 2025
Il Consiglio di Amministrazione
136
Bilancio Consolidato e
Bilancio Consolidato e
Bilancio di Esercizio
al
31 dicembre 2024
Bilancio Consolidato e
Bilancio di Esercizio
al
31 dicembre 2024
138
BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO ENAV
AL 31 DICEMBRE 2024
139
Bilancio Consolidato del Gruppo ENAV al 31 dicembre 2024
Prospetti consolidati del Gruppo ENAV
140
Stato Patrimoniale Consolidato
141
Conto Economico Consolidato
143
Altre componenti di Conto Economico Complessivo Consolidato
144
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
145
Rendiconto Finanziario Consolidato
146
Note illustrative del Gruppo ENAV
147
Informazioni generali
148
Forma e contenuto del Bilancio Consolidato
148
Principi e area di consolidamento
149
Principi contabili
152
Uso di stime e giudizi del management
163
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate del Gruppo
166
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale finanziaria consolidata
169
Informazioni sulle voci di Conto Economico Consolidato
187
Altre informazioni
196
Attestazione dell’Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul Bilancio
Consolidato
210
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato
211
140
PROSPETTI CONSOLIDATI DEL GRUPPO ENAV
141
Stato Patrimoniale Consolidato
ATTIVITA'
(valori in euro)
Note
al 31.12.2024
di cui con parti
al 31.12.2023
di cui con parti
correlate (Nota 33)
correlate (Nota 33)
Attività non correnti
Attivi Materiali
7
81 0 .35 6.67 4
0
8 2 2 .83 5.85 3
0
Attivi Immateriali
8
18 9 .52 6.21 0
0
1 9 0 .29 6.50 6
0
Partecipazioni in altre imprese
9
54 .74 3 .622
0
46 .68 2 .50 3
0
Attivi finanziarie non correnti
10
34 3 .78 7
0
3 43 .78 7
0
Attivi per imposte anticipate
11
31 .57 8 .136
0
33 .58 8 .98 2
0
Crediti tributari non correnti
12
0
0
12 .99 0
0
Crediti Commerciali non correnti
13
38 5 .45 4.41 9
0
5 2 6 .84 1.07 4
0
Altre attività non correnti
15
49 .47 3
0
3 5 .90 3
0
Totale Attività non correnti
1.47 2.05 2 . 3 2 1
1 .620 .63 7.59 8
Attività correnti
Rimanenze
14
60 .47 3 .019
0
62 .78 2 .18 0
0
Crediti commerciali correnti
13
45 6 .00 2.98 5
4 2 .01 0.61 8
3 91 .30 2 .60 9
42 .69 4 .826
Attivi finanziarie correnti
10
0
0
0
0
Crediti Tributari
12
4.38 2 .27 9
0
2 .77 3.85 8
0
Altre attività correnti
15
18 .63 9 .556
9 3 6 .082
3 3 .05 7.17 8
1 1 .481 .13 8
Disponibili liquide e mezzi equivalenti
16
35 6 .82 1.41 9
0
2 2 4 .87 6.21 2
0
Totale Attività correnti
89 6 . 31 9 .258
7 1 4 . 7 9 2 . 0 3 7
Attività destinate alla dismissione
17
4.54 9 .85 0
0
TOTALE ATTIVITA'
2.37 2.92 1.42 9
2 .335 .42 9.63 5
142
Stato Patrimoniale Consolidato
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
(valori in euro)
Note
al 31.12.2024
di cui con parti
al 31.12.2023
di cui con parti
correlate (Nota 33)
correlate (Nota 33)
Patrimonio Netto
Capitale sociale
18
54 1 .74 4 .385
0
5 41 .74 4 .38 5
0
Riserve
18
49 5 .17 0 .744
0
4 8 0.38 4 .26 9
0
Utili/(Perdite) portati a nuovo
18
65 .59 8 .12 2
0
8 2 .55 5.46 1
0
Utile/(Perdita) dell'esercizio
18
12 5 .82 8 .827
0
1 1 2.92 1 .18 2
0
Totale Patrimonio Netto di Gruppo
18
1.22 8 . 3 4 2 . 0 7 8
0
1 . 2 1 7 . 6 0 5 . 2 9 7
0
Capitale e Riserve di terzi
1.12 8 .62 9
0
1.33 9 .99 4
0
Utile/(Perdita) di terzi
(1 1 4.0 5 1)
0
(21 1 .36 5)
0
Totale Patrimonio Netto di Terzi
1.01 4 . 5 7 8
0
1.12 8 . 6 2 9
0
Totale Patrimonio Netto
18
1.22 9 . 3 5 6 . 6 5 6
1.21 8 . 7 3 3 . 9 2 6
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri
19
1.53 4 .38 3
0
1.07 7 .00 0
0
TFR e altri benefici ai dipendenti
20
36 .42 8 .19 9
0
3 9 .42 9.15 0
0
Passività per imposte differite
11
4.36 4 .27 0
0
4.68 1 .73 0
0
Passività finanziarie non correnti
21
56 7 .65 7 .391
0
5 0 5.87 5 .73 2
0
Debiti commerciali non correnti
22
29 .94 1 .42 4
0
1 9 .06 5.37 4
0
Altre passivi non correnti
23
13 7 .99 9 .229
0
1 4 0.86 4 .58 0
0
Totale Passività non correnti
77 7 .924 .896
7 1 0 . 9 9 3 . 56 6
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri
19
9.54 6 .28 5
0
12 .52 9 .684
0
Debiti commerciali correnti
22
15 1 .42 5 .488
12 .86 6 .9 99
19 5 .71 4 .834
1 3 .73 0.33 2
Debiti tributari e previdenziali
24
33 .56 3 .83 6
0
3 7 .82 6.54 9
0
Passività finanziarie correnti
21
22 .00 7 .12 9
0
2 2 .20 8.49 9
0
Altre passivi correnti
23
14 9 .07 4 .529
61 .33 8 .7 73
13 7 .42 2 .577
5 9 .26 7.32 0
Totale Passività correnti
36 5 .617 .267
4 0 5 . 7 0 2 . 14 3
Passività direttamente associate alle attività
17
destinate alla dismissione
22 .61 0
0
Totale Passività
1.14 3 . 5 6 4 . 7 7 3
1.11 6 . 6 9 5 . 7 0 9
Totale Patrimonio Netto e Passività
2.37 2.92 1 . 4 2 9
2.33 5.42 9 . 6 3 5
143
Conto Economico Consolidato
(valori in euro)
Note
2024
di cui con parti
2023
di cui con parti
correlate (Nota 33)
correlate (Nota 33)
Ricavi
Ricavi da attivi operativa
25
1.05 5 .40 8.78 9
1 1 .982 .46 4
9 90 .91 5 .718
1 3 .30 1 .38 4
Balance
25
(5 5.6 5 6.9 7 0)
0
(28 .0 89 .5 7 2)
0
Totale ricavi da contratti con i clienti
25
99 9 .75 1 .81 9
96 2 .82 6 .14 6
Altri ricavi operativi
26
49 .1 29 .9 15
3 5 .96 4 .26 9
48 .48 7 .85 3
3 4 .33 6 .76 7
Totale ricavi
1.04 8 .881 .73 4
1.01 1.31 3.99 9
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e
merci
27
(1 2.2 3 8.8 6 7)
(9 9 5 .47 0)
(8 .33 1 .76 5)
(1.0 3 5.3 9 6)
Costi per servizi
27
(1 44 .3 98 .2 33)
(4 .8 01 .5 03)
(1 4 6 .84 1 .64 2)
(7 .76 0 .99 9)
Costo del personale
28
(5 92 .4 35 .5 96)
0
(5 6 8 .28 5 .99 7)
0
Costi per godimento beni di terzi
27
(1 .66 5 .91 9)
(28 .3 88)
(1 .54 4 .08 0)
(2 4 .50 2)
Altri costi operativi
27
(3 .56 5 .05 1)
0
(3.8 93 .3 21)
0
Costi per lavori interni capitalizzati
29
28 .4 82 .7 58
0
28.9 4 4.8 1 8
0
Totale costi
(72 5 .82 0 . 9 0 8)
(69 9 .95 1 . 9 87)
Ammortamenti
7 e 8
(1 31 .8 45 .5 71)
0
(1 2 8 .46 9 .91 2)
0
(Svalutazioni)/Ripristini per riduzione di valore di
crediti
13
(2 .45 2 .74 1)
0
(2.2 96 .3 03)
0
(Svalutazioni)/Ripristini per attivi materiali e
immateriali
7
0
0
0
0
Accantonamenti
19
(1 .55 8 .91 4)
0
(7.9 25 .8 05)
0
Risultato Operativo
18 7 .20 3 .600
17 2 .66 9 .992
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari
30
16 .8 31 .6 47
0
12.8 3 1.2 3 6
0
Oneri finanziari
30
(2 5.4 8 7.7 9 5)
0
(23 .3 27 .6 17)
0
Utile (perdita) su cambi
30
36 9 .86 2
0
(7 4 0 .47 2)
0
Totale proventi e oneri finanziari
(8.28 6 .28 6)
(11 .23 6 .853)
Risultato prima delle imposte
1 78 .91 7 .31 4
1 6 1.43 3 . 1 3 9
Imposte dell'esercizio
31
(5 3.2 0 2.5 3 8)
0
(48 .7 23 .3 22)
0
Utile/(Perdita) dell'esercizio (Gruppo e Terzi)
12 5 .71 4 .776
1 1 2.70 9.81 7
quota di interessenza del Gruppo
12 5 .82 8 .82 7
11 2.92 1 .18 2
quota di interessenza di Terzi
(1 14 .0 51)
(2 1 1.3 6 5)
Utile/(Perdita) base per azione
37
0,2 3
0 ,21
Utile diluito per azione
37
0,2 3
0 ,21
144
Altre componenti di Conto Economico Complessivo Consolidato
(valori in euro)
Note
2024
2023
Utile/(Perdita) dell'esercizio
18
1 2 5 . 7 1 4 . 7 7 6
1 12 .709 .81 7
Componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- differenze da conversione bilanci esteri
18
3.9 6 5 .75 9
(2 .08 4 .03 4)
- valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati
10 e 18
0
(16 8 .76 1)
- effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti
11 e 18
0
40 .50 3
finanziari derivati
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
3.96 5 .75 9
(2.21 2 .29 2)
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- adeguamento al fair value delle partecipazioni in altre imprese
9
5 .1 01 .5 5 0
11 .6 2 8.9 5 9
- utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti
18 e 20
3 7 1 .78 0
(22 4 .98 3)
- effetto fiscale
11 e 18
(1.0 30 .0 59)
(2 .38 8 .08 5)
Totale componenti di conto economico complessivo che non
4.44 3 .27 1
9 .01 5 .891
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo
1 3 4.12 3.80 6
1 1 9 . 5 1 3 .41 6
quota di interessenza del Gruppo
13 4 .23 7.85 7
11 9 .72 4 .78 1
quota di interessenza di Terzi
(1 14 .0 5 1)
(21 1 .36 5)
145
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
Riserva per
Totale
Capitale
Riserve
utili/(perdite)
Riserva Cash
Utili/(perdite)
Utile/(perdita)
Patrimonio
Patrimonio
Totale
sociale
Riserva legale
diverse
attuariali per
Flow Hedge
Totale riserve
portati a nuovo
dell'esercizio
Netto del
Netto di Terzi
Patrimonio
benefici ai
Gruppo
Netto
dipendenti
(valori in euro)
Patrimonio Netto al 31 dicembre 2022
541 .744 .385
42.65 0.39 6
43 3.52 7.03 2
(8.185 .449)
2 .085 .430
47 0.07 7.40 9
88 .72 8.28 3
1 0 5.00 4.11 5
1 .205 .55 4.19 2
1.33 9.99 4
1 .206 .89 4.18 6
Destinazione del risultato di esercizio
0
4 .62 0.0 45
0
0
0
4 .620 .04 5
1 00 .38 4.07 0
(1 05 .00 4.1 15)
0
0
0
precedente
Erogazione dividendo
0
0
0
0
0
0
(10 6.43 6 .491)
0
(1 06 .43 6.4 91)
0
(106 .43 6.4 91)
(Acquisto)/assegnazione azioni proprie
0
0
(1.152 .52 7)
0
0
(1 .15 2.5 27)
0
0
(1.15 2 .527)
0
(1.15 2 .527)
Riserva differenza da conversione
0
0
(2.084 .03 4)
0
0
(2 .08 4.0 34)
0
0
(2.08 4 .034)
0
(2.08 4 .034)
Piano di incentivazione a lungo termine
0
0
35 .74 3
0
0
35 .74 3
(12 0 .401)
0
(8 4.6 58)
0
(84 .65 8)
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0
0
9.18 6.8 78
(17 0.9 87)
(12 8.2 58)
8 .88 7.63 3
0
0
8 .88 7.63 3
0
8 .88 7.6 33
- utile/(perdita) dell'esercizio
0
0
0
0
0
0
0
112 .921 .18 2
1 12 .92 1.1 82
(21 1.3 65)
112 .709 .81 7
Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023
541 .744 .385
47.27 0.44 1
43 9.51 3.09 2
(8.356 .436)
1 .957 .172
48 0.38 4.26 9
82 .55 5.46 1
1 1 2.92 1.18 2
1 .217 .60 5.29 7
1.12 8.62 9
1 .218 .73 3.92 6
Destinazione del risultato di esercizio
0
5 .35 9.8 74
0
0
0
5 .359 .87 4
1 07 .56 1.30 8
(1 12 .92 1.1 82)
0
0
0
precedente
Erogazione dividendo
0
0
0
0
0
0
(12 4.45 5 .480)
0
(1 24 .45 5.4 80)
0
(124 .45 5.4 80)
(Acquisto)/assegnazione azioni proprie
0
0
1.07 1.9 28
0
0
1.07 1 .928
0
1 .071 .92 8
0
1.07 1 .928
Riserva differenza da conversione
0
0
3.96 5.7 59
0
0
3.96 5 .759
0
0
3.965 .75 9
0
3.96 5 .759
Piano di incentivazione a lungo termine
0
0
(5 4.35 6)
0
0
(54 .35 6)
(63 .16 7)
0
(11 7.5 23)
0
(1 17 .52 3)
Utile/(perdita) complessiva rilevata, di
cui:
- utile/(perdita) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0
0
4.03 0.2 24
4 13 .04 6
0
4.4 43 .27 0
0
0
4.44 3.27 0
0
4 .44 3.2 70
- utile/(perdita) dell'esercizio
0
0
0
0
0
0
0
125 .828 .82 7
1 25 .82 8.8 27
(11 4.0 51)
125 .714 .77 6
Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024
541 .744 .385
52.63 0.31 5
44 8.52 6.64 7
(7.943 .390)
1 .957 .172
49 5.17 0.74 4
65 .59 8.12 2
1 2 5.82 8.82 7
1 .228 .34 2.07 8
1.01 4.57 8
1 .229 .35 6.65 6
146
Rendiconto Finanziario Consolidato
Note
2024
di cui con
2023
di cui con
parti
parti
correlate
correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (A)
16
2 2 4 .876
2 67 .73 2
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato dell'esercizio
18
12 5 .71 5
0
11 2 .71 0
0
Ammortamenti
7 e 8
1 3 1 .84 6
0
12 8 .47 0
0
Variazione netta della passivi per benefici ai dipendenti
20
(2.6 29)
0
(1 .66 5)
0
Variazione derivante da effetto cambio
18
165
0
(23 0)
0
Minusvalenze da realizzo attivi materiali e svalutazioni di attivi materiali
7 e 8
12
0
24
0
e immateriali
Accantonamento per piani di stock grant
28
954
0
921
0
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri
19
1.5 5 9
0
7 .92 6
0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive
11
1.34 7
0
(1 .20 8)
0
Decremento/(Incremento) Rimanenze
14
2.71 1
0
(8 4)
0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti
13
7 6 .68 7
684
22 .20 0
1 .40 4
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali
12 e 24
(5 .91 3)
0
(19 .04 4)
0
Variazione delle Altre attivi e passivicorrenti
15 e 23
2 2.0 25
12 .6 17
9 .66 7
5 .84 4
Variazione delle Altre attivi e passivinon correnti
23
(2.8 79)
0
(1 0.7 32)
6 .02 9
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti
22
(7 3 .71 0)
(2.9 2 9)
(3 8 .34 0)
1 .84 3
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO (B)
2 7 7.89 0
21 0 .61 5
di cui Imposte pagate
(5 5 .47 0)
(61 .06 8)
di cui Interessi pagati
(2 3 .34 8)
(24 .14 8)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento
Investimenti in attivi materiali
7
(1 03 .97 4)
0
(8 3.8 26)
0
Investimenti in attivi immateriali
8
(15 .07 9)
0
(26 .6 50)
0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti
22
4 0 .29 6
2 .06 6
3 8 .87 8
2 .90 6
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti
13
0
0
0
0
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO - ( C )
(7 8 .757)
(71 .59 8)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine
21
80 .00 0
0
36 0 .00 0
0
(Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine
21
(1 8.8 79)
0
(4 2 8 .74 8)
0
Variazione netta delle passivifinanziarie
21
501
0
(4 .41 8)
0
Emissione/(Rimborso) prestito obbligazionario
21
0
0
0
0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti e non correnti
10
0
0
0
0
Acquisto azioni proprie
18
0
0
(2 .15 8)
0
Distribuzione di dividendi
18
(1 2 4 .45 5)
(6 6 .31 0)
(10 6 .43 6)
(5 6 .70 9)
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (D)
(6 2 . 83 3)
(18 1 .76 0)
Flusso di cassa complessivo (E = B+C+D)
136 .30 0
(4 2 . 74 3)
Differenze cambio su disponibilità liquide (F)
158
(11 3)
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (G = A+E+F)
16
3 6 1 .334
2 24 .876
(*)
(*) Le disponibili liquide ed equivalenti di fine esercizio contengono la liquidi della controllata Enav Asia Pacific in liquidazione volontaria
147
Note illustrative del Gruppo ENAV
148
1. Informazioni generali
ENAV S.p.A. (di seguito anche la “Società” o la “Capogruppo”), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con
legge n. 665/1996 dell’Ente Pubblico Economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua
volta, deriva dall’Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.) ed ha
sede legale in Roma (Italia), via Salaria n. 716, e altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio
nazionale.
Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario EXM Euronext Milan
organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2024, il capitale della Società risulta detenuto per
il 53,28% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,65% da azionariato istituzionale ed
individuale e per lo 0,07% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.
L’attività del Gruppo ENAV consiste nel servizio, svolto dalla Capogruppo, di gestione e controllo del traffico
aereo da 45 Torri di controllo e quattro Centri di controllo d’area (ACC) sul territorio nazionale 24 ore su 24 e
negli altri servizi essenziali per la navigazione aerea nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di
competenza, nella conduzione tecnica e manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico
aereo, in attività di vendita di soluzioni software in ambito aeronautico e in attività di sviluppo commerciale e di
consulenza aeronautica. Le modalità di valutazione e rappresentazione sono ricondotte a quattro settori
operativi quali quello dei servizi di assistenza al volo, dei servizi di manutenzione, dei servizi di soluzioni software
AIM e del settore residuale definito altri settori.
Il Bilancio Consolidato del Gruppo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 comprende i Bilanci di ENAV S.p.A.
e delle sue controllate ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2025, che ne ha
autorizzato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della EY S.p.A. in virtù
dell’incarico di revisione per il novennio 2016-2024 conferito dall’Assemblea del 29 aprile 2016.
2. Forma e contenuto del Bilancio Consolidato
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 di ENAV S.p.A. e delle sue controllate (di seguito anche il “Gruppo”)
è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed
International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB)
ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dallUnione Europea con il Regolamento Europeo n.
1606/2002 nonché ai sensi del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l’applicazione degli IFRS
nell’ambito del corpo legislativo italiano.
Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting
Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC),
precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall’Unione Europea e
contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino al 31 marzo 2025, data in cui il Consiglio di
Amministrazione di ENAV S.p.A. ha approvato il Bilancio Consolidato.
I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo ENAV, nel prevedibile futuro
essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione
del Bilancio Consolidato del precedente esercizio.
Il Bilancio Consolidato è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo ENAV.
Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di
euro, salvo dove diversamente indicato.
Di seguito sono riportati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo
ENAV, nell’ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto
dalla Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all’evidenza dell’ammontare delle posizioni o
transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di
Conto Economico Consolidato dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da
fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività. Nel corso dell’esercizio 2024
non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi
di bilancio utilizzati sono i seguenti:
prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata predisposto classificando le attività e le
passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle
149
attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione
classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono
le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate
nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio. Le passività
correnti sono quelle per le quali è prevista l’estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi
successivi alla chiusura dell’esercizio;
prospetto di Conto Economico Consolidato predisposto classificando i costi operativi per natura;
prospetto delle altre componenti di Conto Economico Complessivo Consolidato che comprende, oltre al
risultato di esercizio risultante dal conto economico consolidato, le altre variazioni delle voci del patrimonio
netto consolidato distinte nelle componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico
da quelle che invece non lo saranno;
prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato;
Rendiconto Finanziario Consolidato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative
secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall’attività di
esercizio, di investimento e di finanziamento.
Il Gruppo ha applicato la nuova definizione di rilevanza introdotta con le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in cui
si afferma che un’informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione
od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di
carattere generale prendono sulla base di tali bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica
entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall’entità dell’informazione, o da entrambe. Il
Gruppo valuta se l’informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel
contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.
Il Bilancio Consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l’eccezione
delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l’applicazione del criterio del fair value.
Ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente
esercizio.
La Direttiva 2004/109/CE (la Direttiva Transparency) e il Regolamento Delegato UE 2019/815 hanno introdotto
l’obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell’Unione Europea di redigere la
Relazione Finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic
Format), approvato da ESMA. Pertanto, è stato previsto che la Relazione Finanziaria annuale sia predisposta nel
formato XHTML e che, per gli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2022, sia predisposta la marcatura delle
Note illustrative al bilancio consolidato, oltre quella dei relativi prospetti di bilancio, utilizzando la tassonomia
ESMA-IFRS e il linguaggio informatico integrato iXBRL.
In conformità a tali disposizioni, la Relazione Finanziaria annuale è stata pubblicata nel formato elettronico unico
di comunicazione oltre al formato usuale di cortesia.
3. Principi e area di consolidamento
Società controllate
Il Bilancio Consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società sulle quali la stessa esercita il controllo,
direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, a partire dalla data in cui lo stesso viene
acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa, in accordo con il principio IFRS 10.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio
rapporto con l’entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti
esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
il potere sull’entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità
attuale di dirigere le attività rilevanti dell’entità oggetto di investimento);
l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;
la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei
suoi rendimenti.
150
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale
presunzione, quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto o diritti simili, il Gruppo
considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l’entità oggetto di investimento, inclusi:
accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
diritti derivanti da accordi contrattuali;
diritti di voto del Gruppo;
diritti di voto potenziali del Gruppo;
una combinazione dei precedenti fatti e circostanze.
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che
potrebbero essere intervenuti dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di
controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il
Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso
dell’esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in
cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, elimina le relative attività e passività e le altre componenti di
patrimonio netto, mentre l’eventuale utile o perdita è rilevata a conto economico. La quota di partecipazione
eventualmente mantenuta è rilevata al fair value.
I Bilanci delle società controllate sono redatti facendo riferimento al 31 dicembre 2024, data di riferimento del
Bilancio Consolidato, appositamente predisposti ed approvati dagli organi amministrativi delle singole entità,
opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili applicati dal Gruppo ENAV.
Le società controllate, incluse nella predetta area di consolidamento, sono consolidate secondo il metodo
integrale, in conformità alle seguenti modalità:
le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunte linea per
linea nel bilancio consolidato;
il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio
netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo il loro valore
corrente alla data di acquisizione del controllo;
gli utili e le perdite non ancora realizzati per il Gruppo, in quanto derivanti da operazioni tra società del
Gruppo stesso, sono eliminati, così come i rapporti reciproci di debito e credito e di costo e di ricavo;
le rettifiche di consolidamento tengono conto del loro effetto fiscale differito.
Traduzione dei bilanci di società estere
I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cui esse
operano. Ai fini del Bilancio Consolidato, il bilancio di ciascuna società estera è tradotto in euro, che rappresenta
la valuta funzionale del Gruppo, secondo le seguenti regole:
le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del
bilancio;
i costi ed i ricavi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio, il cui risultato è ritenuto una affidabile
approssimazione di quello che risulterebbe dall’applicazione dei cambi vigenti alla data di ciascuna
transazione;
la riserva di conversione, inclusa tra le voci del Patrimonio Netto Consolidato, accoglie sia le differenze di
cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura
sia quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello
di chiusura del periodo di rendicontazione. Tale riserva è riversata a Conto Economico al momento della
cessione della relativa partecipazione.
I tassi di cambio adottati per la traduzione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall’euro sono
riportati nella seguente tabella:
151
Conversione delle poste in valuta
Nel bilancio del Gruppo le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate al tasso di cambio in
essere alla data dell’operazione. A fine esercizio le attività e passività monetarie denominate in valuta diversa
dall’euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del periodo contabile di riferimento e
le differenze cambio eventualmente emergenti sono riflesse nel Conto Economico Consolidato.
Aggregazioni aziendali
Le operazioni di aggregazioni aziendali in forza delle quali viene acquisito il controllo di un’entità sono rilevate
in accordo con le disposizioni contenute nell’IFRS 3 Aggregazioni aziendali, secondo il metodo dell’acquisizione
(acquisition method). Il costo di acquisto, ovvero il corrispettivo trasferito, è rappresentato dal valore corrente
(fair value) alla data di acquisizione delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli
strumenti di capitale emessi dall’acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e
passività per corrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all’acquisizione sono rilevati a conto
economico.
Il costo di acquisto è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisita
ai relativi fair value alla data di acquisizione, e l’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al
valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell’acquisita stessa valutate al fair value, è
rilevato come avviamento, ovvero, se negativo, imputato a conto economico. Il valore delle interessenze di terzi
è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili
dell’acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione.
Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi, le quote partecipative precedentemente detenute
sarebbero rimisurate al fair value e l’eventuale differenza (positiva o negativa) imputata a conto economico.
L’eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del
fair value del corrispettivo potenziale, classificato come strumento finanziario ai sensi di IFRS 9, sono rilevate a
conto economico. I corrispettivi potenziali classificati come strumento di capitale non sono rimisurati e vengono
contabilizzati direttamente nel Patrimonio Netto.
Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo
provvisoriamente, l’aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche,
derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di
acquisizione, rideterminando i dati comparativi.
L’avviamento emergente dall’acquisizione di società controllate, rappresenta l’eccedenza del corrispettivo
corrisposto, valutato al fair value alla data di acquisizione, rispetto al valore netto delle attività e passività
identificabili nell’acquisita stessa valutate al fair value. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento non viene
assoggettato ad ammortamento, ma sottoposto a verifica almeno annuale di recuperabilità. Al fine della verifica
della riduzione di valore (impairment), l’avviamento acquisito nell’ambito di un’aggregazione aziendale è
allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit o CGU)
del Gruppo in cui si prevedono benefici derivanti dalle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che
altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel
processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell’attivi
e del business cui appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.) verificando che i flussi finanziari
in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli
derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche
2024
2023
Media dei 12
Puntuale al 31
Media dei 12
Puntuale al 31
mesi
dicembre
mesi
dicembre
Ringgit malesi
4,9506
4,6454
4,9316
5,0775
Dollari statunitensi
1,0821
1,0389
1,0816
1,1050
152
sulla base delle modalità attraverso le quali il management le monitora e le gestisce nell’ambito del proprio
modello di business.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività
di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività quando si
determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è determinato
sulla base dei valori relativi all’attività dismessa e della parte mantenuta nell’unità generatrice di flussi finanziari.
Area di consolidamento
L’area di consolidamento al 31 dicembre 2024 non ha subito variazioni rispetto all’esercizio precedente. Si
evidenzia che la Capogruppo ha deliberato nel mese di dicembre 2024 la messa in liquidazione volontaria della
controllata Enav Asia Pacific la cui conclusione è prevista nel 2025. Di conseguenza si è provveduto a classificare
la stessa nell’ambito delle attività e passività possedute per la vendita, in coerenza con il principio IFRS 5.
Le società incluse nell’area di consolidamento sono riportate nella seguente tabella con evidenza dei valori del
capitale sociale al 31 dicembre 2024 espressi in migliaia di euro e la percentuale di partecipazione:
4. Principi contabili
Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del Bilancio
Consolidato.
Attività materiali
Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il
costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l’uso
per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore
contabile dell’impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi
di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti
successivamente all’acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell’elemento cui si riferiscono,
qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano al Gruppo ed il costo dell’elemento possa
essere determinato attendibilmente.
L’ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in
funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile,
se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L’ammortamento tiene conto dell’eventuale
valore residuo dei cespiti. Quando l’attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente
identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività,
l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del
component approach.
La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:
Metodo di
% di partecipazione
Denominazione
Sede
Attività svolta
Valuta
consolidamento
Capitale Sociale
diretta
di gruppo
Techno Sky S.r.l.
Roma
Servizi
euro
Integrale
1.600
100%
100%
D-Flight S.p.A.
Roma
Servizi
euro
Integrale
50
60%
60%
Enav Asia Pacific
Kuala Lumpur
Servizi
ringgit malesi
Integrale
127
100%
100%
Enav North Atlantic
Miami
Servizi
dollari statunitensi
Integrale
44.974
100%
100%
IDS AirNav S.r.l.
Roma
Servizi
euro
Integrale
500
100%
100%
(migliaia di euro)
153
Il valore contabile delle attivimateriali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora
eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste
un’indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono
svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal
maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d’uso.
Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in
relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono
contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono
ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che
l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i
relativi ammortamenti.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, esso
viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il
valore di carico) viene rilevata a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene
effettuata considerando i principi definiti nell’IFRS 15.
Tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d’uso (“right of use”), in conformità al principio IFRS 16,
connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto
di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall’attività lungo il periodo di utilizzo.
Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita,
previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell’accordo o il tasso di
finanziamento marginale.
Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell’accordo che
normalmente coincide con la durata dello stesso.
Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto
tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La
Tipologia
Descrizione
vita utile (anni)
Fabbricati
25
Fabbricati
Manutenzione straordinaria fabbricati
25
Costruzioni leggere
10
Impianti radiofonici
10
Impianti di registrazione
7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo
10
Impianti e macchinari
Centrali manuali ed elettromeccaniche
7
Centrali ed impianti elettrici
10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione
10
Impianti di alimentazione
11
Attrezzature industriali e commerciali
Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista
10
Attrezzatura varia e minuta
7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici
7
Mobili e macchine ordinarie di ufficio
10
Altri beni
Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer
5
Autovetture, motocicli e simili
4
Velivoli aziendali
15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure
10
154
componente lease è inclusa nell’ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto
economico.
Attività immateriali
Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica,
controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di
produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili
per l’uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e
delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di
imprese, quali l’avviamento, sono iscritte al valore equo definito alla data di acquisizione, se tale valore p
essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e
si rilevano nel Conto Economico dell’esercizio in cui sono state sostenute.
L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in
relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e
sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore.
La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le
variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all’attività immateriale
sono conseguiti dal Gruppo vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate
come modifiche delle stime contabili.
Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il
ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento
dell’alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell’IFRS 15.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad
una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello
individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L’eventuale cambiamento da vita utile indefinita a
vita utile definita viene applicato su base prospettica.
Il Gruppo non iscrive attività a vita utile indefinita ad eccezione dell’Avviamento derivante da operazioni di
aggregazione aziendale.
Rimanenze
Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per
il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è
determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali
rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell’apposito
fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell’attivo.
Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre imprese, che rappresentano strumenti rappresentativi di capitale sono valutate al fair
value.
Il Gruppo ha scelto irrevocabilmente di imputare le variazioni di fair value tra le altre componenti di conto
economico complessivo, ovvero in una specifica riserva di patrimonio netto, senza rigiro a conto economico.
Attività finanziarie
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle
successive modalità di misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico
complessivo (OCI) e al fair value rilevato nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al
momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività
finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali
che non contengono una componente di finanziamento significativa, il Gruppo inizialmente valuta un'attività
finanziaria al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair
155
value rilevato nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di
finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l’espediente pratico sono valutati al prezzo
dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato
in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del
capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata
come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono gestite
le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari
deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. Il
Gruppo detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in quattro categorie in
accordo con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al
fair value rilevate nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di
debito); iii) Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e
perdite cumulate nel momento dell’eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale); iv) Attività finanziarie
al fair value rilevate a conto economico.
Il Gruppo iscrive principalmente le tipologie di attività finanziarie descritte ai punti i) e iii) sopra riportate.
Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività
finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e
i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati
unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell’interesse
effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto economico quando
l’attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell’ambito del Bilancio Consolidato, rientrano nella categoria
attività finanziarie al costo ammortizzato le seguenti voci di bilancio: le attività finanziare correnti e non correnti,
i crediti commerciali correnti e non correnti e le altre attività correnti e non correnti.
Per le attività finanziarie al fair value rilevate nel conto economico complessivo riguardanti strumenti
rappresentativi di capitale, il Gruppo ha effettuato la scelta irrevocabile, in sede di prima applicazione del
principio IFRS 9, di imputare le variazioni di fair value al conto economico complessivo, essendo soddisfatta la
definizione di strumento rappresentativo di capitale ai sensi dello IAS 32 “Strumenti finanziari: Presentazione”
e poiché lo strumento non è detenuto per la negoziazione. La classificazione è determinata a livello di singolo
strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico.
I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato,
salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell’attività finanziaria, nel
qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI
non sono soggetti a impairment test.
Il Gruppo ha scelto di classificare irrevocabilmente le proprie partecipazioni non quotate in questa categoria e
di imputare conseguentemente gli adeguamenti al fair value in OCI.
Il valore contabile delle attività finanziarie, non valutate al fair value con contropartita conto economico, viene
ridotto dal nuovo modello di svalutazione dei crediti basato sulla stima delle perdite attese (expected credit
losses) introdotto dal principio IFRS 9. Tale modello presuppone una valutazione delle perdite attese fondata
sulla stima della probabilità di default, sulla percentuale di perdita in caso di insolvenza e sull’esposizione
finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l’utilizzo di dati storici, elementi forward-looking ed
informazioni reperibili da info providers, qualora ottenibili senza costi spropositati.
Per talune categorie di attività finanziarie al costo ammortizzato, quali i crediti commerciali e i contract assets,
il Gruppo adotta l’approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato
sulla gestione a portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che
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tengano conto della peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello
specifico contesto normativo di riferimento.
Qualora l’entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduca e la diminuzione può essere collegata a un
evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto
economico.
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello
strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento
stesso.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di
investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio,
gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione
patrimoniale finanziaria consolidata.
Strumenti finanziari derivati
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:
il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse,
prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un
credito o altra variabile;
l’investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una
risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
verrà regolato ad una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati stipulati dal Gruppo sono rappresentati da contratti a termine in valuta con
finalità di copertura del rischio di cambio. All’avvio di un’operazione di copertura, il Gruppo designa e
documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi
nella gestione del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.
La documentazione predisposta in conformità al principio IFRS 9 include l’identificazione dello strumento di
copertura, dell’elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui il Gruppo valuta se la relazione
di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa i criteri di
ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di
efficacia della copertura:
vi è un rapporto economico tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura;
l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto
economico;
il rapporto di copertura della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità
dell'elemento coperto che il Gruppo effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che
il Gruppo utilizza effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.
Alla data di stipula del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima
iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il
fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono
classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all’intenzione del Gruppo di
continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.
Rispettati i requisiti sopra riportati, con l’intento di coprire il Gruppo dall’esposizione al rischio di variazioni dei
flussi di cassa attesi associati ad unattività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il
trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto,
relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo
attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non
efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell’esercizio nell’ambito degli altri ricavi e proventi o degli
altri costi operativi.
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Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati
nel conto economico nel momento in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per
esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.
Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o
non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l’operazione era stata accesa, la quota
di riserva di cash flow hedge a esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto
sottostante.
Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono
rilasciati immediatamente a conto economico.
Con riferimento alla determinazione del fair value, il Gruppo opera in conformità ai requisiti definiti dall’IFRS 13
ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o
valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime
il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attiviovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una
passività nell’ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di
valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo
riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell’esercizio.
Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria.
Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti,
in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:
Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per
strumenti finanziari identici cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione;
Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi
su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;
Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili.
Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se si sia verificato un
trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è
classificato l’input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell’iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair
value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di
copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di
mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie
detenute dal Gruppo comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti
di conto corrente.
La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione. In particolare,
le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute
per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l’intento di estinguerle o trasferirle nel breve
termine.
Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività
finanziarie detenute dal Gruppo, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse
effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche
mediante il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno
parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra
gli oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita).
I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività correnti, salvo quelle che hanno
una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività non
correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l’obbligazione specificata
nel contratto è adempiuta.
Tra le passività finanziarie, correnti e non risultano altresì iscritte, a seguito dell’introduzione di IFRS 16, anche
le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente al locatore
158
nell’ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l’iscrizione del right of use tra
l e attività materiali.
Benefici ai dipendenti
I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogati dal Gruppo in cambio dell’attività lavorativa
svolta dai dipendenti.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indenni
sostitutive di ferie ed incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura
del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è
prestata l’attività lavorativa.
I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e
piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di
lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale
futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a
benefici definiti l’ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto
di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo
IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei
contributi prefissati ad un fondo. L’obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei
contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri
contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.
Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’art.
2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza
gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite
operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria
istituito presso l’INPS. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit
Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di
lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento. La
valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il
calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che
riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie
(quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa
dell’obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a quella risultante dalla
valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a
patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di conto economico complessivo, nel periodo in
cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.
Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di Fine Rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’art.
2120 del Codice civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal gennaio 2007 e versate
obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell’apposito Fondo di Tesoreria istituito
presso l’INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a
carico del Gruppo che versa contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al
relativo valore nominale.
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando
l’impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della
normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di
accettare un’offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la
cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
Piano di incentivazione azionaria a lungo termine
Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all’IFRS 2, una componente
retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d.
equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value degli
strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate, fair value
159
determinato alla data di attribuzione (grant date), ed è rilevato tra il costo del personale e costi per servizi
linearmente lungo il vesting period, ossia il periodo intercorrente tra la data dell’attribuzione e la data di
assegnazione, con contropartita una riserva di Patrimonio Netto denominata Riserva stock grant.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato alla grant date tenendo conto delle
previsioni in merito al raggiungimento dei parametri di performance associati a condizioni di mercato e non è
oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Quando l’ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni
diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando lungo il vesting period, il
numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate. La variazione di stima sarà eventualmente
iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale e costi per servizi.
Fondi rischi e oneri
I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile
dei quali, tuttavia, sono indeterminati l’ammontare e/o la data di accadimento. L’iscrizione viene effettuata solo
quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile
un’uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo
ammontare.
Quando l’effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono
attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che
riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se
applicabile, ai rischi specifici attribuibili all’obbligazione. Quando l’accantonamento a fondo rischi e oneri viene
attualizzato, l’adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto
economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per
estinguere un’obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come
attività distinta.
Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel conto economico dell’esercizio in cui
avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate
in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto
economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.
Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della
previsione di pagamento/estinzione delle passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati come informativa e per i
medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
Ricavi da contratti con i clienti
I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando
l’entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente, in conformità a quanto
previsto dal principio IFRS 15. Il trasferimento avviene quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e
cioè quando ha la capacità di indirizzarne l’uso ed ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può
essere trasferito in un certo momento (at point in time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante
opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti (metodi output e/o input).
Nell’ambito del transaction price vengono altresì fattorizzati (in base al metodo del valore atteso e/o
dell’importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che non
vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il
valore temporale del denaro.
I ricavi del Gruppo sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:
mercato regolamentato: due distinte obbligazioni di fare adempiute over time nell’ambito degli stream di
rotta e di terminale. Gli avanzamenti sono misurati con il metodo dell’output in base alle unità di servizio
assistite erogate nei servizi di rotta e di terminale ed il balance rappresenta la variable consideration,
fattorizzata nel transaction price di ciascuna obbligazione di fare, ascrivibile ai servizi erogati nell’ambito
degli stream di rotta e di terminale, e permette di misurare l’effettivo valore della performance erogata a
beneficio del cliente ed opportunamente rettificata per tenere in considerazione il valore temporale del
denaro;
160
mercato non regolamentato: i ricavi sono disaggregati per tipologia di transazione, quali vendita di licenze
e prestazioni di servizi, radiomisure, consulenza aeronautica, servizi tecnici e di ingegneria, formazione, ed
altri ricavi. I servizi rilevati con modalità over time sono circoscritti prevalentemente ai servizi erogati in
ambito consulenza aeronautica e alle prestazioni di servizi, comprensivi delle attività di manutenzione sulle
licenze software vendute. La vendita delle licenze software e/o dell’hardware ai clienti viene rilevata
subordinatamente alla consegna fisica del bene al cliente (at point in time) salvo specifici casi di vendita con
consegna differita al ricorrere dei requisiti richiesti dal principio di riferimento.
Balance Ricavi da contratti con i clienti
A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un
sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul criterio che l’ammontare
dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta.
In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale,
l’obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe
generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei
maggiori ricavi ed alliscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi
sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance
positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato
del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l’ammontare dei ricavi all’effettiva entità dei costi
sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio
successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di
rilevazione.
Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di
terminale di terza fascia.
A decorrere dall’esercizio 2012, ed a seguito dell’entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di
navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un
nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed
economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l’attuazione dello
schema di prestazioni è il Piano di Perfomance nazionale in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da
raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l’introduzione di elementi di rischio
a carico dei provider, e quindi della Capogruppo, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del
rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui
le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo, rispetto al pianificato, sono a
totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70%
a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la
metodologia del cost recovery. L’eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico
genera, secondo le regole precedentemente descritte, l’adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce
Balance dell’anno. Relativamente al rischio costi è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli
utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali
variazioni, sia in positivo che in negativo, restano a carico dei bilanci dei provider. Tale regolamentazione
comunitaria si applica anche ai servizi di terminale di prima e seconda fascia di tariffazione.
Nel periodo 2020-2021 a seguito della pandemia da COVID-19 e dei connessi riflessi nel settore del trasporto
aereo, la Commissione Europea ha adottato mediante il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020,
alcune misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 2024) del sistema di prestazioni e di
tariffazione nel Cielo Unico Europeo, introducendo alcune norme che hanno derogato in parte il Regolamento
UE 2019/317 riferito a tale periodo. Successivamente la Commissione Europea ha emesso la Decisione 2021/891
in cui ha fissato gli obiettivi prestazionali per il terzo periodo regolatorio e identificato come parametro di
riferimento l’indicatore di performance Determined Unit Cost (DUC) definito come rapporto fra costi determinati
e il traffico espresso in termini di unità di servizio. I balance riferiti alla perdita di traffico nel biennio 2020-2021,
vengono ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal
2023. L’applicazione di tale regolamento è stata estesa ai ricavi di terminale complessivamente per le due fasce
di tariffazione (fascia 1 e fascia 2), che sono soggette alla stessa regolamentazione europea.
161
Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non corrente, risultano classificate
nell’ambito dei crediti commerciali correnti e non correnti e debiti commerciali correnti e non correnti, alla
stregua di contract asset/liabilities coerenti con IFRS 15. L’ammontare di credito/debito per balance risulta
separatamente identificabile nell’ambito delle note illustrative.
La voce Balance dellanno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di
rappresentare l’entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di
riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in
seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento
i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita.
La voce Balance dell’anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell’esercizio in
chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato attraverso la voce Utilizzo
Balance ed incluso nella tariffa dell’anno.
Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di
recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con il principio IFRS 15, la Capogruppo procede alla misurazione
di detti ricavi tenendo conto dell’effetto finanziario, con rilevazione iniziale al loro valore attuale e rilevazione
successiva dei proventi/oneri finanziari maturati fino alla data di imputazione in tariffa.
Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo
al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede,
quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati
applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del
debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica
nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito allottenimento di nuove e
ulteriori informazioni, non comporta la rideterminazione dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma
un’applicazione prospettica delle modifiche.
Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un orizzonte temporale maggiore di
12 mesi. Per tale ragione il Gruppo rettifica il prezzo dell’operazione per tenere conto del valore temporale del
denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell’esercizio, rappresentano una
variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversate nella tariffa futura. I crediti e debiti
per balance, imputati nella tariffa dell’esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei
predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell’ambito dei crediti/debiti
commerciali, correnti e non correnti, e separatamente identificabili nell’ambito delle note illustrative.
Contributi
I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell’esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza
il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.
I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte
del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell’esercizio, la
ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi
stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un’apposita voce del passivo
corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico
come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è
direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi
beni.
Dividendi
I dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate con il metodo integrale sono riconosciuti a conto
economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che
normalmente corrisponde con la delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
Costi
I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione
sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.
162
I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla
riduzione di un’attività o all’incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e
misurato in modo attendibile.
Proventi e oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto
delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso
di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri
stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore
contabile netto dell’attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i
benefici economici affluiranno al Gruppo e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.
Imposte
Le imposte correnti sul reddito (IRES e IRAP) sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile
dell’esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente nei Paesi nei quali il Gruppo esercita la sua attività,
applicando le aliquote fiscali vigenti. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale
al netto di eventuali acconti di imposta pagati.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che
emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l’aliquota
fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali
previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte
anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate solo quando il loro
recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a
recuperare l’attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee
imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell’avviamento; ii)
rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che non rappresenta un’aggregazione
aziendale e che al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile (perdita
fiscale).
Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate a conto
economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti
del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l’effetto fiscale è imputato
direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero nel patrimonio netto.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale,
sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali
correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le
attività e le passività non correnti.
Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi
operativi.
Il Gruppo ha applicato l’esenzione obbligatoria per la rilevazione ed informativa sulle attività e passività per
imposte differite derivanti dalla normativa Pillar Two Global anti-Base Erosion rules ("GloBE Rules”).
Ulteriormente, il Gruppo ha rivisto la propria struttura societaria alla luce dell’introduzione della normativa Pillar
Two in differenti legislazioni. Essendo l’aliquota fiscale effettiva del Gruppo superiore al 15% in tutte le
giurisdizioni in cui il Gruppo opera, il Gruppo ha determinato di non ricadere nell’ambito di applicazione della
normativa Pillar Two per il calcolo della c.d. “Top-Up tax”. Conseguentemente il bilancio consolidato del Gruppo
non include le informazioni richieste dai paragrafi 88A-88D dello IAS 12, introdotti a seguito dell’introduzione
da parte dell’OCSE della citata ristrutturazione delle regole fiscali internazionali per le imprese multinazionali.
Parti Correlate
Le parti correlate sono identificate da parte del Gruppo ENAV in accordo con il principio IAS 24. In generale, per
parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con la Capogruppo il medesimo soggetto
controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette
163
a controllo congiunto da parte della Capogruppo e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione
tale da poter esercitare un’influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità
che gestiscono piani di benefici post-pensionistici per i dipendenti della Capogruppo o di sue società correlate,
nonché gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti
familiari, i dirigenti con responsabilistrategiche e i loro stretti familiari, della Capogruppo e delle società da
questa direttamente e/o indirettamente controllate.
Per parti correlate esterne al Gruppo si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell’Infrastrutture e
dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), le entità
sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate.
Per l’analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 33 del Bilancio Consolidato.
Settori operativi
In accordo con il principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di unentità: i) che intraprende attività
imprenditoriali generatrici di ricavi e costi, ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello
decisionale operativo dell’entità ai fini dell’adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore, iii)
per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.
Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi
forniti e presenta, ai fini dell’informativa finanziaria, tre settori operativi (servizi di assistenza al volo, servizi di
manutenzione e soluzioni software AIM) coincidenti con le unità generatrici di flussi finanziari (CGU). È inoltre
previsto un quarto settore operativo avente natura residuale che include le operazioni riferibili ad attività
minoritarie, che non ricadono nei settori operativi sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio separato.
Le informazioni dei settori operativi per l’esercizio 2024, comparati con i dati dell’esercizio 2023, sono fornite
nella nota 32 Informativa per settori operativi.
Utile/(Perdita) base e diluita per azione
In accordo con il principio IAS 33, lutile base per azione viene calcolato come rapporto tra l’utile o la perdita di
esercizio attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle
azioni ordinarie in circolazione nell’esercizio, escluse le azioni proprie.
L’utile base coincide con l’utile diluito dal momento che alla data di redazione del bilancio non sussistono
potenziali azioni ordinarie, ovvero azioni che non hanno ancora dato origine all’emissione di titoli azionari pur
in presenza di presupposti giuridici con potenziali effetti diluitivi.
5. Uso di stime e giudizi del management
La redazione del Bilancio Consolidato, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative
interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l’effettuazione di stime contabili basate su giudizi
complessi e/o soggettivi, valutazioni e stime basate sull’esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e
realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della
stima. L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e
l’informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel
periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che
caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste
periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione
di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione
influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Particolare attenzione è stata dedicata alla valutazione di recuperabilità dei crediti, alla tenuta degli assets e
dell’avviamento e alla determinazione del Balance dell’esercizio. Inoltre, nella predisposizione del Bilancio
consolidato sono stati verificati i presupposti per la continuità aziendale ed è ragionevole affermare che il
Gruppo continuerà la propria attività operativa in un futuro prevedibile e comunque in un’ottica di lungo
periodo. In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento
metodologico a far data dall’esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori
164
e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei
giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui dati consolidati.
Misurazione ricavi per Balance
Come descritto all’interno del paragrafo Principi Contabili, la misurazione dei ricavi di esercizio risultano integrati
dalla rilevazione dei Balance dell’anno, i quali misurano le prestazioni effettivamente erogate da parte della
Capogruppo, richiedendo da parte della direzione aziendale l’utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e
valutazioni attengono alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al balance negli esercizi
successivi a quello di maturazione nonché alla scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con
riferimento alla misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance dell’anno, la
direzione aziendale effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari: qualora
le medesime previsioni subiscano delle variazioni, l’importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica
per riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.
Valutazione al fair value per strumenti rappresentativi di capitale
Il Gruppo ad ogni data di riferimento del bilancio effettua l’aggiornamento del fair value degli strumenti
rappresentativi di capitale per i quali ha effettuato la scelta irrevocabile di iscrivere i relativi adeguamenti ad OCI
nell’ambito di una specifica riserva di patrimonio netto. Con riferimento alla valutazione del fair value
dell’investimento partecipativo nella Aireon, l’analisi condotta da parte della direzione richiede la valutazione di
una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del Piano economico-
finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato. La valutazione richiede un ampio
utilizzo da parte della direzione aziendale di stime significative e assunzioni. In particolare, la stima del fair value
di Aireon è stata effettuata sulla base delle proiezioni economiche e finanziarie per il periodo 2024-2039 (il
“Piano”), predisposte nel corso del mese di febbraio 2025 dal management di Aireon. In particolare, il modello
valutativo è fondato sulle seguenti principali assunzioni:
l’equity value, determinato nella prospettiva equity-side, in base ai dividendi distribuibili desunti dal citato
Piano; tali dividendi sono stati desunti dal piano economico finanziario per un numero definito di anni
(periodo esplicito), oltre il quale si è ipotizzata la generazione da parte della Società di un flusso di cassa
sostenibile a regime ad un tasso di crescita medio nominale (g-rate) di lungo periodo (valore terminale);
Il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 15,31%, calcolato mediante la metodologia
del CAPM (Capital Asset Pricing Model).
Nel paragrafo n. 9 Partecipazioni in altre imprese vengono fornite le ulteriori informazioni relative ai risultati
delle valutazioni condotte dal Gruppo ENAV.
Riduzione di valore delle attività (impairment) e unità generatrici di cassa
Una riduzione di valore delle attività esiste qualora il valore di carico di un’attività (carrying amount) o di una
unità generatrice di flussi di cassa, Cash Generating Unit (CGU), è superiore al suo valore recuperabile (inteso
come il maggiore tra il fair value di un’attività o di una unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di
vendita ed il proprio valore d’uso). Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi
finanziari largamente indipendenti.
Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica
dell’attività e del business a cui essa appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.), verificando
che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e
ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni
CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le
monitora nell’ambito del proprio modello di business.
Il numero ed il perimetro delle CGU vengono sistematicamente monitorati per tenere conto di eventuali fattori
esterni che potrebbero influire sulla capacità di generare flussi finanziari autonomi da parte di gruppi di attività
aziendali o al fine di allocare gli effetti di eventuali nuove operazioni di aggregazione o di riorganizzazione da
parte del Gruppo.
Il management, sulla base dell’attuale struttura del Gruppo, ha identificato tre unità generatrici di flussi
finanziari (CGU):
165
Servizi di assistenza al volo: la CGU coincide con l’entità legale ENAV S.p.A., che ha come core business
l’erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la
navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard
tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti
di assistenza al volo.
Servizi di manutenzione: la CGU coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la
conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo.
Soluzioni software AIM: la CGU coincide con la controllata IDS AirNav S.r.l. che ha come core business lo
sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e gestione del
traffico aereo ed erogazione dei relativi servizi commerciali, per vari clienti in Italia, Europa e Paesi
extraeuropei.
La direzione aziendale ha effettuato il test di impairment con riferimento al Goodwill derivante dalle operazioni
di aggregazione aziendale, ovvero l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Techno Sky il cui avviamento è
stato allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione e l’acquisizione del 100% delle quote di capitale
sociale di IDS AirNav, per la quale è stata effettuata l’allocazione del relativo avviamento, nell’ambito della CGU
Soluzioni software AIM.
Lo svolgimento dei test di impairment ha richiesto, da parte della direzione aziendale, l’effettuazione di stime
significative, anche tenendo conto degli eventuali impatti ESG riflessi nel piano economico finanziario. Eventuali
modifiche riguardanti le assunzioni e gli input utilizzati possono comportare modifiche significative riguardanti
il valore recuperabile della CGU.
Per la CGU servizi di manutenzione e la CGU Soluzioni software AIM i flussi finanziari attualizzati fanno
riferimento ad un orizzonte temporale di 5 anni (2025 2029) e sono tratti dal Piano economico finanziario
approvato dal Consiglio di Amministrazione delle rispettive società, tenuto conto anche del budget approvato
per l’anno 2025 e dei dati di consuntivo 2024. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati
sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi
al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la
continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche).
Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto
“normalizzato” sono le seguenti sia per la CGU servizi di manutenzione che per la CGU Soluzioni software AIM:
definizione di un NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) sviluppato sulla base degli ultimi due anni di
previsione esplicita (2028-2029);
ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;
saldo di capitale circolante pari a 0;
il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato
per la determinazione del valore residuo (tasso ‘g’), è stato stimato pari all’1,7% (1,9% nel 2023) in coerenza
con la revisione delle stime di crescita dell’inflazione per l’Italia.
In particolare, la stima del tasso di crescita (g rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dalla
direzione aziendale, le quali prendono in considerazione input interni ed esterni di informazioni, caratterizzati
quest’ultimi da profili di incertezza, ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico
finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato.
Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di
attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che
riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell’attività. In particolare, il
tasso dattualizzazione è stato costruito secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country Risk
premium e il market risk premium sono stati determinati in base a dati osservabili sul mercato, il Beta in base
ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.
Si rimanda alla nota n.8 Attività Immateriali per l’informativa relativa ai risultati del test di impairment.
Determinazione delle vite utili
L’ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata
di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed
è basata sull’esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti
166
eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L’effettiva vita economica, pertanto, può differire
dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile
residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche
della quota di ammortamento a carico dell’esercizio e di quelli futuri.
Relativamente alla vita utile delle attività immateriali emerse a seguito della PPA (Purchase Price Allocation) di
IDS AirNav, le stesse sono state determinate in coerenza con i criteri utilizzati nell’ambito della valutazione del
fair value dei net asset acquisiti.
Fondi rischi
Il Gruppo iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale,
fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a
fondo rischi comporta l’assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero
modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in
considerazione nella redazione del Bilancio Consolidato.
Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze
Il fondo svalutazione crediti e il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle
perdite sui crediti del Gruppo in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL)
e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento.
Il modello di valutazione utilizzato dal Gruppo tiene conto del deterioramento del merito creditizio di un paniere
di società rappresentative del settore del trasporto aereo.
Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l’uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni
economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.
6. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dal Gruppo
I principi contabili adottati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 sono conformi a quelli
utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023. Le modifiche ed interpretazioni che si
applicano per la prima volta nel 2024 non hanno prodotto impatti sul Bilancio Consolidato. Il Gruppo non ha
adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
Nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che non hanno prodotto impatti sul Bilancio Consolidato
del Gruppo
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili al
Gruppo, a far data dal 1° gennaio 2024, ed improduttivi di impatti significativi sul Bilancio Consolidato:
Amendment to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Lease Back emesso il 22 settembre 2022, ed
omologato il 20 novembre 2023. Tali modifiche richiedono a un locatario-venditore di valutare
successivamente la passività derivante da una retrolocazione in modo tale da non rilevare alcun importo
dell’utile o della perdita riferita al diritto di utilizzo mantenuto. I nuovi requisiti non impediscono al venditore
di rilevare a conto economico eventuali utili o perdite relativi alla risoluzione parziale e/o integrale di un
lease. L’emendamento al principio non prescrive tuttavia specifici requisiti per la misurazione di una
passività da leasing derivante da una retrolocazione, demandando alla definizione di una accounting policy
ai sensi di IAS 8 per la modalità di misurazione della passività. Le modifiche non hanno prodotto alcun
impatto sul bilancio consolidato;
Amendment to IAS 1: Classification of Liabilities as current or non-current emesso il 23 gennaio 2020, ed
omologato il 19 dicembre 2023. Con tale modifica lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69
a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti necessari per classificare le passività come correnti o non correnti.
Le modifiche chiariscono cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza, che tale diritto deve
esistere alla chiusura dell’esercizio, e che la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l’entità
eserciterà il proprio diritto di postergazione. Viene infine chiarito che solamente se un derivato implicito in
una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale, la scadenza della passività non ha impatto
sulla sua classificazione. In data 31 ottobre 2022 è stato altresì pubblicato un ulteriore amendment allo IAS
167
1, ovvero Non-current Liabilities with Covenants, secondo cui un’entità classifica il proprio debito come non
corrente solo se può evitare di estinguere il debito nei 12 mesi successivi alla data di bilancio. Spesso la
capacità di un’entità di produrre tale classificazione è subordinata al rispetto di talune clausole, cd.
covenants. La modifica in oggetto specifica che i covenants da rispettare dopo la data di bilancio non
incidono sulla classificazione del debito come corrente o non corrente, quanto piuttosto si rende necessaria
adeguata informativa nell’ambito delle note esplicative. Le suddette modifiche non hanno avuto alcun
impatto sul bilancio consolidato;
Amendment to IAS 7 Statements of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Diclosures: Supplier Finance
Arrangements emesso il 25 maggio 2023, omologato il 15 maggio 2024. Le modifiche riguardano i requisiti
di informativa riferiti agli accordi di reverse factoring, richiedendo indicazione di termini e condizioni relativi
a tali accordi, gli importi delle passività coperte da tali accordi ed indicazione della voce di passività in cui
sono esposte le stesse nello stato patrimoniale e altre informazioni. Le modifiche non hanno prodotto alcun
impatto sul bilancio consolidato.
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2024 e non
adottati dal Gruppo in via anticipata
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno
applicati dal Gruppo negli esercizi successivi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, di cui il Gruppo ne valuterà
la sussistenza di eventuali impatti attesi in sede di prima adozione, che da valutazioni preliminari sembrerebbero
non emergere:
Amendment to IAS 21 The effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability emesso
il 15 agosto 2023 ed omologato in data 12 novembre 2024. L’emendamento chiarisce quando una valuta
non può essere convertita in un’altra, come stimare il tasso di cambio e l’informativa da fornire in nota
integrativa. La modifica entra in vigore dal 1° gennaio 2025,
Amendment to IFRS 9 and IFRS 7: Classification and Measurement of Financial Instruments emesso il 30
maggio 2024, in attesa di omologazione. Tali modifiche hanno principalmente la finalità di chiarire la
classificazione delle attività finanziarie con caratteristiche ESG e simili, in quanto i fattori ESG potrebbero
influenzare i prestiti quando gli stessi sono misurati al costo ammortizzato o al fair value, fornendo delle
indicazioni su come dovrebbero essere valutati i flussi contrattuali su tali tipologie di finanziamento. Inoltre,
sono stati introdotte alcune linee guida per il regolamento delle passività tramite l’uso di sistemi di
pagamento elettronici, chiarendo la data in cui è possibile procedere con la derecognition di un’attività e/o
di una passività. Sono stati inoltre ampliati i fabbisogni di disclosure atti a garantire la trasparenza verso gli
stakeholder relativamente agli strumenti rappresentativi di capitale valutati al fair value through OCI con
caratteristiche contingenti, quali gli investimenti connessi ad obiettivi ESG. Le suddette modifiche saranno
applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2026 ed è concessa l’adozione anticipata;
Annual Improvements Volume 11 emesso il 18 luglio 2024, in attesa di omologazione. Tale ciclo di
improvements propone modifiche applicabili a diversi principi disciplinando la fattispecie di hedge
accounting per un first-time adopter (IFRS 1), la disclosure da rendere in termini di gain or loss derivante
dalla derecognition di strumenti finanziari (IFRS 7) e l’introduzione di una guidance per l’implementazione
di IFRS 7, taluni chiarimenti per la dericognition di una lease liabilities (IFRS 9), l’identificazione dell’agente
di fatto nella valutazione del requisito del controllo nell’ambito del bilancio consolidato (IFRS 10) e
l’esplicitazione del cost method in ambito statement of cash flow (IAS 7). Le suddette modifiche saranno
applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2026;
Amendment to IFRS 9 and IFRS 7: Contracts Referencing Nature-dependent Electricity emesso il 18
dicembre 2024, in attesa di omologazione. Tali modifiche riguardano le peculiaridei contratti elettrici
ancorati alle fonti rinnovabili, in cui la quantità di energia generata può variare in base a fattori non
controllabili quali le condizioni metereologiche (es. energia solare, eolica, etc). Le modifiche introducono un
chiarimento all’applicazione dei requisiti di own use e disciplinano l’hedge accounting qualora tali contratti
siano utilizzati come strumenti di copertura, oltre ad introdurre taluni requisiti di informativa per consentire
agli investitori di comprendere l’effetto di tali contratti sulle performance aziendali. Le suddette modifiche
saranno applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2026, ed è concessa l’early adoption.
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IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements emesso il 9 aprile 2024, in attesa di
omologazione. Si tratta dello standard che sostituirà lo IAS 1, con lo scopo di fornire informazioni più
trasparenti e comparabili sulla performance finanziaria della società. In particolare, gli interventi sono atti a
migliorare la comparabilità nel conto economico, favorendo la standardizzazione di subtotali e parziali
definiti, maggiore trasparenza nella definizione degli indicatori alternativi di performance ed un
raggruppamento più utile delle informazioni nel bilancio, al fine di evitare informativa eccessivamente
sintetica o dettagliata. Il nuovo principio sarà applicabile, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2027
ed è concessa l’adozione anticipata. Il Gruppo effettuerà una valutazione degli impatti sottesi alla nuova
modalità di classificazione;
IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures emesso il 9 maggio 2024, in attesa di
omologazione. Tale principio consentirà alle Controllate di ridurre i propri costi di redazione dei bilanci.
Infatti, quando la Parent Company redige un bilancio consolidato conforme agli IFRS, le controllate
forniranno alla stessa un reporting IFRS. Tuttavia, per i propri bilanci separati le controllate possono
utilizzare gli IFRS, gli IFRS per le PMI o i principi contabili nazionali. Poiché talvolta le informazioni richieste
per le controllate che utilizzano i principi IFRS potrebbero risultare sproporzionate rispetto alle esigenze
informative dei propri utenti, l’introduzione di tale principio consentirà alle Controllate di utilizzare un unico
set di registrazioni contabili ed una riduzione dei requisiti di informativa. Tale principio sarà applicabile dalle
società Controllate che non hanno responsabilità pubblica, qualora la Parent Company utilizzi gli IFRS per la
redazione del bilancio consolidato. Il nuovo principio sarà applicabile, previa omologazione, a partire dal 1°
gennaio 2027.
169
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale finanziaria consolidata
7. Attività materiali
Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2024 rispetto
all’esercizio precedente:
Le attività materiali registrano nell’esercizio una variazione netta negativa di 12.479 migliaia di euro per i
seguenti eventi:
gli ammortamenti di competenza dell’esercizio per 109.200 migliaia di euro (110.698 migliaia di euro nel
2023);
gli incrementi delle attività materiali per complessivi 223.338 migliaia di euro, di cui 119.364 migliaia di euro
riferiti ad investimenti, nelle diverse categorie, ultimati ed entrati in uso nel corso dell’esercizio. Tra questi
si evidenziano: i) la realizzazione della Local Digital Tower di Perugia, un progetto tecnologico
multidisciplinare che ha visto la realizzazione in una prima fase di un nuovo edificio in grado di ospitare il
blocco tecnico, la sala operativa, la sala apparati, sala regia, sala playback ed uffici amministrativi oltre ad
un traliccio per il posizionamento delle telecamere e delle antenne per le comunicazioni TBT (Terra Bordo
Terra). La seconda fase ha riguardato la realizzazione e l’allestimento delle infrastrutture tecnologiche
necessarie per il collegamento con i sistemi in air side e la torre mobile, tra cui 18 telecamere fisse e 3
telecamere mobili, 13 monitor ad alta risoluzione per la riproduzione sullo schermo del panorama
aeroportuale a 360°, monitor tattico operativo touch-screen Wacom per la gestione della rappresentazione
visiva e associate funzionaliin realtà aumentata; ii) gli sviluppi del sistema SATCAS (il sistema Air Traffic
Management legacy utilizzato nelle sale operative degli ACC per il controllo del traffico aereo in rotta e in
avvicinamento ai principali aeroporti nazionali) che hanno visto l’implementazione dell’abbassamento del
livello di volo per l’applicazione delle procedure free route nello spazio aereo nazionale da 9.000 metri a
6.500 metri ed il completamento delle attività per il trasferimento dei settori Nord dell’Area Control Center
(ACC) di Brindisi presso l’ACC di Roma; iii) alcuni rilasci progressivi previsti nell’ambito del programma
Coflight, Il sistema Flight data processing di nuova generazione che supporta il controllore nel calcolo della
traiettoria attesa del volo ed è realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA installato presso la
sala sistemi dell’ACC di Roma ed utilizzato nell’ambito degli esercizi di validazione del programma Sesar; iv)
la fornitura e l’installazione del radar di avvicinamento (APP) presso l’aeroporto di Brindisi; v) l’adeguamento
delle comunicazioni Fonia ground-ground e air-ground al Voip per l’ACC di Roma; vi) la fornitura ed
Attrezzature
Attività
Terreni e
Impianti e
ind.li e
materiali in
fabbricati
macchinari
comm.li
Altri beni
corso
Totale
Costo storico
571.133
2.030.420
273.645
347.700
298.771
3.521.669
Fondo ammortamento
(321.374)
(1.814.342)
(244.055)
(319.062)
0
(2.698.833)
Valore residuo al 31.12.2023
249.759
216.078
29.590
28.638
298.771
822.836
Incrementi
17.885
87.324
3.458
10.697
103.974
223.338
Alienazioni - costo storico
(1.778)
(5.124)
(3.137)
(4.089)
0
(14.128)
Alienazioni - fondo amm.to
1.768
5.124
3.137
4.047
0
14.076
Riclassifiche
0
(60)
0
0
(126.505)
(126.565)
Ammortamenti
(23.997)
(66.058)
(7.362)
(11.783)
0
(109.200)
Totale variazioni
(6.122)
21.206
(3.904)
(1.128)
(22.531)
(12.479)
Costo storico
587.240
2.112.510
273.966
354.308
276.240
3.604.264
Fondo ammortamento
(343.603)
(1.875.226)
(248.280)
(326.798)
0
(2.793.907)
Valore residuo al 31.12.2024
243.637
237.284
25.686
27.510
276.240
810.357
(migliaia di euro)
170
installazione di due radar meteo presso i siti remoti di Aranova (Roma Fiumicino) e Carpiano (Milano Linate);
vii) i lavori di riqualificazione della sala operativa dell’ACC di Milano.
Gli incrementi per 103.974 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione
riguardanti l’avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) la continuazione del
programma 4-Flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare la nuova piattaforma tecnologica Air Traffic
Management (ATM) degli ACC, in sostituzione di quella attualmente operativa, basata sui concetti operativi
di SESAR e assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base.; ii) il programma di
spostamento delle postazioni di controllo radar di avvicinamento dalle attuali sedi dedicate presso gli
aeroporti agli ACC sovrastanti; iii) la realizzazione della nuova rete di comunicazione ENET-2, che andrà a
sostituire la corrente rete ENET che interconnette tutti i siti operativi nazionali, veicolando la fonia operativa,
i dati radar, di piani di volo, meteo, AIS e di controllo impianti; iv) la prosecuzione delle attività legate alla
realizzazione delle Torri di controllo gestite da remoto che prevede anche la predisposizione dello spazio
fisico necessario presso gli ACC per ospitarle; v) le attività di digitalizzazione locale delle torri di controllo del
traffico aereo di vari siti; vi) gli interventi di ammodernamento dei sistemi di radioassistenza.
i decrementi per riclassifiche di complessivi 126.565 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti
di investimento conclusi ed entrati in uso nell’esercizio con classificazione a voce propria per 119.364
migliaia di euro, per 402 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle
rimanenze per parti di ricambio e per la restante parte ad importi classificati nell’ambito delle attività
immateriali.
Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 312,6 milioni di euro, sono finanziati da
contributi in conto impianti riconosciuti nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni
2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/2009,
dai progetti finanziati in ambito europeo e dai contributi derivanti dal PNRR. I suddetti contributi in conto
impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto
economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza
dell’esercizio ammonta a 12.137 migliaia di euro (11.311 migliaia di euro nel 2023).
8. Attività Immateriali
Le attività immateriali ammontano al 31 dicembre 2024 a 189.527 migliaia di euro ed hanno subito nell’esercizio
le seguenti variazioni:
Diritti di
brevetto ind.le
Attività
e di ut.ne opere
Altre attività
immateriali in
ingegno
immateriali
corso
Avviamento
Totale
Costo storico
226.564
12.333
65.016
93.472
397.385
Ammortamento accumulato
(200.062)
(7.026)
0
0
(207.088)
Valore residuo al 31.12.2023
26.502
5.307
65.016
93.472
190.297
Incrementi
24.021
25
15.079
0
39.125
Alienazioni
0
0
0
0
0
Riclassifiche
0
0
(17.248)
0
(17.248)
Ammortamenti
(21.708)
(939)
0
0
(22.647)
Totale variazioni
2.313
(914)
(2.169)
0
(770)
Costo storico
250.585
12.358
62.847
93.472
419.262
Ammortamento accumulato
(221.770)
(7.965)
0
0
(229.735)
Valore residuo al 31.12.2024
28.815
4.393
62.847
93.472
189.527
(migliaia di euro)
171
Le attività immateriali registrano nell’esercizio una variazione netta negativa di 770 migliaia di euro per i seguenti
eventi:
gli ammortamenti di competenza dell’esercizio che ammontano a 22.647 migliaia di euro (17.771 al 31
dicembre 2023);
gli incrementi per complessivi 39.125 migliaia di euro, di cui 24.046 migliaia di euro riferiti a progetti di
investimento ultimati nel corso dell’esercizio ed entrati in uso e riguardanti principalmente: i) il software
per sistemi operativi e sistemi gestionali basati su una tecnologia di virtualizzazione VMwaren e lo sviluppo
dei software operativi per il mantenimento degli standard di qualità, di sicurezza delle informazioni; ii) il
completamento di alcuni sviluppi software dei prodotti FPDAM (Flight Procedure Design and Airspace
Management), la suite AIM (Aeronautical Information Management) e il software Local Traffic Load
Management Tool (LTLMT); licenze software a supporto degli investimenti tecnologici.
La restante parte degli incrementi per 15.079 migliaia di euro si riferiscono ai progetti in corso di
realizzazione, tra cui la prosecuzione delle attività di sviluppo software e degli upgrade di funzionali
connesse ai prodotti Cronos, FPDAM (Flight Procedure Design and Airspace Management) e la suite AIM; le
attività di digitalizzazione ed evoluzione del nuovo modello manutentivo per la gestione dei dati aeronautici;
le implementazioni sulla piattaforma Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management (UTM). La Società ha
verificato alla data di riferimento del bilancio che tale voce non abbia subito una riduzione di valore;
i decrementi delle attività immateriali per riclassifiche per 17.248 migliaia di euro sono riferiti
principalmente ai progetti di investimento ultimati nell’esercizio ed entrati in uso a voce propria al netto di
importi riclassificati dalle attività materiali.
La voce avviamento ammonta a complessivi 93.472 migliaia di euro e si riferisce per 66.486 migliaia di euro, al
maggior valore di acquisizione della Controllata Techno Sky S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori
correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore è allocato interamente alla CGU Servizi
di manutenzione, coincidente con l’entità legale Techno Sky S.r.l. Al 31 dicembre 2024 in applicazione della
metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di
impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette
relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come non sono state
allocate alla CGU in questione, attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile,
si è fatto riferimento al valore d’uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 7,80% (8,17% nel 2023)
costruito con la metodologia unconditional con un free risk pari alla media del rendimento a 1 anno dei titoli di
Stato italiani con scadenza a 10 anni un beta medio desunto da società comparabili, ed il market risk premium
del mercato maturo. Il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del
periodo esplicito, è pari all’1,7% (1,9% nel 2023), in coerenza con la revisione delle stime di crescita di lungo
periodo dell’inflazione per lItalia.
Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore duso stimato
sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano economico finanziario 2025-2029 predisposto dalla
società controllata ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di Techno Sky in data 19 marzo 2025, piano
che riflette le condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, considerando anche il budget
2025 e i dati di consuntivo 2024. Il piano evidenzia un EBITDA a fine piano pari al 18,1%. I presupposti su cui si
è basata l’elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di
riferimento, che hanno tenuto conto del budget 2025, e ai dati oggettivi riferiti al proseguimento delle attività
core business della società e considerando gli esiti dell’analisi di doppia materialità descritti nel paragrafo 5
Rendicontazione consolidata di Sostenibilità.
Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente,
non sono state contabilizzate perdite di valore.
Ai fini dell’analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dello 0,5% e, mantenendo un tasso di
crescita sempre pari all’1,7%, l’headroom continua ad essere positivo per un ammontare pari a 7,1 milioni di
euro. Assumendo un tasso di crescita nullo in ipotesi di invarianza del WACC la misura dell’headroom sarebbe
pari a negativi 14,9 milioni di euro.
La restante parte dell’avviamento, pari a 26.986 migliaia di euro, si riferisce al maggior valore di acquisizione
della Controllata IDS AirNav S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei
172
benefici economici futuri. Tale valore, emerso a valle del processo di purchase price allocation, è allocato
interamente alla CGU Soluzioni software AIM coincidente con l’entità legale IDS AirNav.
Al 31 dicembre 2024, in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale
avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU
con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36.
Si sottolinea come, oltre l’avviamento, non sono state allocate alla CGU in questione attività immateriali a vita
utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d’uso. Il tasso di
attualizzazione utilizzato è il WACC pari all’11,7% (11,6% nel 2023) con un tasso di crescita dei flussi di cassa
operativi in termini nominali pari all’1,7% (1,9% nel 2023) in coerenza con la revisione delle stime di crescita di
lungo periodo dell’inflazione per l’Italia.
Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore duso stimato
sulla base dei flussi di cassa desumibili dal piano economico finanziario 2025-2029 predisposto dalla socie
controllata ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di IDS AirNav in data 19 marzo 2025, tenendo conto
anche del budget 2025 e i dati di consuntivo 2024 e considerando gli esiti dell’analisi di doppia materialità
descritti nel paragrafo 5 Rendicontazione consolidata di Sostenibilità. Il piano evidenzia un tasso di crescita dei
ricavi, nel periodo considerato, pari al 12,7% con un EBITDA margin a fine piano pari a circa il 27,6%.
I presupposti su cui la società ha basato l’elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili alla
conoscenza del mercato di riferimento e alle informazioni ricevute dalla struttura commerciale del Gruppo. Ad
esito del test, risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non
sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini dell’impairment test esprime un
plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 16 milioni di euro.
Ai fini dell’analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dello 0,5% e, mantenendo un tasso di
crescita sempre pari all’1,7%, l’headroom continua ad essere positivo per un ammontare pari a 12,9 milioni di
euro. Assumendo un tasso di crescita nullo in ipotesi di invarianza del WACC la misura dell’headroom sarebbe
positiva per 9 milioni di euro.
9. Partecipazioni in altre imprese
La voce Partecipazioni in altre imprese ammonta a 54.744 migliaia di euro (46.682 migliaia di euro al 31
dicembre 2023) e registra, rispetto all’esercizio precedente, un incremento di 8.062 migliaia di euro riferito
esclusivamente alla partecipazione pari all’8,6% in Aireon LLC per il tramite della Aireon Holding Company (Hold
Co), che si attesterà, post esercizio della clausola di redemption al 10,35%, ed è contabilizzata secondo il criterio
del fair value senza possibilità di rigiro a conto economico. La partecipazione, a valle dell’adeguamento del
valore sia al fair value che al cambio di fine anno, risulta iscritta a 54,6 milioni di euro.
Il fair value è stato misurato in accordo con le tecniche valutative previste dal principio IFRS 13 che richiede di
massimizzare l’utilizzo di dati osservabili e ridurre al minimo i dati non osservabili al fine di stimare il prezzo al
quale avrebbe luogo una regolare operazione per il trasferimento dello strumento rappresentativo di capitale
tra gli operatori di mercato alla data di valutazione. In presenza di un mercato non attivo, gli input utilizzati
risultano coerenti con il Livello 3 della gerarchia del fair value.
Al 31 dicembre 2024, il Gruppo ha effettuato una stima del fair value della partecipazione utilizzando i seguenti
input: i flussi relativi al Long Term Operating Plan (LTOP) aggiornati dal management di Aireon nel mese di
febbraio 2025 e riferibili alle assumptions esistenti al 31 dicembre 2024, con un orizzonte temporale che si
estende fino al 2039 e che recepisce, in continuità con il piano precedente, l’estensione della vita utile dell’asset
tecnologico di ulteriori cinque anni, coerentemente con la medesima estensione assunta dal socio Iridium
nell’esercizio 2023 in relazione alla costellazione satellitare. Rispetto al piano precedente emerge una
diminuzione complessiva dei dividendi distribuibili nel periodo fino al 2039 che risente dell’effetto combinato
della contrazione dei margini economici e della manovra finanziaria. L’inizio della distribuzione dei dividendi è
attesa a decorrere dal 2028 e viene estesa per i preferred sul triennio 2028-2030.
Ai fini della stima del fair value si è considerata la stima dei dividendi riportata nell’ultimo piano aggiornato a
febbraio 2025, i prezzi ufficiali di Borsa, i dati economico-finanziari storici e previsionali di settore e la media dei
prezzi di mercato dei titoli di Stato americani. Ad esito dell’aggiornamento dei parametri di input, il fair value
della partecipazione in Aireon, al 31 dicembre 2024, risulta pari a 54,6 milioni di euro, corrispondenti a 56,7
173
milioni di dollari, in incremento di 5,3 milioni di dollari, corrispondente a 8,1 milioni di euro, rispetto al dato del
31 dicembre 2023 tenuto conto anche dell’apprezzamento della valuta statunitense.
Il modello valutativo utilizzato è fondato sulle seguenti assunzioni: i) fair value, determinato nella prospettiva
equity-side, in base ad un modello finanziario basato sull’attualizzazione dei dividendi distribuibili desunti nel
periodo esplicito di piano; ii) il valore terminale dell’investimento è determinato ipotizzando un flusso di cassa
sostenibile ad un tasso di crescita medio nominale (g-rate) di lungo periodo; iii) il tasso di attualizzazione
utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 15,31% (15,58% nel 2023), calcolato mediante la metodologia del CAPM
(Capital Asset Pricing Model).
Al fine di verificare la robustezza della stima del fair value è stata condotta un’analisi di sensitività riguardante i
parametri Ke e tasso g di crescita: mantenendo costante il fattore di crescita al 2,6% ed ipotizzando una
variazione Ke pari a +/-0,5%, il valore della partecipazione si apprezzerebbe/deprezzerebbe rispettivamente di
circa 2,5 milioni di dollari.
La voce Partecipazioni in altre imprese accoglie inoltre la quota del 16,67% detenuta dalla Capogruppo nel
capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider
europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi
servizi, che nel 2024 ha erogato un dividendo di 667 migliaia di euro, in incremento rispetto all’erogato del 2023
(583 migliaia di euro).
10. Attività finanziarie correnti non correnti
Le attività finanziarie non correnti ammontano a 344 migliaia di euro e non subiscono variazioni rispetto al 31
dicembre 2023.
11. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate
compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite sono dettagliatamente riportate nel
prospetto seguente con separata indicazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto
nelle altre componenti di Conto Economico Complessivo (Patrimonio Netto).
174
La movimentazione dellesercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite che
presentano, rispettivamente, a fine 2024 un saldo di 31.578 migliaia di euro e 4.365 migliaia di euro, è da
attribuire ai seguenti effetti:
la rilevazione della fiscalità differita associata all’attualizzazione dei crediti e debiti per balance per la quota
iscritta nell’esercizio 2024 e al rigiro della fiscalità differita dei crediti e debiti per la quota di competenza
dell’esercizio 2024;
l’utilizzo e nuova iscrizione dei fondi rischi tassati e del fondo svalutazione crediti, a seguito degli eventi
commentati alle note n. 13 e 19;
il reversal della fiscalità differita iscritta sulla contabilizzazione del TFR secondo lo IAS 19 per il riallineamento
del valore contabile e fiscale del fondo TFR con impatto sia nelle altre componenti del conto economico
complessivo che a conto economico;
al rigiro della fiscalità anticipata sul fair value della partecipazione in Aireon LLC come riportato nel
commento alla nota n.9;
alla rilevazione e rigiro a conto economico dell’eliminazione dei margini sulle operazioni effettuate
nell’ambito del Gruppo;
al rigiro della fiscalidifferita associata al processo di Purchase Price Allocation della controllata IDS AirNav.
Il Gruppo ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali
prospettici desumibili dai piani approvati.
12. Crediti tributari correnti e non correnti
I crediti tributari non correnti si sono azzerati nel 2024 a seguito della riclassifica nell’ambito dei crediti tributari
correnti dei 13 migliaia di euro presenti nell’esercizio precedente.
al 31.12.2023
Incr.to/decr.to con
impatto a CE
Incr.to/decr.to con
impatto a PN
al 31.12.2024
Differenz
Imposte
Differenz
Imposte
Differenz
Imposte
Differenz
Imposte
e
antic/diff
e
antic/diff
e
antic/diff
Differenz
e
antic/diff
temporan
er
temporan
er
temporan
er
e cambi
temporan
er
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati
45.028
10.805
658
159
0
0
0
45.686
10.964
Svalutazione rimanenze
9.494
2.278
319
77
0
0
0
9.813
2.355
Attualizzazione crediti
14.834
3.561
(5.257)
(1.262)
0
0
0
9.577
2.299
Effetto fiscale IFRS conversion
296
91
0
0
0
0
0
296
91
Attualizzazione TFR
13
3
0
0
(13)
(3)
0
0
0
Quota TFR non deducibile
1.109
267
(1.109)
(267)
0
0
0
0
0
Fair value derivato
4
1
0
0
0
0
0
4
1
Fair value partecipazione
9.198
1.867
0
0
(5.102)
(1.071)
119
4.096
915
Altri
61.258
14.716
(1.028)
(327)
0
0
564
60.230
14.953
Totale
141.234
33.589
(6.417)
(1.620)
(5.115)
(1.074)
683
129.702
31.578
Passività per imposte differite
Altri
7.537
1.810
675
162
0
0
0
8.212
1.972
Attualizzazione debiti
700
169
458
110
0
0
0
1.158
279
Effetto fiscale IFRS conversion
1.033
340
(221)
(43)
0
0
0
812
297
Attualizzazione TFR
182
44
0
0
(182)
(44)
0
0
0
Fair value derivato
2.580
620
0
0
0
0
0
2.580
620
PPA
0
1.699
0
(502)
0
0
0
0
1.197
Totale
12.032
4.682
912
(273)
(182)
(44)
0
12.762
4.365
(migliaia di euro)
175
I crediti tributari correnti ammontano a 4.382 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 1.608 migliaia
di euro, rispetto al 31 dicembre 2024, dovuto principalmente al maggior credito per ritenute subite rilevato sugli
interessi attivi maturati sulle giacenze di conto corrente.
13. Crediti commerciali correnti e non correnti
I crediti commerciali correnti ammontano a 456.003 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti a
385.454 migliaia di euro e hanno registrato nell’esercizio, rispetto il 31 dicembre 2023, le variazioni riportate
nella seguente tabella:
Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora
incassati al 31 dicembre 2024, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 118.692
migliaia di euro (115.244 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e 55.235 migliaia di euro (53.529 migliaia di euro
al 31 dicembre 2023) al lordo del fondo svalutazione crediti. L’incremento complessivo di 5.424 migliaia di euro
è riferito principalmente al maggior fatturato generato nei mesi di novembre e dicembre 2024, rispetto ai
corrispondenti mesi del 2023, per il maggior traffico aereo assistito nel periodo di riferimento. Il credito verso
Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 146.681
migliaia di euro (141.957 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Il Credito verso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) pari a 10.890 migliaia di euro è relativo
interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2024 in decremento di 1.027 migliaia di euro,
rispetto al dato rilevato nell’esercizio precedente, per le minori unità di servizio esenti di rotta e di terminale
sviluppate nell’anno. Il credito del 2023 pari a 11.917 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle
dell’approvazione del bilancio 2023, con il debito verso l’Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa
di rotta pari a 59.253 migliaia di euro, determinando un debito netto verso il MEF di 47.337 migliaia di euro
regolato nel mese di dicembre 2024.
Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a
30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza
dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall’art. 11-septies della Legge 248/05. Nel mese di
dicembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell’esercizio 2023.
I Crediti verso altri clienti ammontano a 54.954 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 6.607
migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente, principalmente legato alle fatture da emettere rilevate a fine
anno per le attività rese sulle commesse estere.
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol
173.927
168.503
5.424
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze
10.890
11.917
(1.027)
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
30.000
30.000
0
Crediti verso altri clienti
54.954
48.347
6.607
Crediti per Balance
223.541
173.127
50.414
493.312
431.894
61.418
Fondo svalutazione crediti
(37.309)
(40.591)
3.282
Totale
456.003
391.303
64.700
Crediti commerciali non correnti
Crediti per Balance
385.454
526.841
(141.387)
Totale
385.454
526.841
(141.387)
(migliaia di euro)
176
Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 37.309 migliaia di euro e registra una riduzione di 3.282
migliaia di euro.
L’incremento dell’esercizio del fondo svalutazione crediti recepisce le posizioni assoggettate all’applicazione di
un modello di valutazione che tiene conto del deterioramento del merito creditizio oltre a svalutazioni puntuali
su specifiche posizioni creditizie.
I decrementi del fondo svalutazione crediti si riferiscono per 1.308 migliaia di euro a crediti svalutati
prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2024 e per 5.893 migliaia di euro a
cancellazione di crediti in ambito Eurocontrol, che non pregiudica il diritto del recupero del credito.
Il Credito per Balance, al netto dell’effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 608.995 migliaia di euro
(699.968 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) classificato nell’ambito dei crediti correnti per 223.541 migliaia
di euro che comprende, al netto dell’effetto finanziario, la quota inserita in tariffa nel 2025 relativa oltre ai
crediti iscritti nel 2023, alla terza quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021, oggetto di recupero in cinque
anni a decorrere dal 2023 per il credito di rotta e per il credito di terminale riferito alle prime due zone di
tariffazione e in sette anni relativamente al credito di terminale della terza zona di tariffazione, in conformità
alla richiesta avanzata dal regolatore ENAC e prevista come tempistica di recupero dal Regolamento
Comunitario 2020/1627. Il credito per balance nella quota non corrente accoglie i balance positivi emersi
nell’esercizio 2024 che ammontano, al lordo della componente finanziaria, a 89,9 milioni di euro e sono riferiti
principalmente al balance inflattivo per complessivi 63,6 milioni di euro (62,5 milioni di euro al 31 dicembre
2023) rilevati per tener conto dell’andamento dei tassi di inflazione a consuntivo rispetto a quanto inserito nel
Piano di Performance; ai balance legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo rispetto
a quanto pianificato nel piano di performance per complessivi 12,6 milioni di euro; ai balance riferiti a costi
sostenuti e non prevedibili all’atto di perfezionamento del piano di performance e recuperabile in tariffa in
conformità a quanto previsto dall’art. 28 del Regolamento UE 2019/317 per complessivi 10,6 milioni di euro.
14. Rimanenze
Le rimanenze di magazzino, rappresentate principalmente da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo
svalutazione a 60.473 migliaia di euro in decremento di 2.309 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente .
La movimentazione rilevata nell’esercizio è di seguito rappresentata:
Decrementi
al 31.12.2023
Incrementi
rilasci
cancellazioni
al 31.12.2024
Fondo svalutazione crediti
40.591
3.919
(1.308)
(5.893)
37.309
(migliaia di euro)
al 31.12.2023
Incrementi
Decrementi
al 31.12.2024
Magazzino fiduciario
65.722
2.879
(4.399)
64.202
Magazzino diretto
6.555
924
(1.395)
6.084
72.277
3.803
(5.794)
70.286
Fondo Svalutazione magazzino
(9.495)
(347)
29
(9.813)
Totale
62.782
3.456
(5.765)
60.473
(migliaia di euro)
177
L’incremento di 3.456 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al
magazzino fiduciario per l’acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra
cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni e dei sistemi meteo e gli hardware acquistati
per progetti di vendita verso clienti esteri. Una parte dell’incremento pari a 402 migliaia di euro, si riferisce a
parti di sistemi classificati a magazzino provenienti dalle attività materiali. Il decremento di 5.765 migliaia di euro
riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi risultati superiori rispetto agli acquisti effettuati
nell’esercizio.
15. Altre attività correnti e non correnti
Le altre attività correnti ammontano a 18.640 migliaia di euro e registrano un decremento di 14.417 migliaia di
euro, rispetto all’esercizio precedente, principalmente imputabile alla riduzione dei crediti verso enti pubblici
per contributi in conto impianti. Le altre attività non correnti ammontano a 49 migliaia di euro in leggero
aumento rispetto al 31 dicembre 2023.
La voce in oggetto è così composta:
Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti registra complessivamente un decremento netto
di 12.483 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2023, dovuto da una parte agli incassi dei progetti finanziati
in ambito PON Trasporti 2014-2020 per 11,3 milioni di euro e in ambito PNRR per 1,9 milioni di euro
relativamente al progetto della controllata D-Flight e dall’iscrizione per 0,9 milioni di euro della quota
riconosciuta a Techno Sky, in conformità alla convenzione stipulata con l’ex Ministero delle Infrastrutture e della
Mobilità Sostenibili, per la quota riferita all’avanzamento fisico e finanziario dell’intervento progettuale
formalmente accettato dall’Unità di Missione del PNRR operante nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti. Tale importo è stato incassato nei primi mesi del 2025.
Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogati ai dipendenti, le cui trasferte non risultano
concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.122 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogati
ad ex dipendenti della Capogruppo, già oggetto di indagine da parte dell’autorità giudiziaria e svalutati
prudenzialmente negli esercizi precedenti e parzialmente rilasciati (157 migliaia di euro) a seguito dei relativi
incassi. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle
pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e in taluni casi anche delle proprietà
immobiliari.
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Variazione
Altre attività correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti
936
13.419
(12.483)
Credito verso il personale
3.240
3.648
(408)
Credito verso enti vari per progetti finanziati
10.630
13.042
(2.412)
Risconti attivi
1.863
2.743
(880)
Crediti diversi
4.093
2.484
1.609
20.762
35.336
(14.574)
Fondo svalutazione altri crediti
(2.122)
(2.279)
157
Totale
18.640
33.057
(14.417)
Altre attività non correnti
Crediti diversi
49
36
13
Totale
49
36
13
(migliaia di euro)
178
Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a 10.630 migliaia di euro registra un decremento netto di
2.412 migliaia di euro, rispetto al saldo del 31 dicembre 2023, principalmente per l’incasso dei progetti finanziati
in ambito Connecting European Facility (CEF) call 2016 e call 2017 e l’iscrizione dei nuovi progetti rendicontati
sia in ambito CEF che per la quota di competenza dei nuovi progetti SESAR con presenza pervasiva da parte
delle società italiane del Gruppo.
16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 356.821 migliaia di euro e registrano una variazione
netta positiva di 131.945 migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente. Tale variazione è principalmente
associata alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di
cassa positivo, strettamente correlato al maggior traffico aereo assistito con conseguenti maggiori incassi dal
core business della Capogruppo e che ha beneficiato degli incassi dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti,
PNRR e Connecting European Facility. Nel corso dell’esercizio 2024 il flusso di cassa è stato influenzato anche
da altre operazioni, tra cui: i) il pagamento del dividendo per complessivi 124,4 milioni di euro (106,4 milioni di
euro nell’esercizio precedente); ii) il pagamento del debito verso il Ministero dell’Economia e delle Finanze
riferito all’esercizio 2023 per complessivi 47,3 milioni di euro (43,6 milioni di euro erogati nel 2023); iii) il
pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di terminale di competenza e verso
l’Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di spettanza per complessivi 23,4 milioni di
euro; iv) l’erogazione di una prima tranche del finanziamento sottoscritto con la BEI per 80 milioni di euro e il
rimborso delle rate semestrali dei finanziamenti in essere secondo i piani di ammortamento contrattualizzati
per 18,9 milioni di euro; vii) la riclassifica della liquidità presso la controllata ENAV Asia Pacific a seguito della
delibera di liquidazione volontaria della stessa nella voce “Attività destinate alla dismissione e passività
associate” in conformità al principio IFRS 5.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.
17. Attività destinate alla dismissione e passività associate
Le attività e passività destinate alla dismissione pari rispettivamente a 4.550 migliaia di euro e 22,6 migliaia di
euro accolgono le posizioni riferite alla società Enav Asia Pacific per la quale è stata deliberata, nel mese di
dicembre 2024, la liquidazione volontaria da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. La quota
principale delle attività (4,5 milioni di euro) è rappresentata dalle disponibilità liquide della società. Ciò
considerato, il valore di realizzazione di queste attività nette è equivalente al loro valore di realizzazione.
18. Patrimonio Netto
Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio Netto Consolidato al 31 dicembre 2024 che ammonta a
1.229.357 migliaia di euro.
179
In data 10 maggio 2024 in sede di Assemblea ordinaria degli azionisti convocata per l’approvazione del bilancio
di esercizio al 31 dicembre 2023 è stato deliberato di destinare il risultato di esercizio per 5.360 migliaia di euro
a riserva legale, ai sensi dell’art. 2430 comma 1 del Codice civile e per 101.837 migliaia di euro a titolo di
dividendo da distribuire in favore degli Azionisti. Inoltre, è stato deliberato di prelevare dalla riserva disponibile
per utili portati a nuovo un importo pari a 22.618 migliaia di euro, al fine di distribuire, unitamente alla
destinazione a dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo pari a 124.455 migliaia di euro
equivalente a euro 0,23 per ogni azione che è risultata in circolazione alla data di stacco della cedola.
Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale,
detenute per il 53,28% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il 46,65% da azionariato istituzionale ed
individuale e per lo 0,07% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2024 le azioni
risultano integralmente sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.
Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo
1996/2002 esposta al netto delle imposte assolte, divenuta pertanto disponibile, per 400 milioni di euro dalla
destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale, per 1,8 milioni di euro la riserva dedicata al piano di
incentivazione di lungo termine del management del Gruppo, che si è incrementata nell’esercizio per l’iscrizione
delle quote riferite ai cicli di vesting in essere e ridotta a seguito dell’assegnazione delle azioni legate al secondo
ciclo di vesting 2021-2023 del secondo piano di incentivazione azionaria, la riserva per l’adeguamento al fair
value della partecipazione in Aireon al netto della fiscalità differita, per 3,9 milioni di euro la riserva di capitale
derivante dalla D-Flight S.p.A. e la riserva di conversione bilanci in valuta estera riguardanti le differenze cambio
generate dalla conversione in euro dei bilanci delle società operanti in aree diverse dall’euro.
La Riserva da prima adozione IAS (First Time Adoption FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi
e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.
La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del
Trattamento di Fine Rapporto che al 31 dicembre 2024 registra un utile attuariale di Gruppo per complessivi 0,4
milioni di euro e recepisce il rilascio della fiscalità differita iscritta negli esercizi precedenti a seguito del
riallineamento dei valori civilistici e fiscali.
La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura,
che non ha subito variazioni nell’esercizio 2024.
La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie pari a n. 380.940 al prezzo medio di
4,24 per azione. Nel corso del 2024 si è proceduto ad assegnare n. 252.664 azioni proprie per un controvalore
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Variazioni
Capitale sociale
541.744
541.744
0
Riserva legale
52.630
47.270
5.360
Altre riserve
450.869
442.928
7.941
Riserva prima adozione ias (FTA)
(727)
(727)
0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti
(7.943)
(8.356)
413
Riserva cash flow hedge
1.957
1.957
0
Riserva per azioni proprie
(1.616)
(2.688)
1.072
Utili/(Perdite) portati a nuovo
65.598
82.555
(16.957)
Utile/(Perdita) dell'esercizio
125.829
112.921
12.908
Totale Patrimonio Netto di Gruppo
1.228.341
1.217.604
10.737
Capitale e Riserve di Terzi
1.130
1.341
(211)
Utile/(Perdita) di Terzi
(114)
(211)
97
Totale Patrimonio Netto di interessenza di Terzi
1.016
1.130
(114)
Totale Patrimonio Netto
1.229.357
1.218.734
10.623
(migliaia di euro)
180
di 1,1 milioni di euro ai beneficiari del secondo ciclo di vesting 2021-2023 del secondo piano di performance
2020-2022.
Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi derivanti dalle società rientranti
nell’area di consolidamento e dalle rettifiche operate a livello di consolidato. La variazione negativa 16.957
migliaia di euro si riferisce principalmente al prelievo in tale voce di una quota destinata a titolo di dividendo
erogato nel mese di maggio 2024.
L’utile di esercizio di competenza del Gruppo ammonta a 125.829 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2024 il Patrimonio Netto di interessenza dei terzi ammonta a 1.016 migliaia di euro.
Gestione del capitale
Gli obiettivi identificati dal Gruppo nell’ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli
stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo nel lungo periodo. In particolare, il Gruppo persegue il
mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l’accesso a fonti esterne di
finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell’indebitamento, la realizzazione di un
soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e che consenta di supportare adeguatamente lo sviluppo delle
attività del Gruppo. In tale contesto il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni
economiche e dei requisiti dei covenant finanziari.
19. Fondi rischi e oneri
I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 11.081 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle
passività correnti ammonta a 9.546 migliaia di euro, ed hanno subito nell’esercizio la seguente movimentazione:
Il fondo rischi per il contenzioso con il personale al 31 dicembre 2024 ammonta a 10.149 migliaia di euro, la cui
quota a breve è pari a 9.546 migliaia di euro. L’accantonamento dell’esercizio è stato principalmente effettuato
al fine di far fronte a richieste ricevute dalla Capogruppo che, pur in presenza di solidi argomenti a supporto
della posizione assunta da ENAV S.p.A., in base al prudente apprezzamento degli amministratori e nelle more
del giudizio del tribunale, presentano un rischio per passività ritenuto probabile. Il rilascio a conto economico
effettuato nel 2024 è conseguenza della definizione in favore della Società di alcuni contenziosi con giudizi di
primo grado. Le potenziali passività legate ad eventuali ulteriori contenziosi sono soggette ad elementi di
incertezza associati alla complessiva aleatorietà della vicenda. Al 31 dicembre 2024, il valore complessivo delle
richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali incaricati
dal Gruppo possibile, è pari a 3,8 milioni di euro.
Il fondo rischi per altri contenziosi in essere ammonta a 49 migliaia di euro interamente classificato nelle quote
non correnti ed ha registrato nell’esercizio un decremento di 26 migliaia di euro per la chiusura di alcuni
Assorbimento
a conto
al 31.12.2023
Incrementi
economico
Utilizzi
al 31.12.2024
F.do rischi per il contenzioso con il personale
8.645
4.065
(2.480)
(81)
10.149
F.do rischi per altri contenziosi in essere
75
0
(26)
0
49
Altri fondi rischi
883
0
0
0
883
Fondo altri oneri
4.003
0
(3.843)
(160)
0
Totale fondi
13.606
4.065
(6.349)
(241)
11.081
(migliaia di euro)
181
contenziosi verso fornitori. Al 31 dicembre 2024, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere, il cui
rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo come possibile, è pari a 0,1 milioni di euro.
Il fondo altri oneri si riferiva agli oneri connessi alla misura di accompagnamento alla pensione disciplinata
dall’art. 4 commi 1-7 ter della Legge 92/2012 denominata “Isopensione”, completamente azzerato a fine 2024
per la scadenza della validità degli accordi a suo tempo sottoscritti che prevedono come data ultima di utilizzo
dello strumento in oggetto il 30 novembre 2024, di conseguenza l’importo residuo è stato rilasciato a conto
economico nell’ambito del costo del personale .
20. TFR e altri benefici ai dipendenti
Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 36.428 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di
Fine Rapporto, disciplinato dall’art. 2120 del Codice civile, che accoglie la stima dell’obbligazione, determinata
sulla base di tecniche attuariali, dell’ammontare da corrispondere ai dipendenti del Gruppo ENAV all’atto della
cessazione del rapporto di lavoro.
La passività per TFR e altri benefici ai dipendenti si è così movimentata nell’esercizio:
La componente finanziaria dell’accantonamento pari a 1.213 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari.
L’utilizzo del fondo TFR per 3.842 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita
nel corso dell’esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.
La differenza tra il valore dell’accantonato atteso alla fine del periodo d’osservazione con il valore attuale atteso
delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi
valutative, costituisce l’importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2024 un utile
attuariale di Gruppo per 372 migliaia di euro.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR:
Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato
determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall’Indice IBoxx Corporate AA con duration rilevata alla
data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. Il tasso annuo
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo
39.429
40.869
Interest cost
1.213
1.734
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti
(372)
225
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni
(3.842)
(3.399)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo
36.428
39.429
(migliaia di euro)
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Tasso di attualizzazione
3,18%
3,08%
Tasso di inflazione
2,00%
2,00%
Tasso annuo incremento TFR
3,00%
3,00%
Tasso atteso di turnover
4,00%
4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni
2,00%
2,00%
182
di incremento del TFR è pari al 75% dell’inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all’art. 2120 del Codice
civile.
Di seguito si fornisce l’analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.
La durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a benefici definititi è di 8,3 anni.
21. Passività finanziarie correnti e non correnti
Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti
a medio lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensiva
degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) le passività finanziarie per leasing.
Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2024 posti a confronto con il 31 dicembre 2023 e le relative
variazioni:
I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2024 hanno registrato un incremento netto di 61.994 migliaia di euro
come effetto combinato dell’accensione di un nuovo finanziamento e il rimborso delle rate dei finanziamenti in
essere che recepiscono gli effetti del costo ammortizzato. In particolare, si evidenzia: i) l’erogazione nel mese di
aprile di una tranche del finanziamento con BEI per 80 milioni di euro, sottoscritto nel mese di ottobre 2023 per
un importo complessivo di 160 milioni di euro a tasso fisso del 3,54% con durata fino al 2040. Il finanziamento
al 31 dicembre 2024 è in preammortamento; ii) il rimborso delle rate dei finanziamenti con BEI riferiti a due rate
semestrali del finanziamento di iniziali 80 milioni di euro, per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il
12 dicembre 2032, di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 100 milioni, per complessivi 8.718 migliaia
di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029, il rimborso di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 70
milioni di euro per complessivi 4.828 migliaia di euro con scadenza ad agosto 2036.
Le quote dei finanziamenti da rimborsare nel 2025, in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra
le passività correnti per complessivi 20.275 migliaia di euro, comprensive degli effetti connessi al costo
ammortizzato.
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non
utilizzate per complessivi 203 milioni di euro, al quale si aggiunge il loan commitment di residui 80 milioni di
euro sottoscritto con la BEI.
Passività per benefici definiti ai dipendenti
del Gruppo
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Tasso di turnover + 1%
36.968
39.972
Tasso di turnover - 1%
36.772
39.768
Tasso di inflazione + 0,25%
37.259
40.314
Tasso di inflazione - 0,25%
36.493
39.441
Tasso di attualizzazione + 0,25%
36.275
39.193
Tasso di attualizzazione - 0,25%
37.490
40.576
(migliaia di euro)
quota
quota non
al 31.12.2024
quota
quota non
al 31.12.2023
quota
quota non
Variazioni
corrente
corrente
Totale
corrente
corrente
Totale
corrente
corrente
Totale
Finanziamenti bancari
20.275
564.870
585.145
19.659
503.492
523.151
616
61.378
61.994
Debiti finanziari per lease ex IFRS 16
1.732
2.787
4.519
2.549
2.384
4.933
(817)
403
(414)
Totale
22.007
567.657
589.664
22.208
505.876
528.084
(201)
61.781
61.580
(migliaia di euro)
183
Nella seguente tabella viene riportata l’analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo
rapporto di credito del Gruppo nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti
finanziari UniCredit e Intesa Sanpaolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta
e riflettono la situazione di mercato, mentre le condizioni delle linee committed vengono determinate in base
alla percentuale di utilizzo.
Il costo medio dell’indebitamento bancario nell’esercizio 2024 è stato pari a 4,06% in leggero incremento
rispetto a quello dell’esercizio precedente che era pari a 3,83%.
In relazione alle altre operazioni di finanziamento, si rappresenta che il fair value al 31 dicembre 2024 dei prestiti
bancari è stimato pari a 571,5 milioni di euro. La stima è stata effettuata considerando una curva free risk dei
tassi di mercato, maggiorata di uno spread posto pari al differenziale BTP/Bund per considerare la componente
rischio di credito.
I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 4.519 migliaia di euro, le passività finanziarie
relative ai diritti d’uso iscritti, con ripartizione tra lungo e breve, in linea con le scadenze contrattuali. Nel corso
dell’esercizio il suddetto debito ha registrato una riduzione per 414 migliaia di euro per i pagamenti effettuati.
La seguente tabella riporta la composizione dell’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2024 e al 31
dicembre 2023 determinato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai
sensi del regolamento sul prospetto emanati da ESMA (European Securities & Markets Authority) in data 4 marzo
2021 ed in vigore dal 5 maggio 2021 e recepiti dalla CONSOB con Richiamo di Attenzione n. 5/21 del 29 aprile
2021 e considerando la liquidità della controllata Enav Asia Pacific per 4,5 milioni di euro.
Ammontare
utilizzato
Ammontare
(valore
Ammontare
Valore in
Finanziatore
Tipologia
concesso
nominale)
disponibile
bilancio
Tasso
Pool BNL_Unicredit_ Intesa San Paolo RCF
150.000
0
150.000
0 Euribor + spread
Unicredit
Anticipi export
15.000
0
15.000
0 Euribor + spread
Unicredit
Anticipi finanziari
8.000
0
8.000
0 Euribor + spread
Intesa San Paolo
Anticipi finanziari
25.000
0
25.000
0 Euribor + spread
Intesa San Paolo
Fido - scoperto c/c
1.000
0
1.000
0 Euribor + spread
Credem
4.000
0
4.000
0 Euribor + spread
Totale
203.000
0
203.000
0
(migliaia di euro)
184
22. Debiti commerciali correnti e non correnti
I debiti commerciali correnti e non correnti ammontano rispettivamente a 151.425 migliaia di euro e 29.941
migliaia di euro e registrano complessivamente un decremento netto di 33.414 migliaia di euro, rispetto
all’esercizio precedente, imputabile principalmente alla riduzione dei debiti per balance.
I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all’attività del Gruppo registrano un incremento netto di 9.662
migliaia di euro riferito principalmente alla maggiore fatturazione concentrata nell’ultimo mese dell’anno per
attività legate sia a progetti di investimento che ad acquisti per la realizzazione delle commesse estere.
di cui con
di cui con
parti
parti
al 31.12.2024
correlate
al 31.12.2023
correlate
(A) Disponibilità liquide presso banche
361.334
0
224.876
0
(B) Altre disponibilità liquide equivalenti
0
0
0
0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione
0
0
0
0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C)
361.334
0
224.876
0
(E) Crediti finanziari correnti
0
0
0
0
(F) Debiti finanziari correnti
0
0
0
0
(G) Parte corrente dell’indebitamento finanzario non corrente
(20.275)
0
(19.659)
0
(H) Altri debiti finanziari correnti
(1.732)
0
(2.549)
0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H)
(22.007)
0
(22.208)
0
(J) Indebitamento finanziario corrente netto Liquidità (D)+(E)+(I)
339.327
0
202.668
0
(K) Debiti finanziari non correnti
(564.870)
0
(503.492)
0
(L) Obbligazioni emesse
0
0
0
0
(M) Altri debiti non correnti
(2.787)
0
(2.384)
0
(N) Debiti commerciali non correnti
(29.941)
0
(19.065)
0
(O) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M)+(N)
(597.598)
0
(524.941)
0
(P) Totale Indebitamento Finanziario Netto come da orinetamenti ESMA
(258.271)
0
(322.273)
0
(J)+(O)
(Q) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti
0
0
0
0
(R) Crediti finanziari non correnti
0
0
0
0
(S) Totale Indebitamento Finanziario Netto Gruppo ENAV (P)+(Q)+('R)
(258.271)
0
(322.273)
0
(migliaia di euro)
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori
123.368
113.706
9.662
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo
6.222
5.767
455
Debiti per balance
21.835
76.242
(54.407)
Totale
151.425
195.715
(44.290)
Debiti commerciali non correnti
Debiti verso fornitori
216
366
(150)
Debiti per Balance
29.725
18.699
11.026
Totale
29.941
19.065
10.876
(migliaia di euro)
185
La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 6.222 migliaia di euro
risulta in incremento, rispetto al dato del 31 dicembre 2023, principalmente per i pre-financing ricevuti su alcuni
progetti finanziati in ambito SESAR.
I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 51.560 migliaia di euro, di cui la parte
classificata nei debiti correnti è pari a 21.835 migliaia di euro e corrisponde all’importo che, al lordo dell’effetto
finanziario, verrà restituito ai vettori tramite la tariffa nel 2025. Il decremento netto complessivo del debito per
balance di 43.381 migliaia di euro è riferito principalmente alla quota corrente del balance azzerata a fine
esercizio in quanto imputata nella tariffa 2024 per 76.242 migliaia di euro. Nel periodo in esame sono stati iscritti
i balance per rischio traffico sia di rotta che per la prima e seconda fascia di terminale per complessivi 14,8
milioni di euro avendo generato a consuntivo unità di servizio superiori rispetto al dato preventivato nel piano
di performance, pari per la rotta a +4,03%, per la prima fascia di terminale a +8,12% e per la seconda fascia di
terminale a +7,60%. Anche il balance di terza fascia ha riportato un valore negativo per 1,1 milioni di euro. La
voce accoglie il balance depreciation per 9,4 milioni di euro (11,3 milioni di euro nel 2023) e le variazioni balance
riferite a posizioni iscritte nell’esercizio precedente ed oggetto di aggiustamenti da parte della Commissione
Europea per 4,3 milioni di euro.
23. Altre passività correnti e non correnti
Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un incremento netto di 8.785 migliaia di
euro, rispetto all’esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente
tabella:
La voce Acconti ammonta a complessivi 79.075 migliaia di euro e si riferisce per 73.475 migliaia di euro al debito
verso lAeronautica Militare Italiana (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2024 per i servizi
di rotta e di terminale e per 5.600 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC)
per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. Nel corso del 2024 si è proceduto a pagare l’Aeronautica
Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per complessivi 18,5 milioni di euro e a compensare
gli acconti AMI per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2023 con il credito vantato nei confronti del Ministero
dell’Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pari a 47,3 milioni di euro, regolato
nel mese di dicembre, insieme alla quota di competenza ENAC relativa al 2023 per un importo pari a 4,8 milioni
di euro.
Gli Altri debiti, che ammontano a 58.644 migliaia di euro registrano, rispetto all’esercizio precedente, un
incremento netto di 6.149 migliaia di euro imputabile principalmente ai maggiori debiti verso il personale iscritti
per gli accantonamenti di competenza dell’esercizio.
La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di
cui la quota a breve rappresenta l’importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In
particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e
2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle
quote imputate a conto economico per 52.739 migliaia di euro (50.306 migliaia di euro al 31 dicembre 2023);
ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Variazioni
quota
quota non
quota
quota non
quota
quota non
corrente
corrente
Totale
corrente
corrente
Totale
corrente
corrente
Totale
Acconti
79.075
0
79.075
74.285
0
74.285
4.790
0
4.790
Altri debiti
58.644
0
58.644
52.495
0
52.495
6.149
0
6.149
Risconti
11.355
137.999
149.354
10.643
140.865
151.508
712
(2.866)
(2.154)
Totale
149.074
137.999
287.073
137.423
140.865
278.288
11.651
(2.866)
8.785
(migliaia di euro)
186
dalla Legge 102/2009, pari a 43.948 migliaia di euro (48.476 migliaia di euro al 31 dicembre 2023); iii) i contributi
legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF per un importo pari a 46.478 migliaia di euro
(47.815 migliaia di euro al 31 dicembre 2023); iv) i contributi in conto impianti riferiti al PNRR per 1.908 migliaia
di euro incrementate nell’esercizio per il riconoscimento dei contributi su investimenti effettuati dalle
controllate.
24. Debiti tributari e previdenziali
I debiti tributari e previdenziali ammontano a 33.564 migliaia di euro e sono composti come da tabella di seguito
allegata.
I Debiti tributari registrano un decremento di 3.110 migliaia di euro principalmente imputabile al minor debito
di imposta IRES ed IRAP per i maggiori acconti di imposta versati nell’esercizio.
I Debiti verso istituti di previdenza ammontano a 21.796 migliaia di euro in decremento di 1.153 migliaia di euro,
rispetto al dato emerso al 31 dicembre 2023, quale effetto netto tra i maggiori contributi maturati sugli
accantonamenti del costo del personale e sul debito per ferie maturate e non fruite, per complessivi 10.941
migliaia di euro (9.295 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e l’azzeramento del debito verso l’INPS a seguito
del pagamento dei contributi da isopensione riferito a due dirigenti il cui rapporto di lavoro è cessato a fine
2023.
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Variazione
Debiti tributari
11.768
14.878
(3.110)
Debiti verso istituti di previdenza
21.796
22.949
(1.153)
Totale
33.564
37.827
(4.263)
(migliaia di euro)
187
Informazioni sulle voci di Conto Economico Consolidato
25. Ricavi da contratti con i clienti
I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa
balance, ammontano complessivamente a 999.752 migliaia di euro in incremento del 3,8%, rispetto all’esercizio
precedente, per il maggior traffico aereo assistito che ha registrato un +10,5% in termini di unità di servizio di
rotta e un +16,8% rispetto al 2019. Tutti i mesi dell’esercizio 2024 hanno rilevato valori in aumento rispetto sia
al 2023 che al 2019, ultimo anno pre-pandemico, con i mesi della cosiddetta summer season che hanno
registrato un +11,6% nel mese di giugno, +9,3% nel mese di luglio, +11,9% nel mese di agosto e un +10,7% nel
mese di settembre, il tutto rispetto al 2023 ed in termini di unità di servizio di rotta. Tale risultato positivo
compensa pienamente l’effetto negativo derivante dalla componente balance e recepisce i risultati delle
maggiori attività svolte dal Gruppo sul mercato terzo. In particolare, si registrano ricavi da core business per
1.006,1 milioni di euro, in incremento di 58,3 milioni di euro rispetto all’esercizio 2023, ricavi per attività svolte
sul mercato non regolato per 49,3 milioni di euro, in aumento di 6,2 milioni di euro rispetto l’esercizio
precedente, e la componente balance per negativi 55,7 milioni di euro.
Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti con i
clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto dal
principio IFRS 15.
Ricavi di rotta
I Ricavi di rotta commerciali ammontano a 732,2 milioni di euro e registrano un incremento di 37,3 milioni di
euro, rispetto al 2023, per le maggiori unità di servizio sviluppate nell’esercizio che si attestano a +10,7% (+11,2%
2023 su 2022) riguardanti in particolare il traffico aereo internazionale e di sorvolo, il tutto in presenza della
riduzione della tariffa applicata nel 2024 del -4,9% rispetto alla tariffa applicata nel 2023 (euro 68,77 nel 2024
vs euro 72,28 nel 2023) riduzione che si attesta a -5,2%, se si considera la sola tariffa al netto dei balance.
Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento di 0,9
milioni di euro, rispetto all’esercizio 2023, sia per le minori unità di servizio sviluppate nell’esercizio pari a -5,7%
che per la minore tariffa applicata e la componente rettificativa per Balance, i ricavi di rotta si attestano
complessivamente a 705,9 milioni di euro, in incremento di 20,6 milioni di euro, come di seguito rappresentato:
2024
2023
Variazioni
%
Ricavi di rotta
732.228
694.951
37.277
5,4%
Ricavi di terminale
263.029
240.981
22.048
9,1%
Esenzioni di rotta e di terminale
10.880
11.917
(1.037)
-8,7%
Ricavi da mercato non regolamentato
49.272
43.067
6.205
14,4%
Totale Ricavi da attività operativa
1.055.409
990.916
64.493
6,5%
Balance
(55.657)
(28.090)
(27.567)
98,1%
Totale ricavi da contratti con i clienti
999.752
962.826
36.926
3,8%
(migliaia di euro)
188
Il balance dell’anno di rotta incide per positivi 50.195 migliaia di euro e registra una variazione negativa di 12.470
migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente, a seguito di diversi effetti, tra cui l’iscrizione del balance da
rischio traffico, in restituzione ai vettori per complessivi 10,5 milioni di euro avendo conseguito a consuntivo
unità di servizio pari a +4,03% rispetto al dato pianificato nel piano di performance, balance non presente nel
2023 in cui la variazione delle unità di servizio era pari a 1,54%, quindi inferiore alla soglia del 2% che ne prevede
la restituzione. Nell’esercizio precedente l’obiettivo raggiunto al di sotto del target fissato per la Capogruppo
aveva determinato l’iscrizione del bonus capacity per 9,6 milioni di euro. Nel 2024 incidono inoltre il balance
legato all’incremento inflattivo, emerso già a decorrere dal terzo trimestre del 2022, determinato sulla base del
dato pubblicato da Eurostat a gennaio 2025 (+1,10%), per un valore complessivo pari a 55 milioni di euro (53,9
milioni di euro al 2023), i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo,
rispetto a quanto pianificato nel piano di performance per 10,1 milioni di euro (12,3 milioni di euro nel 2023) e
il balance depreciation in restituzione ai vettori per 7,9 milioni di euro (9,5 milioni di euro nel 2023).
La voce variazione balance, pari a negativi 2.442 migliaia di euro, accoglie sia il delta costi Eurocontrol riferiti al
2023 determinati sulla base del bilancio chiuso per tale data e, rispetto a quanto inserito in tariffa, determina
un importo positivo pari a 1,1 milioni di euro, balance negativi per complessivi 7,2 milioni di euro a seguito di
aggiustamenti sulla determinazione di alcuni balance iscritti nell’esercizio precedente, in conformità alle
richieste di ENAC e della Commissione Europea e l’iscrizione di balance positivi al fine di tener conto di costi
sostenuti e non prevedibili all’atto della presentazione del piano di performance, in conformità all’art. 28 del
Regolamento UE 2019/317.
I balance iscritti nell’esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE ossia
nei due anni successivi alla rilevazione, mentre la voce utilizzo balance di rotta n-2 è riferita ai balance inseriti in
tariffa 2024 e riguardanti sia la seconda quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote
costanti in 5 anni, che i balance iscritti nel 2022 con rigiro nell’esercizio per un valore complessivo pari a negativi
80,3 milioni di euro.
Ricavi di terminale
I Ricavi di terminale commerciali ammontano a 263 milioni di euro in incremento di 22 milioni di euro, rispetto
all’esercizio precedente, per l’andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti
per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +9,9% (+11,1% 2023 su 2022) in cui emerge il buon
andamento del traffico aereo internazionale e con valori positivi anche rispetto al 2019 registrando un +7,9% in
termini di unità di servizio.
In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall’aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un
incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +20,9% (+29,9% 2023 su 2022) rispetto
al 2023 con risultati particolarmente positivi sia per il traffico aereo nazionale che per quello internazionale. La
tariffa applicata nel 2024 pari a euro 193,05 è stata superiore del 5,17% rispetto alla tariffa applicata nel 2023
che ammontava a euro 183,56.
2024
2023
Variazioni
%
Ricavi di rotta
732.228
694.951
37.277
5,4%
Esenzioni di rotta
8.410
9.347
(937)
-10,0%
Subtotale ricavi
740.638
704.298
36.340
5,2%
Balance dell'anno di rotta
50.195
62.665
(12.470)
-19,9%
Attualizzazione balance dell'anno
(2.143)
(2.373)
230
-9,7%
Variazione balance
(2.442)
(2.082)
(360)
17,3%
Utilizzo balance di rotta n-2
(80.319)
(77.177)
(3.142)
4,1%
Subtotale balance
(34.709)
(18.967)
(15.742)
83,0%
Totale ricavi di rotta con balance
705.929
685.331
20.598
3,0%
(migliaia di euro)
189
La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia
Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio,
del +7,4% rispetto al 2023 (+10,2% 2023 su 2022) concentrato sul traffico aereo internazionale. La tariffa del
2024 è stata pari a euro 216,28 in lieve incremento rispetto alla tariffa applicata nel 2023 pari a euro 214,16.
La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un aumento nel
traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +6,6% rispetto al 2023 (+4,7% 2023 su 2022) riferito
principalmente al traffico aereo internazionale. La tariffa del 2024 si attesta a euro 332,27 in leggera riduzione
rispetto alla tariffa applicata nel 2023 che ammontava a euro 334,08.
Considerando i ricavi di terminale congiuntamente ai ricavi per voli esenti, in riduzione di 100 migliaia di euro
rispetto all’esercizio precedente, e la componente rettificativa per Balance, i ricavi di terminale si attestano
complessivamente a 244,5 milioni di euro, in crescita di 10,1 milioni di euro, rispetto al 2023, come di seguito
rappresentato:
Il balance dell’anno di terminale incide positivamente per 4.766 migliaia di euro e registra una variazione
negativa di 10.266 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente, a seguito principalmente del balance per
rischio traffico in restituzione ai vettori sia per la prima fascia di tariffazione per 1,5 milioni di euro (positivi 1,1
milioni di euro nel 2023) avendo generato a consuntivo unità di servizio per +8,12% rispetto al dato previsionale
che per la seconda fascia di tariffazione pari a 2,7 milioni di euro (negativi 1,7 milioni di euro nel 2023) per unità
di servizio di consuntivo pari a +7,60% rispetto al dato previsionale. Anche il balance di terza fascia determinato
secondo una logica di cost recovery si attesta su valori negativi pari a 1,1 milioni di euro mentre nell’esercizio
precedente incideva per positivi 4,7 milioni di euro. Nella determinazione dei balance dell’anno incidono inoltre,
per la prima e seconda fascia di tariffazione, il balance inflazione per complessivi 8,7 milioni di euro (8,6 milioni
di euro nel 2023), i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi nell’attuale periodo
regolatorio, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance, per complessivi 2,5 milion i di euro (2,9
milioni di euro nel 2023) e il bonus capacity per la prima e seconda zona di tariffazione per 1 milione di euro
(0,9 milioni di euro nel 2023), il balance depreciation in restituzione ai vettori per complessivi 1,5 milioni di euro
(3,5 milioni di euro nell’esercizio precedente).
La voce variazione balance, pari a negativi 876 migliaia di euro, accoglie gli effetti negativi sulla rideterminazione
di alcuni balance iscritti nell’esercizio precedente, in conformità alle richieste di ENAC e della Commissione
Europea (1,4 milioni di euro) e l’iscrizione di balance positivi al fine di tener conto di costi sostenuti e non
prevedibili all’atto della presentazione del piano di performance, in conformità all’art. 28 del Regolamento UE
2019/317.
I balance iscritti nell’esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE, mentre
la voce utilizzo balance di terminale n-2 è riferita ai balance inseriti in tariffa 2024 e riguardanti sia la seconda
quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote costanti in 5 anni per la prima e seconda
2024
2023
Variazioni
%
Ricavi di terminale
263.029
240.981
22.048
9,1%
Esenzioni di terminale
2.470
2.570
(100)
-3,9%
Subtotale
265.499
243.551
21.948
9,0%
Balance dell'anno di terminale
4.766
15.032
(10.266)
-68,3%
Attualizzazione balance dell'anno
(207)
(555)
348
-62,7%
Variazione balance
(876)
(350)
(526)
n.a.
Utilizzo balance di terminale n-2
(24.631)
(23.250)
(1.381)
5,9%
Subtotale
(20.948)
(9.123)
(11.825)
n.a.
Totale ricavi di terminale con balance
244.551
234.428
10.123
4,3%
(migliaia di euro)
190
zona di tariffazione e in 7 anni per la terza, che i balance iscritti nel 2023 con rigiro nell’esercizio per un valore
complessivo pari a negativi 24,6 milioni di euro.
I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 49,3 milioni di euro e risultano in incremento del 14,4%,
rispetto all’esercizio precedente, principalmente per i seguenti progetti realizzati nel corso del 2024: l’attività di
consulenza aeronautica per lo sviluppo del piano nazionale per la navigazione aerea in Arabia Saudita concepito
come il principale documento di pianificazione e riferimento per la modernizzazione dei servizi di navigazione
aerea, documento approvato ed ufficializzato nel mese di luglio 2024; il progetto per la fornitura e l’installazione
di un nuovo radar presso la Base aerea di Sigonella formalizzato tra un gruppo di imprese guidato da ENAV con
Techno Sky e Leonardo verso la società Teledife (Direzione Informatica Telematica e Tecnologie Avanzate del
Ministero della Difesa) per potenziare la sorveglianza aerea sia in ambito militare che civile dalla base di Sigonella
dove presta servizio l’Aeronautica Militare; il progetto di ammodernamento e adeguamento tecnologico dei
sistemi di radionavigazione e comunicazione per il controllo del traffico aereo per l’aeroporto internazionale di
Asmara e Massawa formalizzato con il cliente eritreo AIAA (Asmara International Airport Authority);
l’ammodernamento dei sistemi di atterraggio strumentali di precisione (ILS) per l’aeroporto militare di
Decimomannu sede di addestramento dei piloti italiani e stranieri da parte dell’Aeronautica Militare Italiana; la
fornitura e l’installazione del sistema Aeronautical Information Management (AIM) per l’Instituto Dominicano
de Aviacion Civil; la fornitura del nuovo sistema di gestione delle informazioni aeronautiche denominato
“Cronos” e del sistema AMHS (Aeronautical Message Handling System) per il cliente Fiji Airports LTD; il progetto
per la fornitura del sistema AIM ad Abu Dhabi; le attività di flight inspection and validation in Kenya ed in
Romania.
Si riporta di seguito l’evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di attività.
26. Altri ricavi e proventi operativi
Gli altri ricavi e proventi operativi ammontano a 49.130 migliaia di euro in incremento di 642 migliaia di euro,
rispetto al dato emerso nell’esercizio precedente, ed evidenziano un incremento dei contributi in conto impianti
per la quota imputata a conto economico commisurata agli ammortamenti generati dai cespiti a cui i contributi
si riferiscono, il cui incremento riflette la quota legata agli investimenti finanziati in ambito PNRR. I contributi in
conto esercizio rilevano una riduzione per l’azzeramento nel 2024 del contributo derivante dal credito di imposta
per energia elettrica e gas riconosciuti dai Decreti Aiuti-bis, Aiuti-ter e Aiuti-quater presente nell’esercizio a
confronto per un trimestre.
Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2024 e 2023 suddivisi per
area geografica:
2024
2023
Variazioni
%
Ricavi da mercato non regolamentato
Vendita di licenze e prestazioni di servizi
24.270
20.166
4.104
20,4%
Radiomisure
1.851
1.463
388
26,5%
Consulenza aeronautica
7.151
8.738
(1.587)
-18,2%
Servizi tecnici e di ingegneria
12.192
9.134
3.058
33,5%
Servizi per Unmanned Aerial Vehicles
1.147
803
344
42,8%
Formazione
130
131
(1)
-0,8%
Altri ricavi
2.531
2.632
(101)
-3,8%
Totale ricavi da mercato non regolamentato
49.272
43.067
6.205
14,4%
(migliaia di euro)
191
27. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi
I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a
161.868 migliaia di euro e registrano un lieve incremento pari allo 0,8%, rispetto all’esercizio precedente, come
rappresentato nella tabella di seguito riportata.
I Costi per acquisto di beni che accolgono sia i costi sostenuti per l’acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti
ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo che l’acquisto dei materiali necessari per lo sviluppo delle
commesse di vendita delle controllate, registrano un incremento di 3,9 milioni di euro a seguito del maggior
prelievo dal magazzino delle parti di ricambio degli impianti operativi che del maggiore acquisto di beni necessari
allo sviluppo delle commesse di vendita.
I Costi per servizi registrano complessivamente un decremento netto dell’1,7%, rispetto all’esercizio
precedente, riferito principalmente ai minori costi connessi alle utenze per la riduzione dell’energia elettrica, al
minor costo di contribuzione Eurocontrol quale effetto conseguente all’adozione di una nuova accounting policy
da parte di Eurocontrol che ha generato l’iscrizione di ricavi ridistribuiti agli Stati membri per quote di
competenza e portati in riduzione della contribuzione dovuta per il quarto trimestre 2024. Tali decrementi
hanno compensato l’incremento del costo dei buoni pasto, per il maggior costo unitario riconosciuto al
personale a partire dal mese di agosto 2024 a valle della firma dell’accordo sul rinnovo della parte specifica
% sui
% sui
Ricavi
2024
ricavi
2023
ricavi
Italia
1.008.384
96,1%
976.275
96,5%
UE
13.501
1,3%
9.381
0,9%
Extra UE
26.997
2,6%
25.658
2,5%
Totale ricavi
1.048.882
1.011.314
(migliaia di euro)
2024
2023
Variazioni
%
Costi per acquisto di beni
12.239
8.332
3.907
46,9%
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni
27.574
26.536
1.038
3,9%
Costi per contribuzioni eurocontrol
38.261
43.217
(4.956)
-11,5%
Costi per utenze e telecomunicazioni
27.890
28.616
(726)
-2,5%
Costi per assicurazioni
3.720
3.661
59
1,6%
Pulizia e vigilanza
5.061
5.154
(93)
-1,8%
Altri costi riguardanti il personale
12.470
12.253
217
1,8%
Prestazioni professionali
16.850
16.423
427
2,6%
Altri costi per servizi
12.572
10.981
1.591
14,5%
Totale costi per servizi
144.398
146.841
(2.443)
-1,7%
Costi per godimento beni di terzi
1.666
1.544
122
7,9%
Altri costi operativi
3.565
3.893
(328)
-8,4%
Totale costi
161.868
160.610
1.258
(migliaia di euro)
0,8%
192
2024
2023
Variazioni
%
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa
321.421
309.120
12.301
4,0%
retribuzione variabile
99.446
94.028
5.418
5,8%
Totale salari e stipendi
420.867
403.148
17.719
4,4%
Oneri sociali
135.141
128.690
6.451
5,0%
Trattamento di fine rapporto
27.737
25.775
1.962
7,6%
Altri costi
8.691
10.673
(1.982)
-18,6%
Totale costo del personale
592.436
568.286
24.150
4,2%
(migliaia di euro)
servizi ATM diretti e complementari del CCNL del trasporto aereo avvenuto a luglio 2024, i maggiori costi per
prestazioni professionali e altri servizi associati all’incrementata attività tecnica resa nell’ambito delle commesse
di vendita.
28. Costo del personale
Il costo del personale ammonta a 592.436 migliaia di euro e registra un incremento di 24.150 migliaia di euro
(pari al +4,2%), rispetto all’esercizio precedente, dovuto sia all’incremento retributivo legato alla rivalutazione
del 2% dei minimi contrattuali, in linea con gli accordi siglati nel mese di novembre 2022, che all’incremento del
traffico aereo assistito che ha inciso sulla retribuzione variabile del personale operativo.
La retribuzione fissa si attesta a 321.421 migliaia di euro, in incremento del 4,0%, rispetto al dato emerso nel
2023, per la rivalutazione dei minimi contrattuali del 2% che ha prodotto due scatti, uno a decorrere dal mese
di settembre 2023 e l’altro dal mese di luglio 2024 per gli avanzamenti nei livelli di inquadramento contrattuale
previsti nel CCNL e per l’incremento dell’organico di Gruppo che si attesta a +68 unità medie e +122 unità
effettive, rispetto al 2023, che riflette principalmente le assunzioni del personale operativo, tecnico ed
informatico, chiudendo l’esercizio 2024 con un organico effettivo di Gruppo di 4.376 unità (4.254 unità effettive
di Gruppo a fine 2023).
La retribuzione variabile registra un incremento netto di 5.418 migliaia di euro strettamente connesso al
maggior traffico aereo assistito che incide nella determinazione del premio di risultato, nello straordinario
operativo e in alcuni istituti contrattuali riguardanti il personale operativo CTA (Controllori del Traffico Aereo) e
FISO (Flight Information Service Officer) entrati in vigore dal 1° agosto 2024 a seguito del rinnovo della parte
specifica dei servizi ATM diretti e complementari del CCNL del trasporto aereo. Tale incremento è stato
parzialmente compensato dalla riduzione delle ferie maturate e non godute, per la maggiore fruizione di tale
istituto e il minor costo delle trasferte che aveva visto nell’esercizio precedente un maggior costo legato alle
trasferte di tipo addestrativo del personale operativo.
Gli altri costi del personale registrano un decremento netto di 1.982 migliaia di euro, rispetto all’esercizio 2023,
su cui incide il minore incentivo all’esodo riconosciuto al personale in uscita nel corso dell’esercizio che ha
interessato del personale con profili retributivi inferiori rispetto l’esercizio a confronto e il termine del
programma di esodo denominato isopensione” disciplinato dalla Legge 92/2012 la cui scadenza era fissata il
30 novembre 2024. Tali decrementi sono stati parzialmente compensati dal maggior costo dell’assicurazione
sanitaria del personale del Gruppo che riflette le condizioni di mercato.
Nella tabella seguente viene riportato l’organico aziendale del Gruppo suddiviso per categoria professionale:
193
29. Costi per lavori interni capitalizzati
I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 28.483 migliaia di euro (28.945 migliaia di euro nel 2023) in
leggera riduzione pari al -1,6%, rispetto al dato emerso nell’esercizio precedente, e si riferisce alle ore del
personale di Gruppo impiegate sui progetti di investimento e la realizzazione interna dei progetti di investimento
da parte delle controllate Techno Sky e IDS AirNav.
30. Proventi e oneri finanziari
I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo negativo di 8.286 migliaia di euro (negativi
11.237 migliaia di euro nel 2023), rilevando un miglioramento di 2.951 migliaia di euro, principalmente per i
maggiori interessi attivi maturati sulle giacenze dei conti correnti bancari e per la componente finanziaria riferita
all’attualizzazione dei crediti per balance che hanno compensato la maggiore incidenza degli interessi passivi
sull’indebitamento bancario. La voce in oggetto accoglie proventi finanziari per 16.832 migliaia di euro, oneri
finanziari per 25.488 migliaia di euro e il saldo netto positivo delle operazioni in valuta estera per 370 migliaia
di euro (saldo negativo per 740 migliaia di euro nel 2023).
La composizione dei proventi finanziari è riportata nella seguente tabella:
Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella:
Organico
2024
2023
Variazione
Dirigenti
56
52
4
Quadri
417
408
9
Impiegati
3.903
3.794
109
Consistenza finale
4.376
4.254
122
Consistenza media
4.376
4.308
68
2024
2023
Variazioni
%
Proventi da partecipazione in altre imprese
667
583
84
14,4%
Proventi finanziari da attualizzazione balance e crediti
8.065
6.461
1.604
24,8%
Altri interessi attivi
8.100
5.787
2.313
40,0%
Totale proventi finanziari
16.832
12.831
4.001
31,2%
(migliaia di euro)
2024
2023
Variazioni
%
Interessi passivi su finanziamenti bancari
24.105
21.469
2.636
12,3%
Interessi passivi su benefici ai dipendenti
1.213
1.734
(521)
-30,0%
Interessi passivi su passiviper lease
157
118
39
33,1%
Altri interessi passivi
13
7
6
85,7%
Totale oneri finanziari
25.488
23.328
2.160
9,3%
(migliaia di euro)
194
Il maggior valore degli oneri finanziari per 2.160 migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente, risente
dell’effetto combinato dell’incremento dell’indebitamento e della maggiore incidenza degli interessi
sull’esposizione a tasso variabile, andamento confermato anche dal costo medio sui finanziamenti bancari
passato dal 3,83% dell’esercizio 2023 al 4,06% dell’esercizio 2024. Sul saldo incide la riduzione degli interessi
passivi su benefici ai dipendenti del Gruppo.
31. Imposte
Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 53.202 migliaia di euro e presentano un incremento
complessivo di 4.479 migliaia di euro dovuto principalmente alla maggiore base imponibile e all’effetto della
fiscalità differita.
Le imposte correnti e la fiscalità differita sono riportate nella seguente tabella:
Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota
11.
Il tax rate per l’imposta IRES dell’esercizio 2024 è pari al 23,9% tendenzialmente in linea all’imposta teorica del
24%.
Il tax rate per l’imposta IRAP dell’esercizio 2024 è risultato pari al 5,07% superiore all’imposta teorica del 4,78%.
2024
2023
Variazioni
%
IRES
42.782
40.912
1.870
4,6%
IRAP
9.073
9.020
53
0,6%
Totale imposte correnti
51.855
49.932
1.923
3,9%
Imposte anticipate
1.620
(194)
1.814
n.a.
Imposte differite
(273)
(1.015)
742
-73,1%
Totale imposte correnti, anticipate e differite
53.202
48.723
4.479
9,2%
(migliaia di euro)
2024
2023
IRES
Incidenza %
IRES
Incidenza %
Utile ante imposte
178.917
161.433
Imposta teorica
42.940
24,0%
38.744
24,0%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne)
rispetto all'imposta ordinaria
Spese non deducibili
282
0,2%
255
0,2%
Altre
(177)
-0,4%
(648)
-0,4%
Differenze temporanee per fondi tassati
(263)
-0,6%
2.561
1,6%
IRES Effettiva
42.782
23,9%
40.912
25,3%
(migliaia di euro)
195
2024
2023
IRAP
Incidenza %
IRAP
Incidenza %
Utile ante imposte
178.917
161.433
Imposta teorica
8.552
4,78%
7.716
4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne)
rispetto all'imposta ordinaria
Altre
125
0,1%
767
0,5%
Oneri e proventi finanziari
396
0,2%
537
0,3%
IRAP Effettiva
9.073
5,07%
9.020
5,6%
(migliaia di euro)
196
Altre informazioni
32. Informativa per settori operativi
Ai fini gestionali, il Gruppo ENAV è organizzato in unistrategiche identificate in base alla natura dei servizi
forniti e presenta, ai fini del monitoraggio da parte del management, tre settori operativi di seguito illustrati:
Servizi di assistenza al volo: il settore operativo coincide con l’entità legale della Capogruppo ENAV che ha
come core business l’erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi
essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i
massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-
infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo;
Servizi di manutenzione: il settore operativo coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core
business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico
aereo. Le infrastrutture dell’aria, infatti, al pari delle altre infrastrutture logistiche del sistema Paese,
necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità
operativa. Ciò, peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che,
da un lato, definisce il futuro assetto del sistema di gestione del traffico aereo e, dall’altro, stabilisce quelli
che saranno i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider dovranno
attenersi;
Servizi di soluzioni software AIM: il settore operativo coincide con la controllata IDS AirNav S.r.l. che si
occupa dello sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e del
traffico aereo ed erogazione dei relativi servizi commerciali e di manutenzione, prodotti attualmente
adottati da vari clienti in Italia, Europa e nei Paesi extraeuropei.
E’ inoltre prevista la colonna Altri servizi che include le attività residuali del Gruppo che non ricadono nei settori
sopra menzionati e non presentano indicatori di impairment.
Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa di
seguito indicati per gli esercizi 2024 e 2023.
Esercizio 2024
Servizi di
Servizi di
Soluzioni
Rettifiche /
assistenza al
manutenzion
Software
Riclassifiche
volo
e
AIM
Altri settori
cons.to
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi
1.011.707
10.317
24.478
2.380
0
1.048.882
Ricavi intrasettoriali
9.613
90.967
5.736
120
(106.436)
0
Totale ricavi
1.021.320
101.284
30.214
2.500
(106.436)
1.048.882
Costi del personale
(515.334)
(66.156)
(10.945)
0
0
(592.435)
Altri costi netti
(199.590)
(22.633)
(14.239)
(1.904)
104.980
(133.386)
Totale costi operativi
(714.924)
(88.789)
(25.184)
(1.904)
104.980
(725.821)
Ammortamenti
(128.068)
(1.647)
(2.395)
(1.075)
1.339
(131.846)
Svalutazioni e accantonamenti
(3.237)
(15)
(756)
(4)
0
(4.012)
EBIT
175.091
10.833
1.879
(483)
(117)
187.203
Proventi/(oneri) finanziari
(7.943)
(307)
(8)
(26)
(2)
(8.286)
Utile/(Perdita) ante imposte
167.148
10.526
1.871
(509)
(119)
178.917
Imposte
(48.957)
(3.104)
(594)
(565)
18
(53.202)
Utile/(Perdita) dell'esercizio consolidato
118.191
7.422
1.277
(1.074)
(101)
125.715
Totale Attività
2.388.047
130.679
39.637
83.670
(269.112)
2.372.921
Totale Passivi
1.219.106
56.035
25.847
9.657
(167.080)
1.143.565
Indebitamento Finanziario Netto (262.571) 872 (2.453) 5.881 0 (258.271)
(migliaia di euro)
197
Esercizio 2023
33. Parti correlate
Le parti correlate del Gruppo ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24Informativa
di bilancio sulle operazioni con parti correlate”, riguardano operazioni effettuate nell’interesse del Gruppo e
fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato.
In data 17 marzo 2025, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, previo parere favorevole
del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la nuova Procedura per la disciplina delle operazioni con parti
correlate che recepisce l’emendamento al Regolamento Parti Correlate attuato da CONSOB con Delibera n.
21624 del 10 dicembre 2020 in attuazione della delega contenuta nel novellato art. 2391-bis del Codice Civile.
Tale procedura è redatta in conformità al suddetto articolo del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati
dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera CONSOB n.
17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti del Gruppo con enti
correlate esterne al Gruppo, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità
strategiche rispettivamente per gli esercizi 2024 e 2023.
Servizi di
Servizi di
Soluzioni
Rettifiche /
assistenza al
manutenzion
Software
Riclassifiche
volo
e
AIM
Altri settori
cons.to
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi
981.145
7.900
20.198
2.071
1.011.314
Ricavi intrasettoriali
9.213
91.147
5.579
147
(106.086)
0
Totale ricavi
990.358
99.047
25.777
2.218
(106.086)
1.011.314
Costi del personale
(497.426)
(60.983)
(9.877)
0
0
(568.286)
Altri costi netti
(198.673)
(24.215)
(11.289)
(2.058)
104.569
(131.666)
Totale costi operativi
(696.099)
(85.198)
(21.166)
(2.058)
104.569
(699.952)
Ammortamenti
(124.646)
(1.487)
(2.342)
(938)
943
(128.470)
Svalutazioni e accantonamenti
(8.072)
34
(304)
(43)
(1.837)
(10.222)
EBIT
161.541
12.396
1.965
(821)
(2.411)
172.670
Proventi/(oneri) finanziari
(10.337)
(424)
(369)
(105)
(2)
(11.237)
Utile/(Perdita) ante imposte
151.204
11.972
1.596
(926)
(2.413)
161.433
Imposte
(44.007)
(3.446)
(509)
(905)
144
(48.723)
Utile/(Perdita) dell'esercizio consolidato
107.197
8.526
1.087
(1.831)
(2.269)
112.710
Totale Attività
2.353.302
125.070
38.258
80.874
(262.075)
2.335.429
Totale Passività
1.179.475
54.607
25.743
10.199
(153.328)
1.116.696
Indebitamento Finanziario Netto
(327.699)
2.138
(1.870)
5.158
0
(322.273)
(migliaia di euro)
198
La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate esterne, intesi per tali il Ministero
dell’Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e le entità sottoposte
al controllo del MEF è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole
voci di bilancio nella nota illustrativa:
i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe
relative ai servizi erogati dalla Capogruppo in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in
conformità alle normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati dalla
Capogruppo e relative alle quote di competenza dell’Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale
debito, a valle dell’approvazione del Bilancio di Esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la
posizione creditizia;
i rapporti con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si riferiscono a rapporti di credito e ricavo
derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo
per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall’art. 11
septies della Legge 248/2005, da crediti per contributi in conto impianti PON Trasporti sulla base di
convenzioni stipulate tra le parti e a valle della registrazione delle stesse da parte della Corte dei Conti e da
crediti per progetti finanziati in ambito PNRR come da convenzioni stipulate tra le parti. Tali contributi
Saldo al 31.12.2024
Crediti
Debiti
Costi per beni
commerciali e
commerciali e
Ricavi e altri
e servizi e altri
Costi god.to
altre attività
altre passività
ricavi operativi
costi oper
beni di terzi
Denominazione
correnti e non
correnti
Correlate esterne
Min. dell'Economia e delle Finanze
10.890
61.325
10.879
0
0
Min. delle Infrastrutture e dei Trasporti
30.936
0
35.770
0
0
Gruppo Enel
0
340
0
3.050
0
Gruppo Leonardo
505
11.522
241
1.150
0
Gruppo CDP
616
484
973
953
0
Altre correlate esterne
0
535
83
644
28
Saldo di Bilancio
474.643
300.500
1.104.539
160.202
1.666
inc.% parti correlate sul saldo di Bilancio
9,0%
24,7%
4,3%
3,6%
1,7%
(migliaia di euro)
Saldo al 31.12.2023
Crediti
Debiti
Ricavi e altri
Costi per beni
commerciali e
commerciali e
ricavi
e servizi e altri
Costi god.to
altre attivi
altre passivi
operativi
costi oper
beni di terzi
Denominazione
correnti e non
correnti
Correlate esterne
Min. dell'Economia e delle Finanze
11.917
59.253
11.917
0
0
Min. delle Infrastrutture e dei Trasporti
41.467
0
34.115
0
0
Gruppo Enel
0
1.380
0
4.050
0
Gruppo Leonardo
327
11.589
445
2.785
0
Gruppo CDP
466
760
1.056
754
0
Altre correlate esterne
0
15
106
1.207
24
Saldo di Bilancio
425.409
333.138
1.039.404
159.067
1.544
inc.% parti correlate sul saldo di Bilancio
12,7%
21,9%
4,6%
5,5%
1,6%
(migliaia di euro)
199
vengono imputati a conto economico per un importo commisurato all’ammortamento degli investimenti a
cui si riferiscono i contributi;
i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell’energia elettrica per taluni siti;
i rapporti con il Gruppo Leonardo riguardano essenzialmente le attività legate agli investimenti della
Capogruppo, alle manutenzioni e all’acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo
del traffico aereo;
i rapporti con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) si riferiscono alle attività afferenti al gruppo
Fincantieri in particolare con IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A. con cui il Gruppo ENAV ha rapporti riferiti sia
a commesse attive che a contratti passivi;
i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.
Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l’Amministratore Delegato di ENAV e quattro
dirigenti con posizioni di rilievo nell’ambito del Gruppo individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del
Chief HR and Corporate Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.
Di seguito vengono riportate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi
ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo:
Con riferimento ai compensi di Gruppo del Collegio Sindacale, si evidenzia che gli stessi ammontano a 233
migliaia di euro (232 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell’art. 123 ter del TUF.
La Capogruppo e la società controllata Techno Sky aderiscono al Fondo pensione Prevaer, il quale è il Fondo
Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come
riportato all’art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da:
l’Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice presidente; il Collegio dei
Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei
lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l’altro, su: i
criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di
investimento; la scelta dei soggetti gestori e l’individuazione della banca depositaria.
34. Informativa sul piano di incentivazione di lungo termine
In data 28 aprile 2023 l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo ha approvato il nuovo Piano di Performance
share triennale 2023-2025 avviando il lancio del primo ciclo di vesting (2023-2025) con delibera del Consiglio di
Amministrazione del 18 luglio 2023 ed il secondo ciclo di vesting (2024-2026) con delibera del Consiglio di
Amministrazione del 29 novembre 2024 ed approvazione del relativo regolamento.
Il Piano di incentivazione azionaria di lungo termine 2020-2022 approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 21
maggio 2020 è ancora aperto relativamente al terzo ciclo di vesting (2022-2024) avviato con delibera del
Consiglio di Amministrazione del 18 ottobre 2022 che ha aggiornato il relativo Regolamento.
Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l’assegnazione gratuita, a favore dei
beneficiari individuati, di un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione del raggiungimento
di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo.
Tali obiettivi sono stati identificati nel Total Shareholder Return relativo (TSR), nell’ EBIT cumulato, nel Free Cash
Flow cumulato e un indicatore di sostenibilità identificato per ogni periodo di vesting e deliberato dal Consiglio
2024
2023
Competenze con pagamento a breve/medio termine
2.501
2.212
Altri benefici a lungo termine
0
0
Pagamenti basati su azioni
954
921
Totale
3.455
3.133
(migliaia di euro)
200
di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni, previo coordinamento con il Comitato
Sostenibilità.
Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre
tra l’attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei
beneficiari. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lock-up) diverso a
seconda dei Piani di Performance Share interessati, ossia per il piano riferito al periodo 2020-2022 è stato
definito un vincolo di indisponibilità sul 30% delle azioni assegnate ai beneficiari, ovvero l’Amministratore
Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati, vincolo innalzato al 50% delle
azioni assegnate nel Piano di Performance Share 2023-2025, mentre in ambedue i piani il vincolo persiste per
un periodo di due anni dal termine del periodo di vesting.
Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:
una componente market based (con un peso del 40% dei diritti attribuiti) legata alla misurazione della
performance di ENAV in termini di TSR relativamente al Peer Group già individuato dalla Società;
una componente non-market based (con un peso complessivamente pari al 60% dei diritti attribuiti) legata
al raggiungimento degli obiettivi di Free Cash Flow ed EBIT cumulati rispetto ai target di piano e all’indicatore
ESG definito per ogni periodo di vesting.
Con riferimento alla valutazione del piano di incentivazione azionaria di lungo termine ai sensi del principio IFRS
2, per la componente market based è stato utilizzato il criterio di calcolo con il Metodo Monte Carlo che, sulla
base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell’arco
temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del
fair value al momento dell’assegnazione, ma viene aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle
aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all’andamento dell’EBIT, del Free Cash
Flow e dell’indicatore ESG rispetto ai target di Piano.
Al 31 dicembre 2024, il fair value complessivo del primo e secondo ciclo di vesting del Piano di Performance
Share 2023-2025 e del terzo ciclo di vesting del piano di Performance Share 2020-2022 è stato pari a 0,9 milioni
di euro e tiene conto del conguaglio riferito al secondo ciclo di vesting (2021-2023) del piano di performance
2020-2022 oggetto di consuntivazione e assegnazione nel 2024. Si riportano di seguito i dettagli per ogni singolo
ciclo di vesting.
Secondo ciclo di vesting 20212023
Il secondo ciclo di vesting del periodo 2021-2023 si è concluso con l’approvazione della Relazione Finanziaria
Annuale 2023 e in conformità al Regolamento si è proceduto all’attribuzione nel corso del 2024 di n. 252.664
azioni agli 11 beneficiari del piano sulla base della consuntivazione dei dati stessi per un controvalore pari a 1,1
milioni di euro.
Terzo ciclo di vesting 20222024
Il terzo ciclo di vesting del periodo 2022-2024 ha previsto inizialmente 12 beneficiari ed è stato oggetto di nuova
valutazione a seguito della perdita di alcuni diritti ipotizzando il raggiungimento dell’obiettivo target con un
numero di azioni pari a 303.699 ed un fair value complessivo di 0,7 milioni di euro. Il costo rilevato per l’esercizio
2024 è stato di 0,1 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,7 milioni di
euro.
Primo ciclo di vesting 20232025 del Piano di incentivazione azionaria 2023-2025
Il primo ciclo di vesting del periodo 2023-2025 ha previsto 12 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento
dell’obiettivo target con un numero di azioni pari a 341.036 ed un fair value complessivo di 1 milione di euro. Il
costo rilevato per l’esercizio 2024 è stato di 0,3 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta
complessivamente a 0,7 milioni di euro.
Secondo ciclo di vesting 20242026 del Piano di incentivazione azionaria 2023-2025
Il secondo ciclo di vesting del periodo 2024-2026 ha previsto 13 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento
dell’obiettivo target con un numero di azioni pari a 377.573 ed un fair value complessivo di 1,2 milioni di euro.
201
Il costo rilevato per l’esercizio 2024 è stato di 0,4 milioni di euro per pari importo rilevato nella riserva di
patrimonio netto.
35. Attività e passività distinte per scadenza
I crediti commerciali non correnti sono riferiti principalmente alla quota dei balance iscritti nel 2020 e nel 2021
che in conformità al Regolamento UE in ambito tariffario ed al Regolatore ENAC, verranno recuperati in cinque
anni a decorrere dal 2023 per la rotta e le prime due zone di tariffazione ed in sette anni per la terza zona di
tariffazione.
Le passività finanziarie oltre il esercizio si riferiscono ai finanziamenti bancari dettagliatamente commentati
nella seguente nota n. 39.
Le altre passività non correnti con scadenza oltre il esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto
impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono per la quota che si
riverserà a conto economico oltre il 5° esercizio.
36. Garanzie e impegni
Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nell’interesse del Gruppo per 10.097 migliaia di euro
(8.881 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), registrando un decremento netto di 1.216 migliaia di euro
derivante principalmente da nuove fidejussioni a garanzia di commesse estere.
37. Utile base e diluito per azione
L’utile base per azione è riportato in calce al prospetto di conto economico ed è calcolato dividendo l’utile
consolidato per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l’anno.
Il capitale sociale, che non ha subito modifiche in corso di anno, è composto da n. 541.744.385 azioni ordinarie.
La Capogruppo possiede a fine 2024 n. 380.940 azioni proprie, nel corso dell’esercizio sono state assegnate n.
252.664 azioni complessive in due diversi momenti, una parte nel mese di giugno 2024 ed un'altra parte nel
mese di luglio e riferite al secondo ciclo di vesting 2021-2023 del piano di incentivazione riferito al periodo 2020-
2022.
Nella tabella che segue viene riepilogato il calcolo effettuato.
Entro l'esercizio
Dal 2° al
Oltre il 5°
successivo
esercizio
esercizio
Totale
Attività finanziarie non correnti
0
344
0
344
Attività per imposte anticipate
0
31.578
0
31.578
Crediti commerciali non correnti
0
385.454
0
385.454
Altri crediti non correnti
0
49
0
49
Totale
0
417.425
0
417.425
Passività finanziarie
22.007
450.559
117.098
589.664
Passività per imposte differite
0
4.365
0
4.365
Altre passivi non correnti
0
36.226
101.773
137.999
Debiti commerciali non correnti
0
29.941
0
29.941
Totale
22.007
521.091
218.871
761.969
(migliaia di euro)
202
38. Obblighi di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche
La Legge 4 agosto 2017 n. 124 (legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto all’art. 1, commi
125 e 126, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. Le
disposizioni, da ultimo modificate con Decreto-legge del 30 aprile 2019 n. 34, prevedono, tra l’altro, l’obbligo di
pubblicare nelle note integrative del Bilancio di Esercizio e del Bilancio Consolidato, ove presente, gli importi e
le informazioni relativi a sovvenzioni, contributi o aiuti, in denaro o in natura, ricevute dalle pubbliche
amministrazioni e le erogazioni effettuate.
In coerenza con le circolari di Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e n. 32 del 23 dicembre 2019, il criterio seguito
nell’informativa di seguito riportata, ha riguardato le erogazioni di importo superiore a 10 migliaia di euro,
effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2024, anche tramite una pluralità di transazioni
economiche e secondo il criterio della cassa.
39. Gestione dei rischi finanziari
Il Gruppo ENAV, nello svolgimento della propria attività di business, è esposto a diversi rischi finanziari quali
rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La
gestione di tali rischi si basa sulla presenza di specifici Comitati interni, composti dal top management del
Gruppo, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che
definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e
gli strumenti di copertura e mitigazione.
2024
2023
Utile consolidato
125.714.776
112.921.182
Numero medio ponderato di azioni ordinarie
541.739.686
541.512.066
Utile base per azione
0,23
0,21
Utile diluito per azione
0,23
0,21
Soggetto erogante
Data Incasso
Importo
Causale
Contributo in conto esercizio finalizzato a
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
06/12/2024
30.000
garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza
compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per
operativa ai sensi di quanto previsto dall’art. 11
septies della Legge 248/05
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
04/04/2024 23/04/2024
7.675
PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
12/11/2024 20/12/2024
10.437
PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
16/04/2024 21/10/2024
3.566
PNRR
Totale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
51.678
Totale complessivo
51.678
(migliaia di euro)
203
Rischio di credito
Il Gruppo è esposto al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali
possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si
manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in
particolare in connessione sia ai crediti derivanti dalle attività sul mercato non regolamentato che ai servizi di
Rotta e i servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono
essenzialmente ai crediti maturati nei confronti di Eurocontrol. In tale contesto, la misurazione del rischio di
credito nei confronti di Eurocontrol è direttamente correlata ai profili di rischiosità associati al settore delle
compagnie aeree. Nello specifico, Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell’eventuale
insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso la Capogruppo solo a seguito dell’avvenuto incasso delle
rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva direttamente per il recupero degli stessi,
avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario, per i crediti di rotta ed in collaborazione con la
Capogruppo per il recupero dei crediti di terminale.
A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori del Gruppo è iscritto in bilancio un apposito fondo
svalutazione (Expected Credit Loss) determinato in conformità al principio IFRS 9 ed oggetto di specifico
aggiornamento nel corso dell’esercizio e basato sul deterioramento del merito creditizio di un paniere di società
rappresentative del settore del trasporto aereo.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di
non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o
imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche
sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni
di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero
risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento.
La liquidità del Gruppo, pur in assenza di una tesoreria centralizzata (cd. cash pooling), viene gestita e monitorata
dalla Capogruppo a livello sostanzialmente accentrato al fine di ottimizzare la complessiva disponibilità di risorse
finanziarie, svolgendo un’attività di direzione e di coordinamento per le altre società del Gruppo.
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha disponibilità liquide per 361,3 milioni di euro e dispone di linee di credito a
breve termine non utilizzate per un ammontare totale di 203 milioni di euro. Si tratta di: i) linee di credito
uncommitted, soggette a revoca, per 53 milioni di euro, che non prevedono il rispetto di covenant altri
impegni contrattuali, di cui 1 milione di euro nella forma di scoperti di conto corrente, 37 milioni di euro di
anticipi finanziari utilizzabili senza alcun vincolo di destinazione e 15 milioni di euro per anticipi export; ii) linee
di credito committed per un importo complessivo di 150 milioni di euro con scadenza a marzo 2026.
Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell’indebitamento che
prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di
controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito
equilibrato.
Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la
struttura Finance della Capogruppo, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio-lungo periodo e la
gestione dei relativi flussi finanziari. Le scelte sono principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie
disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso
l’attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad
eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l’integrale
copertura del debito di breve termine e la copertura del debito a medio lungo termine scadente in un orizzonte
temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all’acceso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di
elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine del Gruppo, relativi ai contratti di investimento per
la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
L’esposizione finanziaria lorda del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2024, è pari a 586,2 milioni di euro ed è
rappresentata dall’indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine
di cui 19 milioni di euro esigibili entro i dodici mesi.
204
Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine esposti al
valore nominale, senza considerare gli effetti del costo ammortizzato:
I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Capogruppo di contenuto
anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e
natura assimilabili, potrebbero limitarne l’operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di
rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali
la Capogruppo potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi
finanziamenti.
In particolare, si evidenzia quanto segue:
i contratti di finanziamento sottoscritti tra la Capogruppo e la European Investment Bank (BEI)
rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016 con il
fine di finanziare i programmi di investimento connessi al 4-flight ed altri progetti, finanziamenti
integralmente utilizzati al 31 dicembre 2024, prevedono il seguente piano di rimborso: i) per la tranche di
100 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e scadenza a dicembre 2029 e
con interessi a tasso fisso pari a 1,515%; ii) per la tranche di 80 milioni di euro, rate semestrali posticipate a
partire da giugno 2018 e scadenza a dicembre 2032 con interessi a tasso fisso pari a 1,01%; iii) per la tranche
da 70 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da agosto 2022 e scadenza ad agosto 2036 e con
interessi a tasso fisso pari a 0,638%. Nel 2023 è stato sottoscritto tra la Capogruppo e la European
Investment Bank (BEI) un nuovo contratto di finanziamento per un importo pari a 160 milioni di euro con lo
scopo di finanziare alcuni progetti di investimento che attengono all’implementazione di sistemi di controllo
remoto delle torri per gli aeroporti minori e all’ammodernamento e digitalizzazione di una serie di
infrastrutture e sistemi da realizzarsi nel periodo 2023-2028. Al 31 dicembre 2024 il finanziamento è stato
utilizzato parzialmente per un importo pari a 80 milioni di euro. La tranche utilizzata prevede un piano di
rimborso con rate semestrali posticipate a partire da agosto 2028 con scadenza aprile 2040 e con interessi
a tasso fisso pari a 3,542%. Per la tranche non utilizzata la scadenza del periodo di disponibilità è ottobre
2026.
Tali contratti inoltre prevedono:
una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Capogruppo a non costituire né permettere
che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione
relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare
l’acquisizione di un bene;
una clausola di cross-default che prevede la facoltà della BEI di chiedere il rimborso anticipato del
finanziamento nel caso in cui la Capogruppo o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad
obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella
oggetto di tale contratto di finanziamento;
una clausola di change of control, che prevede la facoltà della BEI di chiedere il rimborso anticipato del
finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo
di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell’Emittente.
Finanziatore
Tipologia
Debito residuo
al 31.12.2024
<1 anno
da 1 a 2 anni
da 3 a 5 anni
> 5 anni
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti
M/L termine a 15 anni
45.618
8.850
8.985
27.783
0
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti
M/L termine a 15 anni
42.667
5.333
5.334
16.000
16.000
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti
M/L termine a 16 anni
57.931
4.828
4.828
14.483
33.792
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti
M/L termine a 16 anni
80.000
0
0
12.800
67.200
Term loan pool di banche
M termine 3 anni
360.000
0
360.000
0
0
Totale
586.216
19.011
379.147
71.066
116.992
(migliaia di euro)
205
I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale
e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto e l’EBITDA inferiore
a 4 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte.
il contratto di finanziamento in pool tra la Capogruppo e le banche BNL BNP Paribas, Intesa Sanpaolo ed
UniCredit, sottoscritto a marzo 2023 ed emendato in data 20 settembre 2023 con modifiche non sostanziali,
per un importo complessivo di 360 milioni di euro, della durata di tre anni e rimborso integrale a scadenza,
prevede un tasso variabile indicizzato al tasso Euribor 3 mesi e con l’introduzione di meccanismi di price
adjustment legati a parametri in materia di sostenibilità. Tale contratto di finanziamento richiede il rispetto
del covenant finanziario dato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e l’EBITDA inferiore a 4 volte,
verificato su base annuale e semestrale e calcolato sui dati consolidati del Gruppo. Nel contratto di
finanziamento sono inoltre incluse, secondo le prassi di mercato, clausole di negative pledge, pari passu,
cross-default e change of control.
Con riferimento anche agli esercizi pregressi, la Capogruppo ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun
finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2024 sulla base delle grandezze economico patrimoniali espresse nel
bilancio consolidato, si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento esistenti.
Rischio di tasso di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie del
Gruppo e sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Al 31 dicembre 2024 l’indebitamento finanziario lordo è espresso per circa il 61,2% a tassi fissi e per il restante
a tassi variabili. Per il finanziamento a tasso variabile, come noto, il contesto macroeconomico di riferimento ha
fatto registrare un ribasso dei tassi di mercato soprattutto nell’ultima parte dell’anno, con un impatto ancora
non significativo a livello di oneri finanziari nel corso del 2024. L’attuale esposizione debitoria a tasso variabile
ha una durata residua poco superiore a un anno. Considerando il tenor ridotto del finanziamento in argomento
e lattuale contesto macro-economico che, per quanto noto, lascia intravedere ulteriori prospettive di riduzione
dei tassi di interesse, il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente
sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri appare al
momento meno probabile. Laddove nell’esercizio 2024 assumessimo una variazione di +/- 25bps dei tassi di
interesse, l’effetto sul conto economico sarebbe stato pari a maggiori/minori oneri finanziari per circa 0,9 milioni
di euro che, al netto dell’effetto fiscale, avrebbe influito sul risultato di esercizio e sul patrimonio netto per circa
+/- 0,6 milioni di euro.
Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, il Gruppo adotta politiche finalizzate al
contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. Il Gruppo persegue tale
obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario
standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle
passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Per
quanto attiene al finanziamento sottoscritto con la BEI ma non ancora utilizzato (loan commitment),
l’esposizione al rischio tasso di interesse è mitigata anche dalla facoltà per il Gruppo di poter optare - per
ciascuna tranche di utilizzo - per un tasso fisso o variabile. Nell’esercizio 2024, il costo medio dell’indebitamento
bancario è stato pari a circa 4,06% (3,83% nell’esercizio precedente).
Allo stato attuale il Gruppo non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali
esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.
Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.
Rischio di cambio
L’esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall’operatività del
Gruppo in valute diverse dall’euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle
grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante il Gruppo operi principalmente sul mercato
italiano, l’esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera, il dollaro
statunitense, in relazione all’acquisto della quota di partecipazione pari all’8.6% (10,35% post redemption) nel
capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon. Al fine di gestire l’esposizione al rischio di cambio, il
206
Gruppo ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l’utilizzo di differenti tipologie di strumenti,
in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell’ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite
attività con intento speculativo.
Per quanto attiene ai contratti sul mercato non regolamentato, al momento l’esposizione in divisa è
sostanzialmente polverizzata non esponendo a significativi rischi di cambio. Alla data di chiusura del bilancio il
Gruppo non ha in essere alcuna esposizione in strumenti finanziari derivati.
Si segnala, infine, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di sociecontrollate da
ENAV che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall’euro non è di norma oggetto di copertura,
salvo diversa valutazione specifica.
Rischi legati al Climate Change
Tutti gli eventuali impatti diretti per la Capogruppo legati agli effetti del climate change si traducono nel lungo
termine in potenziali interruzioni/degradi nella fornitura dei servizi per danni alle infrastrutture o agli asset
tecnologici e riduzione del flusso di traffico anche a causa della riduzione della capacità aeroportuale e, quindi,
in potenziali mancati ricavi e/o aumenti dei costi operativi oltre ad eventuali perdite di valore.
Gli impatti dei fenomeni determinati dai cambiamenti climatici sugli stakeholder del traffico aereo sono stati
identificati e studiati negli anni a livello internazionale. In particolare, il documento di Eurocontrol Climate
change risks for European aviation identifica cinque principali tipologie di fenomeni meteorologici che
potranno potenzialmente avere impatto sul mondo aeronautico: 1) precipitazioni, intendendo per tali pioggia,
neve e grandine che a livello intenso possono richiedere maggiori distanze di separazione tra gli aeromobili e
comportando quindi un impatto diretto sulla capacità aeroportuale. Inoltre, le infrastrutture aeroportuali, così
come anche le apparecchiature elettroniche, possono essere esposte al rischio di inondazioni; 2) temperatura,
il cui innalzamento può causare impatti sulle infrastrutture, con conseguente aggravio dei relativi costi
energetici; 3) innalzamento del livello del mare ed esondazione di fiumi con un rischio concentrato sugli
aeroporti ubicati nella fascia costiera; 4) vento, intendendo per tale cambiamenti in direzione ed intensità, che
in ambito aeroportuale possono comportare impatti sulla sicurezza della condotta del volo. Ciò potrebbe
comportare la necessità di modificare le procedure di volo e riprogettare lo spazio aereo; 5) eventi estremi quali
temporali ed uragani che potrebbero avere impatti sul ritardo dei voli.
La Capogruppo ha condotto uno studio specialistico per valutare dettagliatamente gli effetti del cambiamento
climatico nell’erogazione dei servizi di ENAV sul territorio nazionale ed in particolare negli aeroporti. Lo studio è
stato realizzato al fine di valutare gli impatti del climate change su due distinti orizzonti temporali (2030 e 2050)
e due diversi scenari climatici utilizzati dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Il primo scenario
(SSP8.5), il più pessimistico, assume, entro il 2100, concentrazioni atmosferiche di CO2 triplicate o quadruplicate
(840/1120 ppm) rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm).
Lo studio ha determinato quanto segue: (i) per le precipitazioni estreme è prevista nel lungo termine una
progressiva intensificazione del fenomeno che dovrebbe interessare un numero crescente di aeroporti nel
tempo, particolarmente gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bolzano e Bari, partendo da una
baseline (previsione a 5 anni) che vede gli aeroporti di Genova, Ronchi dei Legionari e Milano Malpensa quelli
mediamente più impattati; (ii) per la temperatura si prevede un aumento di 1/1,5° nel medio periodo e di 2/2,5°
nel lungo periodo, fenomeni che riguarderanno prevalentemente gli aeroporti di Lampedusa, Catania
Fontanarossa, Roma Ciampino, Roma Urbe, Roma Fiumicino e Napoli che già nella baseline (5 anni) presentano
le maggiori temperature massime, cui si aggiunge Bologna nel lungo termine (2050) che presenterà anche un
aumento del numero di giorni con temperatura massima oltre i 43° C. L’innalzamento delle temperature può
causare l’incremento dei costi energetici. Per quanto riguarda invece gli impatti sugli impianti tecnologici e quelli
più propriamente aeronautici (impatti sulle prestazioni dei motori e sull’aereodinamica degli aeromobili, con
potenziale impatto sulle procedure di volo e sull’impronta del rumore nelle aree che circondano gli aeroporti) i
rischi si considerano accettabili e gestiti nel contesto delle tecnologie e delle procedure già oggi disponibili; per
l’innalzamento del livello dei mari, si mantiene pressoché invariato il rischio di alluvione delle infrastrutture
situate in zone costiere che riguarderebbe soprattutto le sedi aeroportuali di Cagliari e siti correlati, Venezia e
Genova e i siti remoti VOR/DME di Chioggia e Radar di Ravenna; per il vento non sembrano sussistere critici
essendo le previsioni degli scenari orientati verso una diminuzione dell’intensità media dello stesso
(conseguentemente la componente del vento al traverso dovrebbe proporzionalmente diminuire).
207
Per entrambi gli orizzonti temporali medio termine (2030) e lungo termine (2050) non si individuano, allo stato,
criticità in termini di continuità nella erogazione dei servizi di navigazione rispetto allo scenario attuale. Gli esiti
delle analisi condotte costituiscono le basi per il monitoraggio nel tempo dei fenomeni oggetto di studio,
prevedendo un aggiornamento sistematico con periodicipluriennale delle analisi di scenario necessarie alla
valutazione degli impatti operativi e finanziari dei rischi climatici.
In attuazione del proprio piano di sostenibilità, la strategia della Capogruppo assicura un approccio efficace alle
sfide del cambiamento climatico, perseverando la competitività e la stabilità grazie a un’elevata capacità di
adattamento ai rischi climatici.
Sulla base di quanto sopra evidenziato, il Gruppo ha considerato gli effetti derivanti dal cambiamento climatico
nel proprio piano industriale e non si prevedono impatti significativi economici e sui flussi di cassa attesi.
Contesto macro - economico
Nel corso del 2024, così come per il 2023, il Gruppo ENAV non ha registrato impatti operativi, commerciali o
economico-finanziari direttamente correlati al conflitto russo-ucraino o agli altri conflitti internazionali. Ogni
posizione aperta con clienti appartenenti alla Federazione Russa è stata oggetto di svalutazione già nel corso
dell’esercizio degli anni precedenti e non sono presenti ulteriori rapporti in essere con soggetti interessati dal
regime sanzionatorio.
Con riferimento al Gruppo ENAV, non si registrano criticità nella catena di fornitura con impatti negativi in
termini di business continuity. Inoltre, il Gruppo detiene un’adeguata giacenza delle parti di scorta necessarie
per i sistemi operativi a supporto del proprio business, tali da contenere eventuali ritardi nella catena di
fornitura. Il Gruppo continua a monitorare gli impatti sul proprio business e ad adottare ogni opportuna iniziativa
finalizzata a garantire il pieno rispetto del regime sanzionatorio adottato dagli Stati dell’Unione Europea e ad
identificare puntualmente possibili conseguenze sul proprio business attuale e prospettico in considerazione
del protrarsi di uno scenario critico e in continua evoluzione.
Con riferimento a quanto illustrato, il Gruppo non presenta impatti significativi sui principali indicatori alternativi
di performance e non si prevedono impatti sui flussi di cassa attesi come rappresentato nel piano industriale
approvato.
Rischi per contenziosi
Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti strutture
del Gruppo ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo
dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, il Gruppo ha effettuato
una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente,
degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è
ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto
soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione
del bilancio.
Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri
significativi a carico del Gruppo, oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31
dicembre 2024.
Contenzioso civile ed amministrativo
Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in
corso nei confronti di fornitori, società di gestione aeroportuale e vettori aerei insolventi o in fallimento o in
altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare
sul piano stragiudiziale ed alcuni dei quali sono stati oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla
resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori e società cessionarie di crediti che il Gruppo ritiene
infondate, ovvero al recupero dei maggiori costi e/o danni che il Gruppo abbia sostenuto per inadempienze di
fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della Capogruppo, la
richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di
pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui
rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della Capogruppo; v) a
208
giudizi relativi all’impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e
l’aggiudicazione di gare; vi) a giudizi relativi all’accesso agli atti amministrativi inerenti procedure di gara; vii) a
giudizi relativi all’impugnativa in materia di rumore aeroportuale ed in materia di ostacoli alla navigazione aerea.
Procedimenti penali
Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla
Capogruppo in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi.
Nell’ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore
di fatto della società di deposito per il reato di cui all’art. 646 Codice Penale ed, in primo grado, il Tribunale con
sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l’altro del reato di cui all’art. 646 del Codice
Penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati,
alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una
provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Capogruppo, rinviando ad altra
sede per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione
è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa
accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l’imputato è stato assolto con la
formula che “il fatto non sussiste”. Il giudizio d’appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza
di condanna dell’imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Risulta inoltre definito
con condanna degli imputati il procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate
dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce
depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto
denuncia-querela. Nell’ambito del predetto procedimento incardinato per molteplici reati contro il patrimonio,
nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l’amministratore di fatto
della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all’udienza preliminare all’esito della quale è stato
disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il Tribunale, a definizione del giudizio, ha condannato gli imputati
al risarcimento danni, in favore della Società, da liquidarsi in separata sede. A seguito dell’interposto gravame
avverso la sentenza del Tribunale, in data 5 luglio 2024, la Corte di Appello di Roma ha con sentenza confermato
le statuizioni civili disposte con la sentenza di primo grado.
In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha
prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic e per
quanto consta, il procedimento risulta definitivamente archiviato.
In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione
inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Socieper
l’assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, procedimento che, per quanto consta, risulta archiviato.
Risultano concluse le indagini con riferimento al procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di
Firenze afferente ad ipotizzato illecito in materia ambientale in relazione alla fornitura, da parte di soggetto
terzo, di materiale utilizzato, tra l’altro, per l’esecuzione di talune opere civili relative anche all’appalto per
l’ammodernamento dell’aeroporto di Pisa; nel contesto di tale appalto, affidato dalla committente Aeronautica
Militare al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) Thales/Techno Sky, le opere civili sono state
subappaltate da Techno Sky a società terza che, a sua volta, ha provveduto ad approvvigionare il materiale
attenzionato rifornendosi da altra società, origine del pendente procedimento.
All’esito delle indagini della Procura di Pisa, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio del Procuratore incaricato,
risulta essere stato notificato il decreto di fissazione di udienza preliminare nei confronti di soggetti terzi che
vede Techno Sky individuata tra le persone offese da reato. Il procedimento in questione vede contestati agli
imputati i reati di associazione per delinquere, reati relativi al traffico di rifiuti e di inquinamento ambientale,
reati contro la pubblica amministrazione e reati di truffa in danno dei diversi soggetti coinvolti. Al fine di
richiedere il risarcimento dei danni, Techno Sky si è costituita parte civile alla prima udienza preliminare ed il
procedimento è ancora pendente innanzi al GUP.
A seguito del sinistro occorso presso l’Aeroporto di Ciampino, quando un cittadino straniero si introduceva, in
data 5 febbraio 2025, nei locali della Torre di ENAV, attuando una serie di gravi condotte illecite a danno di ENAV
e della controllata Techno Sky, la Società ha provveduto a sporgere atto di denuncia querela.
209
40. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell’art. 149 duodecies del regolamento Emittenti
CONSOB
I corrispettivi per l’esercizio 2024, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo EY S.p.A. e delle società
controllate sono riepilogati, secondo quanto indicato dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti
CONSOB nella tabella che segue:
I servizi di attestazione resi da EY S.p.A. in favore della Capogruppo hanno riguardato la certificazione di progetti
co-finanziati.
41. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio
Non sono intervenuti fatti di rilievo rilevanti successivamente al 31 dicembre 2024.
Soggetto che ha erogato il
Tipologia di Servizi
servizio
2024
ENAV
Servizi di revisione contabile
EY S.p.A.
483
Servizi di attestazione
EY S.p.A.
16
Altri servizi
EY S.p.A.
50
SOCIETA' CONTROLLATE
Servizi di revisione contabile
EY S.p.A.
224
Rete EY S.p.A.
12
Servizi di attestazione
EY S.p.A.
0
Altri servizi
EY S.p.A.
0
Totale
785
(migliaia di euro)
210
Attestazione dell’Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul Bilancio Consolidato
211
Relazione della Società di revisione
sul Bilancio Consolidato
Enav S.p.A.
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
EY S.p.A.
Via Lombardia, 31
00187 Roma
Tel: +39 06 324751
Fax: +39 06 324755504
ey.com
EY S.p.A.
Sede Legale: Via Meravigli, 12 20123 Milano
Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 00187 Roma
Capitale Sociale Euro 2.975.000 i.v.
Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi
Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003
Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
A member firm of Ernst & Young Global Limited
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli Azionisti della
Enav S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Enav (il Gruppo), costituito
dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal prospetto delle altre
componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal
rendiconto finanziario per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio consolidato
che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei
flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità ai principi contabili IFRS emanati
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea, nonché ai
provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia).
Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della
presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Enav S.p.A. in conformità alle norme e ai principi
in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del
bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il
nostro giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione
contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto,
su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
2
Aspetti chiave
Risposte di revisione
Valutazione dell’avviamento
L’Avviamento al 31 dicembre 2024 ammonta a
93,5 milioni di euro, di cui 66,5 milioni di euro
allocati alla Cash Generating Unit (“CGU”)
“Servizi di manutenzione” e 27,0 milioni di euro
allocati alla CGU “Soluzioni software AIM”.
I processi e le modalità di valutazione e
determinazione del valore recuperabile di
ciascuna CGU, espresso in termini di valore
d’uso, sono basati su assunzioni a volte
complesse che per loro natura implicano il
ricorso al giudizio degli amministratori, con
particolare riferimento alla previsione dei flussi
di cassa futuri di ciascuna CGU desunti dai
rispettivi Piani Industriali 2025-2029, alla
determinazione dei flussi di cassa normalizzati
utilizzati per la stima del valore terminale e alla
determinazione dei tassi di crescita di lungo
periodo e di attualizzazione applicati alle
previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della
complessità delle assunzioni utilizzate nella
stima del valore recuperabile dell’avviamento,
riteniamo che tale tematica rappresenti un
aspetto chiave della revisione.
L’informativa di bilancio relativa alle assunzioni
e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è
riportata nella nota illustrativa "5. Uso di stime
e giudizi del management " e l’informativa
relativa alle modalità di esecuzione dei test di
impairment è riportata nella nota ”8. Attività
immateriali”.
Le nostre procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’analisi della procedura applicata ai fini
della valutazione del valore recuperabile
dell’avviamento;
la verifica dell’adeguatezza del perimetro
delle CGU e dell’allocazione dei valori
contabili delle attività e passività alle CGU;
l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa
futuri di ciascuna CGU e la verifica della
loro coerenza con le previsioni dei flussi di
cassa futuri risultanti dai Piani industriali;
la valutazione circa la capacità degli
amministratori di formulare previsioni
accurate mediante confronto tra i dati
storici consuntivati e le precedenti
previsioni;
la verifica della determinazione dei tassi di
crescita di lungo periodo e dei tassi di
attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell’ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo
indipendente del valore recuperabile
dell’avviamento ed hanno effettuato analisi di
sensitività sulle assunzioni chiave che
potrebbero determinare un effetto significativo
sulla stima del valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l’informativa fornita
nelle note illustrative al bilancio in relazione
all’aspetto chiave.
Misurazione del fair value della partecipazione
nella Aireon Holdings LLC
Nella voce Partecipazioni in altre imprese è
iscritta la partecipazione nella Aireon Holdings
LLC, la quale a sua volta detiene integralmente
la partecipazione nella Aireon LLC, per un
importo pari a 54,6 milioni di euro rilevata al
fair value. Gli amministratori hanno misurato
tale partecipazione come strumento finanziario
Le nostre procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro,
l’analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri
elaborati dalla partecipata e la verifica della
3
con fair value di livello 3, in assenza di un
prezzo quotato su un mercato attivo.
I processi e le modalità di rilevazione del fair
value della partecipazione sono basati su
assunzioni a volte complesse che per loro
natura implicano il ricorso al giudizio degli
amministratori, con particolare riferimento
all’appropriato utilizzo delle previsioni dei flussi
di cassa elaborati dalla direzione della
partecipata nonché alla determinazione di un
appropriato tasso di attualizzazione applicato
alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto nella
stima del valore della partecipazione, riteniamo
che tale tematica rappresenti un aspetto chiave
della revisione.
L’informativa di bilancio relativa alla valutazione
della partecipazione nella Aireon Holdings LLC è
riportata nella nota illustrativa “5. Uso di stime
e giudizi del management” e l’informativa
relativa alla misurazione del fair value della
partecipazione è riportata nella nota ”9.
Partecipazioni in altre imprese”.
determinazione del tasso di crescita di lungo
periodo e del tasso di attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell’ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, al fine di verificare la metodologia
utilizzata nel processo, l’accuratezza
matematica del modello e la ragionevolezza
delle assunzioni utilizzate dalla direzione
aziendale per la misurazione del fair value della
partecipazione.
Infine, abbiamo esaminato l’informativa fornita
nelle note illustrative al bilancio in relazione
all’aspetto chiave.
Rilevazione e misurazione dei ricavi Balance
I Ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre
2024 ammontano a 999,8 milioni di euro,
comprensivi della componente Balance pari a
negativi 55,7 milioni di euro.
I ricavi legati all’erogazione dei servizi di rotta e
ai servizi di terminale includono una rettifica
positiva o negativa, imputata a fine esercizio, al
fine di riflettere la performance effettiva del
periodo. Tale rettifica, effettuata mediante il
cosiddetto Balance, viene regolata attraverso
specifici adeguamenti tariffari effettuati negli
esercizi successivi a quello di competenza.
I processi e le modalità di misurazione di tale
rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo
complessi ed assunzioni che, per loro natura,
implicano il ricorso al giudizio degli
amministratori, con particolare riferimento alla
previsione dei tempi di realizzo e alla scelta del
tasso di attualizzazione utilizzato.
In considerazione delle citate complessità che
Le nostre procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’esame e la comprensione della
normativa applicabile;
l’analisi della procedura di
determinazione del Balance;
la verifica del processo di attualizzazione
applicato;
la verifica della correttezza aritmetica
dei calcoli effettuati dagli
amministratori.
Infine, abbiamo esaminato l’informativa fornita
nelle note illustrative al bilancio con riferimento
all’aspetto chiave.
4
caratterizzano questa misurazione, riteniamo
che tale tematica rappresenti un aspetto chiave
della revisione.
L’informativa di bilancio relativa alla modalità di
misurazione e di contabilizzazione dei ricavi
derivanti dal meccanismo del Balance è
riportata nelle note illustrative “4. Principi
contabili” e “5. Uso di stime e giudizi del
management”.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio
consolidato
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi IFRS emanati dall’International
Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in
attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella
parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio
che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad
operare come unentità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per
l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata
informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella
redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la
liquidazione della capogruppo Enav S.p.A. o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative
realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria del Gruppo.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio
consolidato
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non
intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole
sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una
revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui
sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da
comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa
ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le
decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA
Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale
per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
5
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a
frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di
revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed
appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo
dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo
derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare
l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o
forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione
contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per
esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno del Gruppo;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza
delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori
del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti,
sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che
possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare
come unentità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a
richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio
ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella
formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi
acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi
possono comportare che il Gruppo cessi di operare come unentità in funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli
eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie
delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere
un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e
dello svolgimento dell’incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili
del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato
come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la
tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali
carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che
abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili
nell’ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere
un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi
rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che
sono stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che
hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione
di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) n.
6
537/2014
Lassemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l’incarico di
revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31
dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art.
5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con
quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di
comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato
Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE)
2019/815
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF –
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio consolidato al 31
dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere
un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 alle disposizioni del
Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML
ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento
Delegato.
Giudizi e dichiarazione ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), e-bis) ed e-ter),
del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e ai sensi dell’art. 123-bis, comma 4, del D.
Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla
gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Enav al 31
dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle
norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:
esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche
informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate
nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato;
esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione,
esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune
specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti
7
proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58;
rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in
alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio
1998, n. 58, sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Enav al 31 dicembre 2024.
Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione
consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n.
58 sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, comma 2, lettera e-ter), del D. Lgs. 27 gennaio
2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo
contesto acquisite nel corso dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla
gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di
tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all’osservanza degli obblighi di
informativa previsti dall’art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte nostra nella
relazione di attestazione ai sensi dell’art. 14-bis del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
Roma, 16 aprile 2025
EY S.p.A.
Riccardo Rossi
(Revisore Legale)
212
BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENAV S.p.A.
AL 31 DICEMBRE 2024
213
Bilancio di Esercizio di ENAV S.p.A. al 31 dicembre 2024
Prospetti di ENAV S.p.A.
214
Stato Patrimoniale
215
Conto Economico
217
Altre componenti di Conto Economico Complessivo
218
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
219
Rendiconto Finanziario
220
Note illustrative di ENAV S.p.A.
221
Informazioni generali
222
Forma e contenuto del Bilancio
222
Principi contabili
223
Uso di stime e giudizi del management
234
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Socie
236
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale finanziaria
238
Informazioni sulle voci di Conto Economico
255
Altre informazioni
264
Attestazione dell’Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul Bilancio di
Esercizio
276
Relazione del Collegio Sindacale
277
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio
278
214
PROSPETTI DI ENAV S.p.A.
215
Stato Patrimoniale
ATTIVITA'
(valori in euro) Note
di cui con parti
correlate (Nota 31)
di cui con parti
correlate (Nota 31)
Attività non correnti
Attività Materiali 6 819.503.359 0 832.807.936 0
Attività Immateriali 7 82.517.097 0 81.682.544 0
Partecipazioni 8 188.120.531 0 188.247.822 0
Attività finanziarie non correnti 9 7.183.379 7.183.379 3.198.114 3.198.114
Attività per imposte anticipate 10 15.363.181 0 16.686.912 0
Crediti tributari non correnti 11 0 0 12.990 0
Crediti Commerciali non correnti 12 385.454.419 0 526.841.074 0
Altre attività non correnti 15 0 0 0 0
Totale Attività non correnti 1.498.141.966 1.649.477.392
Attività correnti
Rimanenze 13 60.248.968 0 61.762.143 0
Crediti commerciali correnti 12 423.592.889 40.917.661 364.400.389 41.916.700
Crediti verso imprese del Gruppo 14 39.556.280 39.556.280 33.672.208 33.672.208
Attività finanziarie correnti 9 1.824.000 1.824.000 5.441.088 5.441.088
Crediti Tributari 11 2.671.525 0 1.210.145 0
Altre attività correnti 15 15.223.245 0 29.381.022 11.466.561
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16 346.661.052 0 207.958.070 0
Totale Attività correnti 889.777.959 703.825.065
Attività destinate alla dismissione 8 127.291 0 0 0
TOTALE ATTIVITA' 2.388.047.216 2.353.302.457
al 31.12.2024
al 31.12.2023
216
Stato Patrimoniale
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
(valori in euro)
Note
di cui con parti
correlate (Nota 31)
di cui con parti
correlate (Nota 31)
Patrimonio Netto
Capitale sociale 17 541.744.385 0 541.744.385 0
Riserve 17 482.946.263 0 476.145.200 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 17 26.059.756 0 48.740.792 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 17 118.190.918 0 107.197.485 0
Totale Patrimonio Netto 1.168.941.322 1.173.827.862
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 18 1.534.383 0 1.077.000 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 19 27.309.120 0 29.356.793 0
Passività per imposte differite 10 3.168.583 0 2.971.443 0
Passività finanziarie non correnti 20 567.190.625 0 505.071.789 53.278
Debiti commerciali non correnti 21 29.725.136 0 18.698.606 0
Altre passività non correnti 22 136.791.746 0 140.304.738 0
Totale Passività non correnti 765.719.593 697.480.369
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 18 9.546.285 0 12.444.865 0
Debiti commerciali correnti 21 134.787.464 11.213.332 175.370.733 10.159.468
Debiti verso imprese del Gruppo 14 118.096.790 118.096.790 110.883.158 110.883.158
Debiti tributari e previdenziali 23 29.108.759 0 34.004.788 0
Passività finanziarie correnti 20 21.323.149 93.082 20.524.947 158.426
Altre passività correnti 22 140.523.854 61.338.773 128.765.735 59.267.320
Totale Passività correnti 453.386.301 481.994.226
Totale Passività 1.219.105.894 1.179.474.595
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.388.047.216 2.353.302.457
al 31.12.2024
al 31.12.2023
217
Conto Economico
(valori in euro)
Note
di cui con parti
correlate (Nota 31)
di cui con parti
correlate (Nota 31)
Ricavi
Ricavi da attività operativa
24
1.020.638.344 10.991.954 962.091.924 12.123.581
Balance
24
(55.656.970) 0 (28.089.572) 0
Totale ricavi da contratti con i clienti 964.981.374 934.002.352
Altri ricavi operativi 25 56.338.787 43.949.543 56.355.799 43.549.798
Totale ricavi 1.021.320.161 990.358.151
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
26
(5.574.794) (1.226.805) (3.030.932) (1.189.075)
Costi per servizi
26
(202.049.833) (84.186.508) (201.637.792) (83.515.940)
Costo del personale
27
(515.334.292) 0 (497.426.002) 0
Costi per godimento beni di terzi
26
(963.776) (62.008) (879.927) (57.406)
Altri costi operativi
26
(3.172.742) 0 (3.472.597) 0
Costi per lavori interni capitalizzati
28
12.171.858 0 10.348.520 0
Totale costi (714.923.579) (696.098.730)
Ammortamenti
6 e 7
(128.068.478) 0 (124.645.534) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per riduzione di valore di crediti
12
(1.652.188) 0 (1.966.843) 0
(Svalutazioni)/Ripristini per partecipazioni
8
0 0 1.836.449 0
Accantonamenti
18
(1.584.734) 0 (7.942.134) 0
Risultato Operativo 175.091.182 161.541.359
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 29 16.922.743 128.108 13.033.266 217.999
Oneri finanziari 29 (25.142.331) 0 (22.861.853) 0
Utile (perdita) su cambi 29 276.879 0 (508.690) 0
Totale proventi e oneri finanziari (7.942.709) (10.337.277)
Risultato prima delle imposte
167.148.473 151.204.082
Imposte dell'esercizio 30
(48.957.555) 0 (44.006.597) 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio
118.190.918 107.197.485
2024
2023
218
Altre componenti di Conto Economico Complessivo
(valori in euro)
Note 2024 2023
Utile/(Perdita) dell'esercizio 17 118.190.918 107.197.485
Componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 9 e 17 0 (168.761)
- effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
9 e 17 0 40.503
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
0 (128.258)
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
- utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 17 e 19 380.569 (195.096)
- effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 10 e 17 43.048 46.823
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
423.617 (148.273)
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 118.614.535 106.920.954
219
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
Capitale
sociale
Riserva legale Riserva FTA
Riserve
diverse
Riserva per
utili/(perdite)
attuar. per
benefici ai
Riserva Cash
Flow Hedge
Totale riserve
Utili/(perdite)
portati a
nuovo
Utile/(perdita
)
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
netto
(valori in euro)
Patrimonio Netto al 31
dicembre 2022
541.744.385 42.650.396 (3.044.940) 436.649.057 (5.421.473) 2.085.430 472.918.470 67.516.833 92.400.896 1.174.580.584
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0
4.620.045 0 0 0 0 4.620.045 87.780.851 (92.400.896) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (106.436.491) 0 (106.436.491)
(Acquisto)/assegnazione azioni
proprie
0 0 0
(1.152.527) 0 0 (1.152.527) 0 0 (1.152.527)
Piano di incentivazione a lungo
termine
0 0 0 35.743 0 0 35.743 (120.401) 0
(84.658)
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
- utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio
0 0 0 0
(148.273) (128.258) (276.531) 0 0 (276.531)
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 107.197.485 107.197.485
Patrimonio Netto al 31
dicembre 2023
541.744.385 47.270.441 (3.044.940) 435.532.273 (5.569.746) 1.957.172 476.145.200 48.740.792 107.197.485 1.173.827.862
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0
5.359.874 0 0 0 0 5.359.874 101.837.611 (107.197.485) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (124.455.480) 0 (124.455.480)
(Acquisto)/assegnazione azioni
proprie
0 0 0
1.071.928 0 0 1.071.928 0 1.071.928
Piano di incentivazione a lungo
termine
0 0 0 (54.356) 0 0 (54.356) (63.167) 0
(117.523)
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
- utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio
netto
0 0 0 0
423.617 423.617 0 0 423.617
- utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 118.190.918 118.190.918
Patrimonio Netto al 31
dicembre 2024
541.744.385 52.630.315 (3.044.940) 436.549.845 (5.146.129) 1.957.172 482.946.263 26.059.756 118.190.918 1.168.941.322
Capitale Sociale e Riserve
220
Rendiconto Finanziario
Note
di cui con
parti
correlate
di cui con
parti
correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (A) 16 207.958 246.692
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato di esercizio 17 118.191 0 107.197 0
Ammortamenti 6 e 7 128.068 0 124.646 0
Variazione netta della passivi per benefici ai dipendenti 19 (1.668) 0 (489) 0
Minusvalenze da realizzo attivi materiali e svalutazioni di attivi materiali
ed immateriali
6 12 0 25 0
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 18 1.585 0 7.942 0
Rivalutazione per ripresa di valore 8 0 0 (1.836) 0
Accantonamento per piani di stock grant 27 954 0 921 0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive 10 1.564 0 (1.533) 0
Decremento/(Incremento) Rimanenze 13 1.915 0 (84) 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti 12 82.194 999 27.380 846
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 11 e 23 (6.378) 0 (18.169) 0
Variazione delle Altre attivi e passività correnti 15 e 22 21.924 0 10.738 5.858
Variazione dei crediti e debiti verso imprese del Gruppo 14 1.330 1.330 6.938 6.938
Variazione delle Altre attivi e passività non correnti 15 e 22 (3.512) 13.525 (11.276) 6.029
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 21 (66.852) (1.012) (40.062) 1.027
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO (B) 279.327 212.338
di cui Imposte pagate (52.628) (56.707)
di cui Interessi pagati (23.136) (24.077)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento
Investimenti in attivi materiali 6 (104.046) 0 (83.178) 0
Investimenti in attivi immateriali 7 (12.006) 0 (21.910) 0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali per investimenti 21 37.295 2.066 33.490 2.906
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali per investimenti 12 0 0 0 0
(Investimenti)/Disinvestimenti in partecipazioni 8 0 0 0 0
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali per inves.ti in part.ni 8 0 0 0 0
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO ( C ) (78.757) (71.598)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 20 80.000 0 360.000 0
(Rimborsi) di finanziamenti a medio lungo termine 20 (18.879) 0 (428.748) 0
Variazione netta delle passivi finanziarie a breve e lungo termine 20 1.835 (118) (3.807) (176)
Emissione/(Rimborso) prestito obbligazionario 20 0 0 0 0
(Incremento)/Decremento delle attivi finanziarie correnti e non 9 (368) (368) 1.675 1.675
Acquisto azioni proprie 17 0 0 (2.158) 0
Distribuzione di dividendi 17 (124.455) (66.310) (106.436) (56.709)
TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (D) (61.867) (179.474)
Flusso di cassa complessivo (E = B+C+D) 138.703 (38.734)
DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (F = A+E) 16 346.661 207.958
2024
2023
221
Note illustrative di ENAV S.p.A.
222
1. Informazioni generali
ENAV S.p.A., società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario nasce nel 2001 dalla trasformazione
disposta con Legge n. 665/1996 dell’Ente Pubblico Economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo
che, a sua volta, deriva dall’Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale
(A.A.A.V.T.A.G.).
Dal 26 luglio 2016, le azioni di ENAV sono quotate sul Mercato Telematico Azionario EXM Euronext Milan
organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2024, il capitale della Società risulta detenuto per
il 53,28% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), per il 46,65% da azionariato istituzionale ed
individuale e per lo 0,07% dalla stessa ENAV sotto forma di azioni proprie.
ENAV eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo da 45 Torri di controllo e quattro Centri di controllo
d’area (ACC) sul territorio nazionale 24 ore su 24 e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli
italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella
sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico-infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. Tali
infrastrutture necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità
e continuità operativa. Ciò peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo
che, da un lato definisce l’assetto del sistema di gestione del traffico aereo e dall’altro stabilisce i target
tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider devono attenersi.
La Società ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio
nazionale.
ENAV detiene significative partecipazioni di controllo e in ottemperanza al principio IFRS 10 redige il Bilancio
Consolidato, pubblicato unitamente al presente Bilancio di Esercizio.
Il Bilancio di Esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione del 31
marzo 2025 che ne ha approvato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte
della società EY S.p.A. ai sensi degli art. 14 e 16 del D.Lgs 39/2010 in virtù dell’incarico di revisione per il novennio
2016-2024 conferito dall’Assemblea del 29 aprile 2016.
2. Forma e contenuto del Bilancio
Il Bilancio di Esercizio di ENAV al 31 dicembre 2024 è stato redatto in conformità ai principi contabili
internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS)
emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC),
adottati dall’Unione Europea con il Regolamento Europeo n. 1606/2002 nonché ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28
febbraio 2005 che ha disciplinato l’applicazione degli IFRS nell’ambito del corpo legislativo italiano.
Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting
Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC),
precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall’Unione Europea e
contenuti nei relativi Regolamenti Europei pubblicati sino al 31 marzo 2025, data in cui il Consiglio di
Amministrazione di ENAV ha approvato il Bilancio di Esercizio.
I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo
applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio
separato del precedente esercizio.
Il Bilancio di Esercizio è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale della Società. Tutti
gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro,
salvo dove diversamente indicato.
Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società,
nell’ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità a quanto previsto dalla
Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all’evidenza dell’ammontare delle posizioni o transazioni
con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto
economico dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si
ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività. Nel corso dell’esercizio 2024 non sono state
223
effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio
utilizzati sono i seguenti:
prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria predisposto classificando le attività e le passività secondo
il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate
come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come
posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità
liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale
ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio. Le passività correnti sono
quelle per le quali è prevista l’estinzione nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi
alla chiusura dell’esercizio;
prospetto di Conto Economico predisposto classificando i costi operativi per natura;
prospetto delle altre componenti di Conto Economico Complessivo che comprende, oltre al risultato di
esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci del Patrimonio Netto distinte nelle
componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo
saranno;
prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto;
Rendiconto Finanziario predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il
metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall’attività di esercizio, di
investimento e di finanziamento.
La Società ha inoltre applicato la definizione di rilevanza introdotta con le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in cui
si afferma che un’informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione
od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di
carattere generale prendono sulla base di tali bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica
entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall’entità dell’informazione, o da entrambe. La
Società valuta se l’informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel
contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.
Il Bilancio di Esercizio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l’eccezione
delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l’applicazione del criterio del fair value.
Ciascuna voce dei prospetti contabili è posta a confronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.
3. Principi contabili
Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione applicati per la redazione del Bilancio di
Esercizio.
Attività materiali
Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. Il
costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l’uso
per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore
contabile dell’impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi
di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti
successivamente all’acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell’elemento cui si riferiscono,
qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano alla Società ed il costo dell’elemento
possa essere determinato attendibilmente.
L’ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in
funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile,
se necessari, saranno apportati con applicazione prospettica. L’ammortamento tiene conto dell’eventuale
valore residuo dei cespiti. Quando l’attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente
identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività,
l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del
component approach.
La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:
224
Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore,
qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se
esiste un’indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività
sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è
rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso.
Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in
relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono
contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono
ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che
l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i
relativi ammortamenti.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall’uso di un bene, esso
viene eliminato dal bilancio e l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il
valore di carico) viene rilevata a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione. La valutazione viene
effettuata considerando i principi definiti nell’IFRS 15.
Tra le attività materiali sono altresì iscritti i diritti d’uso (“right of use”), in conformità al principio IFRS 16,
connessi a contratti di lease pluriennale, qualora ricorra la condizione del controllo esclusivo del bene oggetto
di lease e la fruizione sostanziale di tutti i benefici economici derivanti dall’attività lungo il periodo di utilizzo.
Il right of use viene iscritto ad un valore equivalente alla somma del valore attuale dei flussi di cassa in uscita,
previsti contrattualmente, utilizzando quale fattore di attualizzazione il tasso previsto nell’accordo o il tasso di
finanziamento marginale.
Il right of use viene ammortizzato tenendo in considerazione il periodo non cancellabile dell’accordo che
normalmente coincide con la durata dello stesso.
Tipologia Descrizione
vita utile (anni)
Fabbricati 25
Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e amplificazione 10
Impianti di alimentazione 11
Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
225
Con riferimento ai contratti di noleggio pluriennale di autovetture, si procede con la separazione del contratto
tra la componente lease, ovvero il corrispettivo di noleggio, e non lease, relativa ai servizi di manutenzione. La
componente lease è inclusa nell’ambito del right of use mentre la componente non lease viene imputata a conto
economico.
Attività immateriali
Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e prive di consistenza fisica,
controllabili e atte a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di
produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili
per l’uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e
delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si
rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute.
L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in
relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e
sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore.
La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le
variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all’attività immateriale
sono conseguiti dalla Società vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate
come modifiche delle stime contabili.
Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il
ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento
dell’alienazione. La valutazione viene effettuata considerando i principi definiti nell’IFRS 15.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad
una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test). L’eventuale
cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.
Nel Bilancio di Esercizio della Società non sono iscritte attività immateriali a vita utile indefinita.
In particolare, sono identificabili quali attività immateriali, i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
rappresentate da licenze e software ed altre attività immateriali con una vita utile stimata di tre anni.
Rimanenze
Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per
il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è
determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali
rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell’apposito
fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell’attivo.
Partecipazioni
Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di
diretta imputazione, rettificato in presenza di eventuali perdite di valore che sono imputate a conto economico.
Qualora vengano meno le cause che hanno determinato la svalutazione, si procederà al ripristino del valore fino
alla concorrenza della svalutazione operata. Tale ripristino di valore viene iscritto a conto economico.
Per società controllate si intendono tutte le società in cui ENAV ha il potere di determinare, direttamente o
indirettamente, le politiche finanziarie e operative (attività rilevanti) al fine di ottenere i benefici derivanti dalla
loro attività (rendimenti variabili) avendo la capacità di esercitare il proprio potere sulla stesse per incidere
sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo rettificato per perdite di valore in quanto il relativo fair
value non è determinabile in modo attendibile.
226
Attività finanziarie
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate in base alle successive modalità di
misurazione, cioè: al costo ammortizzato, al fair value con imputazione nel conto economico complessivo (OCI)
e al fair value con imputazione nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della
rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal
modello di business che la Società adotta per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non
contengono una componente di finanziamento significativa, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria
al suo fair value incrementato dai costi di transazione, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevata
nel conto economico. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa
o per i quali la Società ha applicato l’espediente pratico sono valutati al prezzo dell’operazione determinato
secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato
in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del
capitale da restituire (cosiddetto Solely Payments of Principal and Interest - SPPI). Questa valutazione è indicata
come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui vengono
gestite le attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari
deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
ENAV detiene le proprie attività finanziarie fino a scadenza.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie possono essere classificate in tre categorie in accordo
con IFRS 9: i) Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito); ii) Attività finanziarie al fair value
rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito); iii)
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico. La Società detiene principalmente attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato, applicato se i seguenti requisiti sono soddisfatti:
l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività
finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e
i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date, flussi finanziari rappresentati
unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell’interesse
effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite vengono rilevate a conto economico quando
l’attività è eliminata, modificata o rivalutata. Nell’ambito del bilancio di esercizio rientrano, nella categoria
attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziare correnti e non correnti, i crediti commerciali
correnti e non correnti e le altre attività correnti e non correnti.
Con riferimento ai crediti commerciali e le altre attività correnti che non rientrino nei normali termini
commerciali e non siano produttivi di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato
su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono
attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell’attivo corrente, ad eccezione di quelli con
scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell’attivo non corrente.
Il valore contabile delle attività finanziarie al costo ammortizzato, non valutate al fair value con contropartita
conto economico, viene ridotto attraverso il nuovo modello di svalutazione dei crediti basato sulla stima delle
perdite attese (expected credit losses) introdotto dal principio IFRS 9. Tale modello presuppone una valutazione
delle perdite attese fondata sulla stima della probabilità di default, sulla perdita in caso di insolvenza e
sull’esposizione finanziaria. Tali elementi valutativi sono misurati mediante l’utilizzo di dati storici, elementi
forward-looking ed informazioni reperibili da info providers.
Per talune categorie di attività finanziarie quali, i crediti commerciali e i contract assets, la Società adotta
l’approccio semplificato al nuovo modello di impairment. Tale modello semplificato è fondato sulla gestione a
portafoglio delle posizioni creditorie e sulla suddivisione dei crediti in specifici cluster che tengano conto della
peculiarità del business, dello status operativo del cliente, della fascia di scaduto e dello specifico contesto
normativo di riferimento.
Qualora l’entità di una perdita attesa rilevata in passato si riduca e la diminuzione può essere collegata a un
evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto
economico.
227
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello
strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento
stesso.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di
investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio,
gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione
patrimoniale finanziaria.
Strumenti finanziari derivati
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:
il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse,
prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un
credito o altra variabile;
l’investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una
risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
verrà regolato ad una data futura.
Gli strumenti finanziari derivati stipulati da ENAV sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità
di copertura del rischio di cambio. All’avvio di un’operazione di copertura, la Società designa e documenta
formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione
del rischio e la strategia perseguita, coerentemente con IFRS 9.
La documentazione predisposta, in conformità al principio IFRS 9, include l’identificazione dello strumento di
copertura, dell’elemento coperto, della natura del rischio e delle modalità con cui la Società valuta se la relazione
di copertura soddisfi i requisiti di efficacia della copertura stessa. La relazione di copertura soddisfa i criteri di
ammissibilità per la contabilizzazione delle operazioni di copertura, se sono presenti tutti i seguenti requisiti di
efficacia della copertura:
vi è un rapporto economico tra l’elemento coperto e lo strumento di copertura;
l’effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dal suddetto rapporto
economico;
il rapporto della relazione di copertura è lo stesso di quello risultante dalla quantità dell’elemento coperto
che la Società effettivamente copre e dalla quantità dello strumento di copertura che la Società utilizza
effettivamente per coprire tale quantità di elemento coperto.
Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima
iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il
fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono
classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all’intenzione della Società di
continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.
Rispettati i requisiti sopra riportati, con l’intento di coprire la Società dall’esposizione al rischio di variazioni dei
flussi di cassa attesi associati ad unattività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il
trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto,
relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo
attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non
efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell’esercizio nell’ambito degli altri ricavi e proventi o degli
altri costi operativi.
Gli importi riconosciuti nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono successivamente riversati
nel conto economico nel momento in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per
esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.
Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o
non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l’operazione era stata accesa, la quota
di riserva di cash flow hedge ad esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto
sottostante.
228
Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono
rilasciati immediatamente a conto economico.
Con riferimento alla determinazione del fair value, ENAV opera in conformità ai requisiti definiti dall’IFRS 13 ogni
qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o
valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime
il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attiviovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una
passività nell’ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di
valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo
riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell’esercizio.
Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria.
Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti,
in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:
Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per
strumenti finanziari identici cui la Società può accedere alla data di valutazione;
Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi
su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;
Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili.
Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, la Società determina se si sia verificato un
trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è
classificato l’input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Attività non correnti destinate alla dismissione
Le attività non correnti sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà
recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l’uso
continuativo.
Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l’attività
non corrente è destinata alla dismissione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi
dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.
Le attività non correnti destinate alla vendita o alla liquidazione, sono rilevate nello stato patrimoniale
separatamente dalle altre attività.
Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita o alla liquidazione, le attività sono
valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività sono valutate al minore tra
il valore di iscrizione e il relativo fair value.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono classificate, al momento dell’iscrizione iniziale, tra le passività finanziarie al fair
value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, tra i derivati designati come strumenti di
copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di
mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della
Società comprendono debiti commerciali e altre passività, mutui e finanziamenti.
La modalità di valutazione successiva delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione. In particolare,
le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico, riguardano le passività detenute
per la negoziazione e sono riferite a quelle passività assunte con l’intento di estinguerle o trasferirle nel breve
termine.
Le passività finanziarie riferite ai finanziamenti, categoria maggiormente rappresentativa delle passività
finanziarie detenute dalla Società, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato al tasso di interesse
effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta ed anche
mediante il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio
sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento
al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita).
I debiti commerciali e le altre passività finanziarie sono classificati tra le passività finanziarie correnti, salvo quelle
che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio, classificate tra le passività
229
non correnti. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l’obbligazione
specificata nel contratto è adempiuta.
Tra le passività finanziarie, correnti e non correnti, risultano altresì iscritte, a seguito dell’introduzione di IFRS
16, anche le passività finanziarie rappresentative del valore attuale dei canoni da riconoscere contrattualmente
al locatore nell’ambito di accordi di lease pluriennali, per i quali ricorrono i presupposti per l’iscrizione del right
of use tra le attività materiali.
Benefici ai dipendenti
I benefici ai dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogata dalla Società in cambio dell’attività lavorativa
svolta dai dipendenti.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indenni
sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del
bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata
l’attività lavorativa.
I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e
piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di
lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale
futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a
benefici definiti, l’ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto
di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo
IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei
contributi prefissati ad un fondo. L’obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei
contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri
contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.
Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’art.
2120 del Codice civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza
gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite
operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria
istituito presso l’INPS. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit
Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di
lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell’effettivo pagamento. La
valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a ENAV. Il
calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che
riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie
(quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa
dell’obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata a quella risultante dalla
valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a
patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di Conto Economico complessivo, nel periodo in
cui emergono, tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.
Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’art.
2120 del Codice civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal gennaio 2007 e versate
obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell’apposito Fondo di Tesoreria istituito
presso l’INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a
carico di ENAV che versa i contributi imputandoli a conto economico quando sono sostenuti e in base al relativo
valore nominale.
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando la
Società decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della
normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di
accettare un’offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la
cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
230
Piano di incentivazione azionaria a lungo termine
Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all’IFRS 2, una componente
retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d.
equity-settled share-based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value degli
strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate, fair value
determinato alla data di attribuzione (grant date), ed è rilevato tra il costo del personale e costi per servizi
linearmente lungo il vesting period, ossia il periodo intercorrente tra la data dell’attribuzione e la data di
assegnazione, con contropartita una riserva di Patrimonio Netto denominata Riserva stock grant.
Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato alla grant date tenendo conto delle
previsioni in merito al raggiungimento dei parametri di performance associati a condizioni di mercato e non è
oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Quando l’ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni
diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando lungo il vesting period, il
numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate. La variazione di stima sarà eventualmente
iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita costo del personale e costi per servizi.
Fondi rischi e oneri
I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile
dei quali, tuttavia, sono indeterminati l’ammontare o la data di accadimento. L’iscrizione viene effettuata solo
quando esiste un’obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile
un’uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo
ammontare.
Quando l’effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono
attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che
riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se
applicabile, ai rischi specifici attribuibili all’obbligazione. Quando l’accantonamento a fondo rischi e oneri viene
attualizzato, l’adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto
economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per
estinguere un’obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come
attività distinta.
Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflesse nel conto economico dell’esercizio in cui
avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate
in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto
economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.
Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della
previsione di pagamento/estinzione delle passività.
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati come informativa e per i
medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.
Ricavi da contratti con i clienti
I ricavi sono iscritti al corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati quando
l’entità soddisfa una obbligazione di fare trasferendo un bene o un servizio a un cliente. Il trasferimento avviene
quando il cliente ottiene il controllo del bene o servizio e cioè quando ha la capacità di indirizzarne l’uso ed
ottenerne sostanzialmente tutti i benefici. Il controllo può essere trasferito in un certo momento (at point in
time) oppure nel corso del tempo (over time) mediante opportune tecniche di misurazione degli avanzamenti
(metodi output e/o input).
Nell’ambito del transaction price vengono altresì fattorizzati (in base al metodo del valore atteso e/o
dell’importo più probabile), anche elementi variabili del corrispettivo qualora sia altamente probabile che non
vi sarà un significativo reversal in futuro. Le transazioni sono altresì rettificate per tenere in considerazione il
valore temporale del denaro.
I ricavi da contratti con i clienti sono di seguito riepilogati rispetto alla relativa disaggregazione per natura:
mercato regolamentato: due distinte obbligazioni di fare adempiute over time nell’ambito degli stream di
rotta e di terminale. Gli avanzamenti sono misurati con il metodo dell’output in base alle unità di servizio
231
assistite erogate nei servizi di rotta e di terminale ed il balance rappresenta la variable consideration,
fattorizzata nel transaction price di ciascuna obbligazione di fare, ascrivibile ai servizi erogati nell’ambito
degli stream di rotta e di terminale, e permette di misurare l’effettivo valore della performance erogata a
beneficio del cliente ed opportunamente rettificata per tenere in considerazione il valore temporale del
denaro;
mercato non regolamentato: i ricavi sono disaggregati per tipologia di transazione, quali radiomisure,
consulenza aeronautica, servizi tecnici e di ingegneria, formazione ed altri ricavi. I servizi rilevati con
modalità over time sono circoscritti, prevalentemente, ai servizi erogati in ambito consulenza aeronautica.
Balance Ricavi da contratti con i clienti
A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un
sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul criterio che l’ammontare
dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta.
In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale,
l’obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe
generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei
maggiori ricavi ed alliscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi
sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance
positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato
del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l’ammontare dei ricavi all’effettiva entità dei costi
sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio
successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di
rilevazione.
Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di
terminale di terza fascia.
A decorrere dall’esercizio 2012, ed a seguito dell’entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di
navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un
nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed
economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l’attuazione dello
schema di prestazioni è il Piano di Perfomance nazionale in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da
raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l’introduzione di elementi di rischio
a carico dei provider, e quindi della Capogruppo, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del
rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui
le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo, rispetto al pianificato, sono a
totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70%
a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la
metodologia del cost recovery. L’eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico
genera, secondo le regole precedentemente descritte, l’adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce
Balance dell’anno. Relativamente al rischio costi è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli
utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali
variazioni, sia in positivo che in negativo, restano a carico dei bilanci dei provider. Tale regolamentazione
comunitaria si applica anche ai servizi di terminale di prima e seconda fascia di tariffazione.
Nel periodo 2020-2021 a seguito della pandemia da COVID-19 e dei connessi riflessi nel settore del trasporto
aereo, la Commissione Europea ha adottato mediante il Regolamento UE 2020/1627 del 3 novembre 2020,
alcune misure eccezionali per il terzo periodo di riferimento (anni 2020 2024) del sistema di prestazioni e di
tariffazione nel Cielo Unico Europeo, introducendo alcune norme che hanno derogato in parte il Regolamento
UE 2019/317 riferito a tale periodo. Successivamente la Commissione Europea ha emesso la Decisione 2021/891
in cui ha fissato gli obiettivi prestazionali per il terzo periodo regolatorio e identificato come parametro di
riferimento l’indicatore di performance Determined Unit Cost (DUC) definito come rapporto fra costi determinati
e il traffico espresso in termini di unità di servizio. I balance riferiti alla perdita di traffico nel biennio 2020-2021,
vengono ripartiti in via eccezionale su un periodo di cinque anni estendibile a sette anni, con decorrenza dal
232
2023. L’applicazione di tale regolamento è stata estesa ai ricavi di terminale complessivamente per le due fasce
di tariffazione (fascia 1 e fascia 2), che sono soggette alla stessa regolamentazione europea.
Le componenti di credito e debito per balance, sia di natura corrente che non corrente, risultano classificate
nell’ambito dei crediti commerciali correnti e non correnti e debiti commerciali correnti e non correnti, alla
stregua di contract asset/liabilities coerenti con IFRS 15. L’ammontare di credito/debito per balance risulta
separatamente identificabile nell’ambito delle note illustrative.
La voce Balance dellanno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di
rappresentare l’entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di
riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in
seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento
i ricavi in misura pari al diritto al corrispettivo maturato per effetto della performance eseguita.
La voce Balance dell’anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell’esercizio in
chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato attraverso la voce Utilizzo
Balance ed incluso nella tariffa dell’anno.
Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di
recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con il principio IFRS 15, ENAV procede alla misurazione di detti
ricavi tenendo conto dell’effetto finanziario, con rilevazione iniziale al loro valore attuale e rilevazione successiva
dei proventi/oneri finanziari maturati fino alla data di imputazione in tariffa.
Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, ENAV provvede a rettificare il valore relativo al
credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi,
al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando
il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per
Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di
recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all’ottenimento di nuove e ulteriori
informazioni, non comporta la rideterminazione dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma un’applicazione
prospettica delle modifiche.
Il Balance include anche una componente finanziaria significativa, avente un orizzonte temporale maggiore di
12 mesi. Per tale ragione ENAV rettifica il prezzo dell’operazione per tenere conto del valore temporale del
denaro. I crediti e debiti per balance, limitatamente alle componenti iscritte nell’esercizio, rappresentano una
variable consideration, ovvero contract asset/liabilities, che saranno riversate nella tariffa futura. I crediti e debiti
per balance, imputati nella tariffa dell’esercizio, rappresentano gli assorbimenti in sede di fatturazione dei
predetti contract asset/liabilities. Tali contract asset/liabilties, sono classificati nell’ambito dei crediti/debiti
commerciali, correnti e non correnti, e separatamente identificabili nell’ambito delle note illustrative.
Contributi
I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell’esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza
il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.
I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte
del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell’esercizio, la
ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi
stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un’apposita voce del passivo
corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico
come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è
direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi
beni.
Dividendi
I dividendi ricevuti da società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il
diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde con la delibera
assembleare di distribuzione dei dividendi.
233
Costi
I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione
sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.
I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla
riduzione di un’attività o all’incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e
misurato in modo attendibile.
Proventi e oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto
delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso
di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri
stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore
contabile netto dell’attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i
benefici economici affluiranno alla Società ed il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.
Imposte
Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell’esercizio
e in conformità alla normativa fiscale vigente, applicando le aliquote fiscali in vigore. Il debito per imposte
correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che
emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l’aliquota
fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali
previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte
anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero
è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare
l’attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi
futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell’avviamento; ii) rilevazione iniziale di
un’attività o di una passività in un’operazione che non rappresenta un’aggregazione aziendale e che al momento
dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito né il reddito imponibile (perdita fiscale).
Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate al conto
economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti
del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l’effetto fiscale è imputato
direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale,
sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali
correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le
attività e le passività non correnti.
Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi
operativi.
Parti Correlate
Le parti correlate sono identificate dalla Società in accordo con il principio IAS 24. In generale, per parti correlate
si intendono principalmente quelle che condividono con ENAV il medesimo soggetto controllante, le società che
direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da
parte della Società e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare
un’influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di
benefici post-pensionistici per i dipendenti della Società o di sue società correlate, nonché gli amministratori e
i lori stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con
responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di ENAV e delle società da questa direttamente e/o
indirettamente controllate.
234
Per parti correlate interne si intendono le entità controllate da ENAV. Per parti correlate esterne si intendono il
Ministero vigilante quale il Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero controllante quale il
Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società
a queste collegate.
Per l’analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 31 del Bilancio di Esercizio.
Conversione delle poste in valuta
Le attività e le passività derivanti da operazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale di ENAV sono rilevate al
tasso di cambio in essere alla data dell’operazione. A fine esercizio tali attività e le passività monetarie
denominate in valuta diversa dall’euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del
periodo contabile di riferimento e le differenze cambio eventualmente emergenti sono riflesse nel conto
economico.
4. Uso di stime e giudizi del management
La redazione del Bilancio di Esercizio, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative
interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l’effettuazione di stime contabili basate su giudizi
complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull’esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e
realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della
stima. L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e
l’informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel
periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che
caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste
periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione
di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione
influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Particolare attenzione è stata dedicata alla valutazione di recuperabilità dei crediti, alla tenuta degli assets e
dell’avviamento e alla determinazione del Balance dell’esercizio. Inoltre, nella predisposizione del Bilancio di
Esercizio sono stati verificati i presupposti per la continuità aziendale ed è ragionevole affermare che la Società
continuerà la propria attività operativa in un futuro prevedibile e comunque in un’ottica di lungo periodo. In
caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far
data dall’esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori
che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati
potrebbero determinare un impatto significativo sui dati di esercizio.
Misurazione ricavi per Balance
Come descritto all’interno del paragrafo Principi Contabili, la misurazione dei ricavi di esercizio risultano integrati
dalla rilevazione dei Balance dell’anno, i quali misurano le prestazioni già effettivamente da parte della Società,
richiede da parte della direzione aziendale l’utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e valutazioni attengono
alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al balance negli esercizi successivi a quello di
maturazione nonché la scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con riferimento alla
misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance dell’anno, la direzione
aziendale effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari: qualora le
medesime previsioni subiscano delle variazioni, l’importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica per
riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.
Nel paragrafo n. 24 Ricavi da contratti con clienti vengono fornite le ulteriori informazioni relative alle valutazioni
condotte da ENAV.
Riduzione di valore e recuperabilità partecipazioni
La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi sia un’evidenza obiettiva che le partecipazioni
abbiano subito una riduzione di valore.
235
Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, come previsto dal principio contabile
internazionale IAS 27.
Le analisi condotte dal management, ai fini di valutare la presenza di indicatori di impairment, richiedono la
valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del
piano economico finanziario di lungo periodo, analisi dei principali indicatori di mercato.
La valutazione del valore attuale dei flussi finanziari richiede un ampio utilizzo da parte del management di stime
significative e assunzioni, anche tenendo conto degli eventuali impatti ESG riflessi nel piano economico
finanziario. Si ritiene che le stime di tale valore siano recuperabili e ragionevoli; tuttavia, possibili variazioni dei
fattori di stima su cui si basa il calcolo del predetto valore potrebbero produrre valutazioni diverse.
Con riferimento alla valutazione circa l’evidenza obiettiva di perdite per riduzione di valore riferite alla
partecipazione in Techno Sky e in IDS AirNav, la verifica viene effettuata determinando il valore d’uso delle
partecipazioni sulla base del modello del discounted cash flow.
Il valore recuperabile è stato stimato per Techno Sky ed IDS AirNav sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano
economico finanziario approvato dai rispettivi Consigli di amministrazione, con un orizzonte temporale di cinque
anni (2025-2029), tenuto conto anche del budget approvato per l’anno 2025 e dei consuntivi 2024. Tali flussi,
per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle
aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di
redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori
ancorati a dinamiche macroeconomiche).
Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del flusso operativo netto
“normalizzato” sono le seguenti:
definizione di un NOPAT (Net operating Profit After taxes) sviluppato sulla base della media degli ultimi due
anni di previsione esplicita (2028-2029);
ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;
saldo di capitale circolante pari a 0;
il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato
per la determinazione del valore residuo (tasso “g”), è stato stimato pari al 1,7% in coerenza con la revisione
delle stime di crescita di lungo periodo dell’inflazione per l’Italia.
Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di
attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che
riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell’attività. In particolare, il
tasso di attualizzazione è stato costruito con un approccio “unconditional” secondo le principali seguenti
assunzioni: il Free Risk e il market risk premium sono stati determinato in base a doti osservabili sul mercato, il
Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili.
Con riferimento alla valutazione della partecipazione nella società Enav North Atlantic LLC, si sottolinea come la
stessa sia stata costituita per la realizzazione dell’investimento nella società di diritto statunitense Aireon,
pertanto la recuperabilità del valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic LLC sottende,
principalmente, le analisi di recuperabilità dei valori riferibili all’investimento effettuato in quest’ultima.
Considerando che la partecipazione di Aireon sul Bilancio Consolidato è valutata al fair value con imputazione
dei relativi adeguamenti nell’ambito del conto economico complessivo consolidato, al netto degli effetti della
fiscalità differita, per la completa disamina del processo di analisi si rimanda alla sezione “Uso di stime e giudizi
del Management” contenuta nel Bilancio Consolidato.
Nel paragrafo n. 8 Partecipazioni vengono fornite le informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte
dalla Società.
Determinazione delle vite utili
L’ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata
di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed
è basata sull’esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti
eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L’effettiva vita economica, pertanto, può differire
dalla vita utile stimata. La Società valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile
236
residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche
della quota di ammortamento a carico dell’esercizio e di quelli futuri.
Fondi rischi
La Società iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale,
fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a
fondo rischi comporta l’assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero
modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in
considerazione nella redazione del Bilancio di Esercizio.
Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze
Il fondo svalutazione crediti ed il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle
perdite sui crediti della Società in base al modello introdotto dal principio IFRS 9 delle Expected Credit Loss (ECL)
e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Il modello
adottato dalla Società relativamente all’impairment dei crediti commerciali tiene conto del deterioramento del
merito creditizio di un paniere di società rappresentative del settore del trasporto aereo. Pur ritenendo congrui
i fondi in argomento, l’uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi
in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.
5. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società
Nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che non hanno prodotto impatti sul Bilancio di Esercizio
della Società
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni applicabili alla
Società, a far data dal 1° gennaio 2024 e/o successivamente nel corso dell’esercizio, ed improduttivi di effetti
sul Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2024.
Amendment to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Lease Back emesso il 22 settembre 2022, ed
omologato il 20 novembre 2023. Tali modifiche richiedono a un locatario-venditore di valutare
successivamente la passività derivante da una retrolocazione in modo tale da non rilevare alcun importo
dell’utile o della perdita riferita al diritto di utilizzo mantenuto. I nuovi requisiti non impediscono al venditore
di rilevare a conto economico eventuali utili o perdite relativi alla risoluzione parziale e/o integrale di un
lease. L’emendamento al principio non prescrive tuttavia specifici requisiti per la misurazione di una
passività da leasing derivante da una retrolocazione, demandando alla definizione di una accounting policy
ai sensi di IAS 8 per la modalità di misurazione della passività. Le modifiche non hanno prodotto alcun
impatto sul bilancio di esercizio;
Amendment to IAS 1: Classification of Liabilities as current or non-current emesso il 23 gennaio 2020, ed
omologato il 19 dicembre 2023. Con tale modifica lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69
a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti necessari per classificare le passività come correnti o non correnti.
Le modifiche chiariscono cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza, che tale diritto deve
esistere alla chiusura dell’esercizio, e che la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l’entità
eserciterà il proprio diritto di postergazione. Viene infine chiarito che solamente se un derivato implicito in
una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale, la scadenza della passività non ha impatto
sulla sua classificazione. In data 31 ottobre 2022 è stato altresì pubblicato un ulteriore amendment allo IAS
1, ovvero Non-current Liabilities with Covenants, secondo cui un’entità classifica il proprio debito come non
corrente solo se può evitare di estinguere il debito nei 12 mesi successivi alla data di bilancio. Spesso la
capacità di un’entità di produrre tale classificazione è subordinata al rispetto di talune clausole, cd.
covenants. La modifica in oggetto specifica che i covenants da rispettare dopo la data di bilancio non
incidono sulla classificazione del debito come corrente o non corrente, quanto piuttosto si rende necessaria
adeguata informativa nell’ambito delle note esplicative. Le suddette modifiche non hanno avuto alcun
impatto sul bilancio di esercizio;
Amendment to IAS 7 Statements of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Diclosures: Supplier Finance
Arrangements emesso il 25 maggio 2023, omologato il 15 maggio 2024. Le modifiche riguardano i requisiti
237
di informativa riferiti agli accordi di reverse factoring, richiedendo indicazione di termini e condizioni relativi
a tali accordi, gli importi delle passività coperte da tali accordi ed indicazione della voce di passività in cui
sono esposte le stesse nello stato patrimoniale e altre informazioni. Le modifiche non hanno prodotto alcun
impatto sul bilancio di esercizio.
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2024 e non
adottati dalla Società in via anticipata
Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno
applicati dalla Società negli esercizi successivi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, di cui la Società ne
valuterà eventuali impatti attesi in sede di prima adozione:
Amendment to IAS 21 The effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability emesso
il 15 agosto 2023 ed omologato in data 12 novembre 2024. L’emendamento chiarisce quando una valuta
non può essere convertita in un’altra, come stimare il tasso di cambio e l’informativa da fornire in nota
integrativa. La modifica entra in vigore dal 1° gennaio 2025,
Amendment to IFRS 9 and IFRS 7: Classification and Measurement of Financial Instruments emesso il 30
maggio 2024, in attesa di omologazione. Tali modifiche hanno principalmente la finalità di chiarire la
classificazione delle attività finanziarie con caratteristiche ESG e simili, in quanto i fattori ESG potrebbero
influenzare i prestiti quando gli stessi sono misurati al costo ammortizzato o al fair value, fornendo delle
indicazioni su come dovrebbero essere valutati i flussi contrattuali su tali tipologie di finanziamento. Inoltre,
sono stati introdotte alcune linee guida per il regolamento delle passività tramite l’uso di sistemi di
pagamento elettronici, chiarendo la data in cui è possibile procedere con la derecognition di un’attività e/o
di una passività. Sono stati inoltre ampliati i fabbisogni di disclosure atti a garantire la trasparenza verso gli
stakeholder relativamente agli strumenti rappresentativi di capitale valutati al fair value through OCI con
caratteristiche contingenti, quali gli investimenti connessi ad obiettivi ESG. Le suddette modifiche saranno
applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2026 ed è concessa l’adozione anticipata;
Annual Improvements Volume 11 emesso il 18 luglio 2024, in attesa di omologazione. Tale ciclo di
improvements propone modifiche applicabili a diversi principi disciplinando la fattispecie di hedge
accounting per un first-time adopter (IFRS 1), la disclosure da rendere in termini di gain or loss derivante
dalla derecognition di strumenti finanziari (IFRS 7) e l’introduzione di una guidance per l’implementazione
di IFRS 7, taluni chiarimenti per la dericognition di una lease liabilities (IFRS 9), l’identificazione dell’agente
di fatto nella valutazione del requisito del controllo nell’ambito del bilancio consolidato (IFRS 10) e
l’esplicitazione del cost method in ambito statement of cash flow (IAS 7). Le suddette modifiche saranno
applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2026;
Amendment to IFRS 9 and IFRS 7: Contracts Referencing Nature-dependent Electricity emesso il 18
dicembre 2024, in attesa di omologazione. Tali modifiche riguardano le peculiaridei contratti elettrici
ancorati alle fonti rinnovabili, in cui la quantità di energia generata può variare in base a fattori non
controllabili quali le condizioni metereologiche (es. energia solare, eolica, etc). Le modifiche introducono un
chiarimento all’applicazione dei requisiti di own use e disciplinano l’hedge accounting qualora tali contratti
siano utilizzati come strumenti di copertura, oltre ad introdurre taluni requisiti di informativa per consentire
agli investitori di comprendere l’effetto di tali contratti sulle performance aziendali. Le suddette modifiche
saranno applicabili, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2026, ed è concessa l’early adoption.
IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements emesso il 9 aprile 2024, in attesa di
omologazione. Si tratta dello standard che sostituirà lo IAS 1, con lo scopo di fornire informazioni più
trasparenti e comparabili sulla performance finanziaria della società. In particolare, gli interventi sono atti a
migliorare la comparabilità nel conto economico, favorendo la standardizzazione di subtotali e parziali
definiti, maggiore trasparenza nella definizione degli indicatori alternativi di performance ed un
raggruppamento più utile delle informazioni nel bilancio, al fine di evitare informativa eccessivamente
sintetica o dettagliata. Il nuovo principio sarà applicabile, previa omologazione, a partire dal 1° gennaio 2027
ed è concessa l’adozione anticipata. La Società effettuerà una valutazione degli impatti sottesi alla nuova
modalità di classificazione.
238
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale finanziaria
6. Attività materiali
Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2024 rispetto
all’esercizio precedente:
Le attività materiali registrano nell’esercizio una variazione netta negativa di 13.305 migliaia di euro per i
seguenti eventi:
gli ammortamenti di competenza dell’esercizio per 110.099 migliaia di euro (112.161 migliaia di euro nel
2023) di cui riferiti ai diritti d’uso per 1.063 migliaia di euro;
gli incrementi delle attività materiali per complessivi 223.929 migliaia di euro, di cui 119.883 migliaia di euro
riferiti ad investimenti nelle diverse categorie ultimati ed entrati in uso nel corso dell’esercizio. Tra questi si
evidenziano: i) la realizzazione della Local Digital Tower di Perugia, un progetto tecnologico multidisciplinare
che ha visto la realizzazione in una prima fase di un nuovo edificio in grado di ospitare il blocco tecnico, la
sala operativa, la sala apparati, sala regia, sala playback ed uffici amministrativi oltre ad un traliccio per il
posizionamento delle telecamere e delle antenne per le comunicazioni TBT (Terra Bordo Terra). La seconda
fase ha riguardato la realizzazione e l’allestimento delle infrastrutture tecnologiche necessarie per il
collegamento con i sistemi in air side e la torre mobile, tra cui 18 telecamere fisse e 3 telecamere mobili, 13
monitor ad alta risoluzione per la riproduzione sullo schermo del panorama aeroportuale a 360°, monitor
tattico operativo touch-screen Wacom per la gestione della rappresentazione visiva e associate funzionalità
in realtà aumentata; ii) gli sviluppi del sistema SATCAS (il sistema Air Traffic Management legacy utilizzato
nelle sale operative degli ACC per il controllo del traffico aereo in rotta e in avvicinamento ai principali
aeroporti nazionali) che hanno visto l’implementazione dell’abbassamento del livello di volo per
l’applicazione delle procedure free route nello spazio aereo nazionale da 9.000 metri a 6.500 metri ed il
completamento delle attività per il trasferimento dei settori Nord dell’Area Control Center (ACC) di Brindisi
presso l’ACC di Roma; iii) alcuni rilasci progressivi previsti nell’ambito del Coflight, Il sistema Flight data
processing di nuova generazione che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo ed è
realizzato in collaborazione con il provider francese DSNA installato presso la sala sistemi dell’ACC di Roma
ed utilizzato nell’ambito degli esercizi di validazione del programma Sesar; iv) la fornitura e l’installazione
del radar di avvicinamento (APP) presso l’aeroporto di Brindisi; v) l’adeguamento delle comunicazioni Fonia
ground-ground e air-ground al Voip per l’ACC di Roma; vi) la fornitura ed installazione di due radar meteo
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Altri beni
Attività
materiali in
corso
Totale
Costo storico 564.787 2.054.411 279.340 344.832 301.412 3.544.782
Fondo ammortamento (314.429) (1.833.879) (247.868) (315.798) 0 (2.711.974)
Valore residuo al 31.12.2023 250.358 220.532 31.472 29.034 301.412 832.808
Incrementi 17.876 88.179 3.453 10.375 104.046 223.929
Alienazioni - costo storico (1.778) (5.109) (3.137) (3.997) 0 (14.021)
Alienazioni - fondo amm.to 1.768 5.109 3.137 3.955 0 13.969
Riclassifiche 0 (60) 0 (127.023) (127.083)
Ammortamenti (22.810) (67.236) (7.881) (12.172) 0 (110.099)
Totale variazioni (4.944) 20.883 (4.428) (1.839) (22.977) (13.305)
Costo storico 580.885 2.137.371 279.656 351.210 278.435 3.627.557
Fondo ammortamento (335.471) (1.895.956) (252.612) (324.015) 0 (2.808.054)
Valore residuo al 31.12.2024 245.414 241.415 27.044 27.195 278.435 819.503
(migliaia di euro)
239
presso i siti remoti di Aranova (Roma Fiumicino) e Carpiano (Milano Linate); vii) i lavori di riqualificazione
della sala operativa dell’ACC di Milano.
Gli incrementi per 104.046 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione
riguardanti l’avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali si evidenzia: i) la continuazione del
programma 4-Flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare la nuova piattaforma tecnologica Air Traffic
Management (ATM) degli ACC, in sostituzione di quella attualmente operativa, basata sui concetti operativi
di SESAR e assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base.; ii) il programma di
spostamento delle postazioni di controllo radar di avvicinamento dalle attuali sedi dedicate presso gli
aeroporti agli ACC sovrastanti; iii) la realizzazione della nuova rete di comunicazione ENET-2, che andrà a
sostituire la corrente rete ENET che interconnette tutti i siti operativi nazionali, veicolando la fonia operativa,
i dati radar, di piani di volo, meteo, AIS e di controllo impianti; iv) la prosecuzione delle attività legate alla
realizzazione delle Torri di controllo gestite da remoto che prevede anche la predisposizione dello spazio
fisico necessario presso gli ACC per ospitarle; v) le attività di digitalizzazione locale delle torri di controllo del
traffico aereo di vari siti; vi) gli interventi di ammodernamento dei sistemi di radioassistenza.
i decrementi per riclassifiche di complessivi 127.083 migliaia di euro sono riferiti principalmente a progetti
di investimento conclusi ed entrati in uso nell’esercizio con classificazione a voce propria per 119.883
migliaia di euro, per 402 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle
rimanenze per parti di ricambio e per la restante parte ad importi classificati nell’ambito delle attività
immateriali.
Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 308,6 milioni di euro, sono finanziati da
contributi in conto impianti riconosciuti nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni
2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 per gli interventi negli aeroporti del sud, dai contributi assegnati dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/2009,
e dai progetti finanziati in ambito europeo. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali
investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli
ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell’esercizio ammonta a 11.360
migliaia di euro (10.418 migliaia di euro nel 2023).
7. Attività immateriali
Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività immateriali al 31 dicembre 2024 rispetto
all’esercizio precedente:
Diritti di brevetto ind.le e
di ut.ne opere ingegno
Altre attività
immateriali
Attività
immateriali in
corso
Totale
Costo storico 198.271 2.085 61.532 261.888
Ammortamento accumulato (178.121) (2.085) 0 (180.206)
Valore residuo al 31.12.2023 20.150 0 61.532 81.682
Incrementi 22.139 25 12.006 34.170
Alienazioni 0 0 0 0
Riclassifiche 0 0 (15.366) (15.366)
Ammortamenti (17.961) (8) 0 (17.969)
Totale variazioni 4.178 17 (3.360) 835
Costo storico 220.410 2.110 58.172 280.692
Ammortamento accumulato (196.082) (2.093) 0 (198.175)
Valore residuo al 31.12.2024 24.328 17 58.172 82.517
(migliaia di euro)
240
Le attività immateriali ammontano a 82.517 migliaia di euro e registrano nell’esercizio un incremento netto di
835 migliaia di euro quale risultato delle seguenti variazioni:
ammortamenti di competenza dell’esercizio per 17.969 migliaia di euro (12.485 migliaia di euro nel 2023);
gli incrementi delle attività immateriali per complessivi 34.170 migliaia di euro di cui 22.164 migliaia di euro
riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell’esercizio ed entrati in uso riguardanti principalmente
il software per sistemi operativi e gestionali basati su una tecnologia di virtualizzazione VMware e allo
sviluppo dei software operativi per il mantenimento degli standard di qualità e di sicurezza delle
informazioni. La restante parte degli incrementi per 12.006 migliaia di euro si riferiscono ai progetti in corso
di realizzazione, principalmente riguardanti l’ammodernamento di alcuni sistemi gestionali ed operativi. La
Società ha verificato alla data di riferimento del bilancio che tale voce non abbia subito una riduzione di
valore;
i decrementi delle attività immateriali per 15.366 migliaia di euro sono riferiti oltre che ai progetti di
investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria, alla riclassifica di alcuni importi nell’ambito delle
attività materiali.
8. Partecipazioni
La voce partecipazioni ammonta a 188.121 migliaia di euro e registra un decremento di 127 migliaia di euro
rispetto all’esercizio precedente, per la riclassifica nella voce “Attività destinate alla dismissione”, in coerenza
con il principio IFRS 5, della partecipazione nella controllata Enav Asia Pacific per la quale è stata deliberata nel
mese di dicembre, dalla controllante la messa in liquidazione volontaria che dovrebbe attuarsi nel 2025.
Nella voce partecipazioni sono comprese:
la quota totalitaria in Techno Sky per complessivi 99.224 migliaia di euro. Tale valore di carico della
partecipazione, maggiore rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto, è stato oggetto del test di
impairment al 31 dicembre 2024, al fine di valutare la recuperabilità dell’importo iscritto. Il valore
recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano industriale 2025-2029 approvato
dal Consiglio di Amministrazione di Techno Sky il 19 marzo 2025, tenuto conto anche del budget per l’anno
2025. I flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed
associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito sono state
sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale. Il valore
recuperabile è stato calcolato attualizzando i flussi operativi con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF).
Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 7,80% (8,17% nel 2023) con un tasso di crescita dei
flussi di cassa operativi, in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari al 1,7%, coerente con
le attuali prospettive macroeconomiche di riferimento. Ad esito del test risulta un valore recuperabile
superiore al valore di iscrizione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore;
la partecipazione in IDS AirNav per 41.126 migliaia di euro. Il valore di carico della partecipazione, maggiore
rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto, è stato oggetto del test di impairment al 31 dicembre
2024, al fine di valutare la recuperabilità dell’importo iscritto. Nel determinare il valore recuperabile, si è
fatto riferimento al valore d’uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari al 11,70% (11,60% nel
2023) con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo
esplicito, pari al 1,7% coerente con le attuali prospettive macroeconomiche di riferimento. Il management
ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d’uso stimato sulla base
dei flussi di cassa come desumibili dal piano industriale 2025-2029 predisposto dalla società controllata,
tenendo conto del budget 2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione di IDS AirNav il 19 marzo 2025.
I presupposti su cui la società ha basato l’elaborazione del piano economico-finanziario, sono riconducibili
alla conoscenza del mercato di riferimento e alle informazioni ricevute dalla struttura Strategic Marketing
di ENAV. Ad esito del test, risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione della partecipazione
e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore;
la partecipazione totalitaria in Enav North Atlantic, società di diritto americano costituita nella forma
giuridica di una Limited Liability Company, che ha assunto gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement
sottoscritto nel mese di dicembre 2013 per l’acquisto di una quota iniziale del 12,5% di Aireon, azienda
statunitense del gruppo Iridium, che ha per oggetto sociale la fornitura di servizi strumentali alle attività di
sorveglianza della navigazione aerea per mezzo di apposito apparato, definitopayload”, installato a bordo
241
dei 66 satelliti operativi Iridium che permetteranno di mettere a disposizione il primo sistema globale di
sorveglianza satellitare per il traffico aereo con una copertura di sorveglianza nei punti oggi non coperti dai
radar. L’acquisto della partecipazione si è realizzato mediante il versamento di quattro tranche, l’ultima
delle quali è stata regolata nel 2017, per un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota
detenuta al 31 dicembre 2024 del 8,60% che, post esecuzione della clausola di Redemption, diventerà del
10,35%.
Al 31 dicembre 2024 il valore della partecipazione in Enav North Atlantic ammonta a 47.553 migliaia di euro.
Il valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic riflette le assunzioni di recuperabilità sottese
alla determinazione del fair value dell’investimento in Aireon LLC, riportate nell’ambito della nota n. 9 al
bilancio consolidato.
La partecipazione in altre imprese si riferisce alla quota di partecipazione del 16,67% nel capitale sociale della
società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per
oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, per un
ammontare pari a 167 migliaia di euro. Nel corso del 2024 sono stati incassati i dividendi deliberati dalla ESSP
per un ammontare di 667 migliaia di euro.
Per i commenti relativi all’andamento delle società controllate nel corso dell’esercizio 2024, si rimanda a quanto
riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.
Il dettaglio delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2024, con lindicazione della quota posseduta e del
relativo valore di carico, è di seguito riportato:
Di seguito è riportato il dettaglio della partecipazione classificata nelle attività destinate alla dismissione:
9. Attività finanziarie correnti e non correnti
Le attività finanziarie correnti e non correnti ammontano complessivamente a 9.007 migliaia di euro (8.639
migliaia di euro al 31 dicembre 2023), di cui 1.824 migliaia di euro classificate nelle attività finanziarie correnti.
La voce in oggetto accoglie: i) il finanziamento infragruppo alla controllata IDS AirNav di complessivi 5 milioni di
euro, oggetto di emendamento nella durata e nella modalità di rimborso nel mese di dicembre 2024. Tale
emendamento prevede la restituzione di quote capitali costanti al 31 dicembre di ogni anno a decorrere dal
2025 e fino al 2027, unitamente agli oneri finanziari maturati negli esercizi precedenti. La quota in scadenza nel
Imprese controllate
Techno Sky S.r.l. Roma 31.12.2024 1.600 7.422 77.876 100% 77.876 99.224
D-Flight S.p.A. Roma 31.12.2024 83 (285) 2.434 60% 1.460 50
IDS AirNav S.r.l. Roma 31.12.2024 500 1.277 13.790 100% 13.790 41.127
Enav North Atlantic Miami 31.12.2024 44.974 (557) 67.093 100% 47.553 47.553
(migliaia di euro)
(*) il dato include talune rettifiche apportate al patrimonio netto contabile per effetto cambio e altre rese necessarie ai fini del
consolidamento.
quota di
part.ne
Patrimonio
netto di
pertinenza
/
Valore
contabile
al
31.12.2024
Denominazione
Sede
Data bilancio
Capitale
Sociale
Utile/(perd
ita)
dell'eserciz
io
Patrimonio
Netto al
31.12.2024
Enav Asia Pacific
Kuala Lumpur
31.12.2024 127 (271) 4.486 100% 4.486 127
(migliaia di euro)
Patrimonio
netto di
pertinenza
/
Valore
contabile
al
31.12.2024
Denominazione
Sede
Data bilancio
Capitale
Sociale
Utile/(perd
ita)
dell'eserciz
io
Patrimonio
Netto al
31.12.2024
quota di
part.ne
242
2025 è classificata nell’ambito delle attività finanziarie correnti; ii) il finanziamento infragruppo, comprensivo
degli interessi maturati, erogato nel 2017 alla controllata Enav North Atlantic ad un tasso annuo del 2,5% con
iniziale rimborso previsto in unica soluzione al 31 dicembre 2024 oggetto di emendamento nel mese di
novembre 2024 che ha previsto il rimborso in un'unica soluzione entro il 31 dicembre 2028.
10. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate
compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite, sono dettagliatamente riportate nel
prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con
impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).
La movimentazione dell’esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, che
presentano a fine 2024 un saldo pari rispettivamente a 15.362 migliaia di euro e 3.168 migliaia di euro, è da
attribuire ai seguenti effetti:
l’utilizzo e nuova iscrizione dei fondi rischi tassati e del fondo svalutazione crediti per gli eventi commentati
alle note n. 12 e 18;
la rilevazione della fiscalità differita associata all’attualizzazione dei crediti e debiti per balance per la quota
iscritta nell’esercizio 2024, e al rigiro della fiscalità differita dei crediti e per la quota di competenza
dell’esercizio;
il reversal della fiscalità differita iscritta sulla contabilizzazione del TFR secondo lo IAS 19 per il riallineamento
del valore contabile e fiscale del fondo TFR con impatto anche nelle altre componenti del conto economico
complessivo.
La Società ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali
prospettici desumibili dal piano industriale.
11. Crediti tributari correnti e non correnti
I crediti tributari non correnti si sono azzerati nel 2024 a seguito della riclassifica nell’ambito dei crediti tributari
correnti dei 13 mila euro presenti nell’esercizio precedente.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 43.091 10.340 937 226 0 0 44.028 10.566
Svalutazione rimanenze 9.494 2.278 319 77 0 0 9.813 2.355
Attualizzazione crediti 14.834 3.561 (5.257) (1.262) 0 0 9.577 2.299
Attualizzazione TFR 0 0 0 0 0 0 0 0
Quota TFR non deducibile 997 240 (997) (240) 0 0 0 0
Fair value derivato 4 1 0 0 0 0 4 1
Altri 1.104 266 (515) (125) 0 0 589 141
Totale 69.524 16.686 (5.513) (1.324) 0 0 64.011 15.362
Passività per imposte differite
Altri 7.491 1.798 721 173 0 0 8.212 1.971
Attualizzazione debiti 700 169 458 110 0 0 1.158 279
Effetto fiscale IFRS conversion 1.033 341 (221) (43) 0 0 812 298
Attualizzazione TFR 179 43 0 0 (179) (43) 0 0
Fair value derivato 2.580 620 0 0 0 0 2.580 620
Totale 11.983 2.971 958 240 (179) (43) 12.762 3.168
(migliaia di euro)
al 31.12.2023
Incr.to/decr.to con impatto a
CE
Incr.to/decr.to con impatto a
PN
al 31.12.2024
243
I crediti tributari correnti ammontano a 2.672 migliaia di euro, in incremento di 1.462 migliaia di euro rispetto
al 31 dicembre 2023, principalmente per il maggior credito per ritenute subite rilevati sugli interessi attivi
maturati sulle giacenze di conto corrente e per un maggior credito IVA.
12. Crediti commerciali correnti e non correnti
I crediti commerciali correnti ammontano a 423.593 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti a
385.454 migliaia di euro, relativi esclusivamente ai crediti per balance, e sono dettagliati nella seguente tabella:
Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora
incassati al 31 dicembre 2024, e per la parte preponderante non ancora scaduti, pari rispettivamente a 118.692
migliaia di euro (115.244 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e 55.235 migliaia di euro (53.259 migliaia di euro
al 31 dicembre 2023) al lordo del fondo svalutazione crediti. L’incremento complessivo di 5.424 migliaia di euro
è riferito principalmente al maggior fatturato generato nei mesi di novembre e dicembre 2024, rispetto ai
corrispondenti mesi del 2023, per il maggior traffico assistito nel periodo di riferimento. Il credito verso
Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione crediti, ammonta a 146.681
migliaia di euro (141.957 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Il Credito verso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) pari a 10.890 migliaia di euro è relativo
interamente alle esenzioni di rotta e di terminale rilevate nel 2024 in decremento di 1.027 migliaia di euro,
rispetto al dato rilevato nell’esercizio precedente, per le minori unità di servizio esenti sviluppate nell’anno. Il
credito del 2023 pari a 11.917 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell’approvazione del
bilancio 2023, con il debito verso l’Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 59.253
migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 47.337 migliaia di euro pagato nel mese di
dicembre 2024.
Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a
30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per garantire la sicurezza dei propri
impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall’art. 11 septies della Legge 248/2005. Nel mese di dicembre
sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell’esercizio 2023.
I Crediti verso altri clienti ammontano a 19.914 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 299 migliaia
di euro, rispetto all’esercizio precedente, principalmente legato alle maggiori fatture da emettere rilevate a fine
anno.
Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 34.679 migliaia di euro e si è così movimentato
nell’esercizio 2024:
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol 173.927 168.503 5.424
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze 10.890 11.917 (1.027)
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30.000 30.000 0
Crediti verso altri clienti 19.914 19.615 299
Crediti per Balance 223.541 173.127 50.414
458.272 403.162 55.110
Fondo svalutazione crediti (34.679) (38.762) 4.083
Totale 423.593 364.400 59.193
Crediti commerciali non correnti
Crediti per Balance 385.454 526.841 (141.387)
Totale 385.454 526.841 (141.387)
(migliaia di euro)
244
L’incremento dell’esercizio del fondo svalutazione crediti recepisce sia le posizioni che sono state oggetto di
svalutazione totale per lo stato di insolvenza di alcuni vettori aerei che la svalutazione prudenziale attuata sulla
base del modello valutativo in uso presso la Società.
I decrementi del fondo svalutazione crediti si riferiscono per 1.122 migliaia di euro a crediti svalutati
prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2024 e per 5.893 migliaia di euro
principalmente alla cancellazione di crediti in ambito Eurocontrol, che non pregiudica il diritto del recupero del
credito.
I rilasci vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.
Il Credito per Balance, al netto dell’effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 608.995 migliaia di euro
(699.968 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) classificato nell’ambito dei crediti correnti per 223.541 migliaia
di euro che comprende, al netto dell’effetto finanziario, la quota inserita in tariffa nel 2025 relativa oltre ai
crediti iscritti nel 2023, alla terza quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021, oggetto di recupero in cinque
anni a decorrere dal 2023 per il credito di rotta e per il credito di terminale riferito alle prime due zone di
tariffazione e in sette anni relativamente al credito di terminale della terza zona di tariffazione, in conformità
alla richiesta avanzata dal regolatore ENAC e prevista come tempistica di recupero dal Regolamento
Comunitario 2020/1627. Il credito per balance nella quota non corrente accoglie i balance positivi emersi
nell’esercizio 2024 che ammontano, al lordo della componente finanziaria, a 89,9 milioni di euro e sono riferiti
principalmente al balance inflattivo per complessivi 63,6 milioni di euro (62,5 milioni di euro al 31 dicembre
2023) rilevati per tener conto dell’andamento dei tassi di inflazione a consuntivo rispetto a quanto inserito nel
Piano di Performance; ai balance legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo rispetto
a quanto pianificato nel piano di performance per complessivi 12,6 milioni di euro; ai balance riferiti a costi
sostenuti e non prevedibili all’atto di perfezionamento del piano di performance e recuperabile in tariffa in
conformità a quanto previsto dall’art. 28 del Regolamento UE 2019/317 per complessivi 10,6 milioni di euro.
13. Rimanenze
Le rimanenze di magazzino, rappresentate da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a
60.249 migliaia di euro e registrano una variazione netta negativa di 1.513 migliaia di euro, rispetto all’esercizio
precedente. La movimentazione rilevata nell’esercizio è di seguito rappresentata:
L’incremento di 3.456 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al
magazzino fiduciario per l’acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra
cui parti di ricambio a supporto dei radar, delle telecomunicazioni e dei sistemi meteo. Una parte
dell’incremento pari a 402 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino provenienti dalle
al 31.12.2023 Incrementi rilasci cancellazioni al 31.12.2024
Fondo svalutazione crediti 38.762 2.932 (1.122) (5.893) 34.679
(migliaia di euro)
Decrementi
al 31.12.2023 Incrementi Decrementi al 31.12.2024
Magazzino fiduciario 65.722 2.879 (4.399) 64.202
Magazzino avl 5.535 924 (599) 5.860
71.257 3.803 (4.998) 70.062
Fondo Svalutazione magazzino (9.495) (347) 29 (9.813)
Totale 61.762 3.456 (4.969) 60.249
(migliaia di euro)
245
attività materiali. Il decremento di 4.969 migliaia di euro riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi
operativi superiori rispetto agli acquisti effettuati nell’esercizio.
Le parti di ricambio presenti nel magazzino fiduciario sono depositate presso la società controllata Techno Sky
che le gestisce per conto di ENAV.
14. Crediti e debiti verso imprese del Gruppo
I crediti e debiti verso imprese del gruppo ammontano rispettivamente a 39.556 migliaia di euro (33.672 migliaia
di euro al 31 dicembre 2023) e 118.097 migliaia di euro (110.883 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Di seguito si riporta la composizione dei crediti verso imprese del Gruppo:
La voce in oggetto registra un incremento complessivo di 5.884 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2023,
per un maggior credito verso Technosky a fronte delle erogazioni effettuate nell’esercizio non totalmente
compensate con le fatture passive emesse dalla stessa, ed un maggior credito vantato verso IDS AirNav,
principalmente riferito ai contratti di servizio intercompany per le prestazioni rese centralmente da ENAV.
Di seguito si riporta la composizione dei debiti verso imprese del Gruppo:
L’incremento netto della voce in oggetto per 7.214 migliaia di euro si riferisce principalmente ai rapporti
intrattenuti con la controllata Techno Sky, per il maggior stanziamento di fatture da ricevere relative all’ultimo
bimestre del canone di manutenzione sia dei sistemi operativi che non operativi, la manutenzione degli aiuti
visivi luminosi, le attività legate a progetti di investimento.
15. Altre attività correnti
Le altre attività correnti ammontano a 15.223 migliaia di euro e registrano un decremento di 14.158 migliaia di
euri rispetto all’esercizio precedente.
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazione
Crediti verso imprese del Gruppo
Techno Sky 29.218 25.592 3.626
Enav Asia Pacific 41 40 1
D-Flight 1.652 1.407 245
IDS AirNav 8.645 6.633 2.012
Totale 39.556 33.672 5.884
(migliaia di euro)
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazione
Debiti verso imprese del Gruppo
Techno Sky 115.058 107.057 8.001
IDS AirNav 2.970 3.600 (630)
D-Flight 69 226 (157)
Totale 118.097 110.883 7.214
(migliaia di euro)
246
Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti si azzera completamente rispetto al 31 dicembre
2023 per gli incassi dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti 2014-2020 avvenuti nel corso dell’esercizio.
Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogati ai dipendenti, le cui trasferte non risultano
concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (2.122 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogati
ad ex dipendenti di ENAV, già oggetto di indagine da parte dell’autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente
negli esercizi precedenti e parzialmente rilasciati (157 migliaia di euro) a seguito dei relativi incassi. A garanzia
dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e
TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e in taluni casi anche delle proprietà immobiliari.
Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a 10.427 migliaia di euro registra un decremento netto di
2.593 migliaia di euro rispetto al saldo del 31 dicembre 2023, principalmente per l’incasso dei progetti finanziati
in ambito Connecting European Facility (CEF) call 2014 e call 2015, e per l’iscrizione dei nuovi progetti
rendicontati sia in ambito CEF che per la quota di competenza dei progetti SESAR.
16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 346.661 migliaia di euro e registrano una variazione
netta positiva di 138.703 migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente. Tale variazione è principalmente
associata alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di
cassa positivo, strettamente correlato al maggior traffico aereo assistito con conseguenti maggiori incassi e che
ha beneficiato degli incassi dei progetti finanziati in ambito PON Trasporti e CEF. Nel corso dell’esercizio 2024 il
flusso di cassa è stato influenzato anche da altre operazioni, tra cui: i) il pagamento del dividendo per complessivi
124,4 milioni di euro (106,4 milioni di euro nell’esercizio precedente); ii) il pagamento del debito verso il
Ministero dell’Economia e delle Finanze riferito all’esercizio 2023 per complessivi 47,3 milioni di euro (43,6
milioni di euro erogati nel 2023); iii) il pagamento del debito verso ENAC per la quota degli incassi di rotta e di
terminale di competenza e verso l’Aeronautica Militare Italiana per la quota degli incassi di terminale di
spettanza per complessivi 23,4 milioni di euro; iv) l’erogazione di una prima tranche del finanziamento
sottoscritto con la BEI per 80 milioni di euro e il rimborso delle rate semestrali dei finanziamenti in essere
secondo i piani di ammortamento contrattualizzati per 18,9 milioni di euro.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.
17. Patrimonio Netto
Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024 che ammonta a 1.168.941
migliaia di euro.
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazione
Altre attività correnti
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti
0 11.467 (11.467)
Credito verso il personale 3.125 3.532 (407)
Credito verso enti vari per progetti finanziati 10.427 13.020 (2.593)
Risconti attivi 1.260 1.344 (84)
Crediti diversi 2.533 2.297 236
17.345 31.660 (14.315)
Fondo svalutazione altri crediti (2.122) (2.279) 157
Totale 15.223 29.381 (14.158)
(migliaia di euro)
247
In data 10 maggio 2024 in sede di Assemblea ordinaria degli azionisti convocata per l’approvazione del bilancio
di esercizio al 31 dicembre 2023 è stato deliberato di destinare il risultato di esercizio per 5.360 migliaia di euro
a riserva legale, ai sensi dell’art. 2430 comma 1 del Codice civile, per 101.837 migliaia di euro a titolo di dividendo
da distribuire in favore degli Azionisti. Inoltre, è stato deliberato di prelevare dalla riserva disponibile per utili
portati a nuovo un importo pari a 22.618 migliaia di euro, al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a
dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo pari a 124.455 migliaia di euro equivalente a euro
0,23 per ogni azione che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola.
Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale,
detenute per il 53,28% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il 46,65% da azionariato istituzionale ed
individuale e per lo 0,07% detenuto da ENAV sotto forma di azioni proprie. Al 31 dicembre 2024 tutte le azioni
risultano integralmente sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.
La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall’art. 2430 del Codice Civile non
può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2024, in conformità a quanto deliberato dall’Assemblea degli
Azionisti, in sede di approvazione del bilancio 2023 è stato destinato a riserva legale il 5% dell’utile di esercizio
di ENAV S.p.A. per un importo pari a 5.360 migliaia di euro.
Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo
1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e la riserva è disponibile, per 400 milioni di
euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale e per 1,8 milioni di euro dalla riserva
dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management della società, che si è incrementata
nell’esercizio per l’iscrizione delle quote riferite ai cicli di vesting in essere, e ridotta a seguito delle assegnazioni
delle azioni legate al secondo ciclo di vesting 2021-2023 del secondo piano di incentivazione azionaria.
La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi
e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.
La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del
Trattamento di Fine Rapporto che al 31 dicembre 2024 registra un utile attuariale di 381 migliaia di euro e
recepisce per 43 migliaia di euro il rilascio della fiscalità differita iscritta negli esercizi precedenti a seguito del
riallineamento dei valori civilistici e fiscali.
La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, e
non ha subito variazioni nell’esercizio 2024.
La Riserva per azioni proprie accoglie il controvalore delle azioni proprie pari a n. 380.940 valorizzate al prezzo
medio di 4,24 per azione, che nel corso dell’esercizio si è decrementata a seguito dell’assegnazione di n. 252.664
azioni ai beneficiari del secondo ciclo di vesting 2021-2023 del piano di performance 2020-2022.
Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi. La variazione negativa di 22,7
milioni di euro è riferita alla quota prelevata da tale voce e destinata a dividendo e dalla differenza tra il valore
delle azioni proprie e quello di assegnazione ai beneficiari del piano di performance di lungo termine.
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazioni
Capitale sociale 541.744 541.744 0
Riserva legale 52.630 47.270 5.360
Altre riserve 438.166 438.222 (56)
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) (3.045) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (5.146) (5.570) 424
Riserva Cash Flow Hedge 1.957 1.957 0
Riserva azioni proprie (1.616) (2.688) 1.072
Utili/(Perdite) portate a nuovo 26.060 48.741 (22.681)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 118.191 107.197 10.994
Totale Patrimonio Netto 1.168.941 1.173.828 (4.887)
(migliaia di euro)
248
L’utile di esercizio ammonta a 118.191 migliaia di euro.
Nella tabella seguente si riporta il prospetto di analisi delle riserve di patrimonio netto con indicazione della
relativa possibilità di utilizzazione, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 2427 del Codice civile e dal
principio IAS 1.
A: aumento capitale sociale; B: copertura perdite; C: distribuzione ai soci.
(*) Le riserve sono soggette a vincolo di indisponibilità ai sensi dell’art. 6 del D. Lgs. 38/05
Gestione del capitale
Gli obiettivi identificati da ENAV nell’ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli azionisti
ed il supporto allo sviluppo nel lungo periodo. In particolare, ENAV persegue il mantenimento di un adeguato
livello di capitalizzazione che permetta di garantire l’accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di
ottimizzare al contempo il costo dell’indebitamento, la realizzazione di un soddisfacente ritorno economico per
gli azionisti, e che consenta di supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività della Società. In tale contesto
ENAV gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant
finanziari.
18. Fondi rischi e oneri
I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 11.081 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle
passività correnti ammonta a 9.546 migliaia di euro, ed hanno subito nell’esercizio la seguente movimentazione:
Il fondo rischi per il contenzioso con il personale al 31 dicembre 2024 ammonta a 10.149 migliaia di euro, la cui
quota a breve è pari al totale iscritto nelle passività correnti per 9.546 migliaia di euro. L’accantonamento
dell’esercizio è stato principalmente effettuato al fine di far fronte a richieste ricevute dalla società che, pur in
Importo
Possibilità di
utilizzazione
Riserve di capitale
Altre riserve 436.359 A, B, C
Riserve di utili
Riserva legale 52.630 B
Riserva negativa per azioni proprie (1.616)
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) indisponibile
Utili portati a nuovo 26.440 A, B, C
Riserva adozione nuovi principi (380) indisponibile
Riserve da valutazione
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (5.146) (*)
Riserva Cash Flow Hedge 1.957 (*)
Riserva Stock Grant 1.807 (*)
Totale riserve 509.006
(migliaia di euro)
al 31.12.2023 Incrementi
Assorbimento
a conto
economico
Utilizzi al 31.12.2024
Fondo rischi per il contenzioso con il personale 8.586 4.065 (2.480) (22) 10.149
Fondo rischi per altri contenziosi in essere 49 0 0 0 49
Altri fondi rischi 883 0 0 0 883
Fondo altri oneri 4.003 0 (3.843) (160) 0
Totale fondi 13.521 4.065 (6.323) (182) 11.081
(migliaia di euro)
249
presenza di solidi argomenti a supporto della posizione assunta da ENAV S.p.A., in base al prudente
apprezzamento degli amministratori e nelle more del giudizio del tribunale, presentano un rischio per passività
ritenuto probabile. Il rilascio a conto economico effettuato nel 2024 è conseguenza della definizione in favore
della Società di alcuni contenziosi con giudizi di primo grado. Le potenziali passività legate ad ulteriori
contenziosi sono soggette ad elementi di incertezza associati alla complessiva aleatorietà della vicenda. Al 31
dicembre 2024, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di
soccombenza è stato valutato dai legali della società come possibile, è pari a 3,8 milioni di euro.
Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, classificato interamente oltre i dodici mesi, non ha subito variazioni
nel corso dell’esercizio. Al 31 dicembre 2023, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere, il cui rischio
di soccombenza è stato valutato dai legali della società come possibile, è pari a 0,1 milioni di euro.
Il fondo altri oneri, si riferiva interamente agli oneri connessi alla misura di accompagnamento alla pensione
disciplinata dallart. 4 commi 1-7 ter della Legge 92/2012 denominata “Isopensione” ed è stato completamente
azzerato a fine 2024, per la scadenza della validità degli accordi al tempo sottoscritti, che prevedevano come
data ultima di utilizzo dello strumento in oggetto il 30 novembre 2024; di conseguenza l’importo residuo è stato
rilasciato a conto economico nell’ambito del costo del personale.
19. Tfr e altri benefici ai dipendenti
Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 27.309 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di
Fine Rapporto, disciplinato dall’art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell’obbligazione, determinata
sulla base di tecniche attuariali, riguardanti l’ammontare da corrispondere ai dipendenti ENAV all’atto della
cessazione del rapporto di lavoro.
La movimentazione del TFR e altri benefici ai dipendenti è riportata nella seguente tabella:
La componente finanziaria dell’accantonamento pari a 917 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari.
L’utilizzo del fondo TFR per 2.584 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita
nel corso dell’esercizio e da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta.
La differenza tra il valore dell’accantonato atteso alla fine del periodo d’osservazione con il valore attuale atteso
delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi
valutative, costituisce l’importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2024 un utile
attuariale per 381 migliaia di euro.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni applicate per il processo di stima attuariale del fondo TFR:
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 29.357 29.651
Interest cost 917 1.347
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti (381) 195
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (2.584) (1.836)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 27.309 29.357
(migliaia di euro)
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Tasso di attualizzazione 3,18% 3,08%
Tasso di inflazione 2,00% 2,00%
Tasso annuo incremento TFR 3,00% 3,00%
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,00% 2,00%
250
Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato
determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall’Indice IBoxx Corporate AA con duration rilevata alla
data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. Il tasso annuo
di incremento del TFR è pari al 75% dell’inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all’art. 2120 del Codice
civile.
Di seguito si riporta l’analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.
La durata media finanziaria dell’obbligazione per i piani a benefici definiti è di 8,3 anni.
20. Passività finanziarie correnti e non correnti
Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti
a medio lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi
degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) le passività finanziarie per leasing.
Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2024 posti a confronto con l’esercizio precedente e le relative
variazioni:
I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2024 hanno registrato un incremento netto di 61.994 migliaia di euro
come effetto combinato dell’accensione di un nuovo finanziamento e il rimborso delle rate dei finanziamenti in
essere che recepiscono gli effetti del costo ammortizzato. In particolare, si evidenzia: i) l’erogazione nel mese di
aprile di una tranche del finanziamento con BEI per 80 milioni di euro, sottoscritto nel mese di ottobre 2023 per
un importo complessivo di 160 milioni di euro a tasso fisso del 3,54% con durata fino al 2040. Il finanziamento
al 31 dicembre 2024 è in preammortamento; ii) il rimborso delle rate dei finanziamenti con BEI riferiti a due rate
semestrali del finanziamento di iniziali 80 milioni di euro, per complessivi 5.333 migliaia di euro con scadenza il
12 dicembre 2032, di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 100 milioni, per complessivi 8.718 migliaia
di euro, con scadenza il 19 dicembre 2029, il rimborso di due rate semestrali del finanziamento di iniziali 70
milioni di euro per complessivi 4.828 migliaia di euro con scadenza ad agosto 2036.
Le quote dei finanziamenti da rimborsare nel 2025, in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra
le passività correnti per complessivi 20.275 migliaia di euro, comprensive degli effetti connessi al costo
ammortizzato.
al 31.12.2024 al 31.12.2023
Tasso di turnover + 1% 27.844 29.891
Tasso di turnover - 1% 27.657 29.705
Tasso di inflazione + 0,25% 28.087 30.175
Tasso di inflazione - 0,25% 27.427 29.434
Tasso di attualizzazione + 0,25% 27.238 29.222
Tasso di attualizzazione - 0,25% 28.286 30.400
(migliaia di euro)
Passività per benefici definiti ai dipendenti
quota
corrente
quota non
corrente
Totale
quota
corrente
quota non
corrente
Totale
quota
corrente
quota non
corrente
Totale
Finanziamenti bancari 20.275 564.870 585.145 19.659 503.492 523.151 616 61.378 61.994
Debiti finanziari per lease ex IFRS 16 1.048 2.320 3.368 866 1.580 2.446 182 740 922
Totale 21.323 567.190 588.513 20.525 505.072 525.597 798 62.118 62.916
(migliaia di euro)
al 31.12.2024
al 31.12.2023
Variazioni
251
Al 31 dicembre 2024 la società dispone di linee di credito di breve periodo committed e uncommitted non
utilizzate per complessivi 194 milioni di euro, al quale si aggiunge il loan commitment di residui 80 milioni di
euro sottoscritto con la BEI.
Nella seguente tabella viene riportata l’analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo
rapporto di credito di ENAV nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti
finanziari UniCredit e Intesa Sanpaolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta
e riflettono la situazione di mercato, mentre le condizioni delle linee committed vengono determinate in base
alla percentuale di utilizzo.
Il costo medio dell’indebitamento bancario nell’esercizio 2024 è stato pari a 4,06% in leggero incremento
rispetto a quello dell’esercizio precedente che era pari a 3,83%.
In relazione alle altre operazioni di finanziamento, si rappresenta che il fair value al 31 dicembre 2024 dei prestiti
bancari è stimato pari a 571,5 milioni di euro. La stima è stata effettuata considerando una curva free risk dei
tassi di mercato, maggiorata di uno spread posto pari al differenziale BTP/Bund per considerare la componente
rischio di credito.
I debiti finanziari per lease ex IFRS 16 accolgono, per complessivi 3.368 migliaia di euro, le passività finanziarie
relative ai diritti d’uso iscritti, con ripartizione tra lungo e breve, in linea con le scadenze contrattuali. Nel corso
dell’esercizio il suddetto debito ha registrato un incremento netto per 922 migliaia di euro, a fronte dell’effetto
combinato delle nuove iscrizioni, tra cui il rinnovo del contratto di affitto degli uffici di via Boccanelli, e dei
pagamenti effettuati.
La seguente tabella riporta la composizione dell’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2024 e al 31
dicembre 2023 determinato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai
sensi del regolamento sul prospetto emanati da ESMA (European Securities & Markets Authority) in data 4 marzo
2021 ed in vigore dal 5 maggio 2021 e recepiti dalla CONSOB con Richiamo di Attenzione n. 5/21 del 29 aprile
2021.
Finanziatore Tipologia
Ammontare
concesso
Ammontare
utilizzato
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
bilancio
Tasso
Pool BNL_Unicredit_ Intesa San Paolo
RCF 150.000 0 150.000 0 Euribor + spread
Unicredit Anticipi export 15.000 0 15.000 0 Euribor + spread
Intesa San Paolo
Anticipi finanziari
25.000 0 25.000 0 Euribor + spread
Credem 4.000 0 4.000 0 Euribor + spread
Totale 194.000 0 194.000 0
(migliaia di euro)
252
21. Debiti commerciali correnti e non correnti
I debiti commerciali correnti ammontano a 134.787 migliaia di euro e i debiti commerciali non correnti a 29.725
migliaia di euro e le variazioni registrate nell’esercizio sono riportate nella seguente tabella.
I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all’attività di ENAV registrano un incremento netto di 13,4
milioni di euro legato principalmente ad una maggiore fatturazione e ai maggiori accantonamenti concentrati
su fine anno.
La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 6,2 milioni di euro
risulta in incremento a seguito dei pre-financing ricevuti sui progetti finanziati in ambito SESAR.
I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 51.560 migliaia di euro, di cui la parte
classificata nei debiti correnti è pari a 21.835 migliaia di euro e corrisponde all’importo che, al lordo dell’effetto
al 31.12.2024
di cui con
parti
correlate
al 31.12.2023
di cui con
parti
correlate
(A) Disponibilità liquide presso banche 346.661
0 207.958 0
(B) Altre disponibilità liquide equivalenti
0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione
0 0 0 0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 346.661 0 207.958 0
(E) Crediti finanziari correnti 1.824
1.824 5.441 5.441
(F) Debiti finanziari correnti
0 0 0 0
(G) Parte corrente dellindebitamento finanzario non corrente
(20.275) 0 (19.659) 0
(H) Altri debiti finanziari correnti
(1.048) 0 (866) 0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (21.323) 0 (20.525) 0
(J) Indebitamento finanziario corrente netto Liquidi (D)+(E)+(I) 327.162 1.824 192.874 5.441
(K) Debiti finanziari non correnti (564.870) 0 (503.492) 0
(L) Obbligazioni emesse 0 0 0 0
(M) Altri debiti non correnti (2.321) 0 (1.580) 0
(N) Debiti commerciali non correnti (29.725) 0 (18.699) 0
(O) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M)+(N) (596.916) 0 (523.771) 0
(P) Totale Indebitamento Finanziario Netto come da orientamenti
ESMA (J)+(O)
(269.754) 1.824 (330.897) 5.441
(Q) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti 0 0 0 0
(R) Crediti finanziari non correnti 7.183 7.183 3.198 3.198
(S) Totale Indebitamento Finanziario Netto Gruppo ENAV (P)+(Q)+('R) (262.571) 9.007 (327.699) 8.639
(migliaia di euro)
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori 106.730 93.362 13.368
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo 6.222 5.767
455
Debiti per balance 21.835 76.242 (54.407)
Totale 134.787 175.371 (40.584)
Debiti commerciali non correnti
Debiti per Balance 29.725 18.699
11.026
Totale 29.725 18.699 11.026
(migliaia di euro)
253
finanziario, verrà restituito ai vettori tramite la tariffa nel 2025. Il decremento netto complessivo del debito per
balance di 43.381 migliaia di euro è riferito principalmente alla quota corrente del balance azzerata a fine
esercizio in quanto imputata nella tariffa 2024 per 76.242 migliaia di euro. Nel periodo in esame sono stati iscritti
balance per rischio traffico sia di rotta che, per la prima volta, di terminale per complessivi 14,8 milioni di euro
avendo generato a consuntivo unità di servizio superiori al dato preventivato nel piano di performance, pari per
la rotta a +4,03%, per la prima fascia di terminale a +8,12% e per la seconda fascia di terminale a +7,60%. Anche
il balance di terza fascia ha riportato un valore negativo per 1,1 milioni di euro. La voce accoglie il balance
depreciation per 9,4 milioni di euro (11,3 milioni di euro nel 2023) e le variazioni balance riferite a posizioni
iscritte nell’esercizio precedente ed oggetto di aggiustamenti da parte della Commissione Europea per 4,3
milioni di euro.
22. Altre passività correnti e non correnti
Le altre passività correnti e non correnti registrano complessivamente un incremento netto di 8.245 migliaia di
euro, rispetto all’esercizio precedente, a seguito delle variazioni rilevate nelle voci riportate nella seguente
tabella:
La voce Acconti ammonta a complessivi 79.075 migliaia di euro e si riferisce per 73.475 migliaia di euro al debito
verso lAeronautica Militare Italiana (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2024 per i servizi
di rotta e di terminale e per 5.600 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC)
per gli incassi di competenza inerenti agli stessi servizi. Nel corso del 2024 si è proceduto a pagare l’Aeronautica
Militare per la quota di competenza dei servizi di terminale per complessivi 18,5 milioni di euro e a compensare
gli acconti AMI per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2023 con il credito vantato nei confronti del Ministero
dell’Economia e delle Finanze (MEF), da cui è emerso un importo a debito pari a 47,3 milioni di euro, regolato
nel mese di dicembre, insieme alla quota di competenza ENAC relativa al 2023 per un importo pari a 4,8 milioni
di euro.
Gli Altri debiti, che ammontano a 50.795 migliaia di euro registrano, rispetto all’esercizio precedente, un
incremento netto di 6.572 migliaia di euro imputabile principalmente ai maggiori debiti verso il personale iscritti
per gli accantonamenti di competenza dell’esercizio.
La voce Risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti i progetti di investimento finanziati, di
cui la quota a breve rappresenta l’importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi. In
particolare, la voce accoglie: i) i contributi PON Infrastrutture e Reti riferiti al periodo 2000/2006, 2007/2013 e
2014/2020 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo, al netto delle
quote imputate a conto economico e delle quote non più previste per il termine del periodo di rendicontazione
nell’ambito del PON Trasporti 2014-2020, per 52.739 migliaia di euro (50.306 migliaia di euro al 31 dicembre
2023); ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto
previsto dalla Legge 102/2009, pari a 43.948 migliaia di euro (48.476 migliaia di euro al 31 dicembre 2023); iii) i
contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF per un importo pari a 46.478 migliaia
di euro (47.815 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
23. Debiti tributari e previdenziali
I debiti tributari e previdenziali ammontano a complessivi 29.109 migliaia di euro e sono così formati:
quota
corrente
quota non
corrente
Totale
quota
corrente
quota non
corrente
Totale
quota
corrente
quota non
corrente
Totale
Acconti 79.075 0 79.075 74.285 0 74.285 4.790 0 4.790
Altri debiti 50.795 0 50.795 44.223 0 44.223 6.572 0 6.572
Risconti 10.654 136.792 147.446 10.258 140.305 150.563 396 (3.513) (3.117)
Totale 140.524 136.792 277.316 128.766 140.305 269.071 11.758 (3.513) 8.245
(migliaia di euro)
Variazioni
al 31.12.2023
al 31.12.2024
254
I Debiti tributari registrano un decremento di 3.594 migliaia di euro per il minor debito di imposta IRES ed IRAP
rilevati nell’esercizio ed associati ai maggiori acconti di imposta versati nel 2024.
I Debiti verso istituti di previdenza ammontano a 18.779 migliaia di euro in decremento di 1.302 migliaia di euro,
rispetto al dato del 31 dicembre 2023, quale effetto netto tra i maggiori contributi maturati sugli
accantonamenti del costo del personale e sulle ferie maturate e non godute, per complessivi 9.659 migliaia di
euro (8.170 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), e l’azzeramento del debito verso l’INPS a seguito del
pagamento nel 2024 dei contributi da isopensione riferito a due dirigenti il cui rapporto di lavoro è cessato a
fine 2023.
al 31.12.2024 al 31.12.2023 Variazione
Debiti tributari 10.330 13.924 (3.594)
Debiti verso istituti di previdenza 18.779 20.081 (1.302)
Totale 29.109 34.005 (4.896)
(migliaia di euro)
255
Informazioni sulle voci di Conto Economico
24. Ricavi da contratti con i clienti
I ricavi da contratti con i clienti, rappresentati dai ricavi da attività operativa e dalla componente rettificativa
balance, ammontano complessivamente a 964.981 migliaia di euro in incremento di 30.979 migliaia di euro,
rispetto all’esercizio precedente, per il maggior traffico aereo assistito che ha registrato un +10,5% in termini di
unità di servizio ed un +16,8% rispetto al 2019 Tutti i mesi dell’esercizio 2024 hanno rilevato valori in aumento
rispetto sia al 2023 che al 2019, ultimo anno pre-pandemico, con i mesi della cosiddetta summer season che
hanno registrato un +11,6% nel mese di giugno, +9,3% nel mese di luglio, +11,9% nel mese di agosto e un +10,7%
nel mese di settembre, il tutto rispetto al 2023 ed in termini di unità di servizio di rotta. Tale risultato positivo
compensa pienamente l’effetto negativo derivante dalla componente balance e recepisce i risultati delle attività
svolte sul mercato terzo. In particolare, si registrano ricavi da core business per 1.006,1 milioni di euro, in
incremento di 58,3 milioni di euro rispetto all’esercizio 2023, ricavi per attività svolte sul mercato non regolato
per 14,5 milioni di euro, e la componente balance per negativi 55,6 milioni di euro.
Le tabelle di seguito riportate mostrano il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da contratti con i
clienti oltre alla disaggregazione degli stessi per natura e tipo di attività in conformità a quanto richiesto dal
principio IFRS 15.
Ricavi di rotta
I Ricavi di rotta commerciali ammontano a 732,2 milioni di euro e registrano un incremento di 37,3 milioni di
euro, rispetto al 2023, per le maggiori unità di servizio sviluppate nell’esercizio che si attestano a +10,7% (+11,2%
2023 su 2022) riguardanti in particolare il traffico aereo internazionale e di sorvolo, il tutto in presenza della
riduzione della tariffa applicata nel 2024 del -4,9% rispetto alla tariffa applicata nel 2023 (euro 68,77 nel 2024
vs euro 72,28 nel 2023) riduzione che si attesta a -15,8%, se si considera la sola tariffa al netto dei balance.
Considerando i ricavi di rotta anche con la componente dei voli esenti, che registrano un decremento di 0,9
milioni di euro, rispetto all’esercizio 2023, sia per le minori unità di servizio sviluppate nell’esercizio pari a -5,7%
che per la minore tariffa applicata e la componente rettificativa per Balance, i ricavi di rotta si attestano
complessivamente a 705,9 milioni di euro, in incremento di 20,6 milioni di euro, come di seguito rappresentato:
2024 2023 Variazioni %
Ricavi di rotta 732.228 694.951 37.277 5,4%
Ricavi di terminale 263.029 240.981 22.048 9,1%
Esenzioni di rotta e di terminale 10.880 11.917 (1.037) -8,7%
Ricavi da mercato non regolamentato 14.501 14.243 258 1,8%
Totale Ricavi da attività operativa 1.020.638 962.092 58.546 6,1%
Balance (55.657) (28.090) (27.567) 98%
Totale ricavi da contratti con i clienti 964.981 934.002 30.979 3,3%
(migliaia di euro)
256
Il balance dell’anno di rotta incide per positivi 50.195 migliaia di euro e registra una variazione negativa di 12.470
migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente, a seguito di diversi effetti, tra cui l’iscrizione del balance da
rischio traffico, in restituzione ai vettori per complessivi 10,5 milioni di euro avendo conseguito a consuntivo
unità di servizio pari a +4,03% rispetto al dato pianificato nel piano di performance, balance non presente nel
2023 in cui la variazione delle unità di servizio era pari a 1,54%, quindi inferiore alla soglia del 2% che ne prevede
la restituzione Nell’esercizio precedente l’obiettivo raggiunto al di sotto del target fissato per ENAV aveva
determinato l’iscrizione del bonus capacity per 9,6 milioni di euro. Nel 2024 incidono inoltre il balance legato
all’incremento inflattivo, emerso già a decorrere dal terzo trimestre del 2022, determinato sulla base del dato
pubblicato da Eurostat a gennaio 2025 (+1,10%), per un valore complessivo pari a 55 milioni di euro (53,9 milioni
di euro al 2023), i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi a consuntivo, rispetto
a quanto pianificato nel piano di performance per 10,1 milioni di euro (12,3 milioni di euro nel 2023) e il balance
depreciation in restituzione ai vettori per 7,9 milioni di euro (9,5 milioni di euro nel 2023).
La voce variazione balance, pari a negativi 2.442 migliaia di euro, accoglie sia il delta costi Eurocontrol riferiti al
2023 determinati sulla base del bilancio chiuso per tale data e, rispetto a quanto inserito in tariffa, determina
un importo positivo pari a 1,1 milioni di euro, balance negativi per complessivi 7,2 milioni di euro a seguito di
aggiustamenti sulla determinazione di alcuni balance iscritti nell’esercizio precedente, in conformità alle
richieste di ENAC e della Commissione Europea e l’iscrizione di balance positivi al fine di tener conto di costi
sostenuti e non prevedibili all’atto della presentazione del piano di performance, in conformità all’art. 28 del
Regolamento UE 2019/317.
I balance iscritti nell’esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE ossia
nei due anni successivi alla rilevazione, mentre la voce utilizzo balance di rotta n-2 è riferita ai balance inseriti in
tariffa 2024 e riguardanti sia la seconda quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote
costanti in 5 anni, che i balance iscritti nel 2022 con rigiro nell’esercizio per un valore complessivo pari a negativi
80,3 milioni di euro.
Ricavi di terminale
I Ricavi di terminale commerciali ammontano a 263 milioni di euro in incremento di 22 milioni di euro, rispetto
all’esercizio precedente, per l’andamento positivo delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti
per zone di tariffazione che complessivamente si attesta a +9,9% (+11,1% 2023 su 2022) in cui emerge il buon
andamento del traffico aereo internazionale e con valori positivi anche rispetto al 2019 registrando un +7,9% in
termini di unità di servizio.
In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall’aeroporto di Roma Fiumicino, ha registrato un
incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +20,9% (+29,9% 2023 su 2022) rispetto
al 2023 con risultati particolarmente positivi sia per il traffico aereo nazionale che per quello internazionale. La
tariffa applicata nel 2024 pari a euro 193,05 è stata superiore del 5,17% rispetto alla tariffa applicata nel 2023
che ammontava a euro 183,56.
2024 2023
Variazioni %
Ricavi di rotta 732.228 694.951 37.277 5,4%
Esenzioni di rotta 8.410 9.347 (937) -10,0%
Subtotale ricavi 740.638 704.298 36.340 5,2%
Balance dell'anno di rotta 50.195 62.665 (12.470) -19,9%
Attualizzazione balance dell'anno (2.143) (2.373) 230 -9,7%
Variazione balance (2.442) (2.082) (360) 17,3%
Utilizzo balance di rotta n-2 (80.319) (77.177) (3.142) 4,1%
Subtotale balance (34.709) (18.967) (15.742) 83,0%
Totale ricavi di rotta con balance 705.929 685.331 20.598 3,0%
(migliaia di euro)
257
La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia
Tessera e Bergamo Orio al Serio, registra un incremento nel traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio,
del +7,4% rispetto al 2023 (+10,2% 2023 su 2022) concentrato sul traffico aereo internazionale. La tariffa del
2024 è stata pari a euro 216,28 in lieve incremento rispetto alla tariffa applicata nel 2023 pari a euro 214,16.
La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un aumento nel
traffico aereo assistito, espresso in unità di servizio, del +6,6% rispetto al 2023 (+4,7% 2023 su 2022) riferito
principalmente al traffico aereo internazionale. La tariffa del 2024 si attesta a euro 332,27 in leggera riduzione
rispetto alla tariffa applicata nel 2023 che ammontava a euro 334,08.
Considerando i ricavi di terminale congiuntamente ai ricavi per voli esenti, in riduzione di 100 migliaia di euro
rispetto all’esercizio precedente, e la componente rettificativa per Balance, i ricavi di terminale si attestano
complessivamente a 244,5 milioni di euro, in crescita di 10,1 milioni di euro, rispetto al 2023, come di seguito
rappresentato:
Il balance dell’anno di terminale incide positivamente per 4.766 migliaia di euro e registra una variazione
negativa di 10.266 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente, a seguito principalmente del balance per
rischio traffico in restituzione ai vettori sia per la prima fascia di tariffazione per 1,5 milioni di euro (positivi 1,1
milioni di euro nel 2023) avendo generato a consuntivo unità di servizio per +8,12% rispetto al dato previsionale
che per la seconda fascia di tariffazione pari a 2,7 milioni di euro (negativi 1,7 milioni di euro nel 2023) per unità
di servizio di consuntivo pari a +7,60% rispetto al dato previsionale. Anche il balance di terza fascia determinato
secondo una logica di cost recovery si attesta su valori negativi pari a 1,1 milioni di euro mentre nell’esercizio
precedente incideva per positivi 4,7 milioni di euro. Nella determinazione dei balance dell’anno incidono inoltre,
per la prima e seconda fascia di tariffazione, il balance inflazione per complessivi 8,7 milioni di euro (8,6 milioni
di euro nel 2023), i balance positivi legati al recupero dei maggiori tassi di interesse emersi nell’attuale periodo
regolatorio, rispetto a quanto pianificato nel piano di performance, per complessivi 2,5 milion i di euro (2,9
milioni di euro nel 2023) e il bonus capacity per la prima e seconda zona di tariffazione per 1 milione di euro
(0,9 milioni di euro nel 2023), il balance depreciation in restituzione ai vettori per complessivi 1,5 milioni di euro
(3,5 milioni di euro nell’esercizio precedente).
La voce variazione balance, pari a negativi 876 migliaia di euro, accoglie gli effetti negativi sulla rideterminazione
di alcuni balance iscritti nell’esercizio precedente, in conformità alle richieste di ENAC e della Commissione
Europea (1,4 milioni di euro) e l’iscrizione di balance positivi al fine di tener conto di costi sostenuti e non
prevedibili all’atto della presentazione del piano di performance, in conformità all’art. 28 del Regolamento UE
2019/317.
I balance iscritti nell’esercizio sono stati attualizzati in un arco temporale coerente con i Regolamenti UE, mentre
la voce utilizzo balance di terminale n-2 è riferita ai balance inseriti in tariffa 2024 e riguardanti sia la seconda
quota dei balance iscritti nel biennio 2020-2021 recuperabile in quote costanti in 5 anni per la prima e seconda
2024 2023
Variazioni %
Ricavi di terminale 263.029 240.981 22.048 9,1%
Esenzioni di terminale 2.470 2.570 (100) -3,9%
Subtotale 265.499 243.551 21.948 9,0%
Balance dell'anno di terminale 4.766 15.032 (10.266) -68,3%
Attualizzazione balance dell'anno (207) (555) 348 -62,7%
Variazione balance (876) (350) (526) n.a.
Utilizzo balance di terminale n-2 (24.631) (23.250) (1.381) 5,9%
Subtotale (20.948) (9.123) (11.825) n.a.
Totale ricavi di terminale con balance 244.551 234.428 10.123 4,3%
(migliaia di euro)
258
zona di tariffazione e in 7 anni per la terza, che i balance iscritti nel 2023 con rigiro nell’esercizio per un valore
complessivo pari a negativi 24,6 milioni di euro.
I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 14.501 migliaia di euro e registrano un lieve incremento
di 258 migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente, quale effetto combinato tra le maggiori attività di flight
inspection and validation in Kenya e Romania, l’attividi consulenza aeronautica per lo sviluppo del piano
nazionale per la navigazione aerea in Arabia Saudita, dall’incremento delle attività relative ai servizi tecnici e di
ingegneria prevalentemente legate ai contratti EGNOS che hanno compensato la riduzione delle attività di
consulenza aeronautica svolte in Qatar.
Si riporta di seguito l’evidenza della disaggregazione dei ricavi da mercato non regolamentato per tipo di attività.
25. Altri ricavi e proventi operativi
Gli altri ricavi e proventi operativi si attestano a 56.339 migliaia di euro, sostanzialmente invariati rispetto
all’esercizio precedente, e sono così composti:
I contributi in conto impianti recepiscono la quota imputata a conto economico commisurata agli ammortamenti
generati dai cespiti a cui i contributi si riferiscono e risultano in lieve aumento rispetto all’esercizio 2023.
I contributi in conto esercizio pari a complessivi 30.715 migliaia di euro registrano un decremento di 1.549
migliaia di euro principalmente per l’azzeramento nel 2024 del contributo derivante dal credito di imposta per
energia elettrica e gas, che nell’esercizio a confronto incideva per 1,1 milioni di euro del 2023. La voce in oggetto
contiene per 30 milioni di euro il contributo riconosciuto a ENAV, ai sensi dell’art. 11 septies della Legge
248/2005, per compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa.
I finanziamenti europei registrano un decremento di 782 migliaia di euro per le minori rendicontazioni dei
progetti finanziati nell’ambito del Connecting European Facility (CEF).
Gli altri ricavi e proventi si incrementano di 1.372 migliaia di euro, rispetto al 2023, ed accolgono principalmente
i ricavi derivanti dalle attività svolte dal personale ENAV verso le società controllate in conformità ai contratti di
servizio Intercompany in essere.
2024 2023 Variazioni %
Ricavi da mercato non regolamentato
Radiomisure 1.921 1.463 458 31,3%
Consulenza aeronautica 6.952 8.668 (1.716) -19,8%
Servizi tecnici e di ingegneria 2.967 1.350 1.617 n.a.
Formazione 130 130 0 0,0%
Altri ricavi 2.531 2.632 (101) -3,8%
Totale ricavi da mercato non regolamentato 14.501 14.243 258 1,8%
(migliaia di euro)
2024 2023 Variazioni %
Contributi in conto impianti 11.360 10.418 942 9,0%
Contributi in conto esercizio 30.715 32.264 (1.549) -4,8%
Finanziamenti Europei 2.535 3.317 (782) -23,6%
Altri ricavi e proventi 11.729 10.357 1.372 13,2%
Totale altri ricavi operativi 56.339 56.356 (17) 0,0%
(migliaia di euro)
259
Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2024 e 2023 suddivisi per
area geografica:
26. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi
I costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a
211.762 migliaia di euro e registrano un incremento netto di 2.740 migliaia di euro, rispetto all’esercizio
precedente, come di seguito rappresentato.
I Costi per acquisto di beni accolgono i costi sostenuti per l’acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed
apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e la relativa variazione delle rimanenze che registrano nel
2024 un incremento sia per i maggiori acquisiti dell’esercizio che per i maggiori impieghi di parti di ricambio.
I Costi per servizi registrano complessivamente un incremento netto di 412 migliaia di euro, rispetto all’esercizio
precedente, dovuto all’effetto combinato di: i) l’incremento del costo della manutenzione, determinato in parte
dagli effetti del rinnovo del contratto di con Technosky avvenuto a febbraio 2023 e che recepisce gli interi effetti
nel 2024, in parte dal nuovo contratto, sempre con la controllata, per la gestione e manutenzione della rete
asservita alle comunicazioni operative, nonché dai maggiori costi per la manutenzione degli immobili relativi alle
infrastrutture civili delle sedi periferiche; ii) il costo dei buoni pasto per il maggior costo unitario riconosciuto al
personale a partire da agosto 2024 a valle della firma dell’accordo sul rinnovo della parte specifica servizi ATM
diretti e complementari del CCNL del trasporto aereo avvenuto a luglio 2024; iii) gli incrementi dei costi per
prestazioni professionali di supporto operativo e tecnico; iv) i minori costi connessi alle utenze per energia
Ricavi 2024
% sui
ricavi 2023
% sui
ricavi
Italia 1.010.910 99,0% 980.717 99,0%
UE 3.184 0,3% 1.664 0,2%
Extra UE 7.226 0,7% 7.977 0,8%
Totale ricavi 1.021.320 990.358
(migliaia di euro)
2024 2023 Variazioni %
Costi per acquisto di beni 5.575 3.031 2.544 83,9%
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 101.171 96.668 4.503 4,7%
Costi per contribuzioni eurocontrol 38.261 43.217 (4.956) -11,5%
Costi per utenze e telecomunicazioni 27.507 28.270 (763) -2,7%
Costi per assicurazioni 3.460 3.407 53 1,6%
Pulizia e vigilanza 4.802 4.891 (89) -1,8%
Altri costi riguardanti il personale 9.273 9.123 150 1,6%
Prestazioni professionali 8.369 7.792 577 7,4%
Altri costi per servizi 9.207 8.270 937 11,3%
Totale costi per servizi 202.050 201.638 412 0,2%
Costi per godimento beni di terzi 964 880 84 9,5%
Altri costi operativi 3.173 3.473 (300) -8,6%
Totale costi 211.762 209.022 2.740 1,3%
(migliaia di euro)
260
elettrica; v) il minor costo di contribuzione Eurocontrol quale effetto conseguente all’adozione di una nuova
accounting policy da parte di Eurocontrol che ha generato l’iscrizione di ricavi redistribuiti agli Stati membri per
quote di competenza e portati in riduzione della contribuzione dovuta per il quarto trimestre 2024.
27. Costo del personale
Il costo del personale ammonta a 515.334 migliaia di euro e rileva un incremento del 3,6%, rispetto allesercizio
precedente, dovuto sia al maggior traffico aereo assistito che ha inviso sulla parte variabile della retribuzione
che all’incremento retributivo legato alla rivalutazione del 2% dei minimi contrattuali in linea con gli accordi
siglati a novembre 2022.
La retribuzione fissa si attesta a 276.881 migliaia di euro, in incremento del 3,5%, rispetto al dato emerso nel
2023, per la rivalutazione dei minimi contrattuali del 2% che ha prodotto due scatti, uno a decorrere dal mese
di settembre 2023 e l’altro dal mese di luglio 2024, per gli avanzamenti nel livelli di inquadramento contrattuale
previsti nel CCNL e per l’aumento dell’organico che si attesta a +29 unità medie e +56 unità effettive chiudendo
l’esercizio 2024 con un organico effettivo di 3.441 unità (3.385 unità effettive a fine 2023).
La retribuzione variabile registra un incremento di 3.895 migliaia di euro principalmente attribuibile al maggior
traffico aereo, che si riflette nella determinazione del premio di risultato, nello straordinario operativo ed in
alcuni istituti contrattuali del personale operativo CTA (Controllori del Traffico Aereo) e FISO (Flight Information
Service Officer) entrati in vigore a partire da agosto 2024 a seguito del rinnovo della parte specifica dei servizi
ATM diretti e complementari del CCNL del trasporto aereo. Tale incremento è stato parzialmente compensato
dalla riduzione delle ferie maturate e non godute, per la maggiore fruizione di tale istituto e il minor costo delle
trasferte che aveva visto nell’esercizio precedente un maggior costo legato alle trasferte di tipo addestrativo del
personale operativo.
Gli altri costi del personale registrano un decremento netto di 2.113 migliaia di euro, rispetto all’esercizio 2023,
su cui incide il minore incentivo all’esodo riconosciuto al personale in uscita nel corso dell’esercizio che ha
interessato del personale con profili retributivi inferiori rispetto l’esercizio a confronto e il termine del
programma di esodo denominato isopensione” disciplinato dalla Legge 92/2012 la cui scadenza era fissata il
30 novembre 2024. Tali decrementi sono stati parzialmente compensati dal maggior costo dell’assicurazione
sanitaria del personale della società che riflette le condizioni di mercato.
.
Nelle tabelle seguenti viene riportato l’organico aziendale suddiviso per categoria e per profilo professionale:
2024 2023 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 276.881 267.528 9.353 3,5%
retribuzione variabile 90.617 86.722 3.895 4,5%
Totale salari e stipendi 367.498 354.250 13.248 3,7%
Oneri sociali 118.405 113.266 5.139 4,5%
Trattamento di fine rapporto 23.827 22.193 1.634 7,4%
Altri costi 5.604 7.717 (2.113) -27,4%
Totale costo del personale 515.334 497.426 17.908 3,6%
(migliaia di euro)
261
28. Costi per lavori interni capitalizzati
I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 2.172 migliaia di euro, in incremento di 1.823 migliaia di euro
rispetto allesercizio precedente, e si riferiscono interamente alla capitalizzazione dei costi del personale
dipendente per l’attività svolta sui progetti di investimento in corso di esecuzione.
29. Proventi e oneri finanziari
I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo negativo pari a 7.943 migliaia di euro
(negativi 10.337 migliaia di euro nel 2023) rappresentato da proventi finanziari per 16.923 migliaia di euro, oneri
finanziari per 25.142 migliaia di euro e una gestione cambi da cui emerge un utile per 277 migliaia di euro.
I proventi finanziari sono così composti:
I proventi finanziari mostrano un incremento netto di 3.890 migliaia di euro come risultato tra maggiori interessi
bancari maturati sulle giacenze di conto corrente e per la componente finanziaria riferita all’attualizzazione dei
crediti per balance.
2024 2023 Variazione
Dirigenti 53 48 5
Quadri 364 354 10
Impiegati 3.024 2.983 41
Consistenza finale 3.441 3.385 56
Consistenza media 3.485 3.456 29
2024 2023 Variazione
Management e Coordinamento 417 402 15
Controllori Traffico Aereo (CTA) 1.763 1.704 59
Flight Information Service Officer (FISO) 393 420 (27)
Operatori servizio meteo 27 27 0
Operatori radiomisure 20 22 (2)
Amministrativi 469 473 (4)
Tecnici 278 262 16
Personale informatico 74 75 (1)
Consistenza finale 3.441 3.385 56
2024 2023 Variazioni %
Proventi da partecipazione 667 583 84 14,4%
Proventi finanziari da attualizzazione balance e crediti 8.065 6.461 1.604 24,8%
Interessi attivi su crediti finanziari verso controllate 128 218 (90) -41,3%
Altri interessi attivi 8.063 5.771 2.292 39,7%
Totale proventi finanziari 16.923 13.033 3.890 29,8%
(migliaia di euro)
262
Il dettaglio degli oneri finanziari è riportato nella seguente tabella.
Gli oneri finanziari si attestano a 25.143 migliaia di euro in incremento netto di 2.281 migliaia di euro, rispetto
all’esercizio precedente, risente dell’effetto combinato dell’incremento dell’indebitamento e della maggiore
incidenza degli interessi sull’esposizione a tasso variabile, andamento confermato anche dal costo medio sui
finanziamenti bancari passato da 3,83% del 2023 al 4,06% del 2024. Sul saldo incide anche la riduzione interest
cost associato alla passività per benefici ai dipendenti.
30. Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 48.957 migliaia di euro e presentano un incremento di
4.950 migliaia di euro, rispetto allesercizio precedente, principalmente per la maggiore base dell’imponibile
fiscale e l’effetto derivante dalla fiscalità differita.
Le imposte dell’esercizio sono composte come da tabella si seguito riportata:
Per i dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 10.
Il tax rate per l’imposta IRES dell’esercizio 2024 è risultato pari 23,3% di poco inferiore all’imposta teorica del
24%.
2024 2023 Variazioni %
Interessi passivi su finanziamenti bancari 24.105 21.469 2.636 12,3%
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 917 1.347 (430) -31,9%
Interessi passivi su passivi per lease 109 40 69 n.a.
Altri interessi passivi 12 6 6 100,0%
Totale oneri finanziari 25.143 22.862 2.281 10,0%
(migliaia di euro)
2024 2023 Variazioni %
IRES 38.982 37.338 1.644 4,4%
IRAP 8.411 8.202 209 2,5%
Totale imposte correnti 47.393 45.540 1.853 4,1%
Imposte anticipate 1.324 (1.247) 2.571 n.a.
Imposte differite 240 (286) 526 n.a.
Totale imposte correnti, anticipate e differite 48.957 44.007 4.950 11,2%
(migliaia di euro)
263
Il tax rate per l’imposta IRAP dell’esercizio 2023 è risultato pari a 5% in misura superiore rispetto all’imposta
teorica del 4,78%.
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 167.148 151.204
Imposta teorica 40.116 24,0% 36.289 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Costi non deducibili 168 0,1% 171 0,1%
Altre (828) -0,5% (648) -0,4%
Differenze temporanee per fondi tassati (474) -0,3% 1.526 1,0%
IRES Effettiva 38.982 23,3% 37.338 24,7%
(migliaia di euro)
2024
2023
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 167.148 151.204
Imposta teorica 7.990 4,78% 7.228 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Altre 41 0,0% 480 0,3%
Oneri e proventi finanziari 380 0,2% 494 0,3%
IRAP Effettiva 8.411 5,0% 8.202 5,42%
(migliaia di euro)
2024
2023
264
Altre informazioni
31. Parti correlate
Le parti correlate di ENAV, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio
sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell’interesse della Società e fanno parte
della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 17
marzo 2025, il Consiglio, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato, previo parere favorevole del
Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la nuova Procedura per la disciplina delle operazioni con parti
correlate che recepisce l’emendamento al Regolamento Parti Correlate attuato da CONSOB con Delibera 21624
del 10 dicembre 2020 in attuazione della delega contenuta nel novellato art. 2391-bis del Codice civile. Tale
procedura è redatta in conformità al suddetto articolo del Codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal
Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di cui alla delibera CONSOB n.
17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti di ENAV con entità
correlate, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche
rispettivamente per gli esercizi 2024 e 2023.
Denominazione
Crediti
commerci
ali e altre
attivi
correnti
non
Attivi
Finanziari
e correnti
e non
correnti
Debiti
finanziari
Debiti
commerci
ali e altre
passivi
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi
godiment
o beni di
terzi
Proventi
finanziari
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l 29.218 0 93 115.058 5.789 76.909 34 0
IDS AirNav S.r.l. 8.645 5.020 0 2.970 3.119 3.410 0 94
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 41 0 0 0 157 0 0 0
Enav North Atlantic LLC 0 3.987 0 0 0 0 0 34
D-Flight S.p.A. 1.652 0 0 68 547 30 0 0
Correlate esterne
MEF 10.890 0 0 61.325 10.879 0 0 0
MIT 30.000 0 0 0 34.212 0 0 0
Gruppo Enel 11 0 0 351 0 3.050 0 0
Gruppo Leonardo 28 0 0 10.269 42 564 0 0
Gruppo CDP 0 0 0 109 112 828 0 0
Gruppo Poste 0 0 0 504 0 541 0 0
Altre correlate esterne 0 0 0 5 83 82 28 0
Saldo di Bilancio 438.816 9.007 588.514 393.408 1.076.977 210.797 964 16.923
inc.% parti correlate 18,3% 100,0% 0,0% 48,5% 5,1% 40,5% 6,4% 0,8%
Saldo al 31.12.2024
(migliaia di euro)
265
La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate interne, rappresentate dalle Società
controllate da ENAV, e entità correlate esterne, quali il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e le entità sottoposte al controllo del MEF, è di seguito
rappresentata oltre che dettagliatamente descritta nel commento delle singole voci di bilancio nella nota
illustrativa:
i rapporti con la società controllata Techno Sky riguardano essenzialmente l’erogazione da parte di
quest’ultima dei servizi connessi alla manutenzione degli apparati di assistenza al volo, manutenzione degli
impianti AVL, nonché tutte le attività di manutenzione per le infrastrutture civili non legate a funzioni
operative. Nell’ambito della voce ricavi sono iscritti principalmente i servizi intercompany erogati
centralmente da ENAV;
i rapporti con la società IDS AirNav riguardano sia delle attività che la controllata eroga nei confronti di ENAV
che dei servizi centralizzati svolti da ENAV ai sensi del contratto di servizio intercompany formalizzato tra le
parti, i compensi del Consiglio di Amministrazione riversati alla controllante, oltre al finanziamento erogato
dalla controllante;
i rapporti con la società controllata Enav Asia Pacific riguardano principalmente il riaddebito dei costi per il
personale distaccato;
i rapporti con Enav North Atlantic si riferiscono al contratto di finanziamento erogato nel 2017 per
consentire alla controllata di assolvere alle scadenze associate all’investimento in Aireon. Tale
finanziamento, pari a 3,5 milioni di dollari, ed emendato nel corso del 2024, ha scadenza il 31 dicembre
2028 e prevede un tasso di interesse pari al 2%;
i rapporti con la società D-Flight riguardano i servizi intercompany erogati centralmente da ENAV oltre ai
compensi del Consiglio di Amministrazione riversati alla controllante;
i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe
relative ai servizi erogati da ENAV in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in conformità
alle normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati da ENAV e relative alle
quote di competenza dell’Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle
dell’approvazione del Bilancio di Esercizio di ENAV, viene posto in compensazione con la posizione creditizia;
Denominazione
Crediti
commercial
i e altre
attivi
correnti
non
Attivi
Finanziarie
correnti e
non
correnti
Debiti
finanziari
Debiti
commercial
i e altre
passivi
correnti
Ricavi e altri
ricavi operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi
godimento
beni di terzi
Proventi
finanziari
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l 25.592 0 212 107.057 5.632 74.871 33 0
IDS AirNav S.r.l. 6.633 4.926 0 3.599 2.848 3.068 0 128
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 40 0 0 0 199 0 0 0
Enav North Atlantic LLC 0 3.713 0 0 0 0 0 90
D-Flight S.p.A. 1.407 0 0 226 533 111 0 0
Correlate esterne
MEF 11.917 0 0 59.253 11.917 0 0 0
MIT 41.467 0 0 0 34.115 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 1.380 0 4.050 0 0
Gruppo Leonardo 0 0 0 8.203 207 664 0 0
Gruppo CDP 0 0 0 212 116 734 0 0
Altre correlate esterne 0 0 0 378 106 1.207 24 0
Saldo di Bilancio 393.781 8.639 525.597 415.021 1.018.448 208.142 880 13.033
inc.% parti correlate 22,1% 100,0% 0,0% 43,4% 5,5% 40,7% 6,5% 1,7%
Saldo al 31.12.2023
(migliaia di euro)
266
i rapporti con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si riferiscono a rapporti di credito e ricavo
derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti da ENAV per
garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall’art. 11
septies della Legge 248/2005 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità sulla base di
convenzioni stipulate tra le parti e a valle della registrazione delle stesse da parte della Corte dei Conti. Tali
contributi vengono imputati a conto economico per un importo commisurato all’ammortamento degli
investimenti a cui si riferiscono i contributi;
i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti di ENAV,
alle manutenzioni e all’acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico
aereo;
i rapporti con il Gruppo Enel si riferiscono ad accordi di fornitura dell’energia elettrica per taluni siti;
i rapporti con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) si riferiscono alle attività afferenti il Gruppo
Fincantieri, in particolare con la società IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A. con cui ENAV intrattiene rapporti;
i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.
Per Dirigenti con Responsabilità Strategiche (DIRS) si intendono l’Amministratore Delegato di ENAV e quattro
dirigenti con posizioni di rilievo nell’ambito della Società, nominati dal Consiglio di Amministrazione, su parere
dell’Amministratore Delegato individuati nelle figure del Chief Financial Officer, del Chief HR and Corporate
Services Officer, del Chief Operating Officer e del Chief Technology Officer.
Di seguito vengono riportate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi
ai dirigenti con responsabilità strategiche di ENAV:
Relativamente ai compensi del Collegio Sindacale riferiti all’esercizio 2024, si segnala che gli stessi ammontano
a 95 migliaia di euro in linea con quanto rilevato nell’esercizio precedente, in conformità alla delibera
assembleare del 3 giugno 2022 che ha nominato i componenti del Collegio Sindacale per il triennio 2022-2024.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell’art. 123 ter del TUF.
ENAV in applicazione al CCNL aderisce al Fondo Prevaer il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare
per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Gli organi sociali del Fondo, come riportato
all’art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, sono formati dall’Assemblea dei soci delegati, dal Consiglio di
Amministrazione, dal Presidente e vice Presidente e dal Collegio dei Sindaci; la rappresentanza dei soci è fondata
sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il
Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l’altro, sui criteri generali per la ripartizione del rischio in
materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento, sulla scelta dei soggetti gestori
e sull’individuazione della banca depositaria.
32. Piano di incentivazione azionaria di lungo termine
In data 28 aprile 2023 l’Assemblea degli Azionisti di ENAV ha approvato il nuovo Piano di Performance share
triennale 2023-2025 avviando il lancio del primo ciclo di vesting (2023-2025) con delibera del Consiglio di
Amministrazione del 18 luglio 2023 ed il secondo ciclo di vesting (2024-2026) con delibera del Consiglio di
Amministrazione del 29 novembre 2024 ed approvazione del relativo regolamento.
2024 2023
Competenze con pagamento a breve/medio termine 2.501
2.212
Altri benefici a lungo termine 0
0
Pagamenti basati su azioni 954
921
Totale 3.455 3.133
(migliaia di euro)
267
Il Piano di incentivazione azionaria di lungo termine 2020-2022 approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 21
maggio 2020 è ancora aperto relativamente al terzo ciclo di vesting (2022-2024) avviato con delibera del
Consiglio di Amministrazione del 18 ottobre 2022 che ha aggiornato il relativo Regolamento.
Il Piano è articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale e prevede l’assegnazione gratuita, a favore dei
beneficiari individuati, di un numero variabile di azioni ordinarie di ENAV S.p.A. in funzione del raggiungimento
di specifici obiettivi di performance distinti per ciascun ciclo.
Tali obiettivi sono stati identificati nel Total Shareholder Return relativo (TSR), nell’ EBIT cumulato, nel Free Cash
Flow cumulato e un indicatore di sostenibilità identificato per ogni periodo di vesting e deliberato dal Consiglio
di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni, previo coordinamento con il Comitato
Sostenibilità.
Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre
tra l’attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei
beneficiari. Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lock-up) diverso a
seconda dei Piani di Performance Share interessati, ossia per il piano riferito al periodo 2020-2022 è stato
definito un vincolo di indisponibilità sul 30% delle azioni assegnate ai beneficiari, ovvero l’Amministratore
Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati, vincolo innalzato al 50% delle
azioni assegnate nel Piano di Performance Share 2023-2025, mentre in ambedue i piani il vincolo persiste per
un periodo di due anni dal termine del periodo di vesting.
Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:
una componente market based (con un peso del 40% dei diritti attribuiti) legata alla misurazione della
performance di ENAV in termini di TSR relativamente al Peer Group già individuato dalla Società;
una componente non-market based (con un peso complessivamente pari al 60% dei diritti attribuiti) legata
al raggiungimento degli obiettivi di Free Cash Flow ed EBIT cumulati rispetto ai target di piano e all’indicatore
ESG definito per ogni periodo di vesting.
Con riferimento alla valutazione del piano di incentivazione azionaria di lungo termine ai sensi del principio IFRS
2, per la componente market based è stato utilizzato il criterio di calcolo con il Metodo Monte Carlo che, sulla
base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell’arco
temporale considerato. Diversamente, la componente non-market based non è rilevante ai fini della stima del
fair value al momento dell’assegnazione, ma viene aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle
aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all’andamento dell’EBIT, del Free Cash
Flow e dell’indicatore ESG rispetto ai target di Piano.
Al 31 dicembre 2024, il fair value complessivo del primo e secondo ciclo di vesting del Piano di Performance
Share 2023-2025 e del terzo ciclo di vesting del piano di Performance Share 2020-2022 è stato pari a 0,9 milioni
di euro e tiene conto del conguaglio riferito al secondo ciclo di vesting (2021-2023) del piano di performance
2020-2022 oggetto di consuntivazione e assegnazione nel 2024. Si riportano di seguito i dettagli per ogni singolo
ciclo di vesting.
Secondo ciclo di vesting 20212023
Il secondo ciclo di vesting del periodo 2021-2023 si è concluso con l’approvazione della Relazione Finanziaria
Annuale 2023 e in conformità al Regolamento si è proceduto all’attribuzione nel corso del 2024 di n. 252.664
azioni agli 11 beneficiari del piano sulla base della consuntivazione dei dati stessi per un controvalore pari a 1,1
milioni di euro.
Terzo ciclo di vesting 20222024
Il terzo ciclo di vesting del periodo 2022-2024 ha previsto inizialmente 12 beneficiari ed è stato oggetto di nuova
valutazione a seguito della perdita di alcuni diritti ipotizzando il raggiungimento dell’obiettivo target con un
numero di azioni pari a 303.699 ed un fair value complessivo di 0,7 milioni di euro. Il costo rilevato per l’esercizio
2024 è stato di 0,1 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta complessivamente a 0,7 milioni di
euro.
Primo ciclo di vesting 20232025 del Piano di incentivazione azionaria 2023-2025
Il primo ciclo di vesting del periodo 2023-2025 ha previsto 12 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento
dell’obiettivo target con un numero di azioni pari a 341.036 ed un fair value complessivo di 1 milione di euro. Il
268
costo rilevato per l’esercizio 2024 è stato di 0,3 milioni di euro e la riserva di patrimonio netto ammonta
complessivamente a 0,7 milioni di euro.
Secondo ciclo di vesting 20242026 del Piano di incentivazione azionaria 2023-2025
Il secondo ciclo di vesting del periodo 2024-2026 ha previsto 13 beneficiari e ipotizzato il raggiungimento
dell’obiettivo target con un numero di azioni pari a 377.573 ed un fair value complessivo di 1,2 milioni di euro.
Il costo rilevato per l’esercizio 2024 è stato di 0,4 milioni di euro per pari importo rilevato nella riserva di
patrimonio netto.
33. Attività e passività distinte per scadenza
Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono a finanziamenti bancari. Si rimanda a tal fine a quanto
riportato nella nota seguente n. 37.
Le altre passività non correnti con scadenza oltre il esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto
impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.
34. Garanzie e impegni
Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi per 1.180 migliaia di euro (1.307 migliaia di euro al 31
dicembre 2023) e registrano un decremento di 127 migliaia di euro derivante principalmente da svincoli di
fidejussioni rilasciate negli esercizi precedenti per partecipazioni a gare internazionali, quali ad esempio quella
a favore della Lybian Civil Aviation Authority (138 migliaia di euro) a valere sui servizi di training, tale decremento
risulta parzialmente compensato dal rilascio di fidejussioni a garanzia di commesse estere.
35. Obblighi di trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche
La Legge 4 agosto 2017 n. 124 (legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto all’art. 1, commi
125 e 126, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. Le
disposizioni, da ultimo modificate con Decreto-Legge del 30 aprile 2019 n. 34, prevedono, tra l’altro, l’obbligo
di pubblicare nelle note integrative del Bilancio di Esercizio e del Bilancio Consolidato, ove presente, gli importi
e le informazioni relativi a sovvenzioni, contributi o aiuti, in denaro o in natura, ricevute dalle pubbliche
amministrazioni e le erogazioni effettuate.
In coerenza con le circolari di Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e n. 32 del 23 dicembre 2019, il criterio seguito
nell’informativa di seguito riportata, ha riguardato le erogazioni di importo superiore a 10 migliaia di euro,
effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2024, anche tramite una pluralità di transazioni
economiche e secondo il criterio della cassa.
Di seguito le informazioni relativamente alle erogazioni pubbliche incassate nell’esercizio 2024 da ENAV:
Entro
l'esercizio
Dal 2° al
esercizio
Oltre il 5°
esercizio
Totale
Attivi finanziarie non correnti 1.824 7.183 0 9.007
Attivi per imposte anticipate 0 15.363 0 15.363
Crediti tributari non correnti 0 0 0 0
Crediti commerciali non correnti 0 385.454 0 385.454
Totale 1.824 408.000 0 409.824
Passivi finanziarie 21.323 450.092 117.098 588.513
Passivi per imposte differite 0 3.169 0 3.169
Altre passivi non correnti 0 35.019 101.773 136.792
Debiti commerciali non correnti 0 29.725 0 29.725
Totale 21.323 518.005 218.871 758.199
(migliaia di euro)
269
36. Gestione dei rischi finanziari
La Società, nello svolgimento della propria attività di business, è esposta a diversi rischi finanziari quali rischi di
mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di
tali rischi si basa sul presidio di specifici Comitati interni, composti dal top management della Società, cui è
affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono i ruoli
e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di
copertura e di mitigazione.
Rischio di credito
ENAV è esposta al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano
divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta
principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in
connessione sia ai crediti derivanti dalle attività sul mercato non regolamentato che ai servizi di Rotta e i servizi
di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente
ai crediti maturati nei confronti di Eurocontrol. In tale contesto, la misurazione del rischio di credito nei confronti
di Eurocontrol è direttamente correlata ai profili di rischiosità associati al settore delle compagnie aeree. Nello
specifico, Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell’eventuale insolvenza dei vettori e salda
le proprie passività verso ENAV solo a seguito dell’avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie
aeree. Eurocontrol invece si attiva direttamente per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni
giudiziali ove necessario, per i crediti di rotta ed in collaborazione con ENAV per il recupero dei crediti di
terminale.
A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori della Società è iscritto in bilancio un apposito fondo
svalutazione (Expected Credit Loss) determinato in conformità al principio IFRS 9 ed oggetto di specifico
aggiornamento nel corso dell’esercizio e basato sul deterioramento del merito creditizio di un paniere di società
rappresentative del settore del trasporto aereo.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che ENAV, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non
poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti,
per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli
a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi
sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti
inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento.
Al 31 dicembre 2024 ENAV ha disponibilità liquide per 346,6 milioni di euro e dispone di linee di credito a breve
termine non utilizzate per un ammontare totale di 194 milioni di euro. Si tratta di: i) linee di credito
uncommitted, soggette a revoca, per 44 milioni di euro, che non prevedono il rispetto di covenant altri
Soggetto erogante Data Incasso Importo Causale
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 06/12/2024 30.000
Contributo in conto esercizio finalizzato a
compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per
garantire la sicurezza dei propri impianti e la
sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto
dallart. 11 septies della Legge 248/05
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 04/04/2024 23/04/2024 7.675 PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 12/11/2024 20/12/2024 10.437 PON Infrastrutture e Reti 2014-2020
48.112
48.112
(migliaia di euro)
Totale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Totale complessivo
270
impegni contrattuali, di cui, 29 milioni di euro anticipi finanziari utilizzabili senza alcun vincolo di destinazione e
15 milioni di euro per anticipi export; ii) linee di credito committed, per un importo complessivo di 150 milioni
di euro con scadenza a marzo 2026.
Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell’indebitamento che
prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di
controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito
equilibrato.
Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la
struttura Finance, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi
flussi finanziari. Le scelte sono principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate
per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l’attività di
pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali
impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l’integrale copertura del
debito di breve termine e la copertura del debito a mediolungo termine scadente in un orizzonte temporale di
24 mesi, anche nel caso di restrizioni all’acceso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i
programmi di sviluppo a medio lungo termine della società, relativi ai contratti di investimento per la
modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
L’esposizione finanziaria lorda di ENAV, alla data del 31 dicembre 2024, è pari a 586,2 milioni di euro ed è
rappresentata dall’indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine
di cui 19 milioni di euro esigibili entro i dodici mesi.
Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine esposti al
valore nominale, senza considerare gli effetti del costo ammortizzato:
I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la società di contenuto
anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e
natura assimilabili, potrebbero limitarne l’operatività. In particolare, tali contratti prevedono alcune ipotesi di
rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali
la società potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.
In particolare, si evidenzia quanto segue:
i contratti di finanziamento sottoscritti tra ENAV e la European Investment Bank (BEI) rispettivamente per
un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016 con il fine di finanziare i
programmi di investimento connessi al 4-flight ed altri progetti, finanziamenti integralmente utilizzati al 31
dicembre 2024, prevedono il seguente piano di rimborso: i) per la tranche di 100 milioni di euro, rate
semestrali posticipate a partire da dicembre 2018 e scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso
pari a 1,515%; ii) per la tranche di 80 milioni di euro, rate semestrali posticipate a partire da giugno 2018 e
scadenza dicembre 2032 con interessi a tasso fisso pari a 1,01%; iii) per la tranche da 70 milioni di euro, rate
semestrali posticipate a partire da agosto 2022 e scadenza agosto 2036 e con interessi a tasso fisso pari a
0,638%. Ad ottobre 2023 è stato sottoscritto tra la società e la European Investment Bank (BEI) un nuovo
contratto di finanziamento per un importo pari a 160 milioni di euro con lo scopo di finanziare alcuni progetti
di investimento che attengono all’implementazione di sistemi di controllo remoto delle torri per gli
Finanziatore Tipologia
Debito
residuo al
31.12.2024
<1 anno da 1 a 2 anni da 3 a 5 anni > 5 anni
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 45.618 8.850 8.985 27.783 -
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 15 anni 42.667 5.333 5.334 16.000 16.000
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 16 anni 57.931 4.828 4.828 14.483 33.792
BEI - Banca Europea per gli Inv.ti M/L termine a 16 anni 80.000 0 0 12.800 67.200
Term loan pool di banche M termine 3 anni 360.000 0 360.000 0 0
Totale 586.216 19.011 379.147 71.066 116.992
(migliaia di euro)
271
aeroporti minori e all’ammodernamento e digitalizzazione di una serie di infrastrutture e sistemi da
realizzarsi nel periodo 2023-2028. Al 31 dicembre 2024 il finanziamento è stato utilizzato parzialmente per
un importo di 80 milioni di euro. La tranche utilizzata prevede un piano di rimborso con rate semestrali
posticipate a partire da agosto 2028 con scadenza aprile 2040 e con interessi a tasso fisso pari a 3,542% Per
la tranche non ancora utilizzata la scadenza del periodo di disponibilità è ottobre 2026.
Tali contratti inoltre prevedono:
una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della società a non costituire né permettere che
sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione
relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare
l’acquisizione di un bene;
una clausola di cross-default che prevede la facoltà della BEI di chiedere il rimborso anticipato del
finanziamento nel caso in cui la società o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai
sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di
tale contratto di finanziamento;
una clausola di change of control, che prevede la facoltà della BEI di chiedere il rimborso anticipato del
finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo
di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell’Emittente.
I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale
e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto e l’EBITDA inferiore
a 4 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte.
il contratto di finanziamento in pool tra Enav e le banche BNL BNP Paribas, Intesa Sanpaolo ed UniCredit,
sottoscritto a marzo 2023 ed emendato in data 20 settembre 2023 con modifiche non sostanziali, per un
importo complessivo di 360 milioni di euro, della durata di tre anni e rimborso integrale a scadenza, prevede
un tasso variabile indicizzato al tasso Euribor 3 mesi e con l’introduzione di meccanismi di price adjustment
legati a parametri in materia di sostenibilità. Tale contratto di finanziamento richiede il rispetto del covenant
finanziario dato dal rapporto tra indebitamento finanziario netto e l’EBITDA inferiore a 4 volte, verificato su
base annuale e semestrale e calcolato sui dati consolidati del Gruppo. Nel contratto di finanziamento sono
inoltre incluse, secondo le prassi di mercato, clausole di negative pledge, pari passu, cross-default e change
of control.
Con riferimento anche agli esercizi pregressi, Enav ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun
finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2024 sulla base delle grandezze economico patrimoniali espresse nel
bilancio consolidato, si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento esistenti.
Rischio di tasso di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie del
Gruppo e sul livello degli oneri finanziari netti. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Al 31 dicembre 2024 l’indebitamento finanziario lordo è espresso per circa il 61,2% a tassi fissi e per il restante
a tassi variabili. Per il finanziamento a tasso variabile, come noto, il contesto macroeconomico di riferimento ha
fatto registrare un ribasso dei tassi di mercato soprattutto nell’ultima parte dell’anno, con un impatto ancora
non significativo a livello di oneri finanziari nel corso del 2024. L’attuale esposizione debitoria a tasso variabile
ha una durata residua poco superiore a un anno. Considerando il tenor ridotto del finanziamento in argomento
e lattuale contesto macro-economico che, per quanto noto, lascia intravedere ulteriori prospettive di riduzione
dei tassi di interesse, il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente
sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri appare al
momento meno probabile. Laddove nell’esercizio 2024 assumessimo una variazione di +/- 25bps dei tassi di
interesse, l’effetto sul conto economico sarebbe stato pari a maggiori/minori oneri finanziari per circa 0,9 milioni
di euro che, al netto dell’effetto fiscale, avrebbe influito sul risultato di esercizio e sul patrimonio netto per circa
+/- 0,6 milioni di euro.
Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, ENAV adotta politiche finalizzate al
contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. ENAV persegue tale
272
obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario
standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle
passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Per
quanto attiene al finanziamento sottoscritto con la BEI ma non ancora utilizzato (loan commitment),
l’esposizione al rischio tasso di interesse è mitigata anche dalla facoltà per l società di poter optare - per ciascuna
tranche di utilizzo - per un tasso fisso o variabile. Nell’esercizio 2024, il costo medio dell’indebitamento bancario
è stato pari a circa 4,06% (3,83% nell’esercizio precedente).
Allo stato attuale ENAV non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti
a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse.
Ad oggi non sono stati utilizzati strumenti finanziari derivati per la gestione del rischio tasso di interesse.
Rischio di cambio
L’esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall’operatività della
società in valute diverse dall’euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle
grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante ENAV operi principalmente sul mercato
italiano, l’esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dagli investimenti in divisa estera, il dollaro
statunitense, in relazione all’acquisto della quota di partecipazione pari al 8,6% (10,35% post redemption) nel
capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon e dai contratti sottoscritti per l’erogazione dei servizi
sul mercato non regolamentato denominati in valuta estera. Al fine di gestire l’esposizione al rischio di cambio,
ENAV ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l’utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in
particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell’ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite
attività con intento speculativo.
Alla data di chiusura del bilancio la società non ha in essere alcuna esposizione in strumenti finanziari derivati.
Rischi legati al Climate Change
Tutti gli eventuali impatti diretti per ENAV legati agli effetti del climate change si traducono nel lungo termine
in potenziali interruzioni/degradi nella fornitura dei servizi per danni alle infrastrutture o agli asset tecnologici e
riduzione del flusso di traffico anche a causa della riduzione della capacità aeroportuale e, quindi, in potenziali
mancati ricavi e/o aumenti dei costi operativi oltre ad eventuali perdite di valore.
Gli impatti dei fenomeni determinati dai cambiamenti climatici sugli stakeholder del traffico aereo sono stati
identificati e studiati negli anni a livello internazionale. In particolare, il documento di Eurocontrol Climate
change risks for European aviation identifica cinque principali tipologie di fenomeni meteorologici che
potranno potenzialmente avere impatto sul mondo aeronautico: 1) precipitazioni, intendendo per tali pioggia,
neve e grandine che a livello intenso possono richiedere maggiori distanze di separazione tra gli aeromobili e
comportando quindi un impatto diretto sulla capacità aeroportuale. Inoltre, le infrastrutture aeroportuali, così
come anche le apparecchiature elettroniche, possono essere esposte al rischio di inondazioni; 2) temperatura,
il cui innalzamento può causare impatti sulle infrastrutture, con conseguente aggravio dei relativi costi
energetici; 3) innalzamento del livello del mare ed esondazione di fiumi con un rischio concentrato sugli
aeroporti ubicati nella fascia costiera; 4) vento, intendendo per tale cambiamenti in direzione ed intensità, che
in ambito aeroportuale possono comportare impatti sulla sicurezza della condotta del volo. Ciò potrebbe
comportare la necessità di modificare le procedure di volo e riprogettare lo spazio aereo; 5) eventi estremi quali
temporali ed uragani che potrebbero avere impatti sul ritardo dei voli.
La società ha condotto uno studio specialistico per valutare dettagliatamente gli effetti del cambiamento
climatico nell’erogazione dei servizi di ENAV sul territorio nazionale ed in particolare negli aeroporti. Lo studio è
stato realizzato al fine di valutare gli impatti del climate change su due distinti orizzonti temporali (2030 e 2050)
e due diversi scenari climatici utilizzati dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Il primo scenario
(SSP8.5), il più pessimistico, assume, entro il 2100, concentrazioni atmosferiche di CO2 triplicate o quadruplicate
(840/1120 ppm) rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm).
Lo studio ha determinato quanto segue: (i) per le precipitazioni estreme è prevista nel lungo termine una
progressiva intensificazione del fenomeno che dovrebbe interessare un numero crescente di aeroporti nel
tempo, particolarmente gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bolzano e Bari, partendo da una
baseline (previsione a 5 anni) che vede gli aeroporti di Genova, Ronchi dei Legionari e Milano Malpensa quelli
273
mediamente più impattati; (ii) per la temperatura si prevede un aumento di 1/1,5° nel medio periodo e di 2/2,5°
nel lungo periodo, fenomeni che riguarderanno prevalentemente gli aeroporti di Lampedusa, Catania
Fontanarossa, Roma Ciampino, Roma Urbe, Roma Fiumicino e Napoli che già nella baseline (5 anni) presentano
le maggiori temperature massime, cui si aggiunge Bologna nel lungo termine (2050) che presenterà anche un
aumento del numero di giorni con temperatura massima oltre i 43° C. L’innalzamento delle temperature può
causare l’incremento dei costi energetici. Per quanto riguarda invece gli impatti sugli impianti tecnologici e quelli
più propriamente aeronautici (impatti sulle prestazioni dei motori e sull’aereodinamica degli aeromobili, con
potenziale impatto sulle procedure di volo e sull’impronta del rumore nelle aree che circondano gli aeroporti) i
rischi si considerano accettabili e gestiti nel contesto delle tecnologie e delle procedure già oggi disponibili; per
l’innalzamento del livello dei mari, si mantiene pressoché invariato il rischio di alluvione delle infrastrutture
situate in zone costiere che riguarderebbe soprattutto le sedi aeroportuali di Cagliari e siti correlati, Venezia e
Genova e i siti remoti VOR/DME di Chioggia e Radar di Ravenna; per il vento non sembrano sussistere critici
essendo le previsioni degli scenari orientati verso una diminuzione dell’intensità media dello stesso
(conseguentemente la componente del vento al traverso dovrebbe proporzionalmente diminuire).
Per entrambi gli orizzonti temporali medio termine (2030) e lungo termine (2050) non si individuano, allo stato,
criticità in termini di continuità nella erogazione dei servizi di navigazione rispetto allo scenario attuale. Gli esiti
delle analisi condotte costituiscono le basi per il monitoraggio nel tempo dei fenomeni oggetto di studio,
prevedendo un aggiornamento sistematico con periodicipluriennale delle analisi di scenario necessarie alla
valutazione degli impatti operativi e finanziari dei rischi climatici.
In attuazione del proprio piano di sostenibilità, la strategia di ENAV assicura un approccio efficace alle sfide del
cambiamento climatico, perseverando la competitività e la stabilità grazie a un’elevata capacità di adattamento
ai rischi climatici.
Sulla base di quanto sopra evidenziato, ENAV ha considerato gli effetti derivanti dal cambiamento climatico nel
proprio piano industriale e non si prevedono impatti significativi economici e sui flussi di cassa attesi.
Contesto macro - economico
Nel corso del 2024, così come per il 2023, ENAV non ha registrato impatti operativi, commerciali o economico-
finanziari direttamente correlati al conflitto russo-ucraino o agli altri conflitti internazionali. Ogni posizione
aperta con clienti appartenenti alla Federazione Russa è stata oggetto di svalutazione già nel corso dell’esercizio
degli anni precedenti e non sono presenti ulteriori rapporti in essere con soggetti interessati dal regime
sanzionatorio.
Non si registrano per ENAV criticità nella catena di fornitura con impatti negativi in termini di business continuity.
Inoltre, la società detiene un’adeguata giacenza delle parti di scorta necessarie per i sistemi operativi a supporto
del proprio business, tali da contenere eventuali ritardi nella catena di fornitura. La società continua a
monitorare gli impatti sul proprio business e ad adottare ogni opportuna iniziativa finalizzata a garantire il pieno
rispetto del regime sanzionatorio adottato dagli Stati dell’Unione Europea e ad identificare puntualmente
possibili conseguenze sul proprio business attuale e prospettico in considerazione del protrarsi di uno scenario
critico e in continua evoluzione.
Con riferimento a quanto illustrato, ENAV non presenta impatti significativi sui principali indicatori alternativi di
performance e non si prevedono impatti sui flussi di cassa attesi come rappresentato nel piano industriale
approvato.
Rischi per contenziosi
Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti strutture di
ENAV che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi
procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, ENAV ha effettuato una valutazione
puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici
fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente
potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile,
non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.
274
Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri
significativi a carico della società, oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31
dicembre 2024.
Contenzioso civile ed amministrativo
Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in
corso nei confronti di fornitori, società di gestione aeroportuale e vettori aerei insolventi o in fallimento o in
altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare
sul piano stragiudiziale ed alcuni dei quali sono stati oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla
resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori e società cessionarie di crediti che ENAV ritiene infondate,
ovvero al recupero dei maggiori costi e/o danni che ENAV abbia sostenuto per inadempienze di
fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà di ENAV, la richiesta
di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento
di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di
soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della società; v) a giudizi relativi
all’impugnativa di provvedimenti inerenti alla celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l’aggiudicazione
di gare; vi) a giudizi relativi all’accesso agli atti amministrativi inerenti procedure di gara; vii) a giudizi relativi
all’impugnativa in materia di rumore aeroportuale ed in materia di ostacoli alla navigazione aerea.
Procedimenti penali
Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla
società in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi.
Nell’ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore
di fatto della società di deposito per il reato di cui all’art. 646 Codice Penale ed, in primo grado, il Tribunale con
sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l’altro del reato di cui all’art. 646 del Codice
Penale e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati,
alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una
provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della società, rinviando ad altra sede
per la liquidazione del maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è
stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa
accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione, l’imputato è stato assolto con la
formula che “il fatto non sussiste”. Il giudizio d’appello, successivamente incardinato, si è definito con sentenza
di condanna dell’imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Risulta inoltre definito
con condanna degli imputati il procedimento che attiene al proseguo delle indagini, già a suo tempo avviate
dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce
depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, ENAV ha in passato sporto
denuncia-querela. Nell’ambito del predetto procedimento incardinato per molteplici reati contro il patrimonio,
nonché per associazione a delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l’amministratore di fatto
della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all’udienza preliminare all’esito della quale è stato
disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il Tribunale, a definizione del giudizio, ha condannato gli imputati
al risarcimento danni, in favore della Società, da liquidarsi in separata sede. A seguito dell’interposto gravame
avverso la sentenza del Tribunale, in data 5 luglio 2024, la Corte di Appello di Roma ha con sentenza confermato
le statuizioni civili disposte con la sentenza di primo grado.
In esito ad ordine di esibizione documentale del giudice ordinario in data 24 novembre 2016, la Società ha
prodotto documentazione inerente taluni contratti riferiti alla società controllata Enav North Atlantic e per
quanto consta, il procedimento risulta definitivamente archiviato.
In esito ad ordine di esibizione documentale, in data 13 giugno 2018, ENAV ha prodotto documentazione
inerente selezione di personale avente rapporto di parentela con ex Amministratore Unico della Socieper
l’assunzione al ruolo di controllore del traffico aereo, procedimento che, per quanto consta, risulta archiviato.
A seguito del sinistro occorso presso l’Aeroporto di Ciampino, quando un cittadino straniero si introduceva, in
data 5 febbraio 2025, nei locali della Torre di ENAV, ponendo in essere una serie di gravi condotte illecite a
danno di ENAV e della controllata Techno Sky, la Società ha provveduto a sporgere atto di denuncia querela.
275
37. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio
Non sono avvenuti eventi di rilievo successivamente al 31 dicembre 2024.
38. Proposta all’Assemblea degli Azionisti di ENAV S.p.A.
Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:
approvare il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2024 di ENAV S.p.A. che chiude con un utile di esercizio di
euro 118.190.918,14;
destinare l’utile di esercizio per il 5% pari a euro 5.909.545,91 a riserva legale, come indicato dall’art. 2430
comma 1 del Codice Civile, per euro 112.280.000,00 a titolo di dividendo in favore degli Azionisti e per euro
1.372,23 da riportare nella riserva disponibile per utili portati a nuovo;
prelevare dalla riserva disponibile Utili portati a nuovo” un importo pari a euro 26.440,000,00 e dalla riserva
di capitali disponibile un importo di euro 7.448.000,00 al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a
dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo pari a euro 146.168.000,00 corrispondenti a
un dividendo di euro 0,27 per ogni azione che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola, escluse
le azioni proprie in portafoglio a quella data;
porre in pagamento l’indicato dividendo dell’esercizio di euro 0,27 per azione il 25 giugno 2025, con data
stacco della cedola coincidente con il 23 giugno 2025 e record date coincidente con il 24 giugno 2025.
Roma, 31 marzo 2025
Il Consiglio di Amministrazione
276
Attestazione dell’Amministratore Delegato
e del Dirigente Preposto
sul Bilancio di Esercizio
277
Relazione del Collegio Sindacale
278
Relazione della Società di revisione
sul Bilancio di Esercizio
Enav S.p.A.
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
EY S.p.A.
Via Lombardia, 31
00187 Roma
Tel: +39 06 324751
Fax: +39 06 324755504
ey.com
EY S.p.A.
Sede Legale: Via Meravigli, 12 20123 Milano
Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 00187 Roma
Capitale Sociale Euro 2.975.000 i.v.
Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi
Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003
Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
A member firm of Ernst & Young Global Limited
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014
Agli Azionisti della
Enav S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della Enav S.p.A. (la Società), costituito
dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal prospetto delle altre
componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal
rendiconto finanziario per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio d’esercizio
che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei
flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità ai principi contabili IFRS emanati
dall’International Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea, nonché ai
provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia).
Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della
presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in
materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del
bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il
nostro giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione contabile e
nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d’esercizio nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti
non esprimiamo un giudizio separato.
Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:
2
Aspetti chiave
Risposte di revisione
Recuperabilità delle partecipazioni
Le Partecipazioni in società controllate al 31
dicembre 2024 ammontano a 188,1 milioni di
euro, di cui 99,2 milioni di euro riferiti alla
partecipazione nella Techno Sky S.r.l. e 41,1
milioni di euro riferiti alla partecipazione nella
IDS AirNav S.r.l..
La direzione aziendale valuta almeno
annualmente la presenza di indicatori di
impairment delle partecipazioni e, qualora si
manifestino, le assoggetta ad impairment test.
Nel caso specifico, considerata anche
l’eccedenza del valore di carico delle suddette
partecipazioni rispetto alle corrispondenti
frazioni del patrimonio netto, è stato svolto il
test di recuperabilità.
L’identificazione di indicatori di impairment,
nonché i processi e le modalità di valutazione e
determinazione del valore recuperabile delle
partecipazioni, sono basati su assunzioni a volte
complesse che per loro natura implicano il
ricorso al giudizio degli amministratori, con
particolare riferimento alla previsione dei flussi
di cassa futuri desunti dai rispettivi Piani
Industriali 2025-2029, alla determinazione dei
flussi di cassa normalizzati alla base della stima
del valore terminale e alla determinazione dei
tassi di crescita di lungo periodo e di
attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi
di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della
complessità delle assunzioni utilizzate nella
stima del valore recuperabile delle
partecipazioni, riteniamo che tale tematica
rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L’informativa di bilancio relativa alle assunzioni
e alle stime utilizzate dalla direzione aziendale è
riportata nella nota illustrativa "4. Uso di stime
e giudizi del management" e l’informativa
relativa al processo di determinazione del valore
recuperabile delle partecipazioni, è riportata
nella nota “8. Partecipazioni”.
Le nostre procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’analisi della procedura applicata ai fini
della valutazione delle partecipazioni;
l’analisi dei criteri di identificazione degli
indicatori di impairment;
l’analisi delle previsioni dei flussi di cassa
futuri e la verifica della loro coerenza con
le previsioni dei flussi di cassa futuri
risultanti dai Piani;
la valutazione circa la capacità degli
amministratori di formulare previsioni
accurate, mediante confronto tra i dati
storici consuntivati e le precedenti
previsioni;
la verifica della determinazione dei tassi di
crescita di lungo periodo e dei tassi di
attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell’ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo
indipendente ed hanno effettuato analisi di
sensitività sulle assunzioni chiave che
potrebbero determinare un effetto significativo
sulla stima del valore recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l’informativa fornita
nelle note illustrative al bilancio con riferimento
all’aspetto chiave.
3
Recuperabilità della partecipazione nella Enav
North Atlantic LLC
La partecipazione nella controllata Enav North
Atlantic LLC, detenuta ai fini dell’interessenza
non di controllo nella Aireon Holdings LLC
(Aireon), è iscritta al 31 dicembre 2024 per un
importo pari a 47,6 milioni di euro.
I processi e le modalità di determinazione del
valore recuperabile della partecipazione sono
basati sulla misurazione del fair value
dell’investimento nella Aireon effettuata nel
bilancio consolidato.
In considerazione del giudizio richiesto agli
amministratori e della complessità delle
assunzioni utilizzate nella stima del valore
recuperabile della partecipazione, riteniamo che
tale tematica rappresenti un aspetto chiave della
revisione.
L’informativa di bilancio relativa alla valutazione
della partecipazione nella Enav North Atlantic
LLC è riportata nella nota illustrativa “4.Uso di
stime e giudizi del management” e l’informativa
relativa alle modalità di esecuzione del test di
impairment è riportata nella nota ”8.
Partecipazioni”.
Le nostre procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro,
l’analisi dei flussi di cassa futuri, la verifica della
determinazione del tasso di crescita di lungo
periodo e del tasso di attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell’ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, al fine di verificare la metodologia
utilizzata nel processo, l’accuratezza
matematica del modello e la ragionevolezza
delle assunzioni utilizzate dalla direzione
aziendale per la determinazione del valore
recuperabile.
Infine, abbiamo esaminato l’informativa fornita
nelle note illustrative al bilancio con riferimento
all’aspetto chiave.
Rilevazione e misurazione dei ricavi Balance
I Ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre
2024 ammontano a 965,0 milioni di euro,
comprensivi della componente Balance pari a
negativi 55,7 milioni di euro.
I ricavi legati all’erogazione dei servizi di rotta e
ai servizi di terminale includono una rettifica
positiva o negativa, imputata a fine esercizio, al
fine di riflettere la performance effettiva del
periodo. Tale rettifica, effettuata mediante il
cosiddetto Balance, viene regolata attraverso
specifici adeguamenti tariffari effettuati negli
esercizi successivi a quello di competenza.
I processi e le modalità di misurazione di tale
rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo
complessi ed assunzioni che, per loro natura,
implicano il ricorso al giudizio degli
amministratori, con particolare riferimento alla
Le nostre procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave hanno riguardato, tra l’altro:
l’esame e la comprensione della
normativa applicabile;
l’analisi della procedura di
determinazione del Balance;
la verifica del processo di attualizzazione
applicato;
la verifica della correttezza aritmetica
dei calcoli effettuati dagli
amministratori.
Infine, abbiamo esaminato l’informativa fornita
nelle note illustrative al bilancio con riferimento
all’aspetto chiave.
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previsione dei tempi di realizzo e alla scelta del
tasso di attualizzazione utilizzato.
In considerazione delle citate complessità che
caratterizzano questa misurazione, riteniamo
che tale tematica rappresenti un aspetto chiave
della revisione.
L’informativa di bilancio relativa alla modalità di
misurazione e di contabilizzazione dei ricavi
derivanti dal meccanismo del Balance è
riportata nelle note illustrative “3. Principi
contabili” e “4. Uso di stime e giudizi del
management”.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio
d’esercizio
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi IFRS emanati dall’International
Accounting Standards Board e adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in
attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella
parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio
che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad
operare come unentità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per
l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata
informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella
redazione del bilancio d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la
liquidazione della Società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali
scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio
d’esercizio
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non
intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole
sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una
revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui
sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da
comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa
ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le
decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d’esercizio.
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Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA
Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale
per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a
frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di
revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed
appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo
dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo
derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare
l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o
forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione
contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per
esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della Società;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza
delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori
del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti,
sull’eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che
possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare
come unentità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a
richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio
ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella
formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi
acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi
possono comportare che la Società cessi di operare come unentità in funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli
eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato
come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la
tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali
carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che
abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili
nell’ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere
un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi
rischi o le misure di salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che
sono stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che
hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione
di revisione.
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Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) n.
537/2014
Lassemblea degli Azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l’incarico di
revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31
dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art.
5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d’esercizio espresso nella presente relazione è in linea con
quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di
comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato
Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE)
2019/815
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF –
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio al 31
dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere
un giudizio sulla conformità del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 alle disposizioni del
Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d‘esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML
in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizi e dichiarazione ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), e-bis) ed e-ter),
del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e ai sensi dell’art. 123-bis, comma 4, del D.
Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla
gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Enav S.p.A. al 31
dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d’esercizio e la loro conformità alle
norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:
esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche
informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate
nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d’esercizio;
esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione e di
alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58;
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rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in
alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio
1998, n. 58, sono coerenti con il bilancio d’esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2024.
Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella
relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs.
24 febbraio 1998, n. 58 sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, comma 2, lettera e-ter), del D. Lgs. 27 gennaio
2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo
contesto acquisite nel corso dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 16 aprile 2025
EY S.p.A.
Riccardo Rossi
(Revisore Legale)
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Informazioni legali e contatti
Sede legale
ENAV S.p.A.
Via Salaria n. 716 00138 Roma
Tel. +39 06 81661
www.enav.it
Informazioni legali
Capitale sociale: 541.744.385,00 euro i.v.
Codice Fiscale e Iscrizione Registro delle Imprese
Di Roma n. 97016000586
Partita IVA n. 02152021008
Investor Relations
e-mail: ir@enav.it
Bilancio di Esercizio
al
31 dicembre 2024